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"Un elemento di analisi rispetto al margine di miglioramento è quello relativo all’ambito socio sanitario, all’interno del quale c'è sicuramente uno spazio di crescita importante per le politiche di co-progettazione, che interessano non solo il servizio sanitario, ma anche gli enti locali e le associazioni dei gestori di servizio e dei cittadini. Queste politiche portano a co-progettare i servizi che, oltre ai benefici di ordine economico, come si è abituati a fare nel sociale, devono garantire progettualità utili, soprattutto per ambiti come quello relativo ai non autosufficienti. Deve esserci una vera capacità di cogliere ciò che le famiglie ritengono prioritario, piuttosto che interventi che a volte rischiano di essere indifferenziati e a pioggia, non cogliendo però la necessità reale”. Lo ha detto Massimo Annicchiarico, direttore generale dell’Area sanità e sociale di Regione Veneto, in occasione della presentazione - oggi a Roma - del XIII Rapporto Crea Sanità Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sulle 'Performance Regionali'.

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Transcript
00:00Il tema è molto complesso perché credo che si presti a interpretazioni anche di carattere
00:08sociologico rispetto a quello che per i cittadini significa un servizio sanitario che funziona.
00:14Guardando gli indicatori del Veneto saltano agli occhi almeno due elementi che sono di
00:18grande rilevanza. Uno è il concetto che è stato ampiamente sottolineato anche oggi di
00:23un approccio a una lettura One Health che non si limita soltanto all'analisi di quello
00:28che i servizi offrono ma anche più in generale di come l'intera società riesce ad agire
00:34delle politiche che fanno delle azioni di una buona salute. Basti pensare che per esempio
00:38per il Veneto uno degli indicatori che fa peggiorare la performance è la concentrazione di polveri
00:44sottili che è un problema per il quale non solo il Veneto ha in atto una procedura di
00:49infrazione europea che dice anche quindi quanto sarebbe possibile agire su ambiti diversi,
00:54in questo caso l'ambiente per migliorare la percezione di salute dei cittadini. Più in
01:01generale dobbiamo dire che il senso di salute dei cittadini sicuramente risente ed è giusto
01:07che sia così delle politiche intersettoriali e della prevenzione primaria sottolineando
01:11che la prevenzione primaria non la fa tanto il servizio sanitario quanto la fa la società
01:16nel suo insieme, le istituzioni, le politiche di mobilità, l'impiego, la scuola. Quindi è
01:22uno sforzo che riguarda le istituzioni tutte. Il secondo elemento di analisi rispetto al
01:27margine di miglioramento a cui lei si riferiva è quello proprio dell'ambito sociosanitario.
01:32Nell'ambito sociosanitario c'è sicuramente uno spazio di crescita importante per quelle
01:37che oggi vengono chiamate le politiche di coprogettazione, cioè quelle che interessano
01:42non soltanto il servizio sanitario ma anche gli enti locali e anche le associazioni sia
01:47dei gestori di servizio sia dei cittadini, sui quali coprogettare i servizi, cioè non
01:54soltanto come magari il sociale tradizionalmente abituato a fare, garantire benefici di ordine
01:59economico, ma costruire insieme progettualità utili soprattutto per ambiti come i neonautosufficienti
02:06in cui ci sia una vera capacità di cogliere quello che le famiglie ritengono prioritario
02:11piuttosto che un intervento che a volte rischia di essere indifferenziato a pioggia
02:16ma non coglie la necessità reale.

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