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Dopo oltre due secoli, la spinetta rinascimentale del Museo Correr di Venezia è tornata a vivere grazie a un attento intervento di restauro. Lo strumento, conservato nei depositi del Museo Correr, è oggi uno dei pochi esempi rimasti così completi. Risalente al 1552 e firmato Franciscus Patavinus, veniva utilizzato soprattutto in ambienti aristocratici e colti, ideale per contesti privati. Simbolo di raffinatezza e cultura, era spesso suonato da donne dell’epoca
L’intervento rientra tra le attività di valorizzazione del patrimonio artistico della Fondazione Musei Civici di Venezia, ed è stato curato da Graziano Bandini con la collaborazione del laboratorio Arvedi di Diagnostica Non Invasiva (CISRIC) dell’ Università di Pavia. Il restauro è stato reso possibile grazie al sostegno di Louis Vuitton. Esecuzione del Maestro Matteo Messori del conservatorio di Venezia. Video da Facebook/Fondazione Musei Civici di Venezia.

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Trascrizione
00:00Una grande emozione è quella di risentire la voce ritrovata di questo straordinario pezzo
00:07della collezione dei musei civici di Venezia e del Museo Correr,
00:11una spinetta, per meglio dire un arpicordo, di Francesco Patavino, detto Longaro, 1552.
00:21Uno degli strumenti veneziani rinascimentali, forse meglio conservati,
00:26è certamente uno strumento che per le sue qualità e la sua conservazione ha potuto ritrovare la sua voce originale.
00:56Grazie a tutti.
01:26Grazie a tutti.

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