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Il grande e integrale restauro della sala di Costantino è stato completato: il più ampio e scenografico degli ambienti affrescati nel complesso delle stanze di Raffaello. Si tratta di un progetto decennale – avviato nel marzo 2015 e conclusosi nel dicembre 2024 – che restituisce al pubblico e alla comunità scientifica un capolavoro della pittura rinascimentale, espressione dell'arte di Raffaello, della sua bottega e dei maestri che ne raccolsero l'eredità. A presentarlo alla stampa Barbara Jatta, direttrice dei musei vaticani, Fabrizio Biferali, curatore del reparto per l'arte dei secoli XV-XVI, Fabio Piacentini e Francesca Persegati del laboratorio di restauro dipinti e materiali lignei, e Fabio Morresi, responsabile del gabinetto di ricerche scientifiche. .La sala, così chiamata in onore dell'imperatore Costantino, è caratterizzata dalle due ultime opere dell'artista, due straordinarie figure a olio su muro: la Comitas e la Iustitia. Un gigantesco esempio del genio di Raffaello e dell'eredità della sua bottega e dei suoi allievi che ne hanno completato la realizzazione. Un testimone raccolto dai restauratori che ci hanno lavorato nell'ultimo decennio. . .Di Gianvito Rutigliano

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Trascrizione
00:00Musica
00:00Ci troviamo nella sala di Costantino, la più ampia delle quattro sale delle stanze di Raffaello in Vaticano.
00:16Oggi è un giorno di festa per i Musei Vaticani perché presentiamo un restauro importante,
00:21dieci anni di sinergia, sinergia tra tante professionalità diverse di questi musei.
00:28Diciamo sempre che i musei sono una macchina e la macchina ha bisogno di ingranaggi diversi per funzionare.
00:33In questa sala, in questo progetto di restauro è stato esattamente così.
00:39Restauratori, ricercatori, uomini della scienza applicata ai beni culturali.
00:45Ecco, questo è anche la direzione, chiaramente, finanziatori.
00:49La tanta, tanta professionalità che ha permesso di svelare, di riportare dei colori meravigliosi
00:56e di riportare alla sicurezza di un tramandare al futuro un patrimonio dell'umanità
01:02che è questa, una sala dove Raffaello ha dato l'ultima sua creatività
01:08progettando questa sala la più programmatica, la più pubblica,
01:13la più, diciamo, con un indirizzo politico delle stanze di Raffaello.
01:18Noi come laboratorio abbiamo studiato ogni centimetro di queste pitture.
01:23Abbiamo caratterizzato tutti gli elementi chimici, tutti i pigmenti,
01:26perché, come è facile comprendere, non si può fare un restauro se non si conosce esattamente la materia che si sta toccando.
01:32Quindi abbiamo potuto dividere e scoprire quale era la parte originale
01:37da tutte le cose che sono state aggiunte in circa 500 anni di manutenzione che questa stanza ha subito.
01:42Inoltre abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano le ultime opere di Raffaello,
01:49che sono la figura della Comitas e della Giustizia.
01:52Ora, da un punto di vista scientifico, io dico sempre che andare a studiare
01:57quello che c'è sotto lo strato della pittura è il momento più emozionante.
02:01È stato sicuramente un momento di scoperta importantissima,
02:05perché ci fa vedere proprio l'evoluzione anche tecnica dell'artista,
02:09perché calcoliamo che questa è l'ultima sala che lui doveva dipingere.
02:11Siamo partiti dalla parete più piccola che è alle sue spalle,
02:16dove è raffigurata la visione della croce e dal settore di volta corrispondente.
02:21Poi, giocando in senso orario con alcune modifiche nel corso della pandemia,
02:28abbiamo proseguito sulle altre pareti per terminare proprio con il restauro
02:34dell'arazzo centrale che è al culmine della volta.
02:39Le scoperte sono state, se così le vogliamo considerare,
02:42moltissime e anche emozionanti.
02:44Le ultime testimonianze dell'attività di Raffaello.
02:49Gli affreschi anche hanno però poi evidenziato degli aspetti tecnici
02:54per noi particolarmente interessanti, soprattutto riguardo l'organizzazione del lavoro
03:02in un cantiere così vasto.
03:06Si parla di circa 400 metri quadrati per quello che riguarda le pareti.
03:10Ovviamente anche noi abbiamo riprodotto quelle stesse dinamiche
03:14e quelle stesse impostazioni del lavoro.
03:17Quindi man mano che andavamo avanti e che capivamo meglio come Raffaello
03:21avesse in passato organizzato i suoi cantieri, abbiamo preso ispirazione.
03:29C'è sempre un'affinità nei grandi cantieri del Rinascimento, anche dell'arte barocca,
03:33che vedevano tante professionalità, tante personalità diverse che operavano a contatto,
03:40e i restauratori, che sono dei tecnici ma sono anche delle persone che amano l'arte,
03:46stanno a contatto con l'arte, ne entrano nelle viscere e sono a talmente contatto esattamente come i pittori.
03:52Quindi questa affinità tra il grande numero degli allievi di Raffaello
03:57e tanti restauratori che hanno operato nei dieci anni qui nella sala di Costantino,
04:03c'è veramente un'affinità meravigliosa tra i cantieri del 500 e i cantieri del 2025.
04:10Grazie

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