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Il ricordo delle persone che non ci sono più, uccise quella maledetta notte di 16 anni fa, assieme alle bandiere della pace per chiedere lo stop ad ogni conflitto nel mondo. La città di Viareggio si è data appuntamento ancora una volta domenica sera, per il tradizionale corteo in occasione del sedicesimo anniversario della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, costata la vita a 32 persone, fra bambini, ragazzi, adulti e anziani. Tanta gente anche stavolta per la camminata partita dalla Chiesetta dei pescatori per poi giungere in via Ponchielli, la strada devastata dal fuoco di un treno merci contenente gpl, deragliato a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria. Già, i treni: ancora una volta, come ogni anno, a fischiare di fronte proprio a via Ponchielli. Un omaggio, quasi una sorta di inchino, di fronte al luogo simbolo e al tempo stesso sacro di questa tragedia. Durante la serata è stata ricordata anche la giornalista del Tirreno Daniela Francesconi, deceduta pochi giorni fa, una delle più autorevoli voci nel racconto della strage e dei suoi risvolti umani e giudiziari. Poi l’intervento di Daniela Rombi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime, che ha ricordato 16 di impegno e di lotta per “verità e giustizia”. “Una battaglia – ha ricordato Rombi – che ancora non è conclusa”. Poi, alle 23,48, l’emozionante lettura dei nomi delle 32 vittime, ognuno dei quali accompagnato da un applauso. Viareggio batte le mani e onore i suoi cari: no, la battaglia nel loro ricordo non è ancora terminata.  

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Trascrizione
00:00Grazie a tutti
00:30Grazie a tutti
01:00Non siamo mai ceduto di un millimetro, di fronte a niente e oggi siamo qui con voi. La lotta continua. Il mondo che non vogliamo purtroppo oggi è dappertutto. Le condizioni di vita e di lavoro della gente peggiorano.
01:17Iman Ayad, 3 anni.
01:25Amza Ayad, 17 anni.
01:33Claudio Bonuccelli, 60 anni.
01:35Nadia Bernacchi, 59 anni.

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