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  • 26/06/2025
La sostenibilità, se non riduce le disuguaglianze, le ingiustizie e i conflitti, è falsa. E fa solo danni.

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Trascrizione
00:00Questo libro, Il mito infranto, si può leggere in due modi, come un giallo e come un grande
00:06racconto che ne contiene tanti. Il giallo perché la sostenibilità è la nostra scommessa
00:13con il futuro e si gioca su un tavolo diviso in due parti. Da un lato ci sono le decisioni
00:21politiche, specie nelle sedi internazionali, e dall'altro ci sono gli stili di vita, i
00:26comportamenti, le scelte individuali, anche come consumatori. Il giallo è che questo
00:34libro svela con nomi, cognomi e anche con casi molto specifici chi sta barando sul tavolo
00:44della partita decisiva che stiamo giocando, cioè quella della sostenibilità. Per esempio
00:51una delle grandi debolezze sul futuro di questa partita è legata al fallimento ormai certificato
01:01delle conferenze sul clima che si tengono annualmente sotto l'ombrello dell'ONU che sono diventate
01:08un luogo dove, pensate, i lobbisti, che di solito rappresentano gli interessi delle industrie
01:14che hanno a che fare con le fonti energetiche fossili, sono ormai diventati in numero superiore
01:24rispetto a rappresentanti degli stati. Quindi forse non è un caso che queste conferenze
01:29climatiche finiscano sempre con inutili comunicati che per scrivere due righe ci mettono qualche
01:36giorno e qualche notte. Il secondo modo con il quale si può leggere il mito infranto
01:46è quello delle storie. Sono tante storie. C'è per esempio la storia dell'auto elettrica,
01:53di come l'auto elettrica sia diventata un oggetto del lusso, dell'industria del lusso e quindi
02:00non serve ad andare verso una mobilità sostenibile pur essendo la grande scommessa che abbiamo
02:09nel campo della mobilità individuale. Però è un mezzo di trasporto per i ricchi o comunque
02:16per i benestanti e quindi non cambierà il paradigma della mobilità fino a quando non riuscirà a diventare
02:23un prodotto di largo consumo come è stata poi l'automobile negli anni in tutta la seconda parte
02:31del secondo novecento. Il mito infranto è un libro che lancia un messaggio. La sostenibilità non è un
02:41privilegio. Non è un privilegio a favore di una casta di consumatori verdi. È un diritto che riguarda
02:50tutti ed è un diritto che si fonda su una questione fondamentale, ridurre le diseguaglianze.
02:59Senza questo obiettivo la sostenibilità non esiste, non c'è, è una finzione. I 17 gol dell'ONU hanno come titolo
03:08lo sviluppo sostenibile perché la sostenibilità vera porta sviluppo. Se andate a leggere i 17 obiettivi,
03:17buona parte dei primi non hanno nulla a che fare direttamente con l'ambiente, ma riguardano
03:23la riduzione della povertà, l'azzeramento della fame, l'alluramento del gender gap, l'istruzione
03:31per tutti, la sanità per tutti, ovvero quello che serve per rendere il mondo più giusto
03:38e non più ingiusto come sta avvenendo per colpa della falsa sostenibilità.

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