Andrea Zorzi, ex campione della Nazionale di Velasco, ha conquistato il pubblico di Atri, con un racconto intenso, divertente e ispiratore della propria esperienza umana e sportiva.
Grande partecipazione e grande coinvolgimento emotivo per lo spettacolo “La leggenda del pallavolista volante”, andato in scena mercoledì 4 giugno al Teatro Comunale di Atri.
L’iniziativa, promossa dal CSI Teramo e da ADSU Teramo all’interno del progetto ADSU PRO TER, ha rappresentato un esempio concreto di come lo sport possa diventare veicolo di cultura, educazione e coesione sociale. Due i momenti che hanno scandito la giornata: lo spettacolo del mattino dedicato agli studenti delle scuole locali, e quello serale aperto al pubblico, che ha registrato il tutto esaurito. L’evento ha dimostrato ancora una volta l’efficacia della sinergia tra CSI Teramo e ADSU Teramo, impegnati nel portare iniziative culturali e sportive nei territori interni della provincia. Il progetto ADSU PRO TER, sostenuto dall’Unione Europea tramite il programma NextGenerationEU e dal Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, continua a promuovere il benessere giovanile attraverso attività accessibili e di qualità.
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03:59Ah io rispettavo tutti perché mi hanno educato a non mettere mai in discussione l'autorità
04:04Barroco sindaco maresciallo maestro non devono essere mai messi in discussione
04:11e che non significa che hai sempre ragione ma piuttosto che rischia di entrare in conflitto
04:16L'autorità va rispettata a prescindere
04:23E poi inizia a prescindere
04:53e quindi la scommessa era ricordarsi anche la scommessa era ricordarsi anche solo il copione, muoversi con tranquillità sul palcoscenico
04:59Il fatto poi è stato che da attore da attore è un altro circolo vicino, ma in fondo sono tutte sorprese bellissime che in questi anni mi hanno riempito la vita perché devo dire che le esperienze fatte in tanti contesti diversi, con tanti pubblici diversi è molto molto piacevole. Sono felice anche perché in realtà sembra funzionare con generazioni diverse. C'è qualcuno che è talmente giovane che nulla sa degli anni 90 però segue una storia che ha un suo senso.
05:29si ricorda perfettamente le partite e chi non conosce lo sport trova una storia interessante
05:33e con alcuni momenti molto belli, quindi felici di questa opportunità, di questo regalo che mi ha fatto il mondo del teatro,
05:39per il resto è molto affascinante.
05:41Io credo che questo spettacolo abbia avuto un certo successo perché non è costruito per dare messaggi specifici
05:46che sono come sempre difficili da dare.
05:51Quello che noi abbiamo fatto in questo caso con Nicola Zavagli che è l'autore e regista
05:54e con Beatrice Visibeli che è la splendida attrice, è raccontare una storia che pur essendo riconosciuta
06:00perché è una storia vincente, all'interno c'è tanti inciampi, c'è tante cose strane,
06:04c'è un inizio per esempio in cui la pallavolo è semplicemente l'occasione per stare in mezzo a gente alta,
06:09ci sono tante vittorie, ci sono alcune sconfitte molto dolorose, ripartenze, poi cambio della vita in giovane età,
06:15quindi in realtà la cosa per me molto interessante è che non c'è un messaggio specifico dovete fare in questo modo,
06:20quello che ci tengo a dire è che in questo momento storico l'importante è non commettere l'errore di pensare
06:26che lo sport si riduca solo nel valutare vittoria e sconfitta,
06:29se no si rischia di dividere il mondo tra vincenti e perdenti,
06:32tra chi è successo e chi fallisce.
06:35E' chiaro, lo sport ha le sue regole, non si può togliere la competizione dello sport
06:38e quindi per me l'idea è fate sport, provateci,
06:41quando lo fate pensate che è l'unica cosa che conta, ma poi la vita è più grande di una singola partita.
06:46Questo mi pare essere qualcosa che possiamo condividere,
06:48soprattutto in un momento nel quale la performance sembra essere un obbligo per tutti
06:52e il mondo viene diviso tra chi è successo e chi è fallito.
06:56L'ultimo meraviglioso recupero l'ha fatto poco tempo fa e si vede che era destino,
07:04ma è stata la sua più bella, immensamente bella azione,
07:11merito di quella splendida danzatrice volante che aveva sposato
07:18che gli ha morbidamente alzato un palleggio praticamente perfetto
07:27e lassù dalla manona di Zorro al posto di un'amicidiale schiacciata
07:34scintillò un'improvvisa carezza e lui assaporò la sua la loro più grande vittoria.
07:47Le ferite si rimarginarono e la separazione fu di nuovo unione
07:55e l'amore si riempì di luci, di rinnovato futuro
08:01e di qualche inevitabile, immancamile litigata,
08:06ma per forza vedrai, pallabolista sempre volante,
08:10Il marito sempre rompe i coglioni.
08:12È un grande campione sportivo, uno dei migliori,
08:19uno che ci ha fatto sognare volando
08:22e nella vita è proprio un uomo normale.
08:32Magari è un po' alto, Zorro, ma quanto sei alto?
08:40Da ragazzina nel mio paese, che si chiama San Casciano,
08:45uno dei pochissimi sport che si potevano fare alle ragazze
08:49era la pallavolo.
08:51Io in realtà facevo danza, ma come sport, insomma,
08:55ci ho provato, ci ho provato
08:56e quindi con grande soddisfazione ho presenziato
09:00in alcune partite seduta serenamente in panchina,
09:05non alzandomi mai da lì.
09:07Non era proprio, cioè, non era il mio,
09:12l'ho provato a fare.
09:15Nessuno mi avrebbe mai detto
09:17che io sarei stata a riscaldarmi in un camerino,
09:21a volte in uno spogliatoio,
09:23col più grande campione,
09:25attraverso un'altra cosa,
09:27cioè nella vita a volte si raggiungono le cose.
09:30Credo, cioè, tutte quelle che hanno poi giocato a pallavolo,
09:33un po' meglio, sicuramente meglio di me,
09:36sono venute a vedere questo spettacolo,
09:38perché comunque la vita mi ha portato
09:40a cambiarmi, a riscaldarmi nei camerini
09:44con Andrea Zorzi,
09:45uno veramente dei più grandi campioni
09:48che il mondo ci riconosce.
09:50Quindi la vita non si sa dove ti porta,
09:52si fa, si prova,
09:54non è il risultato che conta,
09:55magari il risultato lo si prende da un'altra parte,
09:58e non importa, va bene quello.
10:01Il risultato spesso è solo la serenità e la felicità.
10:05Fate sport se potete, è un invito profondo,
10:07ma non trasformate il risultato dello sport
10:09come se fosse l'unica cosa che conta nella vita.
10:12Questo è un problema perché in tanti lo diciamo,
10:14e in pochi poi lo confermiamo,
10:16ma questa è sinceramente la cosa che voglio condividere con voi.
10:18Per davvero non cadete vittima di questo cosiddetto mondo a somma zero,
10:23che vuol dire che nello sport,
10:24quando si gioca,
10:26una squadra vince e l'altra perde,
10:28o viceversa, non c'è mediazione.
10:31Questi sono giochi a somma zero.
10:33La nostra vita, le nostre relazioni,
10:35non sono giochi a somma zero.
10:36Sono qualcosa che condividiamo con gli altri.
10:38Quindi bene lo sport,
10:39ci mancherebbe altro, facciamolo,
10:41può far bene a noi,
10:43anche al nostro corpo,
10:44ma non trasformiamolo come se fosse il modello da seguire