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https://www.pupia.tv - Conte - “No Rearm - No War”
Il mio intervento oggi pomeriggio all’iniziativa “No Rearm - No War”, a L’Aia (24.06.25)

#pupia

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Trascrizione
00:00Grazie sentitamente a tutti voi, sono davvero lieto di questo incontro e anche per la risposta
00:13al mio appello pubblico. Siamo circa 50 o più movimenti politici e partiti rappresentati
00:23qui per dire che esiste una soluzione alternativa alla soluzione univoca che i nostri governi
00:31ci propongono all'interno dell'Unione Europea, in seno alla Nato, Summit Nato, qualche chilometro
00:39di distanza da qui. Vorrei ringraziare dal profondo del mio cuore, è davvero coinvolgente
00:50vedere così tante persone, voci che provengono da diverse parti dell'Europa, uniti da una
00:58missione comune in questa epoca di incertezza. Un giorno, quando i nostri bambini ci chiederanno
01:08dove eri quando la Nato rubava il nostro futuro, potremmo rispondere, noi eravamo all'Aia.
01:19Quando i nostri bambini chiederanno dove eri, quando è iniziata la guerra tra Israele e l'Iran,
01:27possiamo rispondere, noi eravamo all'Aia a dimostrare per la pace. Quando ci chiederanno
01:35dove eravate quando il popolo palestinese veniva massacrato, possiamo rispondere, noi
01:45eravamo all'Aia a denunciare il genocidio di Gaza. E tra l'altro, claudiamo anche il giudice
01:57della Corte Penale Internazionale che, proprio qui all'Aia, audacemente si spingono la giustizia
02:06difendendo la legislazione internazionale, contrastando il genocidio costante dei palestinesi
02:15delle autorità israeliane. I nostri bambini possono essere orgogliosi di noi. Noi non siamo
02:31supportati da multinazionali potenti, lobby o media, imperi mediatici simpatetici. Quello
02:41che noi abbiamo sono i nostri ideali, le nostre convinzioni e l'ospicio verso un futuro
02:48più rosio e pacifico. Ma dobbiamo essere chiari, a pochi chilometri di distanza da qui,
02:57nella quartiere generale della Nato, stanno ridisegnando un futuro che minaccia di distruggere
03:05questa speranza. La storia ci ha insegnato questa lezione. Un'alleanza militare con armi
03:15di massa è mai esistita per lasciarle poi inutilizzate. Proclamano le loro azioni in nome della sicurezza,
03:24ma i risultati sono l'opposto. Quando gli Stati accumulano arsenali nel percutivo di proteggersi,
03:33altre nazioni percepiscono questa minaccia e rispondono aumentando le loro spese militari.
03:40Questo ciclo di escalation incrementa l'incertezza, ma non la sicurezza. E questo è il cosiddetto
03:49paradosso della sicurezza. La storia ci ha mostrato che quando le tensioni intraprendono
03:55una spirale, uno scambio continuo di minacce, la guerra non è più soltanto una possibilità
04:01distante, ma diventa una realtà tragica. E in un mondo nel quale le nazioni hanno queste
04:11armi, è un rischio che non possiamo assumerci. La proposta di arrivare a quel 5% di spesa pubblica
04:21del PIL approvata dagli Stati membri è nato. Soltanto in Europa significa un stanziamento
04:27congiunto di più di 500 miliardi di Euro o più per l'anno, andando a triplicare le nostre
04:33spese attuali. Questo, dal punto di vista politico ed economico, è un suicidio. Noi offriamo
04:39un percorso differente. Diplomazia, sicurezza, reale e pace. Significa che il primato della
04:50politica, con le sue strategie, visioni, soluzioni, sa esattamente che cosa significa fronteggiare
05:01una crisi. Sono stato il primo ministro dell'Italia quando la pandemia del Covid-19 colpiva
05:07il mondo. Per contrastare questa tragedia, l'Europa aveva risposto con investimenti
05:15audaci, economici e sociali per proteggere le famiglie, le imprese e garantiva una ripresa
05:22che si fondava sulla solidarietà. Oggi, nella scia dell'instabilità crescente globale,
05:28l'Europa sta assumendo un percorso molto più rischioso, un frammentario di strategia
05:36di armamento, lasciata alla discrezione dei singoli Stati membri. Questo non è difesa
05:44europea. È qualcosa che si ritorcerà a conto. Diciamo di no al piano di riarmo, proposto
05:56da Ursula von der Leyen, diciamo di no al fondo di coesione che si discosterebbe dalla salute
06:08della difesa, diciamo di no a quello che significa la Generation EU e la spesa militare. Sono
06:14lieto anche di annunciare che poche ore fa la Commissione del Parlamento europeo ha approvato
06:24la decisione di fare appello di fronte alla Corte europea di giustizia rispetto al piano
06:29di riarmo. Questa è la prima vittoria di questo movimento, questa è la prima vittoria
06:36della nostra democrazia, diciamo no alla militarizzazione dell'economia europea, pensiamo che le priorità
06:53dei nostri cittadini non siano investire le armi, diciamo di sì alla pace, diciamo sì alla
06:59diplomazia, diciamo sì alla prosperità e investimento sociali, diciamo sì alla politica con la P maiuscola.
07:11E quindi per concludere, quando i nostri bambini un giorno ci chiederanno cosa hai fatto per prevenire
07:18la terza guerra mondiale, noi potremmo rispondere, io ho fatto tutto quello che potevo, non mi sono mai
07:25reso, grazie.
07:55Grazie.
08:25Grazie.
08:55Grazie.
09:25Solo alcune brevi parole, oggi abbiamo quindi stabilito due steps, un obiettivo ovviamente
09:41è il Parlamento europeo che ha deciso di fare appello al piano di riarmo perché non ha una
09:53base giuridica e questo è molto importante per la nostra lotta. Il secondo step è che possiamo
10:03dire che oggi la discussione è stata molto costruttiva e poi abbiamo firmato una dichiarazione finale
10:13che è aperta anche ad altri firmatari, ovviamente questa discussione, questo percorso e questa
10:21lotta legale e politica deve continuare, non può fermarsi adesso, ovviamente la strada
10:28è lunga e la lotta è molto dura, dobbiamo continuare a lavorare quindi nella stessa direzione,
10:37secondo la stessa visione condivisa, ecco perché io voglio invitarvi ancora una volta, voglio
10:46quindi ad incontrarci a Roma dopo l'estate. Roma è nata l'Unione Europea nel 1957, l'idea
10:59dell'Europa è nata per prevenire, per il riarmo delle stati nazioni e per garantire una pace
11:09durevole sul nostro continente dopo la seconda guerra mondiale, quindi ovviamente i leaders hanno
11:20sottoscritto una visione diversa e un'idea diversa. Adesso quindi vogliamo promettere di poter continuare
11:33sulla stessa visione, la visione originaria dell'Unione, incontriamoci ancora una volta, abbiamo
11:41quindi l'opportunità di lavorare insieme, adesso siamo una minoranza, siamo l'opposizione delle istituzioni
11:54europee, ma ovviamente quindi al di fuori di questa sala siamo con i nostri cittadini, cittadini sono con noi
12:02perché quello che chiedono è chiaro, pace, prosperità, assistenza sanitaria, istruzioni, trasporti sicuri,
12:12investimenti nell'innovazione, sostegno alle persone vulnerabili e noi siamo coloro che possono salvare
12:27l'Europa in questo momento, quindi coraggio e tutti insieme lavoriamo insieme. Ci vediamo a Roma, arrivederci.
12:42Grazie.

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