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  • 19/06/2025
https://www.pupia.tv - Baronissi (SA) - Consiglio Comunale -2- (19.06.25)

#pupia
Trascrizione
00:00:00Io voglio rappresentare con una in particolare, con le parole drammatiche pronunciate dalla
00:00:24dottoressa Ala Al-Najjar, la dottoressa palestinese che mentre soccorreve dopo eravitanti bambini
00:00:30vittime dei bombardamenti ha perso nove dei suoi dieci figli, oltre il marito sotto le
00:00:35bombe israeliane. Io non sono forte, tutti dicono che lo sono, mi chiamano un'eroina
00:00:42perché vado avanti, ma voglio il diritto di non essere forte. Sono una donna i cui figli
00:00:48sono stati uccisi, quasi tutti, quando io volevo soltanto proteggerli, non solo i loro
00:00:54corpi, volevo proteggere anche i loro sentimenti. Se Dio ha permesso questa tragedia ci deve essere
00:00:59un motivo, deve esserci, ma io non lo so quale sia. Ho dato loro la vita, li ho amati e li
00:01:05ho cresciuti finché ho potuto. Erano felici e belli prima della guerra. Spero di scrivere
00:01:13un nuovo capitolo della nostra vita in Italia, ma in un libro diverso. Farò tutto il possibile
00:01:19dopo l'operazione. Adam imparerà l'italiano e entrà a scuola. Adam è il suo unico figlio
00:01:24sopravvissuto, ha circa undici anni, e nel bombardamento avvenuto tra il 23 e il 24 maggio
00:01:30del 2025 ha riportato ostioni gravi e ferite multiple, tra cui la perdita della mano sinistra,
00:01:36diversi traumi al braccio e nervi, con fratture ancora in fase di trattamento. L'ospedale
00:01:41Niguarda di Milano è stato scelto come centro di cura per Adam, con l'obiettivo di recuperare
00:01:46quanto più possibile la funzionalità del braccio.
00:01:49«Voglio vivere in un luogo bello», ha dichiarato questo bambino. «Un luogo bello
00:01:54è un luogo dove non ci sono bombe. In un luogo bello le case sono rotte e vado a scuola.
00:01:59Non sono rotte e vado a scuola. Un luogo bello è dove operano il mio braccio e il mio braccio
00:02:04funziona di nuovo. In un luogo bello la mia mamma non è triste». Adam sogna una vita normale,
00:02:10la scuola, le amicizie, il cortile senza paura. Una casa intatta, un posto bello come lui lo
00:02:16definisce. È il posto bello che lui e la sua mamma hanno scelto per provare a rinascere
00:02:20l'Italia. Mi chiedo quanti bambini come Adam vedono nell'Italia un posto bello dove approdare,
00:02:27lasciandosi alle spalle un inferno da cui fuggono. Ma quanti di questi rimangono delusi quando
00:02:32sentono parlare qualcuno dei nostri governanti di blocchi navali, respingimenti, espulsioni,
00:02:38in lager tipo quello costruito in Albania. A tutti noi spetta rendere degno il nostro
00:02:43Paese di quella bellezza che vede Adam. Abbattendo i muri, spettando, amando, accogliendo, rifiutando
00:02:51quella che un grande pontefice, Papa Francesco, chiamava la globalizzazione dell'indifferenza,
00:02:57denunciando la nostra abitudine all'indifferenza rispetto alle sofferenze altrui. Grazie.
00:03:02Grazie al consigliere De Salvo. Vuole intervenire la consigliere Elisa Caldi. Prego.
00:03:19Grazie Presidente, grazie a tutti gli intervenuti. Stasera ci siamo riuniti per far sentire la nostra
00:03:28voce su un tema delicato che è l'invocazione della pace. L'impegno per la pace necessita di un
00:03:35cambiamento culturale che parte da vicino e solo da vicino può arrivare lontano. Sono le azioni di
00:03:42vita quotidiana a doversi modificare per giungere poi alle relazioni internazionali, passando per
00:03:49l'educazione e la lotta alle diseguaglianze. Ad essere tutelato è un diritto umano fondamentale,
00:03:55il diritto alla vita, che in queste ore è minato da razzie e atteggiamenti di violenza
00:04:01e morte. Il diritto alla vita passa attraverso la cooperazione, il rispetto, la solidarietà
00:04:08e la giustizia. Non può esserci rispetto e solidarietà se non usciamo dalla nostra comfort
00:04:13zone e guardiamo oltre, se non ci medisimiamo nelle esigenze altrui, se non prestiamo attenzione
00:04:20al vicino per poi svolgere lo sguardo al più lontano. Occorre determinazione, e qui
00:04:27parlo per me e ritengo di parlare per tutti i colleghi, la stessa determinazione che ci
00:04:33guida nel ruolo che abbiamo scelto di assumere. Nel momento in cui abbiamo scelto di amministrare
00:04:41la res pubblica. Occorrono sacrifici e tempo che il fine educativo sociale ripaga. Questo
00:04:50vuole essere un momento di confronto che deve alimentare il fare quotidiano, deve guidarci
00:04:56a fare meglio e fare di più. Di certo la strage non si fermerà al nostro grido di stop, ma avremo
00:05:03fatto sentire la nostra voce e ci saremo adoperati per promuovere la cultura del dialogo. Iniziamo
00:05:10da stasera, iniziamo da quest'Aula, iniziamo con il non essere inerti, iniziamo con condividere
00:05:20tutti insieme la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina. Questo per anticipare
00:05:27il mio voto favorevole.
00:05:31Grazie, consigliere Elisa Caldi. Chi vuole intervenire? Vincenzo Melchiorre, prego.
00:05:39Un saluto a chi è presente in aula e chi ci ascolta da casa in diretta streaming alle
00:05:54autorità presenti. Signor Sindaco, cari colleghi, cittadine e cittadini, consentitemi brevemente
00:06:03di poter ringraziare chi ha voluto fortemente portare all'attenzione della nostra comunità
00:06:08e tutti noi la tragedia che si è stata oramai troppo tempo consumando a Gaza sotto i nostri
00:06:15occhi. Un grazie quindi ai colleghi, ai cittadini e alle associazioni che hanno partecipato alla
00:06:22marcia e che sono presenti in quest'Aula. Al collega Pasquile, che ha magistralmente interpretato
00:06:28una delle più famose e significative canzoni che contiene nel suo testo un poteroso messaggio
00:06:34di pace. Ho voluto prendere la parola per condividere alcune riflessioni su una delle
00:06:41questioni più complesse e dolorose del nostro tempo, il conflitto fra Israele e Palestina
00:06:46e la tragica sofferenza che sta vivendo il popolo palestinese in questo momento. Come
00:06:52comunità non possiamo restare indifferenti di fronte alle immagini di distruzione, di sofferenze
00:06:58di perdite di vite umane che ci arrivano quotidianamente dai territori coinvolti. La guerra, in tutte
00:07:05le sue forme, è sempre una sconfitta per l'umanità e la situazione in Medio Oriente ci ricorda
00:07:10quanto sia urgente e necessario lavorare per la pace, la giustizia e il rispetto dei diritti
00:07:16di tutti. Permettetemi quindi alcune brevissime considerazioni. Il conflitto israele-palestinese
00:07:24ha radici profonde che affondano nella storia, nella religione, nella lotta per la terra e
00:07:30dei diritti negati. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto, nel 1947, le
00:07:37Nazioni Unite proposero di dividere il territorio della Palestina in due Stati, uno per gli ebrei
00:07:43e uno per i palestinesi. Questa decisione portò alla creazione dello Stato di Israele nel
00:07:491948, ma anche a tensioni e conflitti con i palestinesi che ripendicavano quella terra
00:07:55come propria. Ci sono stati numerosi scontri, guerri e negoziati di pace. La situazione si è
00:08:03complicata ulteriormente con la creazione di insediamenti israeliani nei territori occupati,
00:08:08come Cisordania e Gaza, e le continue tensioni e le violenze tra le due parti. Entrambe hanno
00:08:16subito enorme sofferenze, civili, innocenti, che hanno perso case, famiglie e vite. Da allora
00:08:23il percorso verso una soluzione pacifica è stato pieno di ostacoli. Sono state firmate
00:08:29numerose intese, negoziati e accordi di pace, ma purtroppo la violenza e le tensioni sono
00:08:34continuate, spesso con conseguenze devastanti per le popolazioni civili. La questione dei
00:08:40territori occupati, come la Cisordania e Gaza, e la questione dei rifugiati palestinesi sono
00:08:46ancora irrisolte e rappresentano le principali fonti di conflitto. Oggi voglio soffermarmi
00:08:53sulla tragedia umanitaria che sta vivendo il popolo palestinese. La situazione a Gaza in
00:08:58particolare è drammatica. La popolazione vive sotto un blocco che limita l'accesso a
00:09:03risorse fondamentali come acqua, cibo, medicine e servizi sanitari. Le frequenze di escalation
00:09:10di violenza, i bombardamenti e le operazioni militari hanno causato la perdita di migliaia
00:09:16e migliaia di vite innocenti, soprattutto bambini, donne e anziani. La distruzione di case, scuole
00:09:23ospedale, rende la vita quotidiana un'odissea di sofferenza e insicurezza. Dobbiamo riconoscere
00:09:31che la crisi umanitaria del popolo palestinese è in questo contesto storico gravissima.
00:09:38In questo momento così difficile, il nostro pensiero va a tutte le vittime di questa guerra
00:09:43e soprattutto a chi soffre senza colpa, sperando che si possa trovare al più presto una via
00:09:49di dialogo e di pace. La pace non è solo un ideale, ma un bisogno urgente per garantire
00:09:55un futuro di sicurezza, dignità e rispetto per tutti. Questa tragedia umanitaria ci interroga
00:10:01profondamente. Non possiamo restare indifferenti di fronte a questa sofferenza, né possiamo
00:10:07accettare che si continui a vivere in un clima di paura e di violenza. La comunità internazionale
00:10:13ha il dovere di fare tutto il possibile per fermare questa spirale di violenza e di morte
00:10:18e di promuovere un percorso di pace e duratura. Nonostante tutto, ci sono stati anche momenti
00:10:25di speranze. Negoziazioni, accordi di pace e iniziative di dialogo tra leader e cittadini
00:10:30hanno dimostrato che la pace è possibile, anche se difficile da raggiungere. È importante
00:10:36ricordare che molte persone, sia israeliane che palestinese, desiderano vivere in pace e
00:10:42sicurezza e lavorano ogni giorno per costruire un futuro migliore. A questo proposito voglio
00:10:49sottolineare che, anche a mio modesto parere, la soluzione dei due Stati rappresenta ancora
00:10:55oggi la via più giusta e sostenibile per risolvere il conflitto. La creazione di uno
00:11:00Stato palestinese, indipendente, sovrano e riconosciuto, accanto a Israele, garantirebbe
00:11:06entrambe le popolazioni il diritto a vivere in pace e sicurezza. Per arrivare alla pace
00:11:12sono fondamentali alcuni elementi chiave. Il rispetto reciproco, il dialogo aperto, la
00:11:18volontà di trovare compromessi e il riconoscimento dei diritti di entrambe le parti. La comunità
00:11:24internazionale può e deve sostenere questi sforzi, promuovendo iniziative di pace e aiutando
00:11:30di costruire la fiducia tra le persone. Noi, come comunità, possiamo e dobbiamo essere
00:11:36vicini a chi soffre, promuovendo iniziative di solidarietà e di pace e facendo sentire
00:11:43la nostra voce affinché si faccia tutto il possibile per mettere fine a questa barbarie.
00:11:50Chiediamo quindi alle istituzioni, a livello internazionale, nazionale e locale, di fare
00:11:55tutto il possibile affinché si intensificano gli sforzi diplomatici per fermare questa escalation
00:12:01di violenza. È fondamentale che si ricostruiscono i ponti del dialogo, che si rispettino i diritti
00:12:07di tutte le persone coinvolte e che si lavori per una soluzione giusta e duratura e che tenga
00:12:13conto delle esigenze di tutti. Sicuramente il conflitto israelo-palestinese è una delle
00:12:19sfide più complesse del nostro tempo, ma non dobbiamo perdere la speranza. Concludo quindi
00:12:24ricordando che la pace è un valore universale, che richiede impegno, pazienza e volontà di
00:12:30ascolto. Solo attraverso il rispetto reciproco e il dialogo possiamo sperare di costruire un
00:12:35futuro migliore, libero dalla violenza e dalla sofferenza. Grazie.
00:12:41Grazie, consigliere Vincenzo Melchiorre. Ci sono altri interventi? Consigliere Carmine Santoro,
00:12:49prego. Buonasera. Prima di iniziare mi corre l'obbligo di ringraziare i cittadini che hanno
00:13:09partecipato a questo corteo così significativo e pregno di tanto significato. Perché Baronissi,
00:13:17quando viene chiamata a manifestazione del genere, mostra sempre grande sensibilità
00:13:23e senso di responsabilità. Saluto la Sindaca, la Presidente del Consiglio e la Dottoressa
00:13:29Leonardo, che istancabilmente ha lavorato in poco tempo a far sì che questo Consiglio
00:13:34Comunale avesse tutti i crismi come da regolamento. Saluto il Comandante della Stazione dei Carabinieri
00:13:43di Baronissi, persone istancabili, i vigili urbani. Mi accingo a leggere poche righe che
00:13:54ho condiviso con un ragazzo di 28 anni, mio figlio, che ci siamo confrontati su questa
00:13:59cosa. È stato un momento abbastanza emozionante.
00:14:05A scuola, quando viene insegnata la tragedia dell'olocausto ai ragazzi, la domanda che
00:14:15loro sorge spontanea è come è possibile che il mondo intero abbia permesso così tanto
00:14:22orrore senza fare nulla. È una domanda legittima che purtroppo possiamo porci anche oggi, perché
00:14:30dall'altra parte del mondo, in questo momento, migliaia di palestinesi stanno morendo sotto
00:14:36bombe, portatrici di genocidio senza senso. Facendo una piccola ricerca e una magraba addizione,
00:14:48possiamo scoprire che, come le vittime in Palestina, dal 1947 ad oggi sono oltre mezzo milioni.
00:14:56Vi lascio immaginare soltanto quanti bambini ci siano tra quei corpi senza vita. Un Paese
00:15:05raso al suolo, in cui sono rimaste soltanto le macerie a gridarci quanto noi, in quanto
00:15:13esseri umani, abbiamo permesso che tutto questo sangue venisse sparso. Sì, perché la cosa
00:15:21peggiore è che da anni facciamo finta di nulla, semplicemente scegliamo di non vedere,
00:15:28di disinteressarci. Così facendo diventiamo complici di quel male, l'indifferenza generale
00:15:39e un ulteriore colpo di grazia che i palestinesi non meritano. Io chiedo, anzi noi chiediamo di
00:15:47non girare la faccia di fronte a tanto orrore, di capire che non siamo in un videogioco dove
00:15:54chi muore torna in vita. Abbiamo soltanto un'unica e preziosa esistenza. Usiamola per
00:16:01diffondere il bene, per combattere le ingiustizie, per aiutare chi senza nessuna colpa non ha il
00:16:09più importante e inenalabile dei diritti, quello di vivere. Chi tace di fronte a tanto
00:16:16orrore è complice. Grazie.
00:16:19Grazie. Grazie consigliere Carmine Santoro. Chiede la parola il consigliere Santoro Antonio.
00:16:31Grazie presidente. Un saluto al sindaco, alla giunta, a tutti i colleghi del consiglio comunale,
00:16:39a tutte le associazioni e le persone in aula, a chi ci segue da casa, al comandante dei carabinieri,
00:16:45dei vigili e al punto. Sarò molto breve, ma ci tenevo a questo intervento. Oggi vi parlo
00:16:51non solo come consigliere comunale, ma come essere umano, come cittadino del mondo, come
00:16:57una persona che crede nella dignità, nella giustizia e nella pace. Parliamo del riconoscimento
00:17:03dello Stato di Palestina. Per qualcuno potrebbe sembrare qualcosa di lontano da noi, ma non
00:17:08è così. Quando ogni giorno, da anni, migliaia di persone vivono sotto le bombe, senza diritti,
00:17:15senza una terra da chiamare casa, non è una questione lontana, è una questione di
00:17:19umanità. Il riconoscimento dello Stato di Palestina non è una presa di posizione contro
00:17:24nessuno, non è un gesto ideologico, è un atto di umanità, è il dire con la nostra
00:17:30voce che ogni popolo ha diritto alla pace, alla speranza. Noi qui viviamo in democrazia,
00:17:37andiamo a scuola, possiamo curarci, votiamo, partecipiamo. In Palestina tutto questo è negato
00:17:42da troppo tempo e non possiamo far finta di niente. La pace non si costruisce stando zitti,
00:17:49la pace si costruisce scegliendo da che parte stare. E oggi è la parte giusta, è quella
00:17:55che chiede i diritti, non vendette, da chi sogna una vita normale, non una guerra eterna.
00:18:02Sono qui oggi per votare questo atto, non per ideologia, ma per rispetto verso le persone.
00:18:07E anche da qui, anche da Baronissi, possiamo dire che crediamo ancora in un mondo più giusto.
00:18:12Grazie.
00:18:13Grazie, consigliere. Chiede la parola la consigliera Rubina Melchiorre, prego.
00:18:24Grazie, Presidente. Buonasera a tutti i presenti in aula e a chi ci sta ascoltando da casa.
00:18:31Oggi ci ritroviamo a parlare di una questione molto delicata, la situazione attuale del popolo
00:18:37palestinese. Viviamo in un'epoca in cui le nostre azioni possono davvero fare la differenza
00:18:43e credo che sia fondamentale ricordare l'importanza della solidarietà, della compassione e del rispetto
00:18:49dei diritti umani. Il popolo palestinese ha affrontato sfide immense per decenni. In momenti
00:18:57di difficoltà è nostro dovere essere vicino a chi soffre e alzare la voce per coloro che non
00:19:04possono farlo. La pace e la giustizia non sono solo parole, ma principi per i quali
00:19:11dobbiamo lottare ogni giorno. È importante essere informati, educarci, sostenere iniziative
00:19:18che promuovono la pace. Dobbiamo ascoltare le voci di coloro che sono in difficoltà e
00:19:24fare il possibile per essere un supporto, anche se a distanza. Non si può rimanere indifferenti
00:19:31al grido dell'umanità sofferente. Quindi diciamo tutti insieme stop al massacro di
00:19:39vittime innocenti, a bambini senza vita, stop a un dolore senza fine, sì a cessate il fuoco,
00:19:49sì forte e concreto al rispetto dei diritti umani, sì al rispetto dell'umanità, sì alla pace.
00:19:57Grazie.
00:20:03Grazie consigliera. Chiede la parola il consigliere Siniscalco, prego.
00:20:11Grazie Presidente. Saluto al Sindaco, alla Giunta, ai colleghi e alle tante associazioni, ai cittadini
00:20:20intervenuti. Il punto all'ordine del giorno tocca una situazione delicata, dolorosa, complessa,
00:20:30la questione israelo-palestinese, in particolare la situazione drammatica nella striscia di casa.
00:20:35Scusate per la voce, ma sono un po' influenzato.
00:20:41Voglio subito chiarire una cosa. Come cavogruppo di Fratelli d'Italia annuncio il mio voto favorevole
00:20:46al riconoscimento dello Stato di Palestina, così come al richiamo alla cessazione dei bombardamenti
00:20:51sul Gaza. Lo faccio con senso di responsabilità, con spirito istituzionale, ma soprattutto con
00:20:58profondo rispetto verso il dolore che tutti i giorni vediamo a che questo conflitto sta portando.
00:21:04La pace non può nascere dove regna la distruzione. La sicurezza di Israele non può essere costruita
00:21:12sull'annientamento di un popolo intero. Difendere il diritto allo Stato di Israele, diritto che non possiamo
00:21:20mettere in discussione, non può significare togliere alla Palestina il diritto a un proprio Stato,
00:21:26a vivere in libertà, sicurezza e dignità. Due popoli, due Stati, due verità che devono
00:21:33trovare una strada comune. In questo quadro preoccupa anche l'escalation che stiamo vedendo
00:21:40tra Israele e l'Iran, con azioni militare dirette e minacce reciproche che rischiano di infiammare
00:21:47ancora di più l'intero Medio Oriente. Condanniamo con forza ogni forma di terrorismo, da qualunque
00:21:56parte venga, così come condanniamo con forza l'uso spropositato della violenza. Nessuna
00:22:02causa può giustificare il massacro di bambini. Nessun obiettivo strategico può giustificare
00:22:09la distruzione di scuole e ospedali. Il riconoscimento della Palestina, seppur simbolico in questa
00:22:17sede che noi stiamo scegliendo, non significa la scelta tra due Stati. Non stiamo scegliendo
00:22:24tra Israele e Palestina. Stiamo scegliendo tra guerra e pace, tra vendetta e giustizia,
00:22:31tra rassegnazione e futuro. Il nostro Comune, pur senza competenze dirette in politica estere,
00:22:39può e deve prendere posizioni. Oggi lo sta facendo perché la pace inizia da qui, dalla
00:22:45voce delle istituzioni locali, dai gesti di chi crede che un altro mondo è possibile.
00:22:51Il mio voto favorevole è di umanità, responsabilità verso il prossimo, ma soprattutto è un voto
00:22:57di speranza. Grazie.
00:23:05Grazie, consigliere Siniscalco.
00:23:09Chiede la parola
00:23:11Consigliere Picarone, prego.
00:23:17Buonasera, buonasera a tutti.
00:23:21Grazie a quanti sono intervenuti, grazie all'amministrazione che in maniera unitaria è riuscita a stilare
00:23:29un documento importante, alla marcia che è stata fatta, ai tanti cittadini che hanno partecipato,
00:23:36grazie alle forze dell'ordine, come sempre in prima linea.
00:23:42E oltre a ricordare la pace, come è stata fatta da tutti gli interventi precedenti, io vorrei un attimino
00:23:52fare un intervento più profondo, che parte un pochino da più lontano.
00:23:56Israele viene spesso raccontato come lo Stato salvezza per il popolo ebraico, l'unico rifugio.
00:24:06Il risarcimento della storia, dopo secoli di persecuzioni, pogrom, deportazioni, stermini.
00:24:13La risposta all'olocausto.
00:24:15Ma questa narrazione è profondamente ingannevole.
00:24:18Non è solo parziale, è falsa, pericolosa e soprattutto ingiusta.
00:24:23Perché Israele non è la salvezza del popolo ebraico, e non lo è per almeno tre ragioni fondamentali.
00:24:29Storica, morale e politica.
00:24:32Partiamo dalla prima.
00:24:34Il sionismo non rappresenta l'ebraismo.
00:24:36Quando nasce alla fine dell'Ottocento, il sionismo non è una corrente spirituale, religiosa o comunitaria.
00:24:43È un movimento politico colonialista europeo, costruito secondo logiche nazionaliste e razziste.
00:24:50E indovinate, moltissimi ebrei, soprattutto religiosi, lo hanno rifiutato da subito.
00:24:55Perché, secondo la Torah, il popolo ebraico non può forzare il ritorno in terra santa con la forza delle armi.
00:25:02Solo Dio, con l'arrivo del Messia, può riportare gli ebrei nella terra promessa.
00:25:07Il sionismo ha violato tutto questo.
00:25:09Ha voluto creare uno stato ebraico con la forza, non per salvare gli ebrei, ma per dominare un territorio.
00:25:15E questa è la seconda verità.
00:25:17Israele è nato con l'inganno e con la violenza.
00:25:20Nel 1948, durante la Nakba, oltre 750.000 palestinesi sono stati espulsi con la forza.
00:25:28Città intere sono state svuotate, villaggi rasi al suolo, famiglie distrutte, ebrei traumatizzati dalla Shoah,
00:25:36ma un altro popolo, i palestinesi, che paga per il crimine commesso in Europa.
00:25:41Israele non è stato un rifugio, è stato un progetto coloniale armato, una macchina militare costruita per garantire supremazia etnica.
00:25:51Tutto questo è incompatibile con i valori spirituali e morali dell'ebraismo, e infatti ancora oggi migliaia di ebrei religiosi lo denunciano pubblicamente.
00:25:59Sostengono che Israele ha rubato il nome, la storia, l'identità ebraica.
00:26:05Israele si presenta come lo stato di tutti gli ebrei del mondo, ma non è vero.
00:26:10All'interno dello stato di Israele, gli ebrei provenienti dai paesi arabi, gli ebrei etiopi, gli ebrei yemeniti,
00:26:16sono trattati da decenni come cittadini di serie B, subiscono discriminazione razziale, esclusione sociale, sterilizzazioni forzate.
00:26:23E anche molti ebrei europei che criticano il sionismo sono censurati, minacciati, etichettati come traditori.
00:26:31Quindi no, Israele non protegge gli ebrei, li divide, li manipola, li trasforma in scudo umano per giustificare l'occupazione della Palestina.
00:26:39Ed è proprio qui che arriviamo alla terza verità fondamentale.
00:26:43Israele non ha sconfitto l'antisemitismo, lo ha alimentato.
00:26:47La sua politica criminale, la sua arroganza militare, il suo regime di apartheid sono oggi la principale causa di odio e confusione nel mondo.
00:26:56Perché si usa la parola ebreo per giustificare bombardamenti, massacri, colonizzazione.
00:27:02Questo aumenta l'antisemitismo, lo strumentalizza, lo alimenta.
00:27:06Israele non ha protetto gli ebrei, li ha messi in pericolo e lo dimostra il fatto che milioni di ebrei nel mondo scelgono di non vivere in Israele.
00:27:14Vivono in Canada, in Argentina, in Francia, negli Stati Uniti, perché non vogliono essere complici di un sistema fondato sull'apartheid.
00:27:22Lo dimostra il fatto che molti ebrei ortodossi rifiutano la cittadinanza israeliana,
00:27:26che tanti giovani ebrei di sinistra, in diaspora, si rifiutano di confondere la loro identità con un regime criminale,
00:27:33perché la salvezza non è il dominio, non è l'occupazione, non è un muro, non è un drone, non è una bomba al fosforo.
00:27:40La salvezza è la giustizia. La vera salvezza del popolo ebraico non è Israele, è una memoria onesta che non diventa strumento di colonizzazione,
00:27:51è una convivenza giusta, libera, umana e la possibilità per ebrei e palestinesi di vivere fianco a fianco,
00:27:58in una terra decolonizzata, senza apartheid, senza suprematismo.
00:28:03La vera alternativa al sionismo non è la distruzione, è la liberazione, è la solidarietà tra i popoli,
00:28:10è la pace costruita sulla verità, non sull'oblio.
00:28:14E oggi ci sono ebrei e palestinesi insieme che lottano per questo.
00:28:19Israele, purtroppo, non è la salvezza, è il problema.
00:28:23In tanti non sanno cos'è davvero il sionismo.
00:28:26Molti pensano sia solo il diritto degli ebrei ad avere uno Stato,
00:28:29altri lo confondono con la religione ebraica o con l'identità di un popolo perseguitato.
00:28:34Ma la verità è un'altra.
00:28:35Il sionismo è un'ideologia politica coloniale espansionista, suprematista,
00:28:40nata nell'Europa dell'Ottocento, non in Palestina.
00:28:43È il progetto di creare uno Stato esclusivo per gli ebrei
00:28:46in una terra abitata da secoli, da arabi, musulmani, cristiani ed ebrei.
00:28:51Il sionismo non è ebraismo e non rappresenta tutti gli ebrei.
00:28:54È un'ideologia fondata sulla convinzione che gli ebrei debbano stabilirsi in una terra
00:28:58a discapito della popolazione già presente,
00:29:01in un progetto che fin dalle origini non prevedeva convivenza ma sostituzione etnica.
00:29:07E attenzione, inizialmente la Palestina non era neanche l'unica opzione.
00:29:11Theodor Helsel, fondatore del sionismo, propose di colonizzare prima l'Uganda,
00:29:15poi l'Argentina, il Sinai, Cipro.
00:29:18Ma la scelta finale della Palestina fu politica e simbolica, non religiosa.
00:29:22Strumentalizzare il mito della terra promessa per ottenere sostegno internazionale.
00:29:28Ma quella terra non era vuota, era piena di vita, di cultura, di fede.
00:29:32Nel 1880 il 95% degli abitanti della Palestina erano arabi palestinesi,
00:29:38di cui l'80% musulmani e oltre il 10% cristiani.
00:29:43I popoli convivevano nonostante le differenze,
00:29:45ma il sionismo non cercava coesistenza, cercava dominio.
00:29:48Per questo si organizzarono milizie armate sioniste, come la Ghanà e il Lei,
00:29:53che commisero massacri, stupri e deportazioni.
00:29:56Nel 1948 circa 750.000 palestinesi furono espulsi in un piano pianificato di pulizia etnica.
00:30:04Più di 500 villaggi palestinesi furono rasi al suolio, chiese, scuole e cimiteri distrutti.
00:30:10E da allora la propaganda ha fatto il resto.
00:30:13Ha dipinto gli occupanti come vittime e le vittime come terroristi.
00:30:16Chiunque si oppone viene accusato di antisemitismo, anche se ebreo.
00:30:21Il sionismo è un regime di apartheid, certificato da organizzazioni come Amnesty International,
00:30:26Human Rights, ONU.
00:30:28Israele è uno Stato che segrega, bombarda, assedia, uccide i bambini.
00:30:33È uno Stato che odora di fascismo etnico e di odio religioso.
00:30:39Personalmente mi sento ribollire il sangue nelle vene e spero che anche a voi questo faccia lo stesso effetto.
00:30:46Non è tollerabile.
00:30:47Non è tollerabile sentire il cancelliere tedesco Mertz affermare che nel conflitto israelo-iraniano,
00:30:53l'IDF, l'esercito iraniano, sta facendo il lavoro sporco per noi.
00:30:57È intollerabile. Ciò fa capire che, con ogni probabilità, lo stesso esercito sta eseguendo il lavoro sporco di pulizia etnica anche nella striscia di Gaza,
00:31:06nel totale silenzio dei leader dei paesi cosiddetti civili, nel migliore dei casi,
00:31:11o con la totale connivenza ed appoggio dei capi di governo, soprattutto dell'Unione Europea.
00:31:16In questi luoghi, dove i soldati israeliani vanno a caccia di palestinesi, sì, sono diventati cacciatori di palestinesi,
00:31:24i soldati israeliani a Khan Yunis sparano sulla folla che si raduna alla ricerca di un aiuto, di cibo, di farina, di acqua.
00:31:31In questi luoghi, in questo momento, la gestione di questi fantomatici aiuti umanitari,
00:31:36che più che aiuti umanitari sono diventate esche, trappole,
00:31:40viene utilizzato appunto l'aiuto umanitario per far uscire allo scoperto i palestinesi dalle loro macerie,
00:31:45dalle loro tende, creare una massa, mettere insieme una bella folla,
00:31:50i quali sono soltanto alla ricerca di un po' di cibo, per non morire di fame o di sete.
00:31:54Dunque, per l'esercito israeliano, diventa più facile ucciderli, falcidiarli,
00:31:59con raffiche di mitra diventa estremamente semplice, soprattutto diventa più economico, più produttivo.
00:32:07Il minor sforzo per ottenere la massima resa, piuttosto che entrare casa per casa o bombardare tenda per tenda,
00:32:13poiché risulterebbe più pericoloso e sicuramente molto più costoso.
00:32:19Voglio chiedervi una cosa.
00:32:20Se i palestinesi avessero passato gli ultimi 80 anni a rubare le case degli ebrei,
00:32:25espellendoli, opprimendoli, imprigionandoli, avvelenandoli, torturandoli, uccidendoli, stuprandoli,
00:32:32se i palestinesi avessero ucciso 300.000 ebrei in un solo anno,
00:32:36preso di mira i giornalisti, gli intellettuali, gli operatori sanitari,
00:32:39se avessero bombardato ogni ospedale, università, biblioteca, museo, centro culturale, sinagoge israeliane
00:32:46e contemporaneamente allestito una piattaforma di osservazione,
00:32:49da dove i cittadini potessero osservare il massacro come fosse un'attrazione turistica.
00:32:54Se i palestinesi avessero rinchiuso a centinaia di migliaia gli ebrei in tende fragili,
00:32:59bombardandoli in quelle che chiamano zone sicure,
00:33:02bruciandoli vivi, tagliando loro cibo, acqua e medicine,
00:33:05se avessero fatto vagare i loro bambini scalzi, con pentole vuote,
00:33:10costringendoli a raccogliere i resti dei loro genitori in sacchetti di plastica,
00:33:14a seppellire i loro fratelli, i loro cugini, i loro amici,
00:33:17se li avessero costretti ad uscire di notte dalle tende per dormire sulle tombe dei loro genitori,
00:33:22pregando la morte solo per raggiungere le loro famiglie,
00:33:25solo per non restare soli in questo mondo terribile,
00:33:28se avessero utilizzato sacchi di farina come esche per attirare ebrei affamati,
00:33:33aprendo poi il fuoco su di loro, mentre si raccoglievano per prendere il pane quotidiano,
00:33:38se avessero finalmente permesso una consegna di cibo in un rifugio con ebrei affamati
00:33:43per poi incendiare l'intero rifugio e il camion prima che qualcuno potesse assaggiare un solo boccone di quel cibo,
00:33:49e se un cecchino palestinese si fosse vantato di aver fatto saltare in aria 42 ginocchia di ebrei in un solo giorno,
00:33:56come fece un soldato israeliano nel 2019,
00:33:58se un palestinese ammettesse alla CNN di aver schiacciato centinaia di ebrei con il suo carro armato,
00:34:04con la loro carne maciullata che rimaneva tra i cingoli,
00:34:07se le donne ebrei fossero costrette a partorire nella sporcizia,
00:34:10a subire cesareo e amputazioni alle gambe senza anestesia,
00:34:13se distruggessero i loro bambini e poi decorassero i propri carri armati con i loro giocattoli,
00:34:18Se il mondo guardasse in diretta streaming l'annientamento sistematico degli ebrei,
00:34:23in tempo reale non ci sarebbe un culo di imbattito sul fatto che ciò costituisca terrorismo e genocidio.
00:34:29Vi sareste indignati?
00:34:32Ma vi dico una cosa...
00:34:33Consigliere, velocizziamo, c'eravamo date dei tempi.
00:34:36Sto chiudendo, Presidente.
00:34:37Ma vi dico una cosa.
00:34:38La Palestina appartiene per cultura, storia, per DNA etnico e territoriale ai palestinesi.
00:34:45E qualsiasi cosa si tenti di fare con la forza,
00:34:48il risultato non sarà mai la totale conquista del territorio da parte di Israele,
00:34:52poiché quel patrimonio fa parte della terra, delle pietre, degli alberi e nella flora e nella fauna.
00:34:57Tutto questo costituisce il fulcro vitale del territorio palestinese.
00:35:01Le storie di quella terra sono letteralmente nel DNA palestinese e Israele o altri stati colonizzatori
00:35:07non potranno uccidere o cancellare tutto questo.
00:35:10La propaganda o qualsiasi altra tecnologia di morte o arsenale si utilizzi.
00:35:15Un giorno l'impunità e l'arroganza sionista israeliana finiranno.
00:35:18La Palestina sarà libera, sarà restaurata nella sua gloria multireligiosa, multietnica e pluralista.
00:35:25Verranno ripristinate e ampliate le infrastrutture,
00:35:27i treni che collegano il Cairo a Gaza, Gerusalemme, Oms, Tripoli, Beirut, Damasco, Kuwait e ancora altro.
00:35:34Verrà la fine di questa macchina da guerra sionista, basata sul dominio, espansione, sfruttamento, inquinamento e saccheggio.
00:35:40E voi, israeliani, avrete due possibilità.
00:35:43O ve ne andrete, oppure imparerete finalmente a vivere con altri come uguali, in pace.
00:35:50Che sia l'inizio di un percorso e non un episodio fine a se stesso.
00:35:53Auspichiamo che sia l'inizio di un percorso fatto anche di azioni concrete, a sostegno del martoriato popolo palestinese,
00:35:59che oltre a porsi l'obiettivo di un'ulteriore sensibilizzazione della nostra comunità,
00:36:03possa prevedere un'adeguata accoglienza sanitaria e umanitaria di profughi palestinesi in fuga dal conflitto
00:36:09e rendere possibile forme di cooperazione con i presidi sanitari che operano nei territori occupati.
00:36:15Innanzitutto, la striscia di Gaza.
00:36:17Che si resti fermi.
00:36:20Se in sé si resta fermi, l'evento che ha vissuto oggi Baronessi rimarrebbe un episodio fine a se stesso.
00:36:26E al dramma che sta vivendo il popolo palestinese si aggiungerebbe la beffa di iniziative
00:36:31che, per quanto sentite, rischiano di trasformarsi in sterili forme di propaganda.
00:36:35Ognuno faccia la sua parte.
00:36:37Noi ci saremo fino in fondo.
00:36:39Quello che facciamo è solo una goccia nell'oceano.
00:36:41Ma l'oceano, senza quella goccia, sarebbe più piccolo.
00:36:45Madre Teresa di Calcutta.
00:36:46Grazie.
00:36:48Grazie, consigliere Picarone.
00:36:52Bene, ci sono altri interventi.
00:36:54Margherita Liberti.
00:36:55Prego, consigliere.
00:36:58Buonasera.
00:36:59Buonasera a tutti.
00:37:00Grazie per essere presenti e grazie a chi ci sta seguendo anche da casa.
00:37:06Oggi siamo qui per alzare la voce e per dire basta alla violenza.
00:37:11Stiamo assistendo da troppo tempo a queste ingiustizie che segnano una profonda ferita all'intera umanità.
00:37:19La forza e la violenza non possono ancora piegare la giustizia e i diritti umani.
00:37:24Il popolo palestinese ha diritto a uno Stato libero, sovrano e riconosciuto.
00:37:31Credo che sia fondamentale riconoscere che la Convenzione di Ginevra del 1949 con l'articolo 54 vieta esplicitamente l'attacco se tale attacco può causare perdita di vite.
00:37:44Oltre alla pretesa della fine di questa follia, noi fondamentalmente cosa possiamo fare?
00:37:52Che soluzione possiamo trovare?
00:37:54Una soluzione fattibile nel tempo e l'unica che mi viene in mente è l'educazione.
00:38:00L'uomo che educhiamo oggi, il bambino che educhiamo oggi, sarà l'uomo di domani.
00:38:05Dobbiamo insegnare quindi ai nostri bambini i valori dell'empatia, della pace, dell'amore.
00:38:12Dobbiamo insegnare loro a riconoscere il valore della dignità e di ogni essere umano, indipendentemente dalla nazionalità, la religione o la cultura.
00:38:25Dobbiamo insegnare il valore della comprensione, insegnare il rispetto e le differenze.
00:38:32Solo così possiamo avere una minima speranza di costruire un futuro più giusto e più pacifico.
00:38:39Concludo citando un grande leader, Nelson Mandela.
00:38:44L'educazione è l'arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.
00:38:53Grazie, consigliera Liberti.
00:38:56Ci sono altri interventi?
00:38:59Gli interventi sono terminati.
00:39:02In consiglio comunale.
00:39:04Non vedo il consigliere Picarone.
00:39:05Dov'è?
00:39:06Uscito?
00:39:12Nel frattempo voglio ringraziare ancora una volta i proponenti della mozione.
00:39:23Prima però andiamo ai voti.
00:39:33Sulle modalità di voto ho ricevuto una proposta dal consigliere Massimo Paolillo che accolgo.
00:39:42Il regolamento all'articolo 80 ci consente tra le votazioni in forma palese di votare anziché per alzata di mano ma alzandoci in piedi e sedendoci.
00:39:52Quindi questa è l'indicazione di voto.
00:39:54Chi è favorevole?
00:39:55Chi è favorevole?
00:40:00All'unanimità.
00:40:03Nessun assenuto, nessun contrario.
00:40:16Votiamo l'immediata eseguibilità.
00:40:18Chi è favorevole?
00:40:22Sessa votazione.
00:40:24Allora, ringrazio di nuovo tutti.
00:40:34Sindaco, consigliere, tutti quanti voi presenti.
00:40:37Chiudiamo adesso il verbale alle 20.14 del Consiglio Comunale.
00:40:42Dichiaro la seduta chiusa.
00:40:44Restiamo perché continueremo con un momento di contributi che vengono dal mondo delle associazioni e dalla cittadinanza.
00:40:54Chiamo per gli interventi, così come abbiamo condiviso, Nicola Comanzo,
00:41:16primo sottoscrittore e rappresentante del Comitato nostro a Leggio con il microfono per il suo intervento.
00:41:25Grazie.
00:41:26Grazie, Presidente. Buonasera a tutti e tutte.
00:41:42Penso che oggi è una giornata in cui la nostra comunità, la città di Baronissi, rinnova un impegno alla solidarietà internazionale,
00:41:58un impegno alla pace.
00:42:02È un rinnovo perché è un'attività amministrativa, politica non nuova né alle attività dell'ente né tantomeno nel cuore e nelle gambe dei cittadini di Baronissi.
00:42:21Lo dimostrano l'accettazione di voler essere presenti dopo l'iniziativa No War che tenemmo in Piazza della Rinascita nel 2018
00:42:34ad essere presenti e a dare un contributo fattivo alla marcia Perugia-Assisi.
00:42:40Non sono emozionato, sono profondamente contento, contento perché oggi penso che diversi mondi, sia quello politico-istituzionale,
00:42:55le associazioni, il mondo cattolico, altre rappresentanze di comunità come quella palestinese e salernitana,
00:43:04sono oggi qui presenti e hanno attraversato Baronissi portando in Consiglio Comunale un ordine del giorno
00:43:12che quando noi l'abbiamo presentato prevedeva semplicemente due punti, due punti fondamentali, due punti di umanità,
00:43:19due punti che potessero realmente essere un volano per un percorso condiviso, condivisibile,
00:43:27che possa portare la nostra città ad essere una città della pace.
00:43:31Il riconoscimento dello Stato di Palestina per fare in modo che questo Stato, che questo popolo,
00:43:38possa essere regnamente rappresentato sui tavoli internazionali per chiedere il cessato del fuoco,
00:43:44e il cessato del fuoco per fare leva come enti locali sull'Europa, sul nostro Governo,
00:43:50per fare in modo che il diritto alla vita, alla dignità delle persone, alla libertà e all'esistenza
00:43:58possa essere un diritto inviolabile e che possa essere riconosciuto da tutti e da tutte.
00:44:08Io non voglio e non entrerò nel dibattito che si è appena consumato in Consiglio Comunale,
00:44:16perché mi sento di ripetere ulteriormente quello che si è già più volte detto, però colgo la necessità,
00:44:27come è stato richiesto anche da più interventi, di fare in modo che questo momento non si affine a se stesso,
00:44:33che non muoia oggi. Lancio un appello ad impegnarci affinché possiamo andare oltre,
00:44:42perché quello che sta succedendo in Medio Oriente è semplicemente un avviso di quello che si sta consumando in Europa,
00:44:52con l'incremento delle spese militari da un lato, con l'incremento del fatturato delle industrie belliche in America.
00:45:02Abbiamo bisogno di riportare la nostra Europa, ma il mondo a uno stato di pace,
00:45:08e quindi io invito l'amministrazione comunale, i cittadini e le realtà cattoliche a camminare con noi il 21 a Roma,
00:45:16alla marcia nazionale. E chiedo, lancio un appello concreto affinché si possa portare in questa città
00:45:24un'educazione che possa partire anche da noi sul rispetto dell'altro, sul rispetto e alla condivisione dei valori della pace
00:45:31e della solidarietà con l'istituzione di una tavola della pace, che possa tenere dentro tutte le realtà,
00:45:38dai cattolici alle realtà politiche, anche quelle più, come posso dire, in maniera plurale, ampia e partecipata.
00:45:50Siamo riusciti a presentare un ordine del giorno oggi che in altre realtà non avrebbe visto un consenso unanime.
00:45:57Penso che partendo da queste semplici parole d'ordine potremmo costruire un percorso plurale, autentico
00:46:05e dare continuità anche a un progetto che si sta portando in questa città, il progetto della pace Perugia-Stisi,
00:46:13per essere costruttori di pace. Siamo tutti e tutte noi costruttori di pace, grazie ancora all'amministrazione comunale,
00:46:20grazie ancora ai capigruppo con i quali abbiamo sottoscritto quest'ordine del giorno, oggi diventato del libera,
00:46:28grazie a tutte le realtà, le sensibilità che oggi hanno voluto camminare con noi
00:46:32e spero possano continuare a camminare insieme in un percorso condiviso, come ci insegna Sant'Agostino.
00:46:39Grazie a Nicola Comanzo, portavoce e comitato nostro, che insieme a Vincenzo Barberio,
00:46:53il coordinatore provinciale Giovani Comunisti e Comunisti Salerno, Francesco Musumeci,
00:46:58presidente provinciale dell'Associazione di Amicizia Italia-Cubbio a Salerno,
00:47:02e Angelo Orientale, presidente dell'Associazione Memoria e Movimento,
00:47:05hanno sottoscritto una delle tre proposte da cui è partita poi la sintesi di questa delibera.
00:47:14Nicola diceva alcune cose che mi hanno colpito, perché effettivamente il tema della pace è un tema che unisce sempre tutti.
00:47:23Io ricordo che nella passata amministrazione sedeva i banchi dell'opposizione,
00:47:27ma quando proposi al sindaco dell'epoca di far aderire il nostro ente al coordinamento enti locali per la pace,
00:47:36non c'è stata esitazione, la delibera fu votata largamente dal Consiglio Comunale,
00:47:43e così il Comune di Baronissi fa parte oggi del coordinamento enti locali per la pace.
00:47:49Già lo scorso anno vedo presente anche la gioventù francescana con qualcuno di loro,
00:47:55di fatti il 21 settembre io sono stata ad Assisi e abbiamo partecipato alla marcia.
00:48:00Per quest'anno siamo stati già invitati, quindi l'invito si allarga anche a voi,
00:48:05così facciamo una bella delegazione da Baronissi e continuiamo questo percorso insieme,
00:48:10che oggi diciamo si avvalora ancora di più con questo passaggio in Consiglio Comunale.
00:48:15Quindi grazie ancora. Adesso passo la parola a Vincenzo Barberio,
00:48:23Giovani Comunisti e Comunisti di Salerno. Prego.
00:48:26Buonasera a tutti e tutte, io sono Vincenzo Barberio, coordinatore di Giovani Comunisti di Salerno
00:48:45e firmatario della proposta per il tavolo che ha portato poi alla preparazione e alla discussione
00:48:51a cui oggi abbiamo assistito. Quello che posso dire è che sicuramente ciò che viene fatto oggi
00:49:02è qualcosa di importante, più che per i punti giustissimi che sono stati posti all'ordine del giorno,
00:49:08per il fatto che si è scelto coscientemente e unitariamente di porre l'attenzione sulla questione
00:49:13del coinvolgimento della cittadinanza, quindi attraverso la marcia e il Consiglio aperto,
00:49:20che fa sempre molto piacere, anche considerando che il Comune è l'istituzione di maggiore prossimità
00:49:26al cittadino stesso. Certo, sicuramente spiace che tale evento giunga solo quasi due anni dopo
00:49:32l'inizio dell'escalation che ha condotto a questa situazione. Spiace anche che sia stata necessaria
00:49:37l'iniziativa di associazioni e gruppi extraparlamentari per fare un passaggio che già da tempo
00:49:44molteplici entri locali invece avevano già attuato. Detto questo, comunque è meglio tardi
00:49:49che mai. È comunque ottimo che amministrazione, maggioranza, posizione abbiano preso atto
00:49:57di questa cosa. Ora però mi vorrei soffermare brevemente sul piano dei punti di discussione
00:50:03oggi, partendo dalla richiesta di interruzione di invio delle armi allo Stato di Israele,
00:50:09ma anche dalla contestuale assenza di stanze nell'Odg nei confronti della Regione Campania
00:50:17per l'interruzione dei rapporti commerciali con Israele, in quanto il vicino porto di Salerno
00:50:24è considerabile al giorno d'oggi uno dei punti strategici del Governo italiano per il trasporto
00:50:31di armi e munizioni dirette all'esercito osionista. Tutto ciò comunque va fermato
00:50:37immediatamente, per cui si confida anche in questa attenzione qui.
00:50:44Per oggi in realtà io ci tenevo a rimarcare particolarmente quella che è una parola, un
00:50:49termine che in realtà è citato all'interno dell'ordine del giorno, che spesso passa in
00:50:53secondo piano in quanto considerato anche divisivo o comunque che non possa rispettare
00:51:01le sensibilità politiche di tutti. E io mi riferisco al termine che comprende ciascuno
00:51:07degli atti seguenti commessi con l'intenzione di distruggere in tutto e in parte un gruppo
00:51:14nazionale, etnico, razziale o religioso come tale a uccisione di membri del gruppo, b lesioni
00:51:19gravi all'integrità fisica e mentale dei membri del gruppo, c il fatto di sottoporre
00:51:24deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la tua distruzione fisica
00:51:29totale o parziale, d misure miranti a impedire nascita all'interno del gruppo e trasferimento
00:51:35forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro. Ovviamente sappiamo benissimo che ognuno di questi
00:51:41punti si verifica indisturbato ogni giorno a Gaza in Palestina, per cui non si parla
00:51:45di ciò che potrebbe diventare, come invece è scritto oggi, ma di quello che è già da
00:51:52tempo ormai e il termine in questione è genocidio. Ma parlare di genocidio non è semplicemente
00:51:57giusto dal punto di vista semantico, anche se già basterebbe questo, ma parlare di genocidio
00:52:03è importante soprattutto come istituzione perché è un termine giuridicamente rilevante,
00:52:09cioè nei termini del diritto internazionale, tant'è che al reato del genocidio sussegue
00:52:15il giudizio della Corte Penale internazionale con delle precise conseguenze. Ciò significa
00:52:20che un Paese come l'Italia, il cui Ministro degli Esteri non riconosce il mandato di arresta
00:52:25Netanyahu, e questa cosa è stata citata anche prima, è presente tra l'altro anche nei punti
00:52:31che sono stati approvati. È fondamentale in questo contesto invece che gli enti locali
00:52:38i quali possono agire per creare una pressione al Governo adottino formalmente l'utilizzo
00:52:45anche di questo specifico termine, per cui speriamo che anche dopo questa precisazione
00:52:52dal punto di vista semantico possa entrare nelle sensibilità di tutti quanti. Per cui
00:52:58è un atto dovuto e è importante che i cittadini tutti ne siano a conoscenza. Detto questo,
00:53:04ciò che sta avvenendo a Gaza è un massacro? Certo, è una polizia etnica, certo, ma innanzitutto
00:53:10è un genocidio e l'utilizzo di questo termine era e resta una condizione sine qua non per
00:53:15schierarsi a favore del popolo palestinese e contro le ingiustizie che esso subisce da decenni,
00:53:19ben prima del 7 ottobre 2023. Grazie.
00:53:25Grazie a Vincenzo Barberio. Prossimo intervento, Memoria e Movimento, Angelo Orientale. Prego.
00:53:32Beh, che dire, che io non credo che questa sera possa essere una sera di analisi o di
00:53:52discussioni né tanto meno di polemica. Noi questa sera dobbiamo prendere atto che un gruppo
00:53:59di associazioni ha riproposto a un Consiglio Comunale un'utile regione per riconoscimento
00:54:08dello Stato di Pasidena che è stato approvato all'unanimità e ne prendiamo atto. Così come
00:54:15prendo atto che sabato scorso, quindi sei giorni fa, la mia associazione ha promosso la grande
00:54:25manifestazione con 76 adesioni, che ha visto la presenza del Presidente della provincia,
00:54:33del Sindaco del Comune di Salerno, accompagnata da tre quarti della propria giunta, che c'erano
00:54:40altri consiglieri comunali, tra cui il Vice Sindaco di San Giovanni Appiro, che ha approvato
00:54:48un'utile regione simile a quello vostro due mesi fa, due mesi fa, più o meno in quel
00:54:57periodo là, ho visto la presenza di alcuni consiglieri comunali di Baronessi e mi sarebbe
00:55:04piaciuto che la proposta formalizzata che abbiamo fatto nella prima riunione ci fosse
00:55:10stata anche un'adesione formale del Comune di Baronessi a quella fiaccolata. Così come
00:55:16dopo domani ci saranno cittadini di questa provincia che andranno a Roma per una grande manifestazione
00:55:28nazionale indetta appunto da altre associazioni, tra cui anche la nostra, perché non è poco
00:55:34importante, ma da altre associazioni, tra cui la Cina Nazionale, giusto per fare un esempio,
00:55:39dalla rete per il disanno, giusto per fare un altro esempio, dalla stessa rete dei tavoli
00:55:46della pace e della marcia per il giustizio, per fare un altro esempio, proprio per andare
00:55:52a manifestare su questo tema. Quindi allora io mi pongo un altro problema, visto che non
00:55:55è una serata né di polemiche né di analisi. Io mi pongo un problema. Come possiamo aiutare
00:56:04noi associazioni a accompagnare quest'ente comunale che si è preso degli impegni concreti,
00:56:12specifici, che non è soltanto il riconoscimento dello Stato palestinese. Io lo dico, l'ho detto
00:56:19nelle riunioni, non ho difficoltà a dirlo qua, io esprimo ancora il mio dissenza e critica
00:56:25su punto 4, perché se quel cosiddetto piano di pace arabo viene attuato del tutto, sarà
00:56:33il colpo mortale per il diritto alla determinazione del popolo palestinese. Se non vi è chiaro
00:56:39questo, mi dispiace. E non c'è neanche bisogno di fare gli esempi storici che cosa hanno significato
00:56:48gli stati arabi nei confronti dei palestinesi. Per quelli più giovani, come dire, per quelli
00:56:53giovani come me, mettiamolo in questo modo, basta dire terra già talco cosa ha significato
00:57:00per il popolo palestinese. La strategia sarà fatta dalla Giordania, non so se è chiaro,
00:57:08e non è l'unica. Detto ciò, allora mi pongo il problema di come accompagnare quest'ente
00:57:15su gli altri punti dell'ordine al giorno, quindi non soltanto il riconoscimento dello Stato
00:57:20palestinese, tra cui anche quelle di attività concrete di sostegno e di aiuto al popolo palestinese,
00:57:25così come noi associazioni facciamo sempre, tutti i giorni. E mi pongo anche il problema
00:57:32di evitare gli errori già fatti nel passato, perché alcune cose le sentite oggi, le ho
00:57:39sentite già nel 2014, dove avete ricevuto formalmente l'ambasciata palestinese in quest'Aula,
00:57:47la stessa cosa che ho sentito stasera, le ho sentite ripetere nel 2017, dove insieme
00:57:56la ricordata prima Nicola, nell'iniziativa No World, dove insieme ai rappresentanti palestinese
00:58:02c'erano anche i rappresentanti del popolo culto. E allora dovremmo evitare gli errori
00:58:10già fatti nel passato e di trovare un modo di dialogo, di sostegno e di accompagnamento
00:58:15all'ente comune.
00:58:22Grazie Angelo Orientale, Memoria e Movimento. Adesso Francesco De Simone, Associazione Dopocentimetro,
00:58:29prego.
00:58:39Grazie Presidente per una sensibilità dimostrata nel far parlare i cittadini e le cittadine
00:58:45su un tema così importante. Ringrazio anche la Sindaca Anna Petta per la sintesi che ha
00:58:52fatto nella proposta della delibera. E ringrazio tutti i consiglieri comunali per l'aver votata
00:58:58all'unanimità. Era una speranza che poi ovviamente è stata realizzata. Come ricordava
00:59:07qualcuno, la questione palestinese non nasce il 7 ottobre del 2023. La questione palestinese
00:59:14già otto anni fa, nove anni fa più o meno, fu proposta una riflessione nella stessa piazza
00:59:23della rinascita, dove è partita la manifestazione di questa sera. E mi ricordo che in quel frangente
00:59:29ne parlavo con Ali Rashid, palestinese naturalizzato italiano e parlamentare di rifondazione comunista,
00:59:38un grande intellettuale, il quale mi raccontava in maniera molto serena il dramma della situazione
00:59:48del popolo palestinese. Questo per rappresentare che cosa? Che alcuni interventi qui hanno rappresentato
00:59:59quella che è la questione attuale, moderna. Faccio un inciso. Ringrazio anche l'associazione
01:00:07dopo centimetro perché ha voluto mandare me qui a rappresentare questo. Io ne parlavo
01:00:16nell'associazione di questa questione palestinese con Marco e con Carmine Santoro e ci siamo
01:00:22chiesti tempo fa che cosa si poteva fare, che cosa potevamo fare noi cittadini italiani
01:00:30di Baronissi di un piccolo paese della provincia di Salerno per la Palestina. E quindi c'è
01:00:39venuto in mente di portare nel Consiglio Comunale questa proposta del riconoscimento dello Stato
01:00:47di Palestina e tutte tante altre cose che sono state votate qui all'unanimità stasera.
01:00:53Perché guardate, sulla questione delle armi c'è una legge italiana, ricordata anche da
01:01:01Anna Petta, che è la legge 185, pensate del 1990, che testualmente dice che l'Italia non
01:01:13può inviare armi ai popoli in conflitto. Ora io capisco che la legge del dio denaro
01:01:23è più forte della legge dei cittadini. Però un governo che non rispetta neanche
01:01:31le proprie leggi, lasciatemelo dire senza polemica, non merita il rispetto dei propri
01:01:37cittadini. Chi dimentica questo, chi si volta dall'altra parte, è colpevole. È colpevole
01:01:46come il soldato che imbraccia il fucile e spara sul bambino che sta cercando di prendere
01:01:51un aiuto alimentare per non morire di fame. È colpevole come chi lancia i missili sugli
01:01:58ospedali. È colpevole come chi spara sulle ambulanze e sui medici. Sempre con la stessa
01:02:06scusa, perché c'è un terrorista di Hamas nascosto lì dentro. E faccio un inciso di
01:02:13PIF, che tutti voi conoscerete, che ha fatto un parallelo. Ha detto che sparare su Gaza per
01:02:26uccidere Hamas è come se lo Stato italiano bombardasse la Sicilia per uccidere la mafia,
01:02:32i mafiosi. Questo è lo stesso parallelo. Ora, come associazione, come Comune di Baronissi,
01:02:40è chiaro che quello che è stato fatto questa sera è incomiabile, ma è una piccola goccia
01:02:45nell'oceano. La delibera che sarà mandata, immagino, alla Presidenza del Consiglio dei
01:02:55Ministri, servirà insieme ad altre magari a far riflettere i nostri governanti, anche
01:03:02se vorrei ricordare che il Tribunale nazionale dell'AIA ha condannato per crimini di guerra
01:03:11Netanyahu e Gallant, che è il comandante dell'IDF dell'esercito israeliano. Li ha condannati
01:03:21per crimini di guerra. Li ha chiesto agli Stati europei di arrestarli. Il nostro Ministro
01:03:32degli Esteri il giorno dopo si è precipitato a dire pubblicamente che l'Italia non avrebbe
01:03:39mai arrestato Netanyahu. Ora, o siamo per le organizzazioni come quella dell'ONU, come
01:03:50il Tribunale nazionale dell'AIA, che nel corso degli anni hanno cercato di mantenere
01:03:56un equilibrio tra i contendenti e tra gli eserciti armati per evitare l'escalation militare,
01:04:07oppure è inutile mandare i nostri rappresentanti in queste istituzioni? Che cosa possiamo fare
01:04:17noi per la Palestina? Una cosa piccola l'abbiamo già fatta. La manifestazione di questa sera
01:04:21dei cittadini partecipata, la votazione in Consiglio Comunale. Ma non fermiamoci qui.
01:04:29Come associazione non ci fermeremo qui. Penso che i consiglieri comunali stasera si siano
01:04:36resi protagonisti di un dibattito molto apprezzato, molto sentito, in alcuni casi veramente commovente.
01:04:45e quello che ci resta da fare è costruire. Costruire. Costruire. Pace. Grazie.
01:04:54Grazie Francesco De Simone, Associazione Dopocentimetro. Ci sono altri due interventi. Penultimo intervento,
01:05:05Associazione Uniamoci, Anna Rita Ricciardi. Prego.
01:05:07Grazie a voi tutti qui presenti, grazie alle persone che ci seguono da casa e grazie al nostro
01:05:21Sindaco e a tutti coloro i quali hanno voluto questa manifestazione. Io da semplice cittadina,
01:05:27ma anche da componente delle associazioni Uniamoci. Ecco, appunto, è un nome che dice tutto. Uniamoci
01:05:34e l'abbraccio che noi vogliamo dare al popolo palestinese. Io da semplice cittadina non potevo
01:05:41essere indifferente al genocidio di Gaza e mi sono chiesta quale potesse essere il mio contributo,
01:05:49visto che appunto sono una semplice cittadina. E ho scelto di contrapporre al rumore delle bombe
01:05:57la potenza delle parole. E ho scritto una poesia in versi intitolata «I bambini di
01:06:04Gaza». Vorrei che le parole della mia poesia entrassero nella vostra testa e rimanessero
01:06:11impresse nel vostro cuore affinché ciò che sta succedendo a Gaza non accada mai più,
01:06:18perché sta a noi ricordare e far sì che quello che sta succedendo a Gaza non rimanga
01:06:25solo scritto nei libri di storia, ma che sia da monito ai nostri figli, ai nostri amici,
01:06:33ai nostri conoscenti. I bambini di Gaza. Suonano incessanti le campane e pare che sia arrivato
01:06:41quel dì di festa. Il cielo è un tappeto di luce e dopo cade una pioggia di polvere.
01:06:49Corre il bambino di Gaza. Corre sotto la pioggia di polvere. Corre sotto un cielo che pare stellato.
01:06:57Corre senza sosta, alla ricerca di un posto sicuro. Corre veloce, accompagnato dal grido
01:07:03incessante delle madri. Corre ricorrendo ciò che era la sua città, prima che il puzzle andasse in
01:07:13frantumi. Corre e sotto i suoi occhi le case si frantumano come un puzzle che perde i pezzi. Corre
01:07:22il bambino di Gaza alla ricerca di un porto sicuro. Corre verso l'isola che non c'è. Corre piangendo,
01:07:31ma il suo pianto resta inascoltato. Perché se non è Gaza, le campane suonano a festa. Il cielo è un
01:07:39tappeto di stelle. I bambini corrono felici incontro alle loro madri che urlano di gioia.
01:07:47Ricordate, questa non è Gaza. Ricordate ciò che ora è Gaza, affinché non ci siano più Gaza. Scolpite
01:07:57queste parole nel vostro cuore. E se potete, ripetete, questa non è Gaza.
01:08:06Grazie, Anna Rita Ricciardi per l'Associazione Uniamoci. Adesso Carlo Di Giampaolo, rappresentanza
01:08:13dell'Ordine Francescano Secolare. Grazie.
01:08:16Buonasera a tutti. Ringrazio l'amministrazione comunale per questa opportunità che ci ha dato
01:08:28di parlare di questo delicato argomento che è la pace. Noi come famiglia francescana, perché
01:08:36parlo a nome di tutta la famiglia francescana di Baronissi, che è il braccio laico del primo
01:08:43ordine francescano dei frati e anche del secondo ordine costituito dalle clarisse. Siamo costituiti
01:08:51dai piccoli degli araldini, dalla gioventù francescana e da noi dell'ordine francescano
01:08:57secolare. Allora, il nostro appello è noi che come uomini e donne della famiglia francescana
01:09:04di Baronissi ci siamo impegnati negli ultimi mesi per promuovere iniziative di pace, soprattutto
01:09:10sotto forma di momenti di preghiera. L'ultima l'abbiamo vissuta alla veglia di Pentecoste
01:09:15presso il nostro convento con tutte le parrocchie dei Baronissi. Però come laici che vivono in
01:09:22questo mondo vogliamo e dobbiamo far sentire la nostra voce anche alla politica e alla società
01:09:28civile denunciando i massacri in cui si sta ancora rendendo responsabile lo Stato di Israele
01:09:34verso la popolazione civile di Gaza. Nel territorio palestinese si continua a morire ogni giorno.
01:09:42Ad oggi sono più di 60.000 morti, moltissimi dei quali donne e bambine innocenti, vittime
01:09:48di un conflitto che ha assunto i contorni di una tragedia umanitaria senza precedenti
01:09:53nella storia recente. Le immagini e i racconti che ci giungono dalla regione parlano di devastazione,
01:10:01fame, disperazione. Ciò che Israele sta attuando va ben oltre il pur comprensibile desiderio di
01:10:08giustizia suscitato dagli orribili massacri, ricordiamo del 7 ottobre del 2023, effettuati
01:10:15da Hamas. L'uccisione di civili, in particolare di bambini innocenti, così come l'embargo di aiuti
01:10:21umanitari, va condannato come crimine di guerra perché viola non solo le principali convenzioni
01:10:28internazionali sui diritti civili, ma perfino quel minimo di umanità che qualunque religione
01:10:34che voglia definirsi tale deve riconoscere. Attentare alla vita e alla sicurezza dei civili
01:10:40di Gaza da parte di Israele non può lasciarci tutti noi indifferenti come nazione che ripudia
01:10:47la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Questo è scritto
01:10:53nell'articolo 11 della nostra Costituzione. Chiediamo quindi al Governo italiano, alle
01:10:58istituzioni e alla politica tutta, quindi anche a quella locale, di non voltarsi dall'altra
01:11:03parte per ragioni economiche o di opportunismo geopolitico, ma di assumersi la responsabilità
01:11:09morale e politica che questo momento ci richiede. Chiediamo quindi di sospendere ogni collaborazione
01:11:16che possa contribuire, anche indirettamente, al perpetuarsi del conflitto e che si mettano
01:11:23in campo subito tutte le possibili iniziative diplomatiche, economiche e giuridiche, perché
01:11:29possano immediatamente tacere le armi e termini questo terribile massacro di bambini, donne
01:11:35e anziani. Grazie.
01:11:42Grazie a Carlo Di Giampaolo che con il suo intervento bene ha fatto ricordare tutte le
01:11:49attività che la Gifra, gli arardini e l'ordine francescano secolare sul territorio mettono
01:11:56in campo da anni. Grazie per l'impegno e per il messaggio che ho quotidianamente trasferito
01:12:01soprattutto ai ragazzi, ai giovani dei Baronissi. Con questo intervento, gli interventi si chiudono.
01:12:09La sindaca, prego.
01:12:16Grazie Presidente, veramente in conclusione per ringraziare ognuno di voi che oggi ha inteso
01:12:23essere qui a partecipare. Ringrazio anche la comunità araba palestinese di Salerno che
01:12:29ha voluto, sono qui presenti in sala, che ha voluto essere qui con noi oggi per condividere
01:12:35questo momento per la nostra comunità così importante. Io ringrazio veramente ognuno
01:12:41di voi, tutti coloro che sono stati qui, gli interventi delle associazioni sono stati preziosi
01:12:49e importanti, quindi ringrazio Nicola, Vincenzo, Angelo, Francesco, Anna Rita e Carlo. Sono nomi
01:12:56dei nostri amici che sono stati qui, ma potrebbero essere i nomi di ognuno di noi, ciascuno di noi
01:13:05che insieme ha partecipato a questa marcia, condividendo un momento secondo me molto significativo
01:13:13e importante. Ringrazio poi tutti i consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione perché
01:13:18insieme si è voluto portare all'attenzione un testo che fosse unito e condiviso e questo
01:13:27penso possa essere un messaggio importante di pace. Diceva Nicola, dobbiamo essere costruttori
01:13:35di pace, la pace è qualcosa che si costruisce giorno dopo giorno con le nostre singole azioni,
01:13:42quindi ognuno di noi deve essere chiamato ad essere operatore di pace e costruttore di pace.
01:13:49Penso che il messaggio che si è lanciato oggi dal Consiglio sia un messaggio sicuramente
01:13:55molto importante e bisogna andare avanti in questa direzione. Io chiudo con una frase
01:14:01di Papa Francesco che ha parlato tanto della pace nei suoi interventi ed è una figura a
01:14:10me molto cara per quello che ha sempre voluto dire e che ci ha voluto donare. Papa Francesco
01:14:17diceva che la pace non si costruisce con le armi ma con il dialogo, con la comprensione
01:14:23e con la giustizia. Quindi veramente che possiamo dialogare sempre come abbiamo fatto
01:14:30oggi in questo Consiglio, possiamo venirci sempre incontro e non scontrarci, ma trovare
01:14:38sempre un punto di incontro l'uno nell'altro. Penso che questa possa essere la forza più
01:14:45grande, che rende unita una comunità bella come la nostra e che quindi che la giornata
01:14:51di oggi non sia una giornata lasciata a sé, che la nostra presenza oggi non sia solo una
01:14:58presenza simbolica, ma che diventi un impegno, un impegno vero, che diventi la voce per chi
01:15:04non può parlare, che diventi la luce nella notte più buia. Grazie veramente a tutti per
01:15:10essere stati qui e per la partecipazione che avete voluto donare. Grazie, grazie veramente
01:15:17a tutti. Grazie Sindaca. Una delle proposte che era emersa al tavolo e che è stata accolta,
01:15:27lo ricordiamo, è che da stasera l'opera d'arte più alta della nostra città, che è
01:15:34Saturno, si illuminerà con i colori della pace. Grazie ancora a tutti. Buonasera.
01:15:47Grazie.

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