“I dazi preoccupano molto, un’ulteriore aggiunta del 10% per alcuni settori dell’economia agricola non sarebbero sopportabili. Gli Stati Uniti sono per noi un mercato irrinunciabile, il secondo dopo la Germania in termini di export. Siamo la prima potenza economica europea che esporta negli Stati Uniti e vogliamo mantenere questo primato”. Sono le parole di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, in occasione dell’assemblea estiva di Confagricoltura, intitolata ‘Coltiviamo l’agricoltura di domani - anche dove sembra impossibile’, che si è svolta presso l’università Bocconi di Milano.
00:30Gli Stati Uniti sono per noi un mercato irrinunciabile, ci lavoriamo da tanti anni, abbiamo speso tante risorse temporali ed economiche per rafforzare un mercato che oggi è dopo la Germania, il secondo in termini di export, il primo al di fuori dell'Europa e siamo la prima potenza economica che esporta come Europa negli Stati Uniti.
00:47Quindi quel primato lo vogliamo mantenere, credo che sia necessario che l'Europa unita, quindi una forte Europa politica, possa negoziare con il Presidente Trump con qualcosa di serio perché poi c'è anche il tema della svalutazione del dollaro che ovviamente ancora di più rende la cosa difficile.
01:00Oddio, se guardiamo anche a ciò che ieri il Presidente Trump ha firmato, quindi questi accordi che sono stati già definiti in alcuni paesi, che però sono comunque rinegoziabili, io credo che ci troveremo di fronte ad un arco temporale variabile dove a seconda delle necessità, delle aspettative americane, quel piano sarà di fatto di giorno in giorno sempre negoziabile.
01:21Quindi abbiamo bisogno di prevedibilità, di stabilità, tutto forché invece l'imprevedibilità.
01:27Sul tema specifico dei dazi devo dire che l'Europa sta tenendo la linea che abbiamo auspicato, quella di una grande potenza economica che si confronta.
01:34In fondo tutto è un grande dibattito, siamo due grandi nazioni, siamo due grandi continenti e l'Europa e gli Stati Uniti sono i due principali produttori al mondo di genere alimentari.
01:44Quindi se si parla di sicurezza alimentare a livello globale, la situazione geopolitica del cibo deve essere molto delicata.
01:49Se guardiamo a quello che si vede la sera in televisione con questi camion a Gaza assaltati, vi assicuro che oggi chi detiene il cibo detiene potere.
01:58E che lo facciano gli Stati Uniti, lo faccia l'Europa, siano sinomini di democrazia assoluta.
02:03E quindi c'è sempre l'Europa, il simile taglio, i fondi europei all'agricoltura, che impatto potrebbe avere?
02:09L'impatto di chi non sta capendo dove sta andando il mondo. Se l'Europa taglierà i fondi all'agricoltura farà un danno irreparabile,
02:15perché in questo momento l'agricoltura sta da una parte garantendo la sicurezza alimentare,
02:19che è uno di quei presidi fondamentali e necessari anche per dare stabilità economica ai cittadini europei.
02:24Non dimentichiamoci due anni fa quando il costo del carrello della spesa era andato ai massimi.
02:29Se vogliamo tornare a quella stagione basta togliere i soldi dagli agricoltori.
02:32Però poi si dipende dalle importazioni.
02:34La FAO ha già espresso preoccupazioni in questi giorni, perché ad esempio l'anno 2025
02:38il costo alimentare è più alto del 7% rispetto al 24% su scala globale.
02:44Ecco, guardate, quando aumenta il costo alimentare aumentano le fasce di persone che non riescono ad avere accesso al cibo.
02:49Tra le tante cose che chiediamo a Lollo Brigida è proprio quello di dire no al Fondo Unico.
02:53Nel mio ruolo europeo parlo spesso col Ministro Lollo Brigida,
02:56apprezzo che più di 20 ministri hanno scritto una nota al commissario dicendo no al Fondo Unico
03:02e quindi in particolar modo al Ministro Lollo Brigida.
03:04Mi fa piacere vedere che il Parlamento europeo abbia preso una posizione forte contro la Commissione,
03:09anche lì contro il Fondo Unico.
03:12Risulta quasi impossibile da capire come faccia il Presidente della Commissione e il commissario
03:17ad andare contro i governi, andare contro il Parlamento e contro gli agricoltori,
03:21tutti a dirgli che è un errore storico, vedremo.
03:23Il tema è molto delicato e va trattato ovviamente con attenzione.
03:27Ci sono con gli Stati Uniti dei canali privilegiati aperti.
03:31Noi importiamo alcuni prodotti da tante parti del mondo.
03:35Se questo serve per stabilizzare i rapporti tra Stati Uniti e Unione Europea
03:40ben vengano tutti quegli accordi che possano ovviamente portare valore.
03:44Dall'altra però facciamo sempre attenzione a tutelare sempre
03:47quello straordinario patrimonio che è quello delle denominazioni.