Roma, 30 giu. (askanews) - C'è una riflessione sulla realtà, sui conflitti e allo stesso tempo c'è la memoria delle tradizioni e la spiritualità nelle opere di Ahmet Gunestekin esposte alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma fino al 28 settembre. La mostra dell'artista turco di origine curda si intitola "Yoktunuz", ovvero "Eravate assenti", nome dell'installazione esposta nella sala di "Ercole e Lica" di Antonio Canova. Gunestekin ha realizzato l'opera con centinaia di oggetti quotidiani raccolti tra le macerie di un teatro di guerra tra turchi e curdi e del terremoto nel 2023. Nella stesse sala "Sarcofagi dell'alfabeto" è un tributo a universi immaginari banditi, alle lingue estinte a causa dell'intervento umano, alle lingue in pericolo. E' stata rimossa e trasformata invece l'opera "Picco di memoria", dopo le proteste da parte dei dipendenti del museo per l'odore della gomma delle scarpe, accatastate a simboleggiare corpi mancanti, esodi e tragedie. Due delle opere della mostra curata da Sergio Risaliti e Paola Marino, con la direzione organizzativa di Angelo Bucarelli, entreranno nella collezione permanente del museo. Ahmet Gunestekin, intanto, ha appena acquistato un palazzo a Venezia che diventerà la sede della sua Fondazione e la direttrice della Galleria Renata Cristina Mazzantini ha spiegato: "La Galleria Nazionale è la Galleria Nazionale, quindi vedrete che nella programmazione c'è Ceroli, Bice Lazzari, ci sono molti artisti italiani, però credo che nella stagione estiva valga la pena dedicarsi anche ad approfondire quelli che sono gli artisti di spicco, artisti che portano avanti ricerche innovative, in questo caso anche socialmente impegnate, che operano con successo in altri Paesi. In più Gunestekin ama molto l'Italia e questo fa sì che l'Italia, in qualche modo, gli dia un benvenuto".
00:00C'è una riflessione sulla realtà, sui conflitti e allo stesso tempo c'è la memoria delle tradizioni e la spiritualità nelle opere di Ahmed Gounestekin, esposte alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, fino al 28 settembre.
00:17La mostra dell'artista turco di origine kurda si intitola Yok Tunuts, ovvero Eravate Assenti, nome dell'installazione esposta nella sala di Ercole Lica di Antonio Canova.
00:31Gounestekin ha realizzato l'opera con centinaia di oggetti quotidiani raccolti tra le macerie di un teatro di guerra tra turchi e kurdi e del terremoto del 2023.
00:43Nella stessa sala Sarcofagi dell'alfabeto è un tributo a universi immaginari banditi, alle lingue estinte a causa dell'intervento umano, alle lingue in pericolo.
00:56È stata rimossa e trasformata invece l'opera Picco di memoria dopo le proteste da parte dei dipendenti del museo per l'odore della gomma delle scarpe accatastate a simboleggiare corpi mancanti, esodi e tragedie.
01:11Due delle opere della mostra curata da Sergio Risaliti e Paola Marino con la direzione organizzativa di Angelo Bucarelli entreranno nella collezione permanente del museo.
01:24Ahmed Gounestekin intanto ha appena acquistato un palazzo a Venezia che diventerà la sede della sua fondazione e la direttrice della Galleria Renata Cristina Mazzantini ha spiegato.
01:37La Galleria Nazionale è appunto la Galleria Nazionale, quindi nella programmazione vedrete che poi c'è Ceroli, Vice Lazeri, ci sono molti artisti italiani,
01:45però credo che nella stagione estiva valga la pena dedicarsi anche ad approfondire quelli che sono gli artisti di spicco,
01:56comunque artisti che senz'altro portano avanti delle ricerche innovative, in questo caso anche socialmente impegnate,
02:03che operano con successo in altri paesi. In più Gounestekin ama molto l'Italia e questo secondo me fa sì che l'Italia in qualche modo gli dia un benvenuto.