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L'intervista a Alberto Sigismondi, Presidente di Tivùsat per Money Vibez Stories
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00:00La cooperazione, soprattutto per iniziative di questo tipo, è stata ed è molto utile e dovrebbe, a mio parere, svilupparsi ancora di più.
00:12Preservare il concetto di identità culturale nazionale ci stiamo arrivando sia come Europa e anche come Italia.
00:30Buongiorno e bentornati a Money Vibe Stories, siamo con Alberto Sigismondi, presidente di TVSAT nella sede del giorno a Milano.
00:52Grazie mille per essere qui.
00:53Grazie a voi.
00:54Parto da un episodio dei primissimi tempi del mio lavoro al resto del Carlino.
01:02Ero a Pianaccio, paesino di pochissime anime, sull'Appennino, Tosco-Emiliano, provincia di Bologna, paese natale di Enzo Biaggi.
01:13Ecco, lì non prendeva la RAI. Era prima che nascesse TVSAT.
01:16Ecco, una delle vostre, come dire, missioni più importanti è portare la TV in chiaro, la TV pubblica e non solo nei posti dove l'antenna non funziona.
01:26Dove il digitale terrestre non arriva e dove non arrivava neanche l'analogico.
01:31La trasmissione terrestre ha dei limiti, nel senso che pur essendo la piattaforma di distribuzione più usata in questo paese,
01:43ha comunque dei limiti orografici dovuti alla conformazione italiana che è molto collinaria in alcune aree.
01:53Quindi diventa molto difficile arrivare a coprire tutta la popolazione e ti scontri con il solito pareto,
02:02dove coprire l'ultimo 20% ti costa tantissimo e mano a mano che vai al 8%, 5%, 3%, il costo di quella distribuzione diventa astronomico.
02:19Per cui lì entra in aiuto la distribuzione via satellite che invece arriva ovunque, talmente ovunque che ha bisogno del criptaggio,
02:34cioè ha bisogno di andare ad avere una corrispondenza nella casa con uno strumento, una smart card che abilita la visione,
02:48perché altrimenti quel programma si vedrebbe in tutta Europa, in tutto il Nord Africa e quindi alcuni diritti non hanno bisogno di essere protetti,
02:57tanti altri hanno bisogno di essere protetti perché quando li acquisti o li produci fai degli accordi di distribuzione legati localmente.
03:07Non puoi andare oltre quel territorio.
03:09TVSAT nasce nel 2009, 16 anni dopo, TVSAT quante famiglie raggiunge? A quante porta la TV che in altri modi?
03:18Ma dovremmo essere un po' sopra i due milioni di famiglie.
03:22Due milioni di famiglie?
03:23Siamo intorno al 9% del numero delle famiglie.
03:30E l'altra particolarità di TVSAT è che mette d'accordo quelli che sono dei concorrenti, no?
03:35Sì, è un bel esempio di competition, cioè di competizione che però ha trovato una forma di cooperazione,
03:48peraltro ce ne vorrebbero molte di più, soprattutto in questa fase dove la competizione non è più fra broadcaster italiani,
03:58ma è rispetto alle grandi piattaforme e ci riferiamo ovviamente agli OTT come Netflix, Prime Video,
04:09che entrano sul mercato italiano per di più anche vendendo pubblicità, erodendo quindi un po' la torta che alimenta i broadcaster nazionali
04:19e quindi la cooperazione, soprattutto per iniziative di questo tipo, è stata ed è molto utile
04:29e dovrebbe, a mio parere, svilupparsi ancora di più, perché c'è una grande sfida dopo l'aver creato la piattaforma satellitare
04:39che è creare la piattaforma IP. La televisione nasce essenzialmente terrestre, viene accompagnata dal satellite,
04:51ma poi arriva qualche anno dopo e si sta sviluppando sempre di più la distribuzione via IP, via rete.
04:59La rete apre un'arena competitiva gigantesca e con poche regole, mentre invece il terrestre è super regolato,
05:09il satellite è comunque regolato, l'IP non è regolato e per cui la competizione che dovrebbe essere su un piano di parità
05:22a livello di regole, limiti e possibilità di raggiungere gli utenti, affollamento pubblicitario, eccetera,
05:31nel mondo IP non c'è una regolamentazione ancora e non c'è un'interfaccia utente che rende facile la navigazione,
05:43per cui deve entrare e uscire dall'applicazione di Rayplay, entrare in quella di Mediaset Infinity,
05:50poi in quella di Lassette, andare e venire che non è particolarmente favorevole al comportamento che l'utente medio ha maturato in questi anni.
06:03Però noi non ci accontentiamo del fatto che vada tutto bene in questa cooperazione,
06:07per cui ci immaginiamo che questi consigli d'amministrazione in cui comunque Ray e Mediaset si guardano in Cagnesco,
06:14non è così, non ci sono...
06:16No, allora, ci sono stati periodi belli tosti, dove ci sono state delle tensioni dovute proprio a quanto ogni shareholder
06:27era interessato a cooperare o meno, sai, il cielo durismo, il cielo più lungo, è una tentazione che ogni essere umano,
06:40e quindi ogni azienda coltiva con pervicacia e questo è un po' il problema poi nel momento in cui cerchi di trovare
06:50delle soluzioni che aiutino il sistema e che soprattutto chiariscano quali sono un po', se vuoi, le compagini,
07:02cioè noi chi siamo e loro chi sono, con chi competiamo, questo è un po' il grande tema.
07:11Devo dire che quella stagione che fu il 2008 in cui creammo, fondammo TV, che è poi la capogruppo, la holding a cui fa capo TVSAT,
07:26furono anni in cui stava nascendo e sviluppandosi lo switch off dall'analogico al digitale
07:33e quindi fu molto chiaro per tutti che bisognava accompagnare in quella transizione la televisione terrestre
07:44con una piattaforma complementare come quella satellitare e troviamo un accordo che credo regge ancora,
07:57tant'è che siamo esattamente 16 anni dopo, 17 anni dopo la fondazione, ancora qui, ancora a collaborare
08:06e a sviluppare cose nuove, perché abbiamo lanciato in versione beta una cosiddetta EPG, l'Electronic Program Guide,
08:17che in questo momento non c'era e adesso c'è.
08:22Cosa vuol dire? Tu vai al canale 500 del terrestre e del satellitare
08:26e dopo qualche secondo si scarica un'applicazione HBTV che ti appare sullo schermo
08:33e tu hai la tua griglia con tutti i programmi di tutte le emittenti, sia sul satellite che sul terrestre
08:40e approfondisci i contenuti, ci sono dei suggeriti, ci sono le schede con quello che è normalmente
08:51il consumo su una piattaforma verticale pay, tipo Sky, l'EPG di Sky è stata una delle sue carte vincenti,
09:02tu accendevi, ti ritrovavi sull'EPG, scorrevi, ti sceglievi il contenuto della serata.
09:08Questa cosa sul terrestre in realtà mancava, c'è sui televisori, nativa del televisore,
09:16ma è molto limitata perché comunque non tutti i broadcaster la alimentano.
09:22Adesso invece abbiamo trovato un accordo con tutti i broadcaster e viene alimentata.
09:27Se ti capita valla a vedere sul 500, è un'applicazione HBTV, scusa se parlo arabo,
09:34però ormai quasi tutti gli smart TV hanno dentro questo software,
09:39che è un software aperto, open source, eccetera, eccetera,
09:44e schiacciando il tasto 500 dell'LCN tu atterri su questo IPG.
09:51No, ma in realtà tutti questi termini, questi acronimi fanno gioco anche per raccontare,
09:57che poi è quello che hai appena fatto,
09:59la TV come strumento, parlo di tecnologia, è una di quelle parti,
10:04di quelle parti dell'economia che si tendono a credere mature,
10:08per cui non c'è più nulla da inventare.
10:10In realtà in pochissimi minuti hai fatto un percorso che altri settori tecnologici
10:17magari affrontano in molto più tempo.
10:19Per cui in realtà la domanda è difficile star dietro a questi continui cambiamenti,
10:25per chi poi lo deve fare per lavoro?
10:27Beh, tu lavori in un giornale vecchio, glorioso, come il giorno,
10:31in realtà quotidiano nazionale, tu pensa a cosa è stata la,
10:38fammi passare il termine arabo, anche questo,
10:40la disruption della digitalizzazione nel mondo della carta stampata.
10:46La televisione ha subito o ha vissuto lo stesso tipo di disruption
10:52con l'arrivo della digitalizzazione, dove in Italia avevamo sette canali,
10:57ti ricordi, ecco, i famosi sette canali e adesso su terrestre ce ne sono duecento e passa,
11:08su un satellite normalmente ce ne sono duemila.
11:12Se vai su internet, sky is the limit, non c'è, non si fa fatica a trovare il numero,
11:21n tende a infinito, per di più, laddove, non essendoci più le barriere protettive,
11:28le Alpi, in un modo o nell'altro, nel momento in cui tutte queste barriere sono venute meno
11:35e la distribuzione attraverso internet, attraverso l'IP o attraverso anche il satellite digitale
11:44sono crollate, il mercato è cambiato radicalmente e le risorse hanno cominciato a ridursi,
11:55per cui devi fare meglio con meno risorse.
11:58Quindi è una sfida gigantesca, su cui adesso siamo perfettamente consapevoli,
12:06ma se ti ricordi, per esempio, la battaglia della televisione negli anni Ottanta,
12:10non era così, non era questa. La grande battaglia era fra Rai,
12:16che era l'incambient tv di Stato, e Mediaset, che era il newcomer,
12:23che era stato in grado di agglomerare tanti altri editori, come Mondadori, come Rusconi,
12:31che Rizzoli, che avevano cominciato a fare televisione e investire in televisione,
12:37ma la televisione era un gioco talmente nuovo e capital intensive, che dopo poco hanno mollato.
12:45L'editore Berlusconi ha invece avuto l'idea di agglomerare, di mettere insieme,
12:56e mettendo insieme ha creato un polo che è stato in grado di combattere,
13:00ed è stata una battaglia dove non è stato subito un inseguimento a un modello di efficienza,
13:07tutt'altro, è stato un inseguimento verso un modello di opulenza.
13:13E Mediaset cosa ha cercato di fare?
13:16Gli show, che cosa ha veramente creato l'identità?
13:20Gli show, i grandi show che riproducevano gli show degli anni 60 e 70 della Rai,
13:29e li ha portati nella confezione nuova, Canale 5 e via dicendo.
13:36Oltre ai diritti acquisiti, i nuovi diritti americani, i telefilm, eccetera,
13:42che la Rai dava col contagocce, invece sulle reti Mediaset,
13:48sono esplosi e hanno creato anche un nuovo modo di guardare la televisione.
13:53In questo lungo percorso televisivo degli ultimi anni, degli ultimi decenni,
13:58tu quando incontri la televisione professionalmente?
14:02Perché c'è una foto che ti abbiamo chiesto e che è bellissima perché ha un colore seppiato,
14:08può essere anche un effetto digitale fatto pochi anni fa, oppure una foto...
14:13Quella foto è del 1980 e c'è una lambretta, che era la lambretta che usavamo in quegli anni,
14:22quelle vecchie lambrette a due selle.
14:25Io avevo 22 anni, avevo cominciato due anni prima a lavorare in televisione a Telemilano,
14:33che è stato, Telemilano 58, che è stato il nucleo originario di partenza di Mediaset.
14:42E avevo cominciato, in quegli anni studiavo lettere e filosofia alla Statale
14:51e studiavo musica alla Scuola Civica di Milano, la Verdi.
14:58E avevo bisogno ovviamente di lavorare e il fratello, che già lavorava nella Telemilano,
15:07quella di Milano 2, che era una televisione via cavo, che era il primissimo nucleo di partenza di Mediaset,
15:13mi disse che cercavano tecnici per l'emissione e che cercavano soprattutto per i turni di tarda sera,
15:29sabato e domenica, che nessuno voleva fare.
15:32Io, da studente...
15:34Però di lettere, quindi ho detto, ma certo, io sono un tecnico da sempre, ho fatto...
15:38No, allora, se te la devo raccontare tutta, io ho cominciato a lavorare prestissimo,
15:44ho avuto la fortuna di fare l'assistente fotografo, cominciando nel 74,
15:51da un fotografo di moda, che allora era anche importante,
15:55e facevamo anche delle riprese, delle sfilate, ogni tanto, con una Bollieu 16 mm, con la pellicola.
16:06Poi, finito quello, sono entrato in una radio, perché erano gli anni delle radio,
16:14quindi nel 77 entro a Radio Regione e copro una fascia pomeridiana parlando di jazz
16:23e andando a parlare della musica che si suonava a Milano in quel periodo.
16:30Milano era una terra di concerti continua.
16:35Quegli anni, a Milano, ogni sera c'è un bel concerto,
16:39e quindi avevo vita facile, andavo al concerto,
16:43o ne registravo un pezzetto, o magari intervistavo l'artista, se ci riuscivo, eccetera, eccetera.
16:50E poi avevo questo segmento.
16:52Il mixer in radio, alla fine, non è molto diverso da un mixer video-audio di un'emissione televisiva.
16:59Quindi, mi catapultano dentro questo scantinato, perché allora eravamo nello scantinato del Jolly Hotel,
17:09di quello che poi sarebbe diventato il Jolly Hotel, che erano gli studi di Tele Milano 58,
17:15e comincio, appunto, a fare questa cosa e la facciamo, appunto, il mio turno era tipo dalle 6 alle 3 di notte,
17:27oppure la mattina presto e soprattutto il sabato e la domenica, dove lavoravamo 12 ore,
17:34perché la televisione privata durava 12 ore, mentre la RAI cominciava allora a durare un po' di più
17:42rispetto al numero ristretto di ore che normalmente invece aveva negli anni 60 e 70.
17:50E questo è stato un po' l'inizio, e anche lì incontri fortunati.
17:56Vado a fare questo colloquio, questo tipo che allora si occupava, eravamo in 24, in quella fase,
18:05a Tele Milano, quindi tutto il gruppo di Tele Milano erano 24 persone.
18:10Io vengo assunto questo part-time verticale e comincio, mi appassiono e poi due anni dopo il grande salto
18:24chiedo di passare negli studi, in produzione, a fare il cameraman, proprio perché avevo un retroterra,
18:32seppur minuscolo, come cameraman che aveva utilizzato la cinepresa, e da lì poi faccio dieci anni negli studi,
18:44poi passo, mi laureo, passo a occuparmi della formazione del personale, e lì io sono convinto
18:55che nella vita ci voglia tanta fortuna. E anche lì ho avuto la fortuna, in formazione, di avere carta bianca,
19:04perché era una cosa nuova anche quella per Mediaset, e ho avuto la fortuna di, in questa lavagna bianca,
19:15di poter scrivere e incontrare, portare dentro la televisione i personaggi più disparati
19:22del cinema, dell'arte e della cultura.
19:26Servono degli aneddoti a questo punto?
19:29Beh, allora, per esempio, ti dico, ho portato per i montatori che lavoravano negli studi,
19:40ho portato Roberto Perpignani, che era insegnante di cinema al Centro Sperimentale di Roma,
19:48e che è uno dei tre, quattro montatori con la M maiuscola, perché è stato il montatore
19:56di Bertolucci, è stato il montatore dei Taviani, sono andato a trovarlo a Roma, ero io agli inizi,
20:03lui Mediaset, sai, allora in quegli anni Mediaset era quella che interrompeva le emozioni,
20:10per cui il mondo del cinema ci guardava con un po' di sospetto, bravissimo.
20:18E quindi, ma non lo so, morale della storia, stendemmo un programma, anche lì gli lasciai
20:27a carta bianca, ma stendemmo un programma che condensava quello che lui insegnava in un anno,
20:38in dieci lezioni lo condensammo, sulla storia del cinema, lo condensammo in dieci lezioni
20:46per i nostri montatori.
20:47Allora, in questo racconto è parlato diverse volte di avere carta bianca,
20:52quindi, il presidente di Gismondi, quindi il manager che ha al di sotto l'azienda
20:59da carta bianca?
21:04Nì, nel senso che sono un po' accentratore, però col tempo ho ovviamente imparato che si
21:14può tirar fuori tantissimo dai propri collaboratori.
21:18Diciamo che poi TV la gestiamo un po' a due voci, a due pedali, perché l'amministratore
21:27delegato è RAI e dobbiamo avere un rapporto, non dico simbiotico, però di accordo.
21:36Dove noi in realtà adesso, come broadcaster, competiamo anche con i fornitori di tecnologia.
21:43I costruttori di televisori hanno le loro piattaforme, i loro bouquet di canali,
21:50penso ai cosiddetti fast, oltre a i fornitori di tecnologia come sistema operativo.
21:57Nei televisori tu hai i sistemi operativi di Samsung, i sistemi operativi di LG,
22:03mai i sistemi operativi di Android, Google e di Amazon con il Fire, più altri sistemi
22:18operativi che si stanno affacciando, i vari Roku, Vida e quant'altro, che tutti quanti,
22:26tutti costoro ambiscono a essere fornitori di contenuti e quindi di attenzione e quindi
22:34di pubblicità.
22:35Allora, tutta questa tecnologia, poi il difficile è anche farla arrivare all'utente, lo switch
22:41off è stato uno di questi casi, ma soprattutto i cambi di decoder, ma soprattutto portare alle
22:49persone queste complicazioni, come si fa?
22:55Allora, hai toccato un altro tema fondamentale su cui stiamo lavorando come sistema Italia,
23:02tra virgolette, che è il tema della prominence, che per ora è completamente esoterico, nessuno
23:09sa di cosa stiamo parlando, ma in ambito regolamentare, sia a livello ministeriale, il MIMIT, sia come
23:18Agcom, che è l'autority per le comunicazioni, e nel rapporto con Confindustria, Anitec, che è
23:30la parte confindustriale che rappresenta i costruttori e i fornitori di tecnologia, e noi come CRTV, che è
23:38Confindustria Radio TV, stiamo dialogando e anche litigando su quanta visibilità dare
23:47nell'interfaccia, tu hai citato l'utilizzo quotidiano da parte degli utenti.
23:54Bene, in realtà come avviene?
23:57Avviene attraverso la user interface.
24:00La user interface, per esempio sul telefonino, è ormai entrata nel tuo subconscio quasi, no?
24:10Questo oggetto è arrivato nel 2007 e ha rivoluzionato completamente le nostre vite.
24:17Se tu vai a vedere quante ore al giorno impieghi, te lo dice, no?
24:22Certo, anche quanti passi fai, come stai, tutto il resto.
24:26Esatto, ma il numero di ore che tu passi, io non cito il mio perché mi vergogno, ma è
24:33pazzesco.
24:34E la stessa cosa vale per il televisore, dove tu comunque entri, ormai tutte le smart TV,
24:42grandissima parte sono connesse, e entri attraverso un'interfaccia.
24:47Queste interfacce tendono a rendere sempre più complicato l'arrivo sui canali generalisti,
24:54i canali dei broadcaster.
24:56E quindi la grande battaglia adesso è questa, ridateci prominence, ridateci visibilità.
25:03C'è tanta, ormai sembra quasi una selva di offerta di video dappertutto, di funzioni,
25:11ma anche di tecnologie, per cui...
25:14Se pensi che Google, Android, che è in Italia sul 40% dei televisori, sta adesso migrando
25:22a un'interfaccia complessiva di navigazione dove tu entri attraverso YouTube, tu sei su
25:31YouTube con questo blog e YouTube non so quanti milioni di video vengono caricati ogni giorno,
25:40centinaia di migliaia al minuto, tipo, cioè sono delle cifre, e per cui arrivare a garantire
25:48visibilità ai contenuti nazionali, quelli che sono regolati, che garantiscono la visione
25:55all'utente di qualcosa di sano, generato da redazioni con giornalisti veri, eccetera,
26:04eccetera, eccetera, diventa una battaglia fondamentale anche per garantire i valori fondamentali
26:11di un'identità nazionale. In primis la democrazia. Non è che la diffusione epidemica di news
26:21politiche o di approfondimenti politici abbia aumentato la qualità del dibattito politico
26:30e della vita democratica. Io sono dell'opinione contraria. Purtroppo la deregulation totale
26:39ha generato un po' di mostri. Ecco, quindi tornare a rendere facile l'identificazione di quelle
26:48fonti certificate che seguono determinate regole per arrivare all'autorevolezza, ho citato prima
26:57il vostro giornale, voi seguite delle regole, avete delle redazioni, avete giornalisti professionisti,
27:04eccetera, eccetera, eccetera. Nel mondo internet il primo pasquale che si vuole ergere come genera
27:14un video AI che l'AI non ha regolamentazione. Infatti ne vediamo ogni giorno di ogni, fake news
27:24è la parola dell'anno e quindi è centrato il tema. Il problema è come districarsi nella selva
27:34oscura e i costruttori sono renitenti a sposare l'accessibilità totale per noi, per i broadcaster,
27:46perché per loro significa revenue. Perché immaginati che quello sia una bacheca dove loro vogliono
27:55avere il più spazio possibile nella bacheca e noi vogliamo essere nella parte di grande visibilità.
28:02So che, pensando se chiederlo oppure no, però la curiosità è troppa, ma sai configurare un decoder?
28:12Sì.
28:13E ogni tanto qualcuno manda dei messaggi al presidente di TVSAT per dire ma come devo fare?
28:19Ma ci sono delle persone.
28:21Amici e familiari e li faccio rimbalzare sul nostro servizio di assistenza che peraltro funziona anche bene.
28:28e sì, non è particolarmente difficile. L'attivazione magari della smart card è la prima volta perché devi comunque registrarti,
28:43devi aprire un account, avere una password.
28:46Però si può fare e comunque c'è un sistema di assistenza.
28:49E beh, comunque l'hanno fatto 4 milioni di device perché in questi anni ne abbiamo veduti di più 4 milioni e mezzo,
28:57cioè non noi, i costruttori di set of box e di smart card, di camma, i moduli che infili nel televisore,
29:054 milioni e mezzo. Quindi sì, se ce l'hanno fatta in 4 milioni e mezzo direi che...
29:13Ce la sicava.
29:14Ce la sicava, sì, sì.
29:16E invece per quanto riguarda il futuro di questo mondo, abbiamo parlato di alta definizione che ormai è entrata nella nostra quotidianità
29:26di satellite per arrivare nei posti dove non si arriva, ma anche di IP e quindi di internet e tutto il resto.
29:32Il futuro, la domanda è più facile, no? Da qui a 40 anni, quale sarà?
29:38Più facile dipende dal quale punto di vista, esatto.
29:42Allora, dipende da che cosa intendiamo per futuro.
29:51In teoria il digitale terrestre, le frequenze terrestri piano piano dovrebbero migrare, nel senso che dovrebbero scomparire.
30:02Ieri eravamo con... perché abbiamo creato un'alleanza europea con gli inglesi, tedeschi e francesi come operatori di free satellitari
30:17e gli inglesi ci raccontavano, Freesat UK, ci raccontavano che da loro il governo deve decidere l'anno prossimo
30:27qual è la data di scadenza non del latte ma del digitale terrestre in UK
30:33e stanno lavorando su un termine temporale che è il 2034.
30:39Per la fine delle trasmissioni in digitale terrestre.
30:41Esatto. E che sembra lontanissimo.
30:45Poi, quando man mano affronti la questione e ci ragioni,
30:51vedi che in realtà per arrivare al 2034 e spegnere le frequenze terrestri
30:58devi fare un lavoro immane.
31:00Cioè, ci deve essere un televisore in grado di ricevere i broadcaster VIP in ogni casa
31:10anzi, ci devono essere due virgola qualcosa
31:13in ogni casa
31:14e già quello è un primo ostacolo.
31:17Secondo ostacolo, devi garantire una facilità di accesso agli utenti
31:22pari a quella attuale dove è molto facile accedere al terrestre
31:29se i costruttori non ti rendono il percorso labirintico
31:34e poi devi garantire appunto tutta quella qualità,
31:40quella certificabilità delle news,
31:44di quei servizi di interesse generale
31:47che adesso la televisione terrestre garantisce
31:51con tutte quelle abilitazioni di tipo regolamentare
31:55per non appunto creare la selva infernale
31:59dove si perdono un po' tutti.
32:02Oltre a garantire, come dire, la sopravvivenza
32:07e idealmente anche il prosperare
32:12degli editori nazionali che investono
32:15e che creano questi contenuti
32:22la televisione è uno degli elementi
32:25che crea identità nazionale
32:27altrimenti poi entriamo appunto
32:30in un mondo dove l'identità nazionale
32:34si scolora, si disperde
32:37in un mare magno che già, come dire,
32:43è un fenomeno che abbiamo visto
32:44non è un problema di nostalgia
32:46no, non è che dobbiamo tornare agli anni 70
32:49con i due canali RAI
32:51così garantiamo...
32:54E le difficoltà di sintonizzazione
32:56per cui con tutti i rumori di sottofondo
32:59che non sentiamo più.
33:00No, no, il rapporto segnale-rumore
33:03dell'analogico in certe parti d'Italia
33:07era veramente drammatico
33:09però era quasi, come dire, folcloristico
33:12andava in...
33:13Romantico
33:14Esatto, la casa in campagna
33:16e non prendeva...
33:17Magari il secondo canale era...
33:20O spariva mentre lo speaker
33:21stava dicendo la cosa che ti interessava
33:23più importante, o durante la partita
33:25ecco
33:26ecco
33:27ma al di là di quelle nostalgie
33:29preservare il concetto di identità culturale nazionale
33:33noi magari siamo partiti un po' in ritardo
33:36rispetto ad altre nazioni
33:37come quella francese
33:38che su questo tema
33:39è veramente stretta
33:42molto concentrata
33:44da tanti anni
33:45però ci stiamo arrivando
33:47sia come Europa
33:48e anche come Italia
33:50adesso stavamo parlando di UK
33:52anche loro hanno questi valori
33:54molto bene in testa
33:57te la butto lì
33:58EastEnders
33:59che è una sorta di soap inglese
34:04è arrivata al 35esimo anno
34:09perché è ambientata in un quartiere
34:13del stand di Londra
34:16che racconta la vita comune
34:19di questa gente
34:21che è gente abbastanza povera
34:26eccetera eccetera
34:27però è ancora
34:28uno dei contenuti più importanti
34:31quindi il tema di avere voci
34:33che raccontano i tuoi contenuti locali
34:35sia a livello locale
34:36con le televisioni locali
34:38ma anche a livello di editori
34:40che continuano a produrre
34:42come voi
34:43voi siete un esempio perfetto
34:45voi siete un quotidiano nazionale
34:47che però
34:47cioè un coacervo di quotidiani nazionali
34:50che però
34:51sono molto forti sul locale
34:53se non erro
34:54certo
34:54e queste voci sono necessarie
34:57se andiamo verso un mondo
34:59dove non riusciamo a valorizzare
35:02a dare spazio
35:03a questo tipo di contenuti
35:05il rischio dell'appiattimento
35:06e della perdita di identità nazionale
35:09è molto forte
35:10e quindi preservare
35:14la televisione terrestre
35:17fa parte di questo gioco
35:18più complessivo
35:20in Italia vedremo
35:23perché la disponibilità di frequenze
35:27non viene decisa a livello nazionale
35:28viene decisa a livello internazionale
35:30ci sarà l'anno prossimo
35:33no scusami
35:35nel 27
35:36uno dei grandi
35:38raduni
35:40di questo organismo
35:43internazionale
35:44per capire
35:45quante frequenze
35:47potremmo continuare a usare
35:49in Europa
35:50perché stanno avanzando
35:52altre forme
35:54di utilizzo
35:57la telefonia
35:59mobile
36:016G
36:02piuttosto che
36:03l'utilizzo militare
36:05per esempio
36:07la Germania
36:07rivendica
36:08l'utilizzo
36:09per il futuro
36:10presto
36:11di alcune frequenze
36:13per
36:15utilizzo militare
36:17non stiamo vivendo
36:19in una fase
36:19come dire
36:20particolarmente
36:22ai noi
36:23promettente
36:23da questo punto di vista
36:25per cui
36:26anche l'utilizzo
36:28per scopi militari
36:29per la difesa
36:30e
36:31quindi
36:31i contendenti
36:32le telco
36:34da un lato
36:35l'utilizzo
36:36per difesa militare
36:37dall'altro
36:38potrebbero
36:39erodere
36:40e quindi
36:41bisognerà andare
36:42a comprimere
36:42un po'
36:43l'utilizzo
36:43delle frequenze
36:44quindi
36:45questo richiederà
36:46maggiore efficienza
36:47dell'utilizzo
36:49dello spettro
36:49per questo
36:50stiamo cercando
36:51di andare
36:52verso una nuova
36:53modulazione
36:55che si chiama
36:55T2
36:56noi adesso
36:57siamo in
36:57DVB-T
36:58ma
36:59tutti i televisori
37:01che sono in vendita
37:02dal 2017
37:03hanno già
37:04questa tecnologia
37:05che si chiama
37:06T2
37:06quindi la prossima
37:08migrazione
37:09sarà verso
37:10il T2
37:10Rai ha già cominciato
37:12a trasmettere
37:13in T2
37:13gli altri
37:14broadcaster
37:15no
37:15ma piano piano
37:17andremo
37:17verso il T2
37:18che ti permette
37:19di avere
37:19più banda
37:20più utilizzo
37:22di banda
37:23una maggiore
37:24efficienza
37:25nell'utilizzo
37:26della banda
37:26quindi avremo
37:28come dire
37:29un'altra migrazione
37:30da fare
37:31non è finita
37:32non è finita
37:33non è ancora finito
37:34il viaggio
37:35eravamo appena abituati
37:36lo so
37:37però
37:38i televisori
37:39adesso
37:40un 30%
37:42delle famiglie
37:42ancora non ha
37:43tutti i televisori
37:44in T2
37:45nel giro di
37:462-3 anni
37:47dovremmo arrivare
37:48a fare questo switch
37:49e quindi
37:50avere la possibilità
37:51di comprimere
37:52e utilizzare
37:53meno banda
37:54inizialmente
37:55pensavamo
37:56caspita
37:57finalmente
37:57avremo la banda
37:58per fare il 4K
37:59in realtà
38:01no
38:01faremo
38:03manterremo
38:04i nostri canali
38:05HD
38:05in un buon HD
38:06e il 4K
38:08ai noi
38:09sarà
38:10a pannaggio
38:11soprattutto
38:12dell'IP
38:12ma
38:13è anche
38:15a pannaggio
38:15del satellite
38:16dove la banda
38:17costa molto meno
38:18e quindi
38:19su TVSAT
38:21abbiamo
38:225 canali
38:22in 4K
38:23e abbiamo
38:24RAI 4K
38:26che ancora
38:27non ha
38:27dispiegato
38:28le sue potenzialità
38:29a mio modo
38:30di vedere
38:31il satellite
38:31come strumento
38:33come piattaforma
38:34distributiva
38:34complementare
38:35in quel momento
38:37all'IP
38:38sarà
38:39fondamentale
38:40perché appunto
38:42l'Italia
38:43è un paese
38:44dove non possiamo
38:45pensare
38:45che la fibra
38:46arrivi ovunque
38:47per avere
38:48una visione
38:49su un televisore
38:50soprattutto
38:51di largo
38:51polliciaggio
38:52di buona
38:53qualità
38:544K
38:56devi avere
38:57il satellite
38:59o la fibra
39:01ma la fibra
39:02che funziona
39:03che tira bene
39:04e quello
39:05pensare che sia
39:06al 100%
39:07del nostro territorio
39:09secondo me
39:10è ancora
39:11un po' lontano
39:12quindi insomma
39:13internet
39:14non è la soluzione
39:16a tutto
39:16ancora
39:17ci sono ancora
39:17dei margini
39:19altrove
39:19ma assolutamente
39:21no allora
39:21un'ultima domanda
39:22immancabile
39:24per forza
39:24quanta tv
39:25c'è nella tua giornata
39:27da spettatore
39:28attenzione
39:30se te la devo dire
39:31tutta
39:31chiudiamo qua
39:32quasi niente
39:33sono
39:34sono pessimo
39:35però
39:36vabbè
39:37per farla vedere
39:38agli altri
39:39però leggo
39:40ogni giorno
39:41sia
39:43il numero
39:43di attivazioni
39:44di tv
39:46nuove
39:46sia
39:48i risultati
39:49delle audience
39:50per rendermi conto
39:53di come
39:54stanno andando
39:55il mercato
39:57e anche
39:58i risultati
39:59leggo con
40:00grandissima attenzione
40:01di utilizzo
40:02delle varie piattaforme
40:04terrestre
40:05e satellitari
40:06IP
40:06anche perché
40:07appunto
40:08come faccio
40:09a non essere appassionato
40:11alla grande domanda
40:13che come
40:14evolverà
40:15la televisione
40:16tra le varie piattaforme
40:18distributive
40:18nei prossimi anni
40:19e quindi
40:20ecco
40:22la mia tv
40:23tra virgolette
40:25è questa qua
40:25capire
40:26come si evolve
40:28il settore
40:29e ovviamente
40:30informarmi
40:31su quello che succede
40:32all'estero
40:33ieri
40:33come ti dicevo
40:34eravamo
40:35con francesi
40:36inglesi
40:37tedeschi
40:37sembra la barzelletta
40:38ma
40:39di fatto
40:40i francesi
40:41ci hanno raccontato
40:42di questo deal
40:43fatto da
40:44Téphan
40:44che è il grande
40:46editore
40:46commerciale francese
40:48con Netflix
40:48hanno
40:50si sono sposati
40:51e
40:53adesso
40:54Téphan
40:55sarà
40:56con i suoi canali
40:57sia live
40:58che
40:58in
40:59library
41:01video on demand
41:02sulla piattaforma
41:03Netflix
41:03che è una cosa
41:05nuovissima
41:06e
41:07disruptive
41:08bene
41:08su questo scorcio
41:09di futuro
41:10abbiamo finito
41:10la barzelletta
41:12dell'italiano
41:13del francese
41:14dell'inglese
41:14in genere
41:15il francese
41:16ha delle idee nuove
41:17ma
41:17secondo le barzellette
41:19l'italiano
41:19poi alla fine vince
41:20quindi noi ci lasciamo
41:21su questo auspicio
41:22l'italiano
41:23sopravvive
41:24in modo un po' più furbo
41:26spesso
41:26esatto
41:27vedremo
41:28intanto
41:29grazie mille
41:30ad Alberto Sigismondi
41:31di TVSAT
41:32e alla prossima
41:33grazie a voi
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