Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • ieri
Nebrodi Tour sbarca ad Acquedolci, tra il carnevale e la Grotta di San Teodoro

Categoria

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Musica
00:30Benvenuti a questa nuova giornata
00:59La nuova puntata di Nebro di Turre
01:01Ci troviamo ad Acquedolci
01:02Si tratta di uno dei comuni più giovani
01:04Della provincia di Messina
01:05Nasce infatti dopo la frana
01:07Che nel gennaio del 22
01:08Colpì il comune di San Fratello
01:10Questa viene chiamata la città giardino
01:13Perché è stata pensata e voluta così
01:16Acquedolci è uno dei comuni più giovani
01:27Della Sicilia
01:28Ma la sua storia è segnata dai venti profondi
01:31Che ne hanno forgiato l'identità
01:32Tutto ebbe inizio nel 1922
01:36Quando una frana colpì il vicino centro di San Fratello
01:39Molti abitanti furono costretti a lasciare le proprie case
01:42E si stabilirono lungo la costa
01:45Dove le acque dolci che scorgano dalle pendici dei Nebrodi
01:48Diedero il nome alla nuova comunità
01:50Negli anni
01:52Quello che era solo un agglomerato di emergenza
01:54Si trasformò in un paese vivo, dinamico, desideroso di autonomia
01:59E così dopo un lungo percorso fatto di impegno civile e battaglie amministrative
02:04Nel 1969 Acquedolci ottenne finalmente il riconoscimento come comune autonomo
02:11Una conquista storica
02:13Che sancì il diritto di una comunità
02:15A scegliere il proprio destino
02:17Costruendo il futuro con le proprie mani
02:20Da allora Acquedolci non ha mai smesso di crescere
02:23Mantenendo vivo il legame con le sue origini
02:26E lo sguardo sempre rivolto avanti
02:28E lo sguardo sempre rivolto avanti
02:44Qualche anno fa avete festeggiato il cinquantesimo anno
03:14D'autonomia
03:15Questo significa che Acquedolci è comunque un comune molto giovane
03:18Ecco, come sogna il futuro di Acquedolci
03:22Da qui ad altri cinquant'anni l'attuale sindaco?
03:25Bene, nel futuro
03:26Sognare il futuro partendo dal passato
03:29Sicuramente nella nostra storia
03:31Nella nostra tradizione
03:33Nella nostra cultura
03:34L'autonomia è un momento importante
03:36È recente nel 69
03:39Ma l'autonomia è la cosa più importante
03:41È stata fatta da gente comune
03:43Da cittadini comuni
03:45Che hanno deciso di autodeterminarsi
03:46E di intraprendere questo percorso
03:48Che ha portato all'autonomia
03:50E qui la nostra autonomia
03:52Noi eravamo un'ex frazione di San Fratello
03:55Autonomia non ha significato sicuramente
03:58Divisione, contrapposizione o campanilismo
04:00Noi siamo fieri della cultura
04:03E della tradizione San Fratellana
04:05Che in buona parte portiamo ancora
04:07Acquedolci è molto più di un borgo sul mare
04:17È un luogo in cui la natura
04:18Si intreccia con la vita quotidiana
04:20Offrendo spazi aperti
04:22Aria pulita
04:22E una vegetazione rigogliosa
04:24Che accoglie residenti e visitatori
04:27Passeggiando tra le sue vie alberate
04:30Si respira un'atmosfera serena
04:31Quasi sospesa
04:33Non a caso Acquedolci viene definita
04:35Una città giardino
04:37Qui gli alberi offrono ombra
04:39I vialetti accompagnano lo sguardo
04:41E il ritmo rallenta
04:42Tra palme, pini, ficus e fiori stagionali
04:45Acquedolci rivendica con orgoglio
04:48La sua anima verde
04:49Un'identità che non è solo paesaggistica
04:51Ma anche simbolica
04:53Testimonianza di un paese
04:55Che ha saputo rinascere in armonia con la natura
04:57Facendone un elemento essenziale
04:59Del proprio sviluppo
05:01Assessore
05:07Il comune di Acquedolci è famoso
05:09Per avere rispetto alla densità abitativa
05:12Un verde veramente insistente
05:14A livello europeo è uno tra i primi comuni
05:17Quali sono le zone più caratteristiche
05:20Sotto questo punto di vista
05:21Qui ad Acquedolci
05:21Allora dal punto di vista storico
05:24Sicuramente la piazza Municipio
05:26Piazza Vittorio Emanuele II
05:27Questa villa dove stiamo discutendo
05:30Che è la villa Falcone Borsellino
05:32E la pineta comunale
05:33Sono i punti centrali
05:36Più a rilevanza storica
05:38Dove si presenta
05:39Una vasta densità di verde
05:44Di verde è abbastanza
05:45Impegnativo
05:48Perché ha delle culture
05:50Che sono state piantate
05:53Diciamo quando Acquedolci è stata fondata
05:56Ecco
05:56Questa forse è la difficoltà maggiore
05:58Che può riscontrare un'amministrazione
06:00Parliamo di vegetazione
06:02Piantata nei primi anni venti
06:04Che oggi ha bisogno di manutenzione
06:06Però è uno sforzo importante
06:08È uno sforzo molto importante
06:09Soprattutto quando le risorse sono irrisorie
06:12Da un anno è attivo
06:14Un servizio di potatura
06:18E soprattutto di pulizia
06:19Delle aree periferiche
06:21Che ci consente
06:22Infatti i risultati sono tangibili
06:24E visibili a tutti
06:25Di garantire durante l'anno
06:27Nei periodi consentiti
06:28La potatura degli arbusti
06:30Presenti su tutto il territorio
06:32Per garantire intanto
06:34Una maggiore sicurezza
06:36Perché molte volte questi arbusti
06:37Creano difficoltà sia alla circolazione
06:40Che all'unità dei cittadini
06:43L'occhio del turista
06:44Cade principalmente
06:45Sul tratto del lungomare
06:47Noi abbiamo un lungomare
06:49Che dal punto di vista
06:52Architettonico è molto giovane
06:55Perché è stato fatto
06:56Circa dieci anni fa
06:57E presenta
06:58Una forte piantagione di palme
07:02Che ogni anno
07:02Optiamo per la potatura
07:04Della parte secca
07:10Acquedolci è nota anche
07:20Per essere un bel polmone verde
07:22Come densità abitativa
07:24E verde presente
07:25E tra i primi paesi in Europa
07:27Questo può essere anche
07:29Un'attrattiva per il turista?
07:30
07:31Questa è un'attrattiva
07:32Ciò è dovuto alla storia di Acquedolci
07:35Perché Acquedolci nasce
07:37Su un progetto di città giardino
07:40Realizzato in un territorio
07:42Che era completamente spoglio
07:44Di abitazioni
07:45Quindi prima sono nate
07:48Le infrastrutture pubbliche
07:49Scuola, chiesa, municipio
07:52Ponti, strade e così via
07:55E poi riservando anche
07:59Parte del territorio
08:00A questi polmoni verdi
08:02Sono nati
08:04Si sono trasferiti
08:06Diverse persone
08:07Dall'Interland
08:08E hanno costituito
08:09Il nostro paese
08:09Quindi da un lato
08:11Il nostro paese
08:11Presenta un'infinità
08:13Di spazi verdi
08:14Soprattutto nei quartieri nuovi
08:17Le pensi che
08:17Ogni 4-5 abitazioni
08:19C'è una grossa aiuola
08:20Ogni 10-15
08:21Massimo 20 abitazioni
08:23C'è una grandissima villa
08:24Sono ettari
08:25Ed ettari
08:27Di terreno
08:28Pineta
08:29E verde pubblico
08:30All'interno del nostro comune
08:33Può essere un'attrattiva
08:35Può essere sicuramente
08:37Una fonte di ulteriore sviluppo
08:39Nel futuro
08:40Dove la crescita edilizia
08:43Urbanistica
08:44Troverà sempre una notevole
08:46E un cornice incantevole
08:48Dove svilupparsi
08:50Può anche essere un problema
08:53Perché chiaramente
08:54La manutenzione del verde
08:57È molto costosa
08:59Molto impegnativa
09:00E il comune fa fatica
09:02A gestirlo
09:03Perché pensi lei
09:04Che nel settore
09:05Abbiamo avuto
09:06Circa 20 pensionamenti
09:08Di operai
09:09Però è una sfida
09:11Importante
09:12Che cerchiamo
09:13Di affrontare
09:13E di risolvere
09:14E di risolvere
09:28E' vero che Acquedolci è uno dei comuni più giovani della provincia di Messina,
09:54ma l'esistenza di un castello che adesso andremo a visitare costruito intorno al XV secolo è il Testimonianza,
10:01che comunque già a quei tempi Acquedolci era un centro commerciale molto, molto importante.
10:06Ne parliamo con l'assessore alla cultura Enrico Caipa.
10:17Assessore, ci troviamo all'interno di un castello che è Testimonianza di come Acquedolci,
10:21nonostante sia uno dei comuni più giovani della provincia di Messina, aveva una storia importante dal punto di vista commerciale.
10:27Sì, aveva una storia antica, ha una storia antica che è molto più antica rispetto alla data che noi tutti conosciamo,
10:34che è l'8 gennaio del 22, che simbolicamente stabilisce l'inizio della nascita della nuova Acquedolci.
10:40Acquedolci in realtà era un antico borgo che si era sviluppato nei secoli precedenti attorno a una torre
10:47che voi vedete davanti a noi e questa torre era una torre difensiva dagli attacchi pirateschi che dal mare minacciavano la costa.
10:55Ma cosa minacciavano? Minacciavano la ricchezza del nostro territorio,
10:59che era costituita da piantagioni di canna da zucchero, che erano state a loro volta introdotte in epoca araba,
11:04e da piantagioni tra le quali c'era anche quella del gelso per la produzione della seta, del baco da seta.
11:12Quindi era un luogo molto importante, anche perché sul territorio insistevano non solo delle locande e delle piccole fabbricerie,
11:20ma c'era anche il caricatorium, cioè un piccolo porticciolo che serviva all'entroterra per gli scambi commerciali.
11:27Nel 1499 il barone Antonio Giacomo Larcan ottenne dal governo spagnolo di poter istituire addirittura una fiera.
11:36Quindi, oltre alla licenza per la tonnara, ottenne anche la data e l'occasione con la licenza per poter attivare sul territorio
11:44uno scambio commerciale dell'entroterra con tutte le realtà rivierasche.
11:50Ed era una data molto importante perché segnava l'inizio della bella stagione,
11:54ma segnava anche l'inizio dei commerci legati alle attività della bella stagione.
11:58Quindi tutto quello che riguardava la coltivazione di frumento,
12:01è l'allevamento e la transumanza che all'epoca erano sicuramente molto importanti.
12:07Ci troviamo nel baglio, nell'antico baglio.
12:09Sembra che questo, nonostante i danni che negli anni siano stati fatti alla torre e a tutta la struttura,
12:15sia in realtà uno dei bagli meglio conservati della Sicilia e di epoca spagnola.
12:21Risale orientativamente alla fine del XV secolo.
12:24E' possibile leggere alle mie spalle quelle che sono le tracce delle antiche fabbricerie
12:31che producevano la canna da zucchero.
12:34La famiglia catalana, spagnola dei Larkin, si era molto impegnata per rilanciare
12:41questo settore dell'impresa di epoca preindustriale
12:44che consentiva al governo spagnolo, all'impero spagnolo,
12:48di avere di fatto una ricchezza paragonabile a quella che poi sarà l'America,
12:54con la scoperta dell'America, però nel Mediterraneo, a pochi passi dall'impero.
12:58Oggi questo è un'attrazione turistica, no?
13:02Viene frequentato, però c'è bisogno d'aiuto.
13:05C'è bisogno d'aiuto per renderlo ancora più fruibile e soprattutto per conservarlo come merita.
13:11Sì, c'è bisogno d'aiuto intanto da parte dei beni culturali,
13:13che noi speriamo e auspichiamo che ci sia un'attenzione particolare su questo sito rilevante,
13:20importantissimo.
13:21Anche la chiesetta è una traccia del periodo barocco
13:23e questo ci conferma che durante le epoche, quindi 1500-1600 e seguire,
13:28questo luogo ha vissuto anche delle modifiche sotto il profilo strutturale architettonico.
13:33Infatti successivamente al periodo spagnolo dei Larkin
13:37arrivarono sul territorio i Gravine, i principi di Palagonia,
13:40che vollero trasformare in seguito alla prima grande frana di San Fratello
13:43e all'ipotesi di una delocalizzazione che poi verrà ripresa nel 1922,
13:47vollero trasformare quella che era un insieme di fabbriche e di attività
13:53legate al mondo agricolo locale in una residenza,
13:56sede amministrativa del feudo dell'epoca,
13:59perché il castello dei Palagonia era franato praticamente nella frana di metà 700.
14:05La costruzione di questo castello, che si sviluppa sempre attorno alla torre difensiva,
14:10era di fatto inserita all'interno di un'ampia ricostruzione,
14:13che era quella della Val di Mazzara, colpita in maniera indelebile dal terremoto della Val di Noto.
14:19Infatti noi ritroviamo degli elementi riconducibili proprio a queste strutture,
14:24a questi palazzi che noi ritroviamo nella Val di Noto.
14:27Il barocco entra a gamba tesa anche nell'architettura di questo luogo
14:33e le vecchie fabbriche vengono praticamente eliminate e dismesse,
14:37diventano di fatto dei magazzini, dei locali di servizio per il palazzo che si sviluppa di sopra,
14:46viene costruito questo scalone per il principe
14:49e sopra c'è tutto il palazzo del principe che diventa il cuore amministrativo del feudo.
14:54Quindi se abbiamo il dubbio che Acquedolci sia nata per la frana di San Fratello del 22
15:00o c'era già prima, noi possiamo tranquillamente dire che il piccolo borgo della vecchia marina,
15:05che nasce molto prima rispetto alla nuova marina che nasce dopo la frana del 22,
15:09il vecchio borgo della marina era esistente e aveva una storia che almeno è documentata dal 1400 in poi.
15:17I Nebrodi sono terra di sapori autentici, dove ogni prodotto racconta una storia fatta di natura, tradizione e passione.
15:29In ogni puntata di Nebrodi Tour c'è uno spazio speciale dedicato all'enogastronomia,
15:34un viaggio nel gusto che parte dalle materie prime del territorio e arriva fino alla tavola.
15:39Di solito ci troviamo all'interno di una cucina per dedicare lo spazio all'enogastronomia,
15:45questa volta invece in maniera davvero eccezionale per Nebrodi Tour,
15:49esclusivamente per la nostra trasmissione, ci troviamo all'interno del castello di Acquedolci
15:54e lo facciamo con il ristorante pizzeria Beddamaci.
15:57Insieme a me c'è uno dei due proprietari, Giuseppe.
16:00Giuseppe, intanto partiamo dal nome, perché si chiama Beddamaci?
16:04E allora, Beddamaci è un nome che nasce per legare quello che era il nostro progetto al territorio.
16:12Se ci fai caso, quando nel picco delle pizzerie in Italia,
16:19le pizzerie venivano intestate con i nomi dei pizzaioli,
16:23la pizzeria da Franco, la pizzeria da Ciro, la pizzeria...
16:26come se l'identità della pizzeria fosse legata alla persona che faceva la pizza.
16:30Noi, otto anni fa, quando siamo partiti con questo progetto,
16:34abbiamo voluto fare qualcosa di provocatorio,
16:39quindi mettere da parte tutti gli standard che fino a quel momento erano stati utilizzati
16:45e buttare, gettare la pizzeria in stretto contatto con il territorio.
16:55Cosa significa? Significa che dalle farine agli ingredienti,
16:59a quello che sono gli ingredienti, tutto quello che trovate sulla pizza da Beddamaci
17:03è strettamente legato alla stagionalità e al territorio.
17:07Noi abbiamo, siamo legati ai Nebrodi, siamo vicini alle Madonie,
17:12siamo...
17:13e abbiamo una vasta scelta di quelli che sono gli ingredienti
17:17che possiamo andare a porre su una pizza.
17:18Abbiamo fatto delle pizze completamente diverse da quelle che erano gli standard della zona.
17:26Legati esclusivamente alla stagionalità del prodotto.
17:28Legati, certo.
17:28Quindi, se qualcuno viene a chiedere una pizza alla norma
17:32quando le melanzane non ci sono, non si trova.
17:35E questa è una particolare, molto importante.
17:37Certo, è importante.
17:38È importante far capire il messaggio.
17:39Oggi l'alimentazione è alla base della buona salute.
17:44Quindi, perché privarci di mangiare un prodotto che comunque in Italia...
17:49Non a caso la pizza è patrimonio dell'UNESCO.
17:52Cioè, stiamo sottovalutando un prodotto che viene banalizzato anche in alcuni contesti.
17:59Mentre noi abbiamo fatto il passaggio inverso.
18:02Creiamo un alimento che tu puoi mangiare non una volta alla settimana,
18:07non una volta ogni 15 giorni.
18:08Se tu fai caso, quando si parla di diete con nutrizionisti e quant'altro,
18:14la pizza viene emarginata.
18:16Dici, questa la puoi mangiare ogni 10 giorni, ogni 15 giorni.
18:19Perché non sono piatti salutari.
18:21Ma non so ne che non sono piatti salutari perché il disco di pasta non va bene.
18:25Non sono piatti salutari perché a monte non c'è un lavoro fatto bene.
18:30Che parte dalla scelta delle farine, dalle lievitazioni, dall'utilizzo del lievito madre.
18:35Come vedi qua c'è un preimpasto, un prefermento che noi utilizziamo per far partire quelli che sono i nostri impasti.
18:42Come vedi è molto scuro perché quelle sono...
18:45Alcune delle farine non mettiamo degli impasti.
18:48Non usiamo farine raffinate.
18:51Siamo molto legati a mulini molto piccoli.
18:55Oggi è facile.
18:57Ci sono tanti mulini che a livello industriale fanno sembrare facile il mondo della pizza.
19:02Non è così.
19:02La pizza ha bisogno di conoscenza, ha bisogno di formazione, ha bisogno di contenuti che non sono banali.
19:11E tutto questo nel tempo, secondo noi, è il nostro modo di vedere e paga.
19:16Perché il sconto del cliente...
19:19Io mangio la vostra pizza e non mi appesantisco.
19:21Io mangio la vostra pizza e la notte è riposo.
19:24Non mi viene sete.
19:25Non è una cosa che viene così dal nulla.
19:28Mentre Paolo continua a sistemare il forno perché tra non molto realizzeremo una pizza,
19:34parliamo appunto delle farine molto particolari, no?
19:37Cioè diverse soprattutto tra di d'oro, no?
19:40Che tipo di farina utilizzare soprattutto?
19:41Le farine che vedi per ora qua sul tavolo sono...
19:45La prima, quella che vedi più scura, è una crusca tostata.
19:51Quella noi la utilizziamo per il lievito madre, quindi per la ripresa del lievito madre,
19:56per il prefermento, quello che poi ci porta la pizza a diventare pizza.
20:03Quello al centro invece è una semola di grano duro, rimacinata,
20:09mentre quella dall'altra parte è una tipo 1 con germe di grano.
20:15Quindi come vedi sono tutte farine molto deboli.
20:19Non sono farine forti, non sono farine industriali.
20:25Quindi per andare a fare un tipo di prodotto che segue i canoni di oggi,
20:30quindi cornicioni, digeribilità e quant'altro, c'è un lavoro dietro, non è indifferente.
20:35Parliamo della pizza Bedamaci, che è la vostra specialità e che dà il nome anche al vostro locale.
20:40Come viene realizzata?
20:41Cioè quali sono soprattutto gli ingredienti che guarniscono questa pizza?
20:44E allora, la Bedamaci è la pizza che rappresenta di più quello che è il messaggio che noi vogliamo mandare.
20:53Partiamo da una base di fior di latte, di mozzarella,
20:57e poi della cicorietta saltata in padella con dell'aglio e dell'olio,
21:05della tuma pecorina, delle olive nere e delle acciughe.
21:11Perché questa scelta di prodotti?
21:14Il messaggio che vuole mandare Bedamaci è che non bisogna fermarsi al semplice gustare un prodotto.
21:22Il prodotto che mangi deve, in un certo senso, suscitarti, lasciami passare al termine, emozioni.
21:28Certo.
21:29Quante volte assaggi una cosa e torni indietro nel tempo e dici, ricordo mia nonna faceva questa cosa in questa maniera,
21:35ricordo mia mamma quando faceva, perfetto.
21:38Quello è quello che noi cerchiamo di dare col nostro lavoro.
21:42Quindi il complimento più bello che ci può fare un cliente è che mi avete fatto tornare indietro nel tempo.
21:46Io non sentivo questi sapori da quando mia nonna non mi faceva il piatto con la cicoria.
21:51Infatti, se vedi, sono ingredienti molto semplici.
21:55Bene, adesso vediamo come Paolo realizzerà questa pizza Bedamaci.
21:58Bedamaci.
21:59Grazie a tutti.
22:29Grazie a tutti.
22:59Grazie a tutti.
23:29Grazie a tutti.
23:59Grazie a tutti.
24:01Grazie a tutti.
24:03Grazie a tutti.
24:05Grazie a tutti.
24:07Grazie a tutti.
24:09Grazie a tutti.
24:11Grazie a tutti.
24:13Grazie a tutti.
24:15Grazie a tutti.
24:43soprattutto dei fossili ancora presenti sul luogo.
24:47La maggior parte sono nei musei e purtroppo nei magazzini di tantissime strutture,
24:52non solo musei ma anche della sovrintendenza,
24:55con la speranza che prima o poi escano, vengono catalogate e magari tornino ad acqua e dolci.
25:01Ma quelle che sono presenti sono un bel regalo che è stato fatto dalla professoressa Bonfiglio
25:05negli scavi degli anni Ottanta.
25:06Mentre qui siamo sotto una delle grotte che si chiama Riparo Maria.
25:10Sì, le falesie sono uno spettacolo anche dal punto di vista geologico e naturalistico,
25:16tanto da ricadere ora all'interno del Parco dei Nebrodi,
25:19è il motivo per cui acqua e dolci fa parte del Parco dei Nebrodi.
25:23Come vedete la vita è presente ora come sicuramente era presente migliaia di anni fa.
25:29La ricchezza dell'acqua che scolpisce anche dall'interno la roccia è visibile ancora ora, da adesso.
25:40Colocata a circa 140 metri sul livello del mare,
26:08nella parete rocciosa del Pizzo Castellaro,
26:11la grotta di San Teodoro si apre come un vero scrigno della preistoria siciliana.
26:17Formata grazie a fenomeni carsici tra 8 e 10 milioni di anni fa,
26:21custodisce tracce antichissime, resti fossili dell'uomo e di animali estinti.
26:27Le prime sepolture paleolitiche, note in Sicilia,
26:30cinque crani e due scheletri, tra cui una donna di circa 30 anni, soprannominata Thea.
26:37Deposti in fosse poco profonde e spesso accompagnati da ossa di animali,
26:41ciottoli e collane di denti di cervo.
26:44Un velo di ocra li ricopriva, conferendo al rituale una carica simbolica intensa.
26:50Ma la grotta di San Teodoro racconta anche storie più antiche.
26:53Nelle stratificazioni inferiori sono stati rinvenuti resti di iene e molte specie pleistonceniche,
27:01tra cui cervo, bue, elefante e nano, testimonianza di un ecosistema ormai scomparso.
27:07Durante gli ultimi anni, un nuovo corso di ricerca ha visto la rinnovata attività di scavo e analisi scientifica
27:13sotto la supervisione del professor Luca Sineo, ordinario del Dipartimento Stebicef dell'Università di Palermo.
27:20Le sue campagne, autorizzate dal Parco archeologico di Tindari e svolte in collaborazione con il Comune di Acquedolci,
27:27l'ente Parco dei Nebrodi e la sovraintendenza di Messina, hanno riportato alla luce dati paleoantropologici fondamentali.
27:35Ma le emozioni non si esauriscono.
27:37Con la sola visita archeologica, durante l'estate, la grotta di San Teodoro si trasforma in un suggestivo palcoscenico a cielo aperto.
27:44Presidente, questo è un luogo meraviglioso, fantastico, che sicuramente rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche
27:56dell'intero territorio siciliano. Come si può raggiungere e soprattutto è una visita gratuita, mi sembra di capire.
28:02Sì, sì, certo. La custodia del luogo tocca al personale del Parco archeologico e il Parco archeologico del Tindari,
28:13che si occupa di tutto questo bene, che è proprietà della regione siciliana dalla metà degli anni Ottanta.
28:21ed è aperto al pubblico tutti i giorni dell'anno, compresi i festivi.
28:27I festivi durante il periodo invernale solo la mattina, ma nel periodo restivo fino al tramonto,
28:36fino a un'ora prima del tramonto, per permettere una visita almeno breve, è possibile venire gratuitamente e visitare il luogo.
28:43Chiaramente senza l'ausilio di guide, però c'è il personale che accompagna, che è in grado di dare le spiegazioni.
28:52Noi in più come Prologo facciamo delle giornate di promozione, da diversi anni che ci diamo disponibili per dei gruppi organizzati
29:00che magari ci vengono segnalati direttamente dal Parco o dal Comune, e su loro richiesta noi diamo disponibilità per accompagnarli.
29:06Nel periodo restivo, tutto agosto, ogni sabato organizziamo delle giornate di promozione, con la visita dell'antiquarium comunale e poi dei luoghi qui.
29:16Nel cuore del paese si erge la Chiesa Madre di Acquedolci, a Santa Maria Assunta, dedicata a San Benedetto il Molo, patrono del Borgo.
29:41È un punto di riferimento spirituale e culturale per l'intera comunità.
29:46Le sue linee architettoniche, sobri ed eleganti accolgono i fedeli in un'atmosfera raccolta ed intensa.
29:52Al suo interno la Chiesa custodisce opere d'arte e di pregio, simboli di una devozione che si rinnova tra silenzi, preghiere e feste popolari.
30:11Assessore, questa è la Chiesa Madre di Acquedolci, nonostante la sua giovane età, però al suo interno custodisce opere davvero importanti.
30:27Sì, noi ci troviamo nel Battistero, è il luogo dove tutti i bimbi ricevono il battesimo e alle mie spalle c'è una bellissima opera che ha un grande valore artistico
30:36ed è stata realizzata dal centro Aletti e si tratta di un mosaico, sono tessere musive che sono pezzi di marmo,
30:46quindi è interamente un'opera in marmo, tasselli con foglia d'oro e la caratteristica dell'artista è questo disegnare le immagini che si rifanno al mondo orientale,
31:00quindi alle icone bizantine ed rappresenta questo collegamento tra il mondo cattolico occidentale e il mondo bizantino.
31:08Il significato rappresenta la visione finale della storia con la consegna nella piazza della Gerusalemme Celeste della storia rappresentata dal libro con le due lettere greche,
31:24l'inizio e la fine.
31:25Alla mia destra c'è la Madonna, Maria Santissima, e alla sinistra c'è Giovanni Battista che rappresenta proprio il battesimo,
31:38quindi la storia consegnata all'agnello che è l'indice del sacrificio del figlio, che fa la redenzione della storia, la fine dei tempi.
31:49È una chiesa che è stata edificata tra il 26 e il 28 dello scorso secolo in seguito alla disastrosa frana di San Fratello dell'8 gennaio del 22
32:00ed è stata concepita come la nuova chiesa madre dell'assunta.
32:05A San Fratello c'erano queste due grandi chiese, c'era la chiesa di San Nicolò, la chiesa di Santa Maria,
32:09questa è la nuova chiesa di Santa Maria che era stata completamente rasa al suolo durante questi eventi calamitosi.
32:15È una chiesa che in breve tempo, in circa un secolo, si è arricchita di parecchie opere d'arte.
32:20C'è qualcosa che proviene dalle antiche chiese di San Fratello, come il bellissimo crocifisso,
32:25che si trova oggi all'altare, è stato restaurato da circa dieci anni,
32:28e un crocifisso ligno di scuola palermitana, interamente in legno, che viene portato in processione il venerdì santo insieme alla Madonna addolorata.
32:37Vicino a me abbiamo un capolavoro artistico in cera, che è la Dorbizio Virginis, la Madonna dormiente,
32:44una visione teologica anch'essa bizantina che in alcuni centri nei broidei ritroviamo spesso,
32:50a Tusa, a San Fratello, ad Acqua e Dolci, e a Palermo raffigura il momento della caduta in questo sonno
32:57prima della resurrezione in anima e corpo della Madonna.
33:01Poi noi ci troviamo all'altare di San Benedetto, il patrono di Acqua e Dolci, San Benedetto il Moro da San Fratello,
33:07è figlio di schiavi, nato libero per volere del suo padrone, noi lo festeggiamo due volte l'anno, il 4 aprile e il 7 agosto,
33:14la statua interamente in legno dei laboratori Peratonner di Bolzano, in legno di Cirmolo,
33:21anch'essa restaurata da poco, e uno dei gioielli artistici del novecento, di metà novecento,
33:28perché la bottega dei Peratonner era abbastanza conosciuta in tutto il mondo.
33:44Da diversi anni, nei caldi mesi estivi, la Prologo di Acqua e Dolci promuove la fortunata iniziativa
34:05Street Art Acqua e Dolci, che trasforma il centro del paese in un vivace museo a cielo aperto.
34:11L'obiettivo è chiaro, fin dal 2016, disseminare arte per le strade del centro urbano,
34:17coinvolgendo artisti locali, nazionali ed internazionali.
34:21Andrea Sposari, Nessun Nettuno, Ligama, Mirko Loste e Roberto Collodoro,
34:26alcuni degli artisti che hanno già partecipato a questa iniziativa.
34:29Presidente, questo fa parte di un'iniziativa, di una bella iniziativa che la Prologo organizza ogni anno.
34:44Di che iniziativa si tratta?
34:46Della Street Art. È da una decina d'anni che abbiamo lanciato questa proposta,
34:50inizialmente in forme un po' diverse rispetto a quelle degli ultimi anni,
34:56però ha preso piede ed è stata ora apprezzata, non soltanto dai turisti, ma anche dai nostri concittadini.
35:03Chi coinvolge questa iniziativa?
35:05Degli artisti che di anno in anno invitiamo, con il circuito della Street Art, anche con il Passaparola,
35:11riusciamo a coinvolgere artisti di fama non soltanto regionale, ma anche nazionale e internazionale.
35:18Si tratta di opere che praticamente rimangono, no? E quindi poi diventano anche attrazione turistica.
35:24Senz'altro, infatti il nostro obiettivo è quello di realizzare un percorso per permettere pure a chi volesse
35:31vederli tutti in una giornata magari di poterli vedere, trovare anche attraverso una cartina.
35:39Quello che abbiamo alle spalle è un murales che rappresenta un po' Acquedoggi, no?
35:43Senz'altro, questo al contrario di tutti gli altri muri è stato un muro su commissione.
35:47Gli altri non sono su commissione. Diamo la possibilità agli artisti di esprimersi come meglio credono.
35:54Questo invece abbiamo voluto noi dedicarlo al nostro santo in occasione del cinquecentesimo della nascita.
36:00Non potevamo non lasciare un segno visibile nella nostra cittadina, al di fuori delle mure della chiesa,
36:06perché è un santo di tutti e con la particolarità della sua storia vogliamo realmente che testimoni la sua presenza
36:15quotidianamente anche a chi si trova soltanto a passare da noi.
36:18Chi l'ha realizzato questo muraggio?
36:19Sposari, Andrea Sposari.
36:21Ormai un nostro amico.
36:23La sua prima opera l'ha realizzata a piedi d'acqua e dolci, ne ha realizzate diverse.
36:27Ce lo teniamo stretto anche perché ha avuto molta fortuna.
36:31Tra coriandoli, maschere e allegria, il Carnevale di Acqua e Dolci affonda le sue radici in una tradizione antica,
36:43fatta di creatività popolare e spirito di comunità.
36:47Per decenni questo appuntamento ha trasformato le vie del paese in un coloratissimo palcoscenico a cielo aperto,
36:53con carri allegorici, gruppi mascherati e balli in piazza che coinvolgono grandi e piccoli.
36:59La realizzazione dei carri, curata con passione da artigiani e volontari,
37:03è sempre stata il frutto di un lavoro collettivo che unisce generazioni, quartieri e associazioni.
37:09Ogni carro racconta una storia, satira, attualità, fiabbe o fantasia,
37:14sempre accompagnati da musica, coreografie e una voglia di festa contagiosa.
37:19Il nostro Carnevale sul quale noi stiamo puntando e vestendo tantissimo,
37:32perché per Acqua e Dolci il Carnevale non è soltanto una manifestazione turistica,
37:35ma è una manifestazione culturale, sociale, perché è un Carnevale storico,
37:42e sociale, perché aggrega tanti ragazzi, li avvicina ad imparare dei mestieri,
37:50li fa stare insieme e li tiene soprattutto lontani da tante spiacevoli cose che si sentono.
37:56Vista l'importanza del Carnevale, questa amministrazione può vantare di aver raggiunto
38:02dei risultati storici che fino a qualche anno fa sembravano impensabili.
38:06Innanzitutto l'integralità del finanziamento, quindi tutto il Carnevale viene pagato
38:12grazie a dei finanziamenti regionali, la predisposizione delle somme in bilancio per tempo,
38:20l'assegnazione permanente dei capannoni ai ragazzi.
38:23Con questo si sono risolti una serie di problemi che negli anni passati
38:27avevano di molto penalizzato lo spirito del Carnevale.
38:36Il Paese si è arricchito con tutta una serie di comunità provenienti da altri Paesi,
38:53io ne sono l'espressione, i miei erano originari di Tortorici.
38:57Da quel momento noi ci vogliamo affermare come il Paese dell'accoglienza,
39:03della crescita e della solidarietà.
39:06Altra cosa che ci ha dato piacere e quindi mi riallaccio sempre ai valori dell'autonomia
39:12è la presenza di una notevole comunità marocchina, perfettamente integrata,
39:17che costituisce una risorsa fondamentale per il nostro Paese.
39:22Ecco, oltre ad essere una risorsa potrebbe anche essere un modello da prendere come esempio,
39:26quello di Acquedolci.
39:27Sì, da questo punto di vista sicuramente dico fra l'altro che noi siamo stati forse
39:34tra i primi comuni ad inserire in una commissione consigliare un cittadino di origine marocchina,
39:42siamo stati tra i primi comuni ad ospitare una moschea, ad assecondare l'associazionismo
39:49all'interno delle varie comunità e una cosa di cui sono particolarmente orgoglioso
39:56presso i locali della biblioteca con il patrocinio del comune si sta svolgendo un corso di arabo intensivo.
40:05Quindi noi vogliamo che le comunità si integrino ad Acquedolci e ciò avviene in maniera naturale
40:12e fisiologica, ma che non perdono i legami con le comunità di appartenenza
40:16che costituiscono sicuramente un elemento di arricchimento.
40:20Siamo pronti dunque adesso per l'assaggio della pizza a Bedda Macri, ma prima con Giuseppe
40:40vorrei parlare del motivo per cui ci troviamo all'interno del castello di Acquedolci, perché
40:44avete deciso insieme a Paolo di portare avanti un progetto molto interessante che lega tradizione,
40:49cultura, cucina, enogastronomia con il territorio. Di che si tratta?
40:55E allora partiamo dal presupposto che in Sicilia quello che è la gastronomia, l'enogastronomia
41:05quindi anche legata ai vini, fa parte della cultura siciliana. Abbiamo avuto tante influenze
41:11nel corso della storia della Sicilia che ci hanno portato ad avere una vasta gamma di
41:19prodotti, di ricette, di prodotti tradizionali che noi vorremmo far conoscere a quante più
41:27persone possibili. Di cosa si tratta? Noi cercheremo in qualche modo di portare Bedda Macri
41:34fuori dalla sua zona comfort, quindi fuori dalle quattro mura della pizzeria, del ristorante,
41:41promuovendo eventi a tema legate a serate di cultura, legate a serate di promozione del
41:51territorio, dove Bedda Macri incontrerà la storia insieme ai piatti popolari della Sicilia.
42:00Possiamo parlare di una specie di turismo esperienziale, cioè nel senso che il turista viene condotto
42:05nei luoghi dove producete dall'orto, insomma a tutto quello che vi serve, si raccolgono
42:12e poi al fuori dal locale, quindi in zone ben precise, grazie a questa attrezzatura che
42:18avete messo in piedi, fate assaggiare quello che loro stessi hanno raccolto, questa è una
42:22bella esperienza. Si partirà dalla raccolta del prodotto, quindi legato come dicevamo prima
42:27alla stagionalità di quello che è l'ingrediente che andiamo a mettere sulla pizza, poi portato
42:33in pizzeria, piuttosto che fatto in location che si discostano totalmente da quello che è il
42:39mondo della ristorazione. Come vedi noi abbiamo scelto qua il baglio di un castello, dove non c'è
42:44nulla che ci accosti a un ristorante, ad un locale, eppure siamo riusciti ad organizzare un piccolo
42:52evento per far assaggiare quelli che sono i prodotti nostri, i prodotti della nostra terra.
42:58Ed è incredibile capire come dal forno a legna fino a tutti gli ingredienti, agli impasti,
43:04alle farine, si riescono comunque a portare in luoghi davvero incredibili del nostro territorio,
43:09del territorio dei Nebbridi, ma non soltanto. Però diciamo che location belle del territorio
43:14dei Nebbridi è però una sistemazione del genere, col forno a legna trasportato e con
43:20tutta l'attrezzatura, anche in abitazioni private si possono fare, no?
43:24Certamente, ci ha anticipato. Questo progetto si espande anche a questo, si espande a degli
43:29eventi di privati, delle feste particolari naturalmente, con persone che gradiscono tutto
43:36quello che è il nostro modo di pensare. E anche a chi arriva da fuori. Ci sono oggi tantissime
43:45ville che sono in affitto a chi arriva dall'estero. Noi già ne abbiamo concordate due o tre con
43:53persone americane, piuttosto che russe, piuttosto che inglesi, che hanno curiosità di conoscere
44:01la nostra terra anche attraverso il cibo. Quindi noi andiamo nelle location, se non hanno tutto
44:08quello che a noi occorre per poter passare il messaggio che vogliamo passare, portiamo
44:13quello che abbiamo noi e comunque cerchiamo di far passare un'esperienza culinaria anche
44:21a chi arriva da fuori. Assaggiamo adesso, Paolo mi passi un tovagliola, andiamo all'assaggio,
44:27grazie, della pizza beddamage. Noi mangiamo la pizza come si fa, con le mani praticamente.
44:34assaggiamola. È proprio vero, è l'impasto che vi caratterizza e questo studio che fate e continuate a fare
44:53sulle farine e sui prodotti che usate è la vostra migliore caratteristica. Complimenti ragazzi, complimenti.
44:58Signor Sindaco, una domanda che rivolgo a tutti i sindaci che partecipano al Nebro di Tour.
45:12Perché un turista dovrebbe venire a trascorrere un fine settimana a una gita fuori porta ad Acquedolci?
45:18Sì, noi abbiamo dei beni di assoluto valore che sono la grotta di Sant'Eodoro che ha una valenza
45:24notevole sia da un punto di vista paesaggistico, naturalistico ma soprattutto palonteologico
45:30perché è sede di diversi reperti di importanza mondiale.
45:37Assessore, perché un turista dovrebbe venire a trascorrere un fine settimana o anche una
45:51gita fuori porta ad Acquedolci?
45:53Allora, intanto perché Acquedolci è un paese giovane ed ha un'attrattiva molto importante.
45:59Sicuramente abbiamo un lungomare molto molto importante perché è un lungomare che garantisce
46:07la probabilità alla spiaggia. Ci sono dei servizi grazie anche a degli investitori privati
46:14che negli anni hanno investito sulla spiaggia creando nuove località come Lidi, Balneari
46:21e tutto. Noi come amministrazione abbiamo anche potenziato le aree adiecenti inserendo nel
46:29contesto una piccola palestra per le attività fisiche all'aperto. Abbiamo potenziato l'illuminazione
46:35quindi il lungomare adesso è fruibile anche la sera, infatti è sempre stracolmo di gente
46:41perché è una passeggiata piacevole sul nostro lungomare e poi soprattutto perché ricordiamo
46:48Acquedolci è in un punto strategico ed è a due passi dal mare perché è proprio attaccato
46:54al mare ma è anche a due passi dalle zone collinarie e montanare perché siamo all'interno
47:00del parco dei Nebri e quindi è un punto, ripeto, strategico per poter visitare tutta
47:04l'area del Nebri.
47:30Grazie per la visione!

Consigliato