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  • 15/06/2025

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Trascrizione
00:00:00Eccoci con il sommario di questa nuova puntata di Psofatto l'Italia si racconta.
00:00:05Ribalteremo il vecchio detto, chi si ferma è perduto grazie a Luca Gonzatto che da anni si occupa di consapevolezza e meditazione.
00:00:14Andremo poi in Basilicata per conoscere un progetto di ospitalità green con Rocchina Dobbato, fondatrice della Voce del Fiume.
00:00:23Avremo ospite l'ex marciatrice italiana Giuliana Salce che ha portato la sua storia in teatro come grido contro la violenza di genere.
00:00:32E in chiusura torneremo a parlare di sostenibilità in ambito aziendale insieme a Umberto Visenzi, CEO di GBSPA.
00:00:40Come sempre tutto questo insieme alle nostre rubriche, vi aspettiamo subito dopo la sigla.
00:00:53Eccoci qua in studio, una nuova puntata, un nuovo appuntamento settimanale con Psofatto l'Italia si racconta.
00:01:16Tanti ospiti, tanti argomenti differenti. Partiamo da una domanda. Quante volte abbiamo detto, ci siamo detti, chi si ferma è perduto?
00:01:26Ma è davvero così? Viviamo, lo sappiamo tutti, è in una società che ci invita ogni giorno a correre a 300 all'ora, ci spinge a produrre, a consumare, a fare sempre di più.
00:01:38Però nel frattempo ci ruba quanto abbiamo di più prezioso, ovvero il nostro tempo.
00:01:43Ne parliamo con il nostro ospite, Luca Gonzatto, che da anni si occupa di consapevolezza e meditazione ed è anche autore del libro, per Bur Rizzoli, dal titolo Chi si ferma si ritrova.
00:01:55Uscito a gennaio scorso, reduce anche dall'essersi aggiudicato il prestigioso trofeo lato del premio letterario internazionale Città di Cattolica.
00:02:03Gli diamo il benvenuto, Luca, buongiorno, ben trovato.
00:02:08Grazie, buongiorno.
00:02:09Innanzitutto complimenti per questo premio e poi siamo qua per cercare di ribaltare un po' insieme questo concetto del chi si ferma è perduto.
00:02:20E in effetti già il tuo libro, se ci pensiamo, il titolo ci invita a riflettere sul fatto che chi si ferma non è perduto ma si ritrova.
00:02:30Tu dopo molti anni che hai passato in un altro ambito completamente differente, il mondo della finanza, delle assicurazioni, hai deciso di dedicarti alla consapevolezza e alla formazione.
00:02:41Ecco, ti volevo chiedere che cosa ti ha portato a questo cambio di paradigma radicale, di rotta nella tua vita e anche quando hai capito che per te, per Marti, era l'unica via per ritrovarti.
00:02:53Raccontaci un po' di te, Luca.
00:02:56Grazie. Allora, per me è stato fondamentale accorgermi che non ho tempo, che non abbiamo tempo, perché siamo un po' come degli yogurt che camminano con una data di scadenza.
00:03:06Perché viviamo come se fossimo eterni, ma nella corsa perdiamo ciò che di più prezioso abbiamo, il tempo, che è forse la vera moneta di scambio.
00:03:15E nel mio caso è stato proprio il burnout a darmi una svegliata importante, perché all'epoca avevo tre lavori, giornate infinite, e mi stavo rendendo consapevole che stavo correndo nella direzione sbagliata.
00:03:30Perché non conta quanto vai veloce, ma dove stai andando, perché stai andando in quella direzione.
00:03:38E anche perché osservandosi bene, chi ha scelto quello che stiamo facendo ora?
00:03:43Siamo noi un sistema di credenze, un sistema economico che ci spinge al consumo costante,
00:03:49o magari anche delle sensazioni inconsapevoli, magari di non essere all'altezza, di essere inadeguati e via dicendo.
00:03:57Perché puoi andare ai 300 all'ora, ma se stai andando nella direzione sbagliata, capisci che è sempre più difficile poi tornare indietro.
00:04:06E tutto questo, in nome del successo, alla fine perdiamo ciò che veramente conta.
00:04:14E per me tutto questo è stato fondamentale, perché se non ci si ferma, se non ci si ascolta, è difficile capire tutto questo.
00:04:22Anche perché, diciamocelo chiaramente, hai mai sentito qualcuno nel letto di morte dire
00:04:27avrei voluto avere più tempo per finire un business plan?
00:04:31Io credo di no.
00:04:33E quindi viviamo più a lungo, ma abbiamo sempre meno tempo.
00:04:37Eppure, sebbene la tecnologia da una parte ci aiuta, ci aiuta a facilitare certi ambiti nella nostra vita,
00:04:45siamo sempre più in affanno, sempre più sotto stress.
00:04:48Infatti pensa che ci sono dati che testimoniano che un giovane su due si sente ansioso, depresso,
00:04:56e il 76% dei lavoratori è in burnout.
00:05:00E pensa anche che la depressione adolescenziale è salita del 52% negli ultimi dieci anni.
00:05:07Quindi non stiamo vivendo, stiamo sopravvivendo.
00:05:10Ecco perché fermarsi oggi è un atto profondamente rivoluzionario.
00:05:15E non è inerzia, non è perdere tempo, è acquistare lucidità, acquistare consapevolezza,
00:05:22acquistare focus, chiarezza, è proprio riapproparsi del proprio potere personale.
00:05:27E in chi si ferma di nuovo ha voluto offrire esattamente questo.
00:05:32Tra l'altro tu lo fai attraverso le tue pagine proponendo un metodo di meditazione
00:05:37che va dai 3 ai 13 minuti.
00:05:41Ecco ti volevo chiedere perché hai scelto questa formula, fra virgolette, Luca, breve
00:05:47e quali sono anche i benefici più immediati che possiamo riscontrare
00:05:51e che forse ci danno poi anche, come dire, quel via per farlo diventare una buona abitudine,
00:05:57una consuetudine.
00:05:58Allora, ho proposto un metodo così veloce perché non tutti abbiamo un'ora al giorno
00:06:06e non tutti possiamo trasferirci a Bale e meditare tre ore.
00:06:10È perché è proprio la costanza, non la quantità a davvero cambiare le cose.
00:06:15E lo dicono anche le neuroscienze.
00:06:17Non è la tecnica perfetta a cambiare tutto,
00:06:20ma la pratica regolare a modificare il nostro cervello,
00:06:24a rafforzare le nostre reti neurali, a creare le nuove abitudini.
00:06:30E nel libro, come ben hai accennato, propongo una pratica meditativa progressiva
00:06:36che va dai 13 ai 13 minuti.
00:06:39Qualcosa di concreto, dato a tutti, perché la vera domanda, almeno per me è stato così,
00:06:44non è più se ho tempo o meno per meditare,
00:06:47ma per cosa sto usando il mio tempo?
00:06:51Anche perché magari, mentre diciamo che non riusciamo a prenderci quei 10 minuti ogni giorno per farlo,
00:06:56magari poi passiamo, secondo le stime, delle stime molto recenti,
00:07:02passiamo in media due ore e mezza sui social.
00:07:05Ecco, bastano veramente pochi minuti a fare la differenza.
00:07:09Perché non solo grazie alla pratica meditativa andiamo a ridurre lo stress, l'ansia,
00:07:14andiamo a migliorare l'umore, abbiamo a influire sui telomeri,
00:07:19quindi sulla longevità, come confermano oltre 37.000 studi scientifici
00:07:24quando si digita su POMED, meditazione, mindfulness e respiro consapevole.
00:07:29Ma andiamo anche ad allenare qualcosa che per me oggi vale oro,
00:07:34cioè la concentrazione.
00:07:35Perché viviamo con quello che viene definito il cervello popcorn,
00:07:38citando molti studi, pensieri che saltano da un tema all'altro
00:07:43e l'attenzione è crollata a 47 secondi.
00:07:47Ti è mai capitato ad esempio di premere in mano il cellulare per mandare un'email,
00:07:50magari di lavoro importante, e ti perdi nel frattempo i 1500 stimoli e notifiche?
00:07:56Ecco, l'atto di fermarsi, di rallentare, di ascoltarsi è proprio l'antidoto.
00:08:01È un po' come mettere il cervello a dieta,
00:08:04perché lo disintossica, lo calma e lo riporta a fuoco.
00:08:07Ecco, faccio l'avvocato del diavolo, perché mi sono sentita molto tirata in causa
00:08:12in questo che hai detto continuamente, anzi succede spesso anche
00:08:16oddio, ho preso il telefono, che cosa dovevo fare?
00:08:19Cioè questo per farti capire quei vuoti, no?
00:08:22Così momentanei, fortunatamente, ma di memoria,
00:08:25perché siamo in una situazione, in un sistema che ci vede sempre
00:08:30chiamati a essere performanti, a fare mille cose in contemporanea.
00:08:34Ti chiedo, molti pensano però, Luca, che meditare significhi svuotare la mente
00:08:43e questo spesso risulta difficile e si scoraggiano.
00:08:47Allora dov'è quel tassello che ci permette di switchare, no?
00:08:52Di cambiare il nostro mindset in questo senso?
00:08:55È un punto molto importante quello che hai toccato, perché dobbiamo andare oltre
00:09:02a delle false credenze, i falsi miti, perché meditare non significa spegnere i pensieri,
00:09:09significa non inseguirli più.
00:09:11È come, immagina di sederti sul ciglio della strada a guardare il traffico
00:09:15e le auto sono un po' i tuoi pensieri e non devi bloccarle,
00:09:20ma devi evitarle e cercare di non farti investire.
00:09:25Ecco, questo è quello che succede un po' al nostro cervello
00:09:28quando stiamo chiudendo gli occhi per meditare.
00:09:31I pensieri continueranno ad esserci, perché ci sono dei pensieri volontari
00:09:35e ci sono dei pensieri involontari.
00:09:37Cambia proprio l'aderenza che noi abbiamo verso questi pensieri, idee, emozioni.
00:09:43Perché è molto interessante notare che anche a livello scientifico,
00:09:48quando noi non siamo impegnati in qualcosa di specifico,
00:09:52quindi quando non siamo concentrati, nel nostro cervello si attiva
00:09:56quella che viene chiamata la default mode network,
00:09:59cioè una rete di aree cerebrali che si attiva proprio nei momenti di quiete
00:10:04in cui apparentemente non stiamo facendo nulla.
00:10:07Ecco, il fatto di riportarci alla sensazione dell'aria che entra
00:10:12ed esce dalle narici, oppure magari a un suono o un punto del corpo,
00:10:18fare questo gesto costantemente, costantemente durante la pratica meditativa
00:10:23ci aiuta a andare oltre a quella che è l'aderenza ai pensieri.
00:10:27Perché ci rendiamo consapevoli che anche quando stiamo vagando
00:10:31comunque stiamo praticando la meditazione.
00:10:33Perché è un allenamento costante.
00:10:35È proprio un costante ritornare all'ancoraggio che abbiamo scelto.
00:10:40E nel libro accompagno proprio il lettore, il praticante, a ribaltare lo sguardo
00:10:45dall'aspettativa del silenzio assoluto, che è un po' una chimera,
00:10:51alla scoperta di un silenzio interiore fatto anche di imperfezioni,
00:10:55fatto anche magari di emozioni non così belle, beate, pacifiche,
00:10:59ma che comunque le devi attraversare.
00:11:01Grazie Luca.
00:11:03Senti, tu hai deciso da questo momento di crisi personale, di burnout,
00:11:07l'hai detto subito, senza farne mistero,
00:11:10di mettere poi al servizio degli altri questa tua esperienza diretta
00:11:13e di condividerla.
00:11:16Nel tuo libro troviamo grafici, schede, aneddoti, contenuti multimediali
00:11:21che vanno ad aiutare in modo interattivo e molto pratico.
00:11:25Però ti chiedo, quanto è importante unire quindi la leggerezza da una parte
00:11:30alla profondità dall'altra?
00:11:32Sembra quasi un'antitesi, in realtà credo che si debbano incontrare.
00:11:36Per me è stato veramente importante, perché per tanto tempo la meditazione
00:11:43è stata allontanata dalle persone, percepite qualcosa come di distante,
00:11:48qualcosa di mistico, riservato a pochi eletti.
00:11:50Come se meditare ti rendesse immune alla rabbia, allo stress, l'ansia e così via.
00:11:56E ho cercato, nella mia esperienza, di riportarla giù dalla montagna
00:12:00e rimetterla un po' nella cucina di casa, nell'ufficio caotico, nel traffico
00:12:05e unire la leggerezza e la profondità per me è stato il modo per farlo,
00:12:11perché possiamo affrontare temi importanti senza essere pesanti
00:12:15e possiamo anche ridere, riflettere e trasformarci allo stesso momento.
00:12:20E credo che oggi, in un mondo così caotico, performante,
00:12:27che ti spinge costantemente la corsa, fare un sorriso e trovare anche degli strumenti pratici,
00:12:33possa alleggerire profondamente la nostra vita.
00:12:36Un'ultima domanda, tra l'altro non dico che sia una puntata green,
00:12:40ma sicuramente ne parleremo spesso nel corso di quest'ora insieme,
00:12:45di ecosostenibilità.
00:12:48Nel tuo progetto è incluso anche un discorso sull'impatto sociale
00:12:53tra libri sospesi da una parte e alberi piantati dall'altra.
00:12:59Ecco, come nasce questa idea che io trovo bellissima
00:13:02e quanto conta per te restituire qualcosa alla comunità?
00:13:05Per me è stato fondamentale perché è un po' come accendere una candela in una stanza buia.
00:13:12All'inizio illumina solo pochi centimetri,
00:13:14ma in sé quella piccola candela cambia proprio la qualità della stanza
00:13:18e così è l'ascolto profondo ed è anche la meditazione.
00:13:22Perché quando si intraprende un cammino di silenzio, di presenza, qualcosa dentro di noi cambia.
00:13:28Perché ti accorgi che la tua pace dipende dalla pace degli altri.
00:13:34È proprio rendersi consapevoli delle interconnessioni che ci lega.
00:13:39E poi è molto interessante perché nella tradizione buddista si parla della figura del Bodhisattva,
00:13:47cioè colui che dopo aver trovato la via, sceglie di rimanere nel mondo per condividere questo con gli altri.
00:13:54Io non ho chiaramente trovato la via, però in questi dieci anni ho trovato degli strumenti,
00:13:59delle consapevolezze che mi hanno aiutato molto ad andare,
00:14:04oltre anche a quelle che erano le mie paure, le mie timidezze, tante cose.
00:14:09E quindi quello che sto facendo attraverso questo libro è proprio condividere questo percorso
00:14:13perché sono fortemente convinto che ognuno di noi può farlo.
00:14:17È proprio stata questa la motivazione profonda che mi ha spinto.
00:14:21E quindi restituire alla società, all'ambiente naturale tutto questo per me è vitale.
00:14:27Cioè è proprio stato imprescindibile.
00:14:29Luca, noi ti ringraziamo tantissimo non solo per essere stato nostro ospite
00:14:33in questa puntata di Ipsofattoli della Si Racconta,
00:14:35ma anche per mettere la tua esperienza al servizio degli altri
00:14:39perché è un'esperienza volta al benessere e al ricentrarsi,
00:14:44ma anche se ci pensiamo per essere poi alla fine più produttivi
00:14:47perché se si parte da lì è un cerchio che si chiude,
00:14:50se si sta meglio si riesce a produrre meglio,
00:14:54ad essere più performanti ma senza dover correre.
00:14:57Quindi vedi che poi alla fine la missione la raggiungiamo lo stesso,
00:15:00dobbiamo solo focalizzare bene la palla.
00:15:04Luca, grazie ancora per essere stato nostro ospite, è stato un piacere.
00:15:08Grazie di cuore a te e a tutto il studio e a chi ci ascolterà.
00:15:12Grazie.
00:15:13Grazie, grazie a Luca Gonzatto.
00:15:14Adesso invece torna la nostra Costanza Marana
00:15:17con Piccolo Quotidiano Poetico.
00:15:19Ascoltiamola.
00:15:20Benvenuti nel nostro Piccolo Quotidiano Poetico.
00:15:35Oggi parleremo di Amelia Rosselli.
00:15:39Ella nasce nel 1930.
00:15:42Suo padre, Carlo Rosselli, era ebreo, esole dal suo paese.
00:15:47Sua madre, Marion, era inglese ed apparteneva alla setta dei Quaccheri
00:15:54che predicavano un misticismo evangelico.
00:15:58Carlo Rosselli fuggì in Francia e fondò il movimento Giustizia e Libertà.
00:16:06Lo zio di Amelia raccolse nella sua casa gli ultimi istanti di vita di Giuseppe Mazzini.
00:16:13Il nonno di Amelia era un compositore e ciò formò la sua ispirazione artistica musicale.
00:16:23Ella si dedicò allo studio del violino, dell'organo e del pianoforte.
00:16:28La musica fu la sua confidente sincera.
00:16:32I suoi genitori erano assenti come figure.
00:16:35Il padre, Carlo Rosselli, era fortemente impegnato nell'attività antifascista.
00:16:42Ciò le trasmise sicuramente dei forti ideali, ma non poteva essere spesso presente come figura familiare.
00:16:52Sua madre ebbe delle complicazioni in seguito ai parti
00:16:56e queste difficoltà legate al suo stato di salute la resero una donna piuttosto fretta e distaccata affettivamente.
00:17:05Il 9 giugno del 1937 suo padre, Carlo Rosselli, e suo fratello, Nello, vennero uccisi da una organizzazione di stampo fascista.
00:17:20Amelia era solo una bambina di sette anni.
00:17:23La madre, rassegnata nel suo distacco, informò della notizia senza però accompagnare gli animi desolati.
00:17:33La nonna di Amelia allora prese le redini della famiglia.
00:17:38E prima si rifugiò in Svizzera, poi in America, infine in Inghilterra, dove Amelia poté consacrare i suoi studi.
00:17:48L'interessante aspetto della sua vita fu il complesso multilinguismo,
00:17:55che la accompagnava fin dall'infanzia, l'italiano, l'inglese e il francese,
00:18:00che le creò una apertura mentale quanto una confusione emotiva ed espressiva.
00:18:08Amelia condusse la sua passione musicale con diligenza
00:18:12ed entrò in contatto con il noto compositore Luigi Dallapiccola,
00:18:19aspirando ad approfondire proprio studi in composizione.
00:18:23Ella svolse l'attività di traduttrice e dattilografa
00:18:28presso le edizioni Comunità di Olivetti a Roma.
00:18:34Amelia soffrì di attacchi di nervi e di suggestioni legate alla sua ipersensibilità
00:18:40e alle sue lacune affettive.
00:18:43Nota la sua relazione d'amore con Carlo Levi, più anziano di lei di ben trent'anni,
00:18:48che rivela la sua ricerca di una figura paterna.
00:18:52Ella desiderava una poetica che componesse musica e pensiero
00:18:57e ciò la portò a varie fasi sia sintattiche che espressive.
00:19:02Approfondì la musica dodegafonica e il sistema atonale,
00:19:07si incuriosì del lavoro di Bela Bartók e dei suoi accenti futuristi in musica.
00:19:14L'approccio culturale all'assetto antropologico del sistema musicale popolare
00:19:19la porterà ad accogliere l'etnomusicologia,
00:19:24la scrittura in francese, in inglese e in italiano,
00:19:28sperimentando ciò che esulasse dall'ordinarietà dei versi liberi.
00:19:34Innovazione e invenzione, arcaicismi, ridondanza e variazioni
00:19:39che riprenderà dai dettami musicali compositivi,
00:19:44lirismo e realtà nella riformulazione di un'avanguardia
00:19:49commista alla tradizione.
00:19:52Ecco alcuni suoi versi.
00:19:53Attorno a questo mio corpo, stretto in mille schegge,
00:19:58io corro vendemmiando, sibilando, come il vento d'estate che si nasconde.
00:20:04Attorno a questo vecchio corpo che si nasconde,
00:20:07stendo un velo di paludi sulle coste dirupate per scendere poi a patti.
00:20:13Attorno a questo corpo dalle mille paludi,
00:20:15attorno a questa miniere irrequieta,
00:20:17attorno a questo vaso di tenerezze male esaudite,
00:20:20mai vidi altro che pesci ingrandire,
00:20:24divenire altro che se stessi,
00:20:26altro che una incontrollabile angoscia di divenire,
00:20:30altro che se stessi nell'arcadia di un mondo letterario
00:20:33che si forniva formaggi da sé,
00:20:35sentendosi combattere nelle vacque scene
00:20:38da incontrollabili istinti di predomini.
00:20:41Logori fanciulli che si stiravano altre membra,
00:20:44pulite come il sonno.
00:20:45Un vacque miniere.
00:20:50Grazie, grazie a te Costanza,
00:20:59rientrati in studio,
00:21:00ve l'avevo preannunciato che sarebbe stata una puntata all'insegna del Green
00:21:04e vi parliamo infatti ora di un progetto di ospitalità in tal senso
00:21:08e anche culturale situato nel cuore del borgo medievale di Brienza in Basilicata,
00:21:14nato dal sogno dell'imprenditrice Rocchina Adobbato,
00:21:17che abbiamo in collegamento.
00:21:19Rocchina, ben trovata anche a te, buongiorno.
00:21:22Buongiorno, buongiorno a tutti.
00:21:24Senti, raccontaci come nasce l'idea della Voce del Fiume
00:21:28e quale significato ha anche per te riportare in vita
00:21:33questa dimora storica nel borgo di Brienza.
00:21:38La Voce del Fiume nasce dalla realizzazione di un sogno, un sogno che avevo da bambina
00:21:46e che ho realizzato circa 12 anni fa, proprio nel cuore del borgo antico dove sono nata e cresciuta.
00:21:54Dopo essere stata fuori per un po' di anni, per ragioni di lavoro, ho deciso di ritornare nella mia terra
00:22:02perché c'era questo sogno custodito nel cassetto da realizzare
00:22:07e così dopo aver acquistato una dimora storica proprio nel cuore del centro storico di Brienza
00:22:15alle pendici del castello Caracciolo, una dimora storica vincolata dalla soprintendenza
00:22:21ai sensi del cosiddetto codice dei beni culturali, ho iniziato un lungo recupero conservativo
00:22:28guidata dalla soprintendenza. Il nostro intento è stato quello di riportare alla luce questa dimora
00:22:35che era stata comunque chiusa per un po' di anni ed era anche stata danneggiata dai vari terremoti
00:22:42per cui abbiamo prima effettuato un recupero strutturale importante
00:22:47e poi abbiamo iniziato la cura dei dettagli avvalendoci di maestranze locali, artigiani del ferro, del legno, della pietra
00:22:56che sono riusciti a fare veramente dei capolavori, siamo riusciti quindi a recuperare i vecchi infissi
00:23:03con gli scuretti originali, abbiamo recuperato tutti gli accessori in legno, la pietra vista
00:23:11che rappresenta un po' il filo conduttore della struttura, infatti tutte le pareti sono in pietra
00:23:16e in alcune addirittura c'è la roccia viva, quindi da noi si dorme proprio in ambienti
00:23:22dove ci sono intere pareti rocciose. Dopo aver completato i lavori la sovrintendenza
00:23:28si è congratulata con noi e ci considera infatti ancora oggi un esempio di buona prassi
00:23:34per cui spesso vengono tecnici, architetti a vedere i nostri lavori
00:23:39ma la voce del fiume non è solo un luogo dove si dorme e si fa la prima colazione
00:23:45non è il classico bed and breakfast. Spesso organizziamo eventi, apriamo le porte
00:23:53della nostra dimora alla cultura, organizziamo presentazioni di libri ma anche mostre di fotografia
00:24:01di arte, di pittura e in queste occasioni la voce del fiume diventa proprio una vetrina
00:24:07per il territorio perché organizziamo anche percorsi enogastronomici per far scoprire
00:24:17le tipicità della nostra terra, le ricchezze della nostra terra, le nostre risorse.
00:24:23Rocchina il fatto sai anche di dare forza al lavoro sul territorio e nel territorio
00:24:28questo conferisce a mio avviso un valore aggiunto. Voi avete ricevuto come progetto il premio
00:24:36per la cultura dell'ospitalità, secondo te oggi nel 2025 in che cosa consiste una vera
00:24:44ospitalità e soprattutto in un contesto da una parte di montagna e dall'altro rurale?
00:24:52Il progetto la voce del fiume è un atto d'amore verso la mia terra ma anche un progetto d'amore
00:25:01per il mio lavoro, un progetto di passione e di amore per il mio lavoro e noi curiamo
00:25:06gli ospiti con attenzione dall'arrivo alla partenza, ci occupiamo, organizziamo già in
00:25:14fase di prenotazione, cerchiamo di capire già in fase di prenotazione quali sono i loro
00:25:19interessi, cosa vorrebbero conoscere della nostra terra, cosa conoscono, per cui nel momento
00:25:24in cui arrivano hanno già una proposta di viaggio che poi andiamo ad affinare insieme
00:25:30a loro, quindi c'è questa attenzione, questa cura e anche questo calore umano che porgiamo
00:25:38loro sin dal benvenuto, quindi credo che la vera ospitalità oggi sia proprio questa, mettere
00:25:43al centro le persone, mettere al centro quelle che sono le loro esigenze, i loro bisogni,
00:25:49noi cerchiamo proprio di accontentare, di soddisfare ogni loro esigenza, quindi c'è sempre
00:25:55l'ospita al centro della nostra ospitalità e vogliamo che alla fine del viaggio ci sia
00:26:03anche un, tornano a casa con un'esperienza più ricca, quindi non soltanto ciò che hanno
00:26:07visto, i sapori, i profumi del territorio ma anche il calore e l'attenzione che hanno ricevuto
00:26:14nella nostra dimora. Mi confermi Rocchina quindi che soprattutto
00:26:19dopo la pandemia il trend e i gusti, le preferenze dei turisti vanno in questa direzione, cioè
00:26:27da una parte il green è ciò che è sostenibile e che ha quindi un contatto autentico con quello
00:26:35che è il territorio, in questo caso il vostro territorio lucano e dall'altra parte la necessità
00:26:40di un turismo che abbia più a che fare con la natura e con l'aria aperta, è così
00:26:47effettivamente? Siamo cambiati in questi ultimi anni?
00:26:51Sì, soprattutto dopo la pandemia abbiamo visto che è aumentata la domanda di vacanza all'aperto,
00:26:58di vacanza nella natura e la Basilicata si presta, è molto in linea con questa tendenza,
00:27:05infatti è cresciuto molto la domanda per questo tipo di turismo e il territorio che ci circonda
00:27:14è un territorio ricco di biodiversità, abbiamo in Basilicata cinque parchi di cui tre regionali
00:27:21e due nazionali, quindi un territorio veramente ricco di natura, di biodiversità sia dal punto
00:27:27di vista della flora che della fauna e quindi i nostri ospiti, segnaliamo ai nostri ospiti
00:27:36itinerari soprattutto nella natura, per consentire di vivere quanto più possibile all'aperto
00:27:43per poter apprezzare tutte quelle che sono le bellezze naturalistiche.
00:27:48Tu Rocchina hai detto prima, questo progetto è un atto d'amore per il mio territorio e per
00:27:54il mio lavoro, che cosa significa per te che sei un'imprenditrice fare impresa al sud Italia
00:28:02in una realtà come la Basilicata? Secondo te hai incontrato in questi anni più ostacoli
00:28:08o più solidarietà e voglia di darsi da fare?
00:28:13Allora io dico sempre che per fare impresa occorre avere una vision ma anche una mission
00:28:19e cogliere le opportunità. Sicuramente il sud Italia e la Basilicata in modo particolare
00:28:27da noi non è facile fare impresa, tante sono le difficoltà legate sia alla, diciamo, non
00:28:37ci sono vie di collegamento o veloci, mancanza quindi, non c'è un aeroporto, in più è difficile
00:28:44trovare anche risorse umane qualificate, è difficile trovare giovani da formare perché
00:28:51purtroppo c'è questo esodo giovanile verso il nord o comunque verso realtà dove è più
00:28:59facile trovare lavoro e in più è difficile anche l'accesso al credito, quindi soprattutto
00:29:05chi avvia un'attività sicuramente non trova aiuto dalle banche, quindi le difficoltà
00:29:11sono tante in Basilicata e al sud in genere e poi a questo si aggiunge anche una burocrazia
00:29:17che rende abbastanza difficile fare impresa ma questo è un problema che riguarda non solo
00:29:22la Basilicata e il sud ma un po' tutta l'Italia. Devo dire che nell'avvio della mia attività
00:29:30anche io ho incontrato queste difficoltà legate soprattutto ad un territorio fragile per tanti
00:29:40diversi, però posso dire che ogni difficoltà è stata affrontata con molta determinazione,
00:29:47c'era la voglia di realizzare il mio progetto e quindi ogni ostacolo poi è stato superato. L'ostacolo
00:29:53più grande nel mio caso è stato proprio il recupero conservativo dell'immobile perché trattandosi di
00:29:59una dimora vincolata per di più costruita sulla roccia abbiamo avuto proprio difficoltà logistiche
00:30:06ad effettuare i lavori, però anche in quel caso siamo riusciti a riportare alla luce la dimora
00:30:15nella sua autenticità, quindi le difficoltà sono state superate.
00:30:20Rocchina, io ti ringrazio tanto, è un bel esempio tra l'altro di lotta allo spopolamento
00:30:25dei borghi e dall'altra parte anche al rilancio del turismo lento in Italia, la vostra zona si presta
00:30:30particolarmente bene, difficoltà sì ma anche risorse dall'altra parte ed è stato un piacere
00:30:36averti nostra ospite in questa puntata.
00:30:40Grazie, grazie a voi per avermi invitata.
00:30:42Grazie, grazie ancora a Rocchina Dobbato e adesso invece l'ina a Roma al nostro Francesco
00:30:49De Angelis con Vip News, sentiamo.
00:31:02Ciao Francesca, ben trovata a te e a tutte le persone come sempre che ci seguono.
00:31:07Francesca, in arrivo la bella stagione, inizia a respirarsi aria d'estate e parla d'estate
00:31:13anche il nuovo numero di infamiglia che potete trovare tutti in edicola.
00:31:16In copertina tre bellissime del mondo dello spettacolo, Michelle Unziger, Elisabetta
00:31:22Gregoraci e Belen Rodriguez, tutte e tre alla ricerca d'amore ed è per questo che noi
00:31:27di Infamiglia ci siamo domandati ma sarà davvero un'estate da single per Michelle, Elisabetta
00:31:32e Belen?
00:31:33Beh, chissà, vedremo.
00:31:35Sta di fatto che ad oggi Belen risulta single a tutti gli effetti, anche se ultimamente è
00:31:40stata vista di nuovo in giro con il suo ultimo ex, Angelo Edoardo Galvano.
00:31:46Mentre per quanto riguarda Elisabetta Gregoraci ha dichiarato che la storia con Giulio Fratini
00:31:51è definitivamente terminata.
00:31:55Michelle Unziger invece è da tempo che non viene vista affiancata da un uomo, da un nuovo
00:32:01partner ed è per questo che si dice che è molto concentrata sia sul lavoro che nello
00:32:09svolgere il suo ruolo da nonna.
00:32:12In apertura di giornale poi abbiamo la fotonodizia dedicata a Papa Leone XIV che nel 18 maggio
00:32:21c'è stata la cerimonia dell'insediamento quindi abbiamo ripercorso le tappe di questa
00:32:25importante giornata in cui tra l'altro Papa Leone ha battezzato la Papa Mobile per la prima
00:32:31volta. Spazio poi a due donne importanti, Bianca Balti e Cristian Corvaia, importanti
00:32:38per il loro appello che lanciano. Bianca Balti è famosa top model, conduttrice di una serata
00:32:46dell'ultimo festival di Sanremo, da mesi lotta contro un cancro e ha ripercorso un po'
00:32:53le tappe ancora una volta della sua malattia dicendo che a settembre pensavo che sarei morta
00:33:03e quindi fa appello ancora una volta alle donne alla prevenzione, alla lotta contro il tumore
00:33:09mentre per quanto riguarda Clizza in Corvaia si rivolge alle donne dicendo per dire basta
00:33:15non aspettate il primo schiaffo, quindi alle donne vittime di violenza.
00:33:22Tornando agli amori VIP invece parliamo poi anche di Raul Bova e della moglie Rosio
00:33:29Brunoz Morales. Francesca c'erano stati rumors che parlavano di una crisi d'amore, di separazione,
00:33:37di divorzio tra due ebbene sia Raul che Rosio hanno un po' come dire gettato acqua sul fuoco
00:33:46facendo spegnere tutti i rumors, tutti i pettegolezzi che rotavano loro al matrimonio
00:33:52tant'è che si sono concessi un lungo weekend insieme anche alle loro figlie a Parigi
00:33:59quindi una storia d'amore che sembrava terminata e invece è finita, che sembrava terminata
00:34:05invece sembra appunto risplendere di luce propria. Quella che invece è terminata e non c'è proprio
00:34:12alcuna via di ritorno è la storia tra Francesco Totti e Ilari Blasi che per un giorno, per una
00:34:20serata, si sono ritrovati insieme. L'occasione è stato il compleanno della figlia Chanel che ha
00:34:25compiuto 18 anni, vero è che Francesco stava con la sua compagna, Ilari stava con il suo compagno in
00:34:33disparte tra di loro e si vocifera che nel momento della torta Chanel abbia invitato i genitori a
00:34:40scattare una foto insieme e pare Francesca che Ilari si sia rifiutata di fare questa foto e quindi
00:34:49alla fine Ilari, la mamma, ha scattato la foto insieme alla figlia e a seguito poi a seguire
00:34:57Francesco ha scattato la foto con la sua figlia. Spazio poi anche a Fiorello, il grande showman
00:35:05della tv italiana che è tornato quasi come dire a sorpresa in radio con un suo programma radiofonico
00:35:12la pennicanza, sempre esilarante. Poi abbiamo Vera Miales, la top model, una modella moldava
00:35:22che dice, per stare come dire al passo coi tempi, dice che parla dei suoi amori con un terapeuta generato
00:35:32dall'intelligenza artificiale. Quali consigli potrà darle? Non lo sappiamo ma Vera ci prova.
00:35:39arriva l'estate come abbiamo detto sin dall'inizio Francesca e noi di Infamiglia vi proponiamo la dieta
00:35:46dei poppocorn. Ce la propone in modo particolare Kevin Dellino, quali possano essere i risultati
00:35:53ce li spiega proprio lui e come dire sempre provare per credere. Un numero ancora dedicato alla moda,
00:36:01tutta la bellezza, tutta l'insegna dell'estate, della bella stagione in arrivo, tante pillole gossip,
00:36:08televisione, intrattenimento e tante rubriche da seguire. Insomma Francesca, un numero come sempre
00:36:14da leggere e sfogliare in famiglia. Ciao Francesca!
00:36:18Grazie, grazie Francesco! Rimaniamo nella tua Roma perché in collegamento abbiamo un personaggio
00:36:35di cui vado molto orgogliosa e poi capirete il perché. Campionessa mondiale 3000 metri, Parigi 1985,
00:36:42seconda ai campionati mondiali Indianapolis nell'87, quindi negli States, seconda ai campionati europei
00:36:50nell'87 in Francia, 17 record mondiali, 12 titoli italiani. Sto parlando dell'ex marciatrice
00:36:57Giuliana Salce che abbiamo in collegamento appunto da Roma. Giuliana, buongiorno!
00:37:04Buongiorno, buongiorno a voi! Grazie per l'invito!
00:37:08Grazie a te per averlo accettato. Ci racconterai sicuramente di qualche momento glorioso della tua
00:37:15carriera sportiva in cui è rappresentato nel mondo l'Italia, ma qui sei per un altro motivo
00:37:21altrettanto virtuoso. La tua vita è stata innanzitutto raccontata in uno spettacolo teatrale
00:37:26dal titolo La Marciatrice e sei anche autrice del libro Denunce e autobiografico Dalla Vita in Giù.
00:37:33Ma sei qui per parlarci di uno spettacolo che si è tenuto lo scorso 2 maggio, uno spettacolo
00:37:39teatrale dal titolo Ostinato Amore al Teatro Daphne di Ostia Lido con la regia di Ferruccio
00:37:46Fumaselli che è incentrato sulla violenza alle donne e nello specifico tratta proprio la tua
00:37:52esperienza personale e le violenze che hai subito negli anni. Ecco Giuliana, partiamo da questo,
00:38:00ti fai testimone di tutto ciò, che cosa ti ha spinto a trasformare un'esperienza così
00:38:05intima in uno spettacolo che poi ha visto la vita sul palcoscenico, uno spettacolo teatrale?
00:38:13Ma soprattutto la denuncia, la denuncia su quelle che sono state le violenze subite, come appunto
00:38:20è stato poi messo nero su bianco sul libro e la voglia in qualche modo di poter aiutare
00:38:29persone che erano passate per la stessa mia strada che non è stata assolutamente facile.
00:38:34È stato uno spettacolo decisamente tosto ma ancora piuttosto è stato il libro e ancora
00:38:40piuttosto ovviamente è stata la mia vita. C'era in ballo anche un altro libro che stavo
00:38:45scrivendo ma era talmente forte, talmente duro, era finito, c'era già Marco Gregoretti
00:38:53che stava collaborando con me e poi ho deciso e lui era d'accordo con me di non mandarlo
00:38:59che mi stampa. Ho finito, ho dei figli comunque vogliosi di vedere una madre finalmente tranquilla
00:39:08e serena, ho un compagno che mi dà anche questa serenità, degli ottimi ottimi amici
00:39:14e tutto quello che posso fare lo farò poi con l'associazione di Eco Italia Solidale
00:39:21di cui sono referente nel Lazio e quindi per quanto riguarda appunto il sociale, la violenza
00:39:25alle donne e quant'altro. Quindi diciamo che quella fase della vita l'ho proprio stracciata.
00:39:32Stracciata e anche nel tuo caso insomma messa poi al servizio del prossimo. Nel testo tu parli
00:39:41di silenzi, di incomunicabilità, di dolore che non trova voce. Quanto c'è in tutto ciò
00:39:49della Giuliana atleta che in qualche modo eravamo abituati a vedere per la propria resistenza
00:39:56fisica ed emotiva e qui invece la resistenza che tu hai portato sul palco?
00:40:04È il contrario. Nel senso la Giuliana ragazza allora, donna poi, hanno utilizzato lo sport
00:40:14per potersi, come dire, io dico non mandare il cervello in pappa, cioè fare sport, allenarmi
00:40:22due volte al giorno, tutti i giorni, fino alla domenica, le feste, tutto quanto mi serviva
00:40:28in qualche maniera per non pensare. Il momento che ho smesso di fare atletica ho comunque
00:40:34dovuto fare i conti con quella che era la realtà, la vita. Comunque le violenze poi hanno avuto
00:40:40un seguito, poi non ce l'ho fatta più, ho messo nero su bianco, non è bastato. C'è stato
00:40:46un primo spettacolo di una compagnia teatrale torinese che appunto ha portato in scena La Marciatrice
00:40:52e poi seguentemente il libro, quello appunto che ho detto, a cui ho dato praticamente fuoco,
00:40:59ma in realtà non ce l'ho da parte e sto aspettando di trovare il momento per mandarlo proprio
00:41:05completamente via, di mandare via le ceneri, come si dice. E posso aiutare a questo punto,
00:41:12mi sento talmente forte, talmente libera, esatta e libera, che posso permettermi di aiutare
00:41:23le altre donne e ho voglia di farlo in realtà.
00:41:26Senti, una Giuliana appunto che cercava nello sport la via d'uscita per non pensare, ti chiedo,
00:41:36non deve essere facile, mi risulta una domanda retorica quella che ti sto facendo, rivedere
00:41:41poi alcune scene della propria vita messe sul palcoscenico e interpretate. C'è stato
00:41:48un momento che per te, è stato un momento che ti ha messo particolarmente alla prova,
00:41:53ma lo stesso è nello scrivere libri perché c'è dolore, è vero che è terapeutico e catartico,
00:41:58è rielaborazione, però bisogna riprendere in mano quella fase lì, ne più nemmeno e metterla
00:42:04in forma artistica, è comunque una rielaborazione.
00:42:06Dico la verità, scriverlo è stata durissima perché per poterlo scrivere e farlo realmente,
00:42:15farlo totalmente così vero per quello che effettivamente avevo passato, è stata durissima.
00:42:24Il mio compagno al quale leggevo quello che scrivevo questo fino a un mese fa, un mese
00:42:29e mezzo fa, gli è venuta la castrite, ma non è tanto per dire che era veramente la
00:42:33castrite perché certe cose neanche gliel'avevo raccontate, perché il libro sicuramente era
00:42:38molto ma molto più duro del primo che già avevo fatto, questo che appunto avevo scritto
00:42:43ma che non andrà in stampa. I miei film sono corrente di quello che mi era successo, mi
00:42:49hanno accompagnato, mi hanno detto fai quello che vuoi, è importante che poi ti liberi.
00:42:53In effetti mi sono liberata. Portare in scena invece certi vicissitudini è stato durissimo,
00:43:00è stato talmente duro che ho perso 5 kg. Non è mai facile, però tutto questo devo dire
00:43:07è il libro, è i libri anzi, anche quello che non andrà. È servito, è servito finalmente,
00:43:14lo posso dire con tanta serenità, a 70 anni a farmi sentire una donna libera. Prima io
00:43:21cercavo di aiutare, ma in realtà probabilmente non ci riuscivo. Mi mascheravo, avevo sempre
00:43:26questo viso stampato, ma non perché volevo essere falsa o bugiarda, ma perché non volevo
00:43:32che gli altri si accorgessero di quanto io avevo passato, compresi i miei figli. Poi
00:43:36non ce l'ho fatta più ovviamente. Ed ora insomma eccomi qua. Veramente libero, è una
00:43:42sensazione bellissima.
00:43:44Anche perché io penso che per aiutare gli altri prima bisogna aiutare se stessi. Se non
00:43:49siamo arrivati a quello step lì, difficilmente, anche con tutta la buona volontà, siamo centrati
00:43:54per poter dare al prossimo. Almeno questo è il mio sentire, è il mio pensiero assolutamente
00:43:59personale che può essere vero come no, ci mancherebbe. Il titolo dello spettacolo, lo
00:44:06ripeto, Giuliana Ostinato Amore, no? Sembra che giochi su una ambivalenza. Da una parte abbiamo
00:44:12l'ostinazione che può essere forza, ma può essere anche prigione. Ecco, per te oggi,
00:44:17con questa Giuliana Nuova, che cos'è l'amore ostinato?
00:44:23Guarda, è inutile che io ti dica che in effetti l'amore ostinato è quello che ho avuto in precedenza. Io sono stata
00:44:30dieci anni e mezzo e di lì c'è stata un'escalation, un primo matrimonio fallimentare e poi una serie di
00:44:38violenze subite anche seguentemente, fino ad arrivare a questo rapporto di questo mio compagno, al quale
00:44:44però dicevo sempre, io sono sincera, tu sei una persona assolutamente diversa dagli altri, ma
00:44:51non potrò mai amarti. L'amore per me era quello dei figli, l'unico amore che avevo era quello dei
00:44:59figli e ovviamente dei miei genitori, della mia famiglia, ma il rapporto uomo-donna per me non
00:45:05esisteva più. Sono stata prigioniera, credimi, per troppi anni. Ho una sorta di amore, di bene,
00:45:14no, per quello che può essere un'amicizia vera, quello assolutamente sì. Ho una coppia di cui sono
00:45:22tantissimo amica e loro sono persone molto a posto, molto pulite, parlo di Pier Giorgio Benvenuti e della
00:45:30moglie Gloria, che è una psicologa ed è quella che mi ha portato poi, aveva capito perfettamente di
00:45:38cosa aveva ragione, mi ha portato a scrivere, a mettere nero su bianco, mi diceva poi se non lo vuoi pubblicare
00:45:44non ti preoccupare, intanto scrivi la parte peggiore della vita e così è stato e devo dire che in questo
00:45:51è stata molto in gamba. Infatti ho scritto, ho elaborato, ho fatto lo spettacolo e poi basta.
00:45:57La regia di Ferruccio Fumaselli, il contributo della musica, la danza, le parole hanno creato un
00:46:05linguaggio corale, no? Come siete riusciti a creare questo intreccio ricco di voci,
00:46:13di gesti? Come è andato il dietro le quinte per poi poter dare voce a così tanto dolore?
00:46:20Allora guarda, tutto ciò che riguarda la danza, dove c'era una ballerina appunto che rappresentava
00:46:28con un ballo, sembra banale ma con un ballo è riuscita a rappresentare totalmente la mia vita fatta di
00:46:35violenza. Poi ci sono state sicuramente delle musiche, c'è stato il regista che ha saputo lavorare ma io non
00:46:41avevo copione, non c'era proprio copione in scena, era tutto reale, di volta in volta venivano cambiate
00:46:49delle cose, ovviamente, ma in scena non abbiamo avuto nessun copione. Era la mia vita, era quella
00:46:55che già avevo scritto, era quella che ho scritto nella seconda parte, ma la seconda parte in realtà
00:47:01poi non è andata in scena. La mia vita, diciamo, forse è peggiore, non è andata assolutamente in scena
00:47:06che mai ci andrà. Tu dal mondo dello sport hai portato con te la disciplina, la tenacia, la fatica,
00:47:14vediamo anche una carrellata di foto storiche, di momenti di gloria tuoi. Giuliana, quanto ti ha aiutato
00:47:21questo, grazie regia, quanto ti ha aiutato questo bagaglio nella scrittura e poi anche nell'affrontare
00:47:28il palco? Diciamo che soprattutto per la specialità che io facevo, fatta di fatica, di sudore, di sofferenza,
00:47:38fatta di privazioni, mi ha aiutato nella vita nel senso che io utilizzavo lo sport per potermi in qualche
00:47:47maniera sfogare, realizzare, per far vedere quanto io fossi brava, perché fin da bambina ho dovuto a
00:47:53dieci anni e mezzo, insomma, subire degli abusi, subire la violenza non è mai facile, soprattutto
00:47:58ai miei tempi. Io l'ho tirata fuori quando ormai avevo 40 anni andando in psicoterapia, perché comunque
00:48:03poi mi ero ammalata, avevo anoressia, avevo bulimia, ho iniziato ad avere attacchi di panico, e allora
00:48:08tra l'altro 30 anni fa si conoscevano e non si conoscevano. Quindi mi ha aiutato poi invece la forza,
00:48:18la tenacia, l'ho messa nella tallica, mi ha poi aiutata nella vita. L'unico problema è che io sono
00:48:23una, io dico sempre, i risultati fatti nella tallica, nel mio caso sono stati al 60% fatti con la testa,
00:48:30al 40% con il mio fisio, con le mie gambe. Poi l'ho portata nella vita, ma in me è stato comunque
00:48:35un qualcosa che mi si è ritorto contro, perché a forza di dire io sono abituata a soffrire, la
00:48:43sofferenza giornaliera, io praticamente me la tenevo bella stretta dentro e non la dichiaravo,
00:48:52in realtà non l'ho dichiarata, l'ho dichiarata solo attraverso il primo libro.
00:48:56Quasi una condizione normale, no, non dico una zona di comfort assolutamente, però quasi un'abitudine,
00:49:04come se non ci potesse essere un'alternativa. E quindi tu poi costruisci tutto il tuo mondo
00:49:10intorno a questa percezione. Un'ultima domanda Giuliana, che cosa speri che da questo spettacolo
00:49:16e dalla tua produzione editoriale le persone si possano portare a casa come messaggio?
00:49:23Ma il messaggio è quello di non tenersi tutto dentro e di parlare, assolutamente di parlare.
00:49:30Per Giorgio Benvenuti, che è il presidente di Ego Italia Solitale, mi sta dando la possibilità
00:49:35eventualmente di pian piano di ritornare a quella che è insomma la mia vita di donna normale,
00:49:43no, faccio cose normali adesso, insomma, faccio la mamma, faccio la nonna, faccio la compagna
00:49:48e l'amica, punto. Ma mi dà la possibilità di ritornare a vivere anche nel sociale,
00:49:54perché poi a me interessa moltissimo il fatto di poter, anche semplicemente ascoltando,
00:50:01di aiutare donne. Io dico sempre, per favore, non dite, in genere, no, non dite a perché
00:50:09quella donna non ha lasciato il marito o il fidanzato o non ha parlato, perché io dico
00:50:15solo una cosa, che stare chiusi in una gabbia e non riuscire a venirne fuori è quanto di più
00:50:22sofferente e di quanto più difficile da poter fare. Le donne quando vengono maltrattate,
00:50:29maltrattate, quando vengono uccise, quando vengono picchiate, quando subiscono violenza
00:50:33psicologica, non è perché sono stupide, è perché in realtà sono talmente forti da rimanere
00:50:39lì fino poi ad arrivare alla fine, che poi vediamo, insomma, non dico tutti i giorni,
00:50:45ma quasi, no Francesca?
00:50:47È purtroppo già, è proprio così, quindi bisogna tendere una mano, ascoltare, percepire,
00:50:54fare rete e possibilmente in sospensione di giudizio tutto questo. Giuliana, io ti ringrazio
00:51:01tanto, sai, non solo per averci fatto rivivere alcuni momenti della tua carriera come marciatrice,
00:51:08ma soprattutto per averci portato in studio la tua vita e averci dato anche questo esempio
00:51:14di forza interiore e di riscatto, davvero, grazie, grazie, grazie.
00:51:18Sono io che ringrazio te Francesca, grazie.
00:51:21E un abbraccio a tutta la tua famiglia, goditela, tenitela bella, stretta, che poi sono queste
00:51:25le cose che contano e grazie ancora Giuliana Salce, davvero, grazie Giuliana.
00:51:30Grazie a tutti voi.
00:51:32E ora invece torna il nostro dottor Gaetano Messineo con la rubrica L'angolo della salute
00:51:39e chiaramente ascoltiamo che cosa ci racconta in questa puntata.
00:51:48Dottor Messineo, arriva l'estate e come tutti gli anni sappiamo che in tanti corrono ai ripari,
00:51:57ma spesso troppo tardi.
00:51:59Allora, quali consigli in vista della temutissima prova costume ed è ancora così temutissima
00:52:05effettivamente da uomini e donne?
00:52:07Sì, effettivamente iniziano ad aumentare le telefonate dei pazienti che io definisco balneari
00:52:15perché sono quelli che si presentano spesso e volentieri in questo periodo dell'anno
00:52:20con il solo obiettivo di sostenere una prova costume decente secondo le loro, ovviamente,
00:52:29secondo i loro canoni.
00:52:31Spesso a causa di questo motivo si ricorre a delle diete molto drastiche, molto sbagliate
00:52:41ovviamente dal punto di vista tecnico e che portano a un risultato molte volte anche
00:52:48non buono, non adeguato.
00:52:51Il motivo è che sono diete che non fanno ridurre realmente i livelli di grassi corporei,
00:52:59ma riducono il volume corporeo, quindi sia di masse muscolari sia di massa grassa, per
00:53:04cui l'effetto estetico alla fine non è che sia proprio bello da vedere.
00:53:09E poi c'è sempre l'effetto yo-yo che è dietro l'angolo in questo caso, arriviamo a settembre
00:53:14che abbiamo ripreso peso con tutti gli interessi.
00:53:17Esatto, ma poi ripeto il risultato estetico non è ottimale, quindi più che ricorrere a
00:53:24delle diete drastiche il consiglio che do sempre è quello di aumentare fortemente l'attività
00:53:31sportiva e possibilmente non di tipo cardiovascolare, o meglio, non solo di tipo cardiovascolare,
00:53:38ma di fare un'attività che porti uno stress meccanico sul muscolo abbastanza importante
00:53:44in modo da tenere un muscolo tonico, un muscolo denso che dia un aspetto estetico definito
00:53:52diremmo volgarmente, no? E al tempo stesso, certo, fare qualcosa dal punto di vista cardiovascolare
00:53:58che ci aiuti a ridurre, ad aumentare il dispendio calorico giustamente nella giornata in modo
00:54:06da dimagrire il più possibile quello che si riesca.
00:54:10Tra l'altro sappiamo che il periodo primavera-estate è un periodo in cui si presentano anche delle
00:54:15problematiche, l'avevamo visto a livello gastrico in qualche puntata fa, dottore.
00:54:20Sì, ci sono delle problematiche sicuramente a livello gastrico, come avevamo già parlato
00:54:26nell'intervista precedente. Poi si presentano in questo periodo anche problemi dal punto
00:54:34di vista intestinale, spesso legate all'astipsi, coprostasi, che porta anche ad avere degli effetti
00:54:43sul microbiota intestinale, quindi delle disbiosi, addome gonfio, che ovviamente, essendo
00:54:49che iniziamo a scoprirci, dà molto fastidio, soprattutto alle donne, dal punto di vista estetico.
00:54:55Poi ci sono le problematiche legate all'aumento della temperatura, quindi problematiche legate
00:55:01più al sistema cardiocircolatorio, quindi al linfatico, al venoso, quindi problematiche
00:55:09legate a ritenzione idrica, soprattutto negli arti inferiori.
00:55:12C'è anche il problema della pressione bassa per chi ne soffre.
00:55:15Esatto, perché l'aumento del caldo crea una vasodilatazione e una conseguente riduzione
00:55:23della pressione sanguigna. Quindi spesso chi soffre già, chi è un po' ipoteso, durante
00:55:29l'inverno, d'estate inizia ad accusare parecchio questa problematica.
00:55:32Dottore, mi viene in mente ritenzione idrica, bisogno di drenare, pressione bassa, eccetera,
00:55:39eccetera. Le chiedo, con il caldo, le quantità di acqua corrette, quali sono? Si può integrare
00:55:46anche con delle tisane, per esempio?
00:55:48Allora, i livelli di base di idratazione dovrebbero essere circa 3 litri di acqua al giorno, nel periodo
00:55:55più caldo ovviamente, adesso intorno ai 2,5. Poi nel periodo più caldo è arrivare sicuramente
00:55:593 litri. Magari, per i problemi di pressore, aggiungere un po' di sali minerali a uno di
00:56:06questi litri di acqua bevuto durante la giornata. E sicuramente l'utilizzo di tisane può essere
00:56:13utile. Spesso io faccio usare qualcosa che abbia il gambo d'ananas, che aiuta molto il
00:56:22drenaggio della ritenzione idrica, oppure dello zenzero. Una tisana che mi ricordo molto
00:56:28utile, ecco, se volete prendere spunto, tisana fatta con zenzero, lime e un leggero dolcificante
00:56:34che può essere lo sciroppo di acabe o anche amara per chi piacesse, che è molto utile
00:56:39sia dal punto di vista digestivo, perché crea un effetto stomacico, quindi antiacido, lo
00:56:45zenzero, aumenta la mobilità intestinale, quindi aiuta anche a scaricarsi e sicuramente
00:56:51è una cosa molto rinfrescante in questo periodo dell'anno.
00:56:54Non a caso viene consigliato anche durante la gravidanza. Assolutamente sì.
00:56:58Dottore, in chiusura, questo ci aiuta forse avendo anche un gusto diverso rispetto all'acqua,
00:57:05è vero che il caldo invita a bere e a reidratarsi, però per chi fa fatica a bere tutti questi
00:57:10litri al giorno, che cosa ci consiglia? Ci sono anche delle app, per esempio, che ci fanno
00:57:16una sorta di reminder e di diluire l'apporto idrico durante tutto l'arco della giornata,
00:57:23magari anche la notte, se ci si sveglia, prendere un bicchiere?
00:57:27Ma sicuramente se ci si sveglia prendere un bicchiere, ma poi la cosa che consiglio sempre
00:57:34è di bere regolarmente durante la giornata, non fare mai dei boli idrici tutti raccolti
00:57:42in un breve periodo di tempo. Ma l'idratazione andrebbe, è un processo che va fatto durante
00:57:50tutta la giornata a intervalli regolari. Per quanto riguarda il discorso legato al gusto,
00:57:55adesso ci sono molti prodotti in commercio anche di buona qualità. Per esempio, una cosa
00:58:00che piace molto e chi aiuta anche dal punto di vista venoso potrebbe essere l'utilizzo
00:58:06dei frutti rossi. Ci sono diverse preparazioni che si possono aggiungere all'acqua sotto forma
00:58:12di sciroppi piuttosto che di polveri da sciogliere che insaporiscono e solitamente i frutti rossi
00:58:19sono dei gusti molto apprezzati. Comunque aggiungere dei profumi, possiamo chiamarli,
00:58:27all'acqua senza aggiungere calorie può essere sicuramente un'ottima soluzione.
00:58:36Grazie, grazie anche al dottor Messineo. Siamo in chiusura quasi di puntata, l'ultimo
00:58:46ospite in scaletta. Riprendiamo, ve l'avevo detto, appunto a parlare di green, ma questa
00:58:52volta lo facciamo nell'ambito prettamente industriale, con un'attenzione particolare
00:58:58peraltro rivolta anche alla sicurezza aziendale. Il nostro ospite in collegamento è Umberto
00:59:04Visenzi, CEO di Givi Spa. Umberto, ben trovato anche a te, buongiorno.
00:59:10Buongiorno, buongiorno a tutti.
00:59:12Allora, tu ci porti la vostra storia, la storia di un marchio importante e attraverso il know-how
00:59:19ci fai capire come un'industria, un'azienda di grosse dimensioni può, come dire, convertirsi
00:59:26e portare avanti tutto il discorso green. Quindi qual è la storia del marchio K-Moto
00:59:33e anche come si è evoluto in questi anni per rispondere a queste esigenze?
00:59:40Allora, il brand K-Moto è stato fondato nel lontano 1956 ed è stato acquisito dal mio
00:59:48nonno nel 1991. Questo brand ha subito numerosi cambiamenti, nel senso, tanto per cominciare
00:59:55proprio dal logo stesso, che una volta era scritto con la C e successivamente è stato
01:00:01trasformato da mio nonno con la A e da qui è nato, diciamo, il K che è poi diventato
01:00:07K-Moto. Sicuramente questo marchio rappresenta una storia italiana fatta di passione, di cura
01:00:14ingegno, ma soprattutto tanta passione per quello che è il mondo, diciamo, dei motori.
01:00:20Diciamo che ci sono stati molti prodotti iconici durante questa storia, sicuramente siamo partiti
01:00:26da tutta la gamma di bauletti e successivamente questa gamma chiaramente è cresciuta nel tempo,
01:00:34si è spostata su attacchi più specializzati, è andata a paramotori, alle borse morbide,
01:00:41ai caschi, quindi diciamo che c'è stata una grandissima evoluzione di questo brand,
01:00:47non solo chiaramente nella parte di prodotti, ma anche nella parte della commercializzazione,
01:00:52in quanto il brand è un brand italiano che ha origini a Brescia, ma chiaramente è stato
01:00:57trasportato nella parte commerciale nel mondo.
01:01:01Senti, è un'azienda, appunto l'ho detto in premessa di intervista, Umberto, che da alcuni
01:01:08anni ha intrapreso un percorso che punta verso la completa sostenibilità dei propri prodotti.
01:01:15Quali sono state le tappe fondamentali di questo processo?
01:01:21Beh, allora io partirei, diciamo, dalla progettazione, tanto per cominciare, la maggior parte
01:01:28dei nostri prodotti sono progettati qua in Italia, a Brescia, e ogni tanto ci piace
01:01:33chiamarli prodotti a chilometro zero perché numerosi sono ancora prodotti qua in Italia,
01:01:38qua nel raggio di 10 chilometri, quindi diciamo che questo è il primo modo per rendere sostenibile
01:01:44un prodotto.
01:01:46Sicuramente c'è stato un occhio di riguardo per tutta la questione del processo produttivo,
01:01:52per esempio sull'efficienza, è stato un tema che negli ultimi anni abbiamo affrontato
01:01:58diverse volte, quindi il primo risparmio è l'efficienza. Successivamente ci siamo concentrati
01:02:03sui cicli di produzione, quindi abbiamo cercato in alcuni casi, in alcuni prodotti di eliminare
01:02:08processi quali la verniciatura, offrendo un prodotto colorato e quindi diciamo offrendo
01:02:14qualcosa di diverso dal solito nero, ma cercando di salvaguardare sempre anche l'ambiente.
01:02:20Successivamente noi siamo un'azienda che principalmente lavora plastiche, quindi tutti i nostri prodotti
01:02:26sono chiaramente riciclabili a fine vita, quindi questa è una cosa molto importante
01:02:31per noi. Successivamente le nostre aziende, i nostri plan produttivi sono dotati di pannelli
01:02:35solari e all'interno dei nostri prodotti sono state eliminate le istruzioni e sono state
01:02:41sostituite con dei QR code in cui una volta scannerizzati col telefono è possibile accedere
01:02:46direttamente a dei video o video istruzioni che siano. Una grande attenzione sicuramente c'è
01:02:52stata anche dal punto di vista di packaging, in quanto siamo passati a packaging 100% in
01:02:58cartone, a partire anche dallo scotch e dalla plastica al cartone, fino ad arrivare all'ultimo
01:03:03uno degli ultimi prodotti che abbiamo lanciato che è un bauletto che si chiama K4009, è stato
01:03:09lanciato con un materiale per la maggior parte riciclato che abbiamo chiamato KBlue Plast e
01:03:17diciamo che questo è il nostro impegno. Chiaramente l'hai detto tu da solo e infatti
01:03:23oggi uno dei motivi per cui siete qui a parlarne e a portare il vostro esempio virtuoso è proprio
01:03:28il fatto che la vostra materia prima è la plastica e sappiamo quanto sia inquinante, per
01:03:34cui lavorare a tutto tondo come ci stavi spiegando intorno al problema permette poi di canalizzare
01:03:41le soluzioni nel modo migliore e più alternativo. Umberto dicevamo all'inizio quando ti ho presentato
01:03:48un'attenzione particolare rivolta anche alla sicurezza aziendale e quindi va di pari passo
01:03:54a quello che è il rispetto per l'essere umano in ogni fase del processo produttivo, questa
01:04:00è un'altra cosa che mi sta molto a cuore, in che cosa si concretizza questo che io ho appena
01:04:06detto? Allora per parlare di questo tema bisogna partire chiaramente dalla prima fase
01:04:12che è la fase di progettazione, quindi quando viene progettato un prodotto si pensa già
01:04:16alla sua realizzazione, quindi si va proprio nel concreto, non è solo una questione di design
01:04:21e di materiali ma anche come lo realizzo e in che modo lo realizzo. Diciamo che la nostra
01:04:27rivoluzione è iniziata ormai da più di 30 anni fa che è quella dell'automazione,
01:04:33quindi diciamo che cerchiamo di alleggerire il lavoro delle persone tramite l'automatismo
01:04:38e quindi questo sicuramente è stato un grandissimo aiuto a tutto il personale e l'altra parte
01:04:45come ripeto è il saper progettare prodotti che riescano a rendere al meglio le condizioni
01:04:53delle persone che lavorano all'interno dell'azienda, quindi curare sicuramente il discorso del montaggio,
01:04:59nel nostro caso i nostri prodotti la maggior parte vengono assemblati, quindi cercare di
01:05:04non far ripetere troppe operazioni all'operatore, non ripetere sempre le stesse operazioni e
01:05:10così via, quindi questa è la nostra attenzione che dedichiamo durante tutte le fasi a partire
01:05:15dalla progettazione. Non è quindi sinonimo di sostituzione del personale, del capitale
01:05:20umano attraverso l'automatismo, ma è un modo per alleggerire e rendere meno alienante,
01:05:27fammi passare il termine tra virgolette quello che è il processo della catena produttiva.
01:05:35Umberto perché si può parlare nel vostro caso di design circolare? Ci puoi spiegare meglio
01:05:41che cosa si intende? Allora diciamo che è un tema molto importante, soprattutto negli ultimi
01:05:50anni, parlare di design circolare, in quanto con design circolare intendiamo sempre la ricerca
01:05:57per materiali picologici, cerchiamo di progettare idee molto più durevoli, quindi prodotti molto
01:06:04più durevoli. Una delle qualità diciamo dei nostri prodotti è proprio quella di durare tanto
01:06:09nel tempo. L'azienda K ormai ha quasi l'anno prossimo, compierà 70 anni ed è incredibile
01:06:16quando certe volte si vedono bauletti o prodotti comunque che hanno più di 30-40 anni, quindi
01:06:22secondo noi avere proprio questa idea di design circolare è l'avere questi prodotti che comunque
01:06:29continuano a essere utilizzabili e quindi è anche una fonte non tanto di risparmio ma è ecologico
01:06:36anche nel confronto del consumatore finale, nel senso che un cliente può tenersi un suo bauletto
01:06:4130-40 anni, capisce bene che è un bel valore aggiunto secondo noi. Poi per quanto riguarda
01:06:50sempre il design circolare ci siamo impegnati con gli ultimi prodotti a cercare di alleggerire,
01:06:55quindi studiare diciamo delle geometrie un po' più strutturali rispetto ai modelli
01:07:01precedenti in modo tale da andare ad assottigliare certe zone senza compromettere chiaramente quella
01:07:07che è la sicurezza e la qualità di tutti i nostri prodotti.
01:07:11Umberto un'ultima domanda, siamo in chiusura di puntata. Progetti futuri che chiaramente
01:07:17siano in linea a questa direzione intrapresa e che portate avanti?
01:07:23Allora diciamo che l'innovazione è il nostro mestiere, quello che vogliamo cercare di fare
01:07:29nel futuro è partire da quello che siamo stati per quasi 70 anni e trasportarlo nel futuro,
01:07:35quindi continuare a creare prodotti che stanno sempre più vicino al consumatore finale, quindi
01:07:40il motociclista e continuare a rivolgerci a un pubblico che è sempre più, è sempre in crescita
01:07:46ma è sempre più giovanile, quindi il brand K è forte perché riesce a vivere le mode
01:07:52del momento, quindi crea dei prodotti al passo con i tempi.
01:07:59Io ti ringrazio tanto Umberto e ti chiedo di associarmi come faccio sempre con l'ultimo
01:08:04l'ultimo ospite della puntata a me per salutare chi ci ha guardato da casa, sempre più numerosi,
01:08:11grazie davvero, grazie a tutti gli ospiti, grazie a te Umberto Visenzi e grazie alla regia,
01:08:17appuntamento come sempre alla prossima puntata e alla prossima settimana, grazie ancora a tutti.
01:08:41Grazie a tutti.
01:08:49Grazie a tutti.