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ROMA (ITALPRESS) - Un investimento no-profit da oltre un milione e mezzo di euro per formare una nuova generazione di ricercatori in grado di guidare la trasformazione del Servizio Sanitario Nazionale pubblico. È il cuore del piano decennale con cui la Fondazione Lilly per l’Italia rilancia la propria missione, finanziando 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane. Il programma, denominato 30 per 30, è stato presentato nel corso di un evento a Roma.
spf/fsc/gtr

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00:00Un investimento no profit da oltre un milione e mezzo di euro per formare una nuova generazione di ricercatori in grado di guidare la trasformazione del servizio sanitario nazionale pubblico.
00:15È il cuore del piano decennale con cui la Fondazione Lilli per l'Italia rilancia la propria missione, finanziando 30 dottorati di ricerca in 30 università italiane.
00:2530 dottorati di ricerca nell'area delle politiche sanitarie, nei 30 tenei di eccellenze italiani e la costruzione di un network che consenta la messa a sistema del prodotto della ricerca da fornire ai decisori pubblici per avere scelte di riforma sempre più data driven che possano guidare il nostro servizio sanitario verso un'innovazione da esportare in tutto il mondo.
00:48La sostenibilità del servizio sanitario nazionale pubblico passa per la innovazione.
00:54Noi oggi abbiamo una popolazione che invecchia ed è un dato positivo, dato negativo non facciamo più figli, abbiamo un tasso di natalità di 1,18 bambini per donna.
01:05Per rendere sostenibile questo sistema noi dobbiamo fare in modo che i pazienti non conclamino sintomi, diventino anziani, ottoagenari, ma abbiano il minor possibile di patologie in comorbidità proprio per assicurare miglior cura e sostenibilità del nostro sistema sanitario nazionale pubblico.
01:24Il programma denominato 30x30 è stato presentato nel corso di un evento a Roma, presenti tra gli altri oltre al ministro per le riforme Elisabetta Casellati, il vice presidente del consiglio ministro degli esteri Antonio Tajani e il ministro dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini.
01:43Formare giovani medici significa avere una rete che non soltanto può essere messa a disposizione ma può rappresentare anche un modello, quindi anche in altri paesi del mondo, penso ai luoghi dove c'è più bisogno di assistenza medica, penso al continente africano, penso all'Asia, penso ad alcune parti del Sud America.
02:04Noi possiamo favorire un modello che è quello di una rete che può aiutare giovani a esercitarsi nell'arte medica e salvare persone, questo lo si può fare, è un modello positivo che possiamo proporre.
02:21Noi siamo molto contenti di questo matrimonio, i dottorati industriali innovativi hanno funzionato perché abbiamo messo insieme delle figure compatibili.
02:30Un tempo avveniva in maniera un po' casuale, era diciamo un blind date, un appuntamento al buio, ora il ricercatore va in azienda, in un'azienda farmaceutica come Lilli, sa qual è la ricerca che lo attende ed è in grado di contribuire alla sua competenza all'elaborazione o allo sviluppo di questa ricerca.
02:47Quindi l'obiettivo è quello di stabilizzare la ricerca all'interno dell'impresa e il ricercatore come parte dell'organigramma aziendale.

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