00:00Eppure non è un nome che si dimentica. Quell'abitudine italica di sorseggiare un liquido denso e nero dovrebbe ricordarcelo tutti i giorni Federico Caffè.
00:10E invece? Nella notte fra il 14 e il 15 aprile del 1987 spariva nel nulla un uomo minuto e riservato che aveva messo la passione per l'economia e per l'insegnamento al centro della sua vita.
00:22Era Federico Caffè ed era nato il 6 gennaio del 1914, giusto 100 anni fa. Docente universitario storico del pensiero economico, Caffè insegnò a lungo a Roma e a Pescara, sua città natale ingrata e poco riconoscente.
00:38Talvolta lo ha ricordato, sì, una targa, un convegno, una via, ma poco di più.
00:42Federico Caffè ebbe diverse esperienze di insegnamento anche all'estero, poi tornò nella capitale e iniziò una lunga carriera universitaria e anche una prestigiosa carriera pubblica.
00:54Antifascista negli anni della guerra, vicino al riformismo cattolico negli anni 50, poi attento e critico consigliere del sindacato unitario,
01:01il professore fu uno dei maggiori diffusori della dottrina keynesiana, della quale colse gli elementi innovativi.
01:09Spesso se la prendeva con le borse e con la speculazione impazzita.
01:12Addirittura arrivò a proporne la chiusura, probabilmente scorgendo lui per primo guasti e deviazioni che gli altri avrebbero visto solo molti anni più tardi.
01:22Convinto che, poiché il mercato è una creazione umana, l'intervento pubblico debba essere una componente necessaria e non un elemento vessatorio,
01:30Caffè studiò attentamente il welfare, la distribuzione del reddito, i difetti connaturati al sistema mercato e il bisogno di assicurare occupazione e protezione sociale, soprattutto ai più deboli.
01:41Forse è a ben vedere questa la differenza tra riformismo e rivoluzione, solo che ad un certo momento ci si accorge che in molti paesi la rivoluzione è soltanto verbale e velleitaria.
01:52Si preferisce allora accendere una luce dove possibile, sia pure quella di darsi da fare perché i giovani non escano troppo delusi da una discussione di lauree.
02:01I giovani lo amavano per la lucidità espositiva, la vehemenza contro le ingiustizie, la prosa colta ed essenziale.
02:08Il professore non si stancava mai di trasmettere il suo sdegno di fronte all'idea che un'intera generazione di giovani debba considerare di essere nata in anni sbagliati e debba subire come fatto ineluttabile il suo stato di precarietà occupazionale.
02:24Cosa sia accaduto quella notte a Roma non si è mai saputo. Sul comodino del professore furono trovati solo l'orologio, i documenti e gli occhiali.
02:32Ma forse c'era anche il dolore per l'età della pensione che l'aveva allontanato per sempre dai suoi ragazzi.