Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • 04/06/2025
https://www.pupia.tv - Roma - Social media e Digital manager nella Pa: numeri e prospettive per la nuova figura professionale del settore pubblico - Conferenza stampa di Federico Mollicone (04.06.25)

#pupia
Trascrizione
00:00Ho il benvenuto e vi ringrazio per essere qui oggi a questa conferenza stampa sul social media digital manager nella pubblica amministrazione.
00:09Per me è un onore e un piacere moderare questo incontro che durerà poco meno di un'ora
00:16e che rappresenterà un momento di riflessione e di confronto su una delle trasformazioni più significative che sta interessando e che interesserà la pubblica amministrazione.
00:25Appunto quella dell'introduzione di questa figura come da ultimo decreto sulla PIA.
00:32Permettetemi di dire che penso sia uno dei tanti tasselli che sta facendo cambiare volto alla PIA
00:38e in questo modo si avvicina sempre più ai cittadini con nuovi linguaggi e linguaggi più trasparenti.
00:46Quindi nel corso di questa ora ascolteremo voci autorevoli e ascolteremo anche qualche dato.
00:51Non mi dilungo oltre, lascio la parola ai relatori.
00:56Abbiamo un video introduttivo da parte di Francesco Di Costanzo, presidente di PIA Social e di Fondazione Italia Digitale.
01:06Buonasera a tutti.
01:07Innanzitutto grazie della presenza.
01:09Purtroppo, come vedete, non posso essere lì con voi per un impegno familiare imprevisto e non rimandabile.
01:17Però volevo esserci perché, come sapete, io personalmente, tutta PIA Social e Fondazione Italia Digitale,
01:24ci teniamo tantissimo a questo obiettivo raggiunto, a questa svolta storica dell'istituzione del social media e digital manager
01:32nella pubblica amministrazione.
01:34Oggi ci sarà Giuseppe Ariano, che è un fondatore ed è del direttivo nazionale di PIA Social,
01:40che farà l'introduzione sia di PIA Social che di Fondazione Italia Digitale.
01:46Io ci tenevo a ringraziare ovviamente la nostra comunità, il direttivo e tutti coloro che hanno lavorato a questo importante obiettivo.
01:56Io ci tenevo a ringraziare i parlamentari, gli onorevoli, che oggi partecipano e che hanno soprattutto lavorato
02:05e portato avanti la norma fino all'approvazione finale e quindi a una svolta, come dicevo, storica per tutto il mondo
02:12della PIA, della comunicazione, dell'informazione e direi del digitale a 360 gradi.
02:18Quindi gli onorevoli Mollicone, Casu, Iaria e Tenerini.
02:23Ci tengo a ringraziare Paolo Vicchiarello, il capo dipartimento Ministero pubblico e amministrazione,
02:29che ovviamente ha lavorato insieme a tutto il team della funzione pubblica.
02:37Il ministro Zangrillo, insomma, sono stati fondamentali nel portare avanti questa norma
02:44e ovviamente oggi sono fondamentali anche per quello che dovremo fare da qui in avanti
02:50e che noi come PIA Social e Fondazione Italia Digitale speriamo che sia fatto nel più breve tempo possibile
02:57e soprattutto ci mettiamo come sempre a disposizione.
03:01Ringrazio Alessandro Fonti che modera oggi questo appuntamento di Biston Cine Partners
03:08e ringrazio Alberto Marinelli e Lucia D'Ambrosi della SISC, dei corsi di laurea in Scienze e la Comunicazione.
03:17Li ringrazio di ESC, così come ringrazio Carlo Bartoli che è il Presidente dell'Ordine dei giornalisti
03:23che oggi non c'è ma che ha dato grande disponibilità nel proseguo di questo lavoro
03:29che unisce varie professionalità ma che soprattutto ha l'obiettivo di mettere insieme
03:35finalmente direi il mondo della comunicazione, dell'informazione, in generale il mondo della comunicazione pubblica digitale
03:44per avere più opportunità, per creare nuovi posti di lavoro, per creare finalmente quel riconoscimento
03:54che è mancato per tanti anni. Mi fa piacere che sia Giuseppe Ariano a raccontarlo almeno in parte
04:02perché incarna proprio la figura del social media manager che ha lavorato per tanto tempo
04:08sia a livello nazionale che a livello locale e che finalmente insieme a tutti noi festeggia
04:14l'istituzione di questa figura e quindi finalmente una PA che mette al suo interno una figura centrale
04:22fondamentale di grande responsabilità nel lavoro di tutti i giorni.
04:27Vi do qualche dato rapido, l'Istituto Piepoli e Tallinn Garden, oltre il 40% dei giovani
04:34sceglierebbe come professione nel mondo del digitale quella del social media manager.
04:40In questa norma è stata aggiunta la parola digital che è molto importante perché apre ai mondi
04:48dell'intelligenza artificiale, della realtà virtuale, di tutto quello che può essere abbinato
04:53alla comunicazione e che va conosciuto bene e appunto ha bisogno di professionalità
04:59che lo sappiano portare avanti.
05:02Altri due dati, se andiamo a estrapolare dal LinkedIn la figura del social media manager
05:08e quindi chi dichiara di svolgere questa figura in Italia e anche nelle maggiori aree
05:13metropolitane italiane siamo oltre le 830.000 unità.
05:19Quindi capite che è un settore che potenzialmente può avere nuove opportunità e che può andare
05:25ad aiutare anche la pubblica amministrazione e anche con quelli che saranno i possibili nuovi
05:31ingressi. Se andiamo a vedere anche quanti sono effettivamente che svolgono queste attività
05:40all'interno della pubblica amministrazione siamo circa 20.000 unità.
05:45Unità che fanno parte del mondo del giornalismo, della comunicazione e appunto anche figure
05:50che non sono né giornalisti iscritti all'albo né comunicatori pubblici tradizionali.
05:56Questo significa che oggi è importante e questo è un momento importante per iniziare
06:01a parlarne e poi saranno appunto Paolo Vicchiarello, i parlamentari, gli altri che ci lavoreranno
06:08insieme a noi a dirci la strada che verrà scelta. Però è importante sicuramente dare
06:14una linea oggi alle PA e anche ai singoli che se ne occupano per sapere come far sì che
06:22questa norma entri poi nella normalità della pubblica amministrazione e quindi quali competenze,
06:29quali inquadramento, quale percorso formativo per arrivare a fare questo mestiere dentro
06:36il settore pubblico e quindi si parte dal personale esistente, tantissimi che hanno bisogno
06:43di un riconoscimento finalmente di un nome e un cognome dentro la pubblica amministrazione
06:48per un mestiere che svolgono da anni per poi arrivare alle nuove assunzioni che saranno
06:53decide e che però andranno guidate tra virgolette con dei bandi dove noi sappiamo qual è, ripeto,
07:02la professionalità, le competenze, l'inquadramento, la formazione e via dicendo. Io vi ringrazio,
07:09vi lascio al dibattito e ovviamente ci vediamo presto, ci saranno tantissime altre occasioni
07:14in cui parlare di questa tematica. Grazie e buon lavoro a tutti.
07:18Grazie a Francesco Ricostanzo per il video che ci ha inviato. Travolgiamo leggermente
07:30quello che era l'idea iniziale dei lavori per esigenze di agenda, esigenze di aereo, oserei
07:36dire. Onorevole Ieria, prego. Sì, grazie, sarò brevissimo ma ci tenevo a salutarvi di persona,
07:41poi seguirò sulla web tv della Camera il proseguo della conferenza stampa. Io ringrazio a voi
07:48di aver segnalato questo emendamento al sottoscritto e anche agli altri miei colleghi parlamentari
07:55e ho avuto anche l'onere e l'onore di segnalarlo come emendamento che è andato poi in discussione
08:04e poi in approvazione. Un meccanismo perverso che purtroppo noi parlamentari dobbiamo fare
08:10spesso per portare in discussione alcuni emendamenti, quindi sono contento che questa
08:16nuova figura sia riuscita ad entrare nelle pubbliche amministrazioni proprio per anche
08:23quello che è stato detto prima, perché l'evoluzione della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni
08:27va di pari passo con l'evoluzione dell'uso dell'intelligenza artificiale nelle pubbliche
08:32amministrazioni. Quindi avere una figura che faccia da, diciamo, trade union tra la comunicazione
08:38classica, le competenze digitali classiche e le nuove attività che l'intelligenza artificiale
08:43porterà è fondamentale, proprio perché l'intelligenza artificiale lavora con un linguaggio, è una
08:50macchina che viene interrogata da un linguaggio, quindi più questo linguaggio è attento e capace
08:56di creare delle domande e delle risposte corrette, più questa tecnologia nella pubblica
09:03amministrazione sarà impattante, importante e performante. Quindi vi saluto, sono stato
09:09brevissimo e sono molto contento di essere stato utile, mi sono guadagnato parte del mio
09:16l'auto stipendio per aver portato a casa questo piccolo risultato insieme agli altri colleghi.
09:22Grazie mille.
09:26Grazie onorevole Iaria per la presenza e buon volo.
09:37Allora, l'onorevole Iaria ha sottolineato un qualcosa che di costanza aveva già accennato
09:42nel suo intervento introduttivo, ovvero in qualche modo questa parola digital all'interno
09:47della dicitura social media e digital manager che richiama all'intelligenza artificiale.
09:52quindi io penso sia, io mi sento particolarmente contento di moderare questo incontro anche
09:58perché non è comune che tutti quanti i partiti politici si trovino concordi nell'istituire
10:05una nuova figura. Lascio la parola all'onorevole Casu per il suo contributo.
10:11Allora, lasciamo la parola all'onorevole Tenerini. Un dato che mi aveva colpito nell'intervento
10:23di Costanzo è anche legato ai numeri che ha evidenziato, quindi mi ero appuntato questo
10:28che secondo LinkedIn si parla di 800.000 unità che dichiarano risvolgere il social media
10:35manager nel mondo privato e circa 20.000 nel mondo dell'APA.
10:41Grazie, anch'io mi associo a ringraziamento per questo appuntamento e per un tema che chiaramente
10:47se lo abbiamo portato come parlamentari all'attenzione dell'iter, insomma dello svolgimento dei nostri
10:54lavori, perché è un tema che chiaramente ci è stato segnalato ma abbiamo recepito e ritenuto
10:59attinente in qualche maniera ognuno alle proprie corde. Io faccio parte dell'ommissione lavoro,
11:04si sta parlando di numeri che riguardano un settore che comunque ha figure all'interno
11:11che operano sia nel mondo privato che adesso con una nuova professionalizzazione anche all'interno
11:17della pubblica amministrazione creano quindi crescita e creano occupazione, quindi insomma
11:23credo che sia un tema fondamentale. In un momento in cui se c'è una parola chiave di questo momento
11:29che stiamo vivendo è il cambiamento, prima di tutto è la trasformazione tecnologica, digitale
11:34e quindi anche l'avvento dell'intelligenza artificiale. La figura del social media digital manager
11:40secondo me si sposa benissimo non solo con le nuove competenze, con le nuove esigenze,
11:46con la necessità che anche la pubblica amministrazione impari e applichi il linguaggio a cui tutti i cittadini
11:53sono ormai o comunemente abituati, quelli della comunicazione social e quindi lo deve
11:58saper fare e saper fare con gli strumenti giusti in modo che sia una comunicazione che arriva
12:02nel modo adeguato. Ma si sposa perfettamente con quella che è la visione della nuova pubblica
12:07amministrazione, quella che questo governo e il ministro Zangrillo stanno cercando di attuare
12:14una trasformazione fondamentale, lo sappiamo, la sburocratizzazione e la trasformazione
12:20da una PA ancora troppo poco appetibile ad una nuova forma di pubblica amministrazione
12:26che sia appetibile anche come professione da parte dei giovani che si affacciano oggi
12:31al mercato del lavoro è fondamentale. E sta qui, insomma, in questa cornice la figura
12:36del social media digital manager perché incarna e raffigura una di quelle nuove figure
12:43professionalizzanti che si affacceranno al mercato del lavoro con la trasformazione digitale
12:47e ovviamente, come ha detto il collega Iaria, quella che sarà l'impatto dell'avvento dell'intelligenza
12:54artificiale, soprattutto di quella generativa. Quindi, insomma, siamo stati soddisfatti, però
12:59la soddisfazione chiaramente come parlamentari abbiamo sostenuto questo emendamento, il collega
13:05Iaria l'ha segnalato, ma chiaramente poi dobbiamo ringraziare il governo e i ministeri competenti
13:11che hanno dato parere positivo vuol dire che hanno accolto poi questa nostra proposta.
13:18Io sono, facendo appunto parte della Commissione del Lavoro, ritengo che tutte queste nuove
13:23professioni siano estremamente importanti e sia fondamentale costruirgli un quadro normativo
13:30anche su questa nuova figura. Ci sarà ancora da lavorare perché dovremmo in qualche maniera
13:35individuare delle linee guida operative, dovremmo anche stabilire dei percorsi formativi,
13:41dovremmo anche magari capire quali sono i migliori percorsi per la valorizzazione di quelle che sono
13:46le buone pratiche. E un'altra proposta che io ho presentato riguarda per esempio i content creator
13:54che sono un'altra versione di quelle che sono queste nuove professioni che chiaramente hanno
14:01un impatto fondamentale perché attengono all'informazione, alla qualità della formazione
14:07e dell'informazione che si dà ai cittadini e quindi anche alla qualità del messaggio democratico
14:15che deve passare in questo Paese. Per cui bisogna uscire un po' dalla dimensione dei chiaroscuri
14:19normativi ma mettere in campo norme certe e sicure perché devono salvaguardare prima di tutto
14:25la trasparenza nei confronti dell'utente e queste nuove professioni che sono emergenti e che
14:31hanno bisogno di sostegno. Sul content creator è stato da poco attribuito il codice Teco,
14:36speriamo di andare avanti e di avere dei percorsi di norma che in qualche maniera ci aiutano
14:43a essere al passo con questi cambiamenti che sono chiaramente epocali e estremamente veloci.
14:50La politica deve quantomeno correre di pari passo e non incorrere, per cui ringrazio e sarò sempre
14:58disponibile al sostegno di una trasformazione del mondo del lavoro che sarà sicuramente epocale.
15:05Grazie a lei onorevole. Nel frattempo vedo in sala il professor Marinelli che invito a sedersi
15:15qui con noi. Prego. Il professor Marinelli rappresenta la Società Scientifica Italiana
15:23di Sociologia, Cultura e Comunicazione, la SISC, e segue tutta una serie di corsi di laurea
15:30in scienze della comunicazione. Faccio piacere accoglierlo subito qui al palco. Lascio la parola
15:38all'onorevole Casu che tra poco dovrà lasciarci perché anche il PD ha sottoscritto un emendamento
15:46che va in questa direzione e quindi ci faccio piacere sentire il suo punto di vista.
15:52Grazie a tutti voi. Purtroppo non parteciperò fino alla fine perché stiamo facendo le audizioni
15:56in commissione sul decreto infrastrutture, però ci tenevo molto a essere qui in questo
16:01momento in cui si celebra anche in un passaggio pubblico un primo passo importante perché
16:07effettivamente che nell'ambito del decreto Piazzi hanno stati recepiti, diciamo, questo
16:12emendamento collettivo che proprio voi avevate stimolato e che il fatto che sia stato raccolto
16:17da forze politiche differenti dimostra quanto sia sentita l'esigenza di dare un riconoscimento
16:22ai social media e digital manager che già ci sono nella pubblica amministrazione perché
16:26il vero paradosso è che noi abbiamo delle figure che già oggi si portano sulle spalle
16:32una fatica enorme di cercare di accorciare la distanza tra la pubblica amministrazione
16:37e la società digitale ma non trovavano rispondenza normativa rispetto al lavoro quotidiano che
16:42fanno con grande fatica. Devo però aggiungere che comunque il nostro lavoro anche collettivo
16:48sicuramente non si chiude con questo passaggio perché effettivamente restano tanti temi, anzi
16:53vi confesso che quando mi era stata presentata questa proposta io ero anche un po' preoccupato
16:59del fatto di introdurre questo elemento senza però andare a definire tutto quello che poi
17:05servirà per fare sì che sia effettivo e che possa contribuire a una responsabilizzazione di
17:12queste figure. Ecco io penso che siamo entrati finalmente culturalmente nel fatto che ormai
17:17non è pensabile immaginare una comunicazione digitale nella società dell'informazione
17:23nei passaggi in cui siamo arrivati senza un professionista veramente capace di lavorare
17:30in quel settore, in quell'ambito. È chiaro che però ci dobbiamo battere perché anche insieme
17:34al sistema universitario quelle competenze, quelle capacità siano capacità effettive e non diventi
17:40un altro adempimento come c'è l'adempimento di fare certificazioni, diventa anche l'adempimento
17:45di avere un social media digital manager e poi magari col paradosso che ci ritroveremo
17:49ad avere la persona veramente competente che non è nemmeno riconosciuta come social media
17:53digital manager ma che magari ha un altro tipo di mansione, un altro tipo di riconoscimento.
17:58Quindi è un lungo percorso quello che abbiamo di fronte però era giusto compiere un primo
18:02passo. Quindi io ringrazio i colleghi di opposizione di maggioranza per questa consapevolezza
18:07comune, sono contento di aver preso parte a questa iniziativa. Il mio invito nei confronti
18:13di Piazza Ocial, della Fondazione Italia Digitale e degli altri soggetti che in questi anni hanno
18:17fatto molto rumore per andare in questa direzione e sono sicuro che continueranno a farlo per
18:21dare voce a 20.000 persone che meritano una voce e a tutte le altre che poi si preparano
18:26per questo e di continuare a stimolarci e supportarci perché ci attende un grande lavoro
18:32da fare per fare sì che questo principio poi sia effettivo e credo che con lo spirito
18:37che abbiamo dimostrato in questo passaggio potremo fare un lavoro utile insieme.
18:47Grazie Donorevole Casu. Donorevole Casu ha evidenziato l'esigenza di lavorare insieme
18:54all'Università. Lascio la parola al Professor Marinelli.
18:58Grazie. Grazie e ovviamente a tutti quanti i partner che sono coinvolti in questa iniziativa,
19:08al lavoro intelligente e opportuno che il Parlamento ha fatto e come dire il ringraziamento da parte
19:18mia e come università siamo, io sono in Sapienza, sono il più grande dipartimento di comunicazione
19:25d'Italia. Abbiamo la responsabilità anche della maggior parte dei corsi di comunicazione
19:31attraverso un network che si chiama SBC Network e qui posso rappresentare esattamente come
19:38la società scientifica che riunisce gli studiosi di comunicazione e la SISC che era stata precedentemente
19:46citata. La nostra responsabilità è grande perché, vi faccio soltanto questo piccolo esempio
19:55numerico, la nostra laurea magistrale più grande ha 300 iscritti e è un corso di laurea a numero
20:03chiuso, che è paradossale per una magistrale perché siamo travolti dalla domanda. La domanda
20:10è un segnale in qualche modo dell'interesse delle persone più giovani verso un'attività
20:19professionale nel mondo della comunicazione digitale, di impresa e pubblica. Complessivamente
20:27considerate che rilasciamo 700 laureati di magistrale ogni anno. Allora perché parto da qui?
20:36perché in qualche modo il piccolo contributo che possiamo apportare al lavoro che è stato
20:42finora fatto con veramente grande intelligenza e attenzione, ringrazio Francesco Di Costanzo
20:48e con lui tutta quanta l'associazione via social che ha fatto da pungolo probabilmente per arrivare
20:55a questo risultato. La dimensione che noi possiamo apportare è quella di partecipare come università
21:03a questo processo. Ovviamente ci interessa perché formiamo persone che già in parte
21:09sono strutturate per coprire questi ruoli, ce ne sono alcune davanti a me che addirittura
21:15hanno fatto tutta la filiera fino al dottorato di ricerca perché il livello della formazione
21:22in queste aree disciplinari è primo, secondo e terzo livello dottorato e ci teniamo che sia
21:29così perché qualifica il tipo di attività. Non è un'attività che si può improvvisare,
21:35non è un'attività come sanno benissimo le persone che ci lavorano rispetto alla quale
21:40ah vabbè è che ci vuole, fai tu un nuovo, come sapete è uno degli errori più classici,
21:47più improduttivi dal punto di vista dell'efficacia che si possono fare, è invece una dimensione
21:56professionale molto ricca, in grandissima trasformazione, quello che si faceva dieci anni fa
22:02non si può fare più adesso, cambiano le piattaforme, cambia il mix di contenuti, cambiano le audience
22:10che in qualche modo si rapportano ai contenuti, cambia la capacità in qualche modo di costruire
22:16network relazionali al di sotto delle piattaforme. Allora è un universo in continua trasformazione
22:24che richiede una solidità professionale molto forte. Quindi la nostra ambizione, il nostro obiettivo
22:32è di rappresentare una parte di questo processo, non siamo la totalità ma siamo una parte, una parte
22:38rilevante che è pronta a cooperare con tutte le istituzioni pubbliche e private, con tutte
22:45le entità che in qualche modo si occupano di questi processi formativi, così come è avvenuto
22:50in altri passaggi epocali, ero un po' più giovane ma nel 2000 ci fu il primo passaggio,
22:58cambio di legislazione, 150 e una delle esperienze professionali che ricordo con maggiore affetto
23:08e passione è la formazione del personale all'ora dell'INPDAP che era destinato alla comunicazione.
23:16sono occasioni in cui l'università impara sostanzialmente lavorando con le persone che
23:25sono concretamente e quotidianamente impegnate nel lavoro di comunicazione e che può e dà
23:32qualcosa in termini di interscambio. La cosa che può dare l'università è ovviamente solidità,
23:39profondità dei percorsi, riflessività su ciò che si fa e soprattutto aggiornamento,
23:46nel senso che è una finestra sempre a disposizione per lavorare insieme. Quindi non solo io ma
23:55venti dipartimenti di università di comunicazione che significa la quasi totalità degli iscritti
24:02comunicazioni in Italia sono qui per fare questo tipo di percorsi insieme a voi e per
24:08relazionarci dal punto di vista della strutturazione delle dimensioni regolamentari eccetera che immagino
24:16seguiranno per dare attuazione a questo tipo di provenimento. Ma grazie soprattutto all'intelligenza
24:22di chi l'ha mosso e di chi l'ha provato perché altrimenti ragioneremmo del nulla e invece questo è
24:28un 1 che accendiamo e accendiamo con veramente grande piacere perché risponde a un'esigenza
24:35che riguarda decine di migliaia di persone. Grazie.
24:42Grazie professore. Prima di lasciare le conclusioni all'onorevole Mollicone al quale
24:48rivolgerò la domanda che avrei fatto al capo dipartimento Vicchiarello che però è bloccato
24:52con il ministro e quindi non riesce a esserci. Una battuta a Giuseppe Ariano del direttivo
25:00di Pia Social e di Fondazione Italia Digitale.
25:04Grazie mille. Grazie e buonasera a tutti. Io più che altro dico dieci anni dopo. Nel 2015
25:13ci furono i primi stati generali della comunicazione pubblica digitale e ci conosciamo un po' tutti.
25:19io vengo da un'esperienza personale al ministero dei beni elettrici culturali che nel 2009
25:25allora direttore generale disse la gente dove sta? Sta su Facebook. Tutti devi aprire un account
25:32Facebook e dobbiamo cominciare a parlare con loro per conto del ministero dell'allora ministero
25:37dei beni elettrici culturali. Io ero il ragazzino che stava lì dietro all'account Facebook che
25:44rispondeva di continuo a tutte le esigenze dei cittadini che volevano sapere dove andare
25:48al museo, gli orari, le informazioni. Un contatto diretto che credetemi è cresciuto
25:53tantissimo e che ha dato sicuramente il là a tutto un percorso che oggi vedo nei ragazzi
26:00che lavorano con me. Sono passato adesso a fare il capo di comunicazione in una società
26:04pubblica e sono il primo che dice io ho bisogno del social media manager e il mio primo capo
26:11in questa società disse hai carta bianca vai. Il problema è questo che adesso grazie a
26:18questa legge quello che ritrovo è che c'è la possibilità di poter andare oltre e trovare
26:26all'interno dell'amministrazione pubblica da quella in cui lavoravo la possibilità di avere
26:31persone dedicate a questo che possano effettivamente dare un supporto concreto alla connessione
26:40con i cittadini, con le persone che sono sulle piattaforme e interagiscono, sono piattaforme
26:45sociali quindi hanno riferimento molto importante da questo punto di vista e quindi il lavoro
26:50di Pia Sociale poi della fondazione in questo è stato importante e ha creato un network di
26:56professionisti a livello nazionale incredibile. Mi ricordo nel 2015 scoprimmo il comune di Ancona
27:01aveva un social media manager e aveva aperto un account whatsapp di servizio per i cittadini
27:07della città di Ancona ed era un'esperienza incredibile, quella persona ancora oggi si occupa
27:13in maniera evoluta di tutta la comunicazione digitale del comune di Ancona. Ecco, come?
27:20E anche con i prologgi adesso. Diciamo quella è stata prima che ha aperto un po' la strada
27:24presentata, però ecco l'importanza di Pia Sociale per presentare un po' tutta questa
27:32rete di professionisti che oggi trovano riconoscimento e quindi quando c'è stata la notizia dell'approvazione
27:40per noi è stato un momento diciamo importante, ripeto, dopo dieci anni siamo contenti di poter
27:48avere adesso un passaggio ulteriore e quindi un riconoscimento. Io direi soprattutto alle università
27:54la formazione, facciamo attenzione perché poi io mi sono ritrovato con dei colleghi che si occupano
27:59di comunicazione e che di comunicazione non fanno nulla e sono lì soltanto a ricoprire una funzione pubblica.
28:04Questo è un alert che do perché invece c'è necessità di avere professionisti con competenze.
28:13Grazie.
28:18Grazie. Lascio la parola al Presidente Mollicone per le conclusioni. Mi sembra che l'Effel Rouge
28:25degli interventi che ci sono stati fin qui abbiano toccato le competenze, l'inquadramento,
28:31il percorso formativo, cioè quello che sarà dopo. Abbiamo costruito il primo tassello,
28:37ora dobbiamo continuare lungo questo solco. A lei Presidente.
28:42Sì, grazie. Innanzitutto alcune considerazioni generali. Sono ovviamente onorato di partecipare
28:49a questo importante momento di sintesi e di anche capitalizzazione di un percorso storico
28:59in qualità di Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Ricerca, ma soprattutto in qualità di firmatario
29:06di questo emendamento, segnalato dal collega Iaria, ma ovviamente poi sostenuto trasversalmente
29:12dalla maggioranza e dall'opposizione.
29:16E inizio anche ringraziando il Sottosegretario Barachini e il Ministro Zangrillo, senza la collaborazione
29:26istituzionale, non ci sarebbe stata possibile approvazione, PA Social, ovviamente il Presidente
29:32di Costanza che abbiamo ascoltato e tutte quelle rappresentanze che si sono battute per portare
29:39avanti e raggiungere questo importante risultato. È un'innovazione che non solo rappresenta,
29:47come è stato detto, un adeguamento normativo, ma soprattutto è esattamente un cambio di paradigma
29:53culturale nella concezione stessa del servizio pubblico e del rapporto tra Stato e cittadini.
30:00Vedete, io anche sono stato responsabile della comunicazione di un Ministro, l'attuale Presidente
30:06del Consiglio, quando era Ministro dei Giovani e quindi ho vissuto direttamente la difficoltà
30:13di collaborare al Ministero con degli staff che erano generalmente e genericamente riconosciuti
30:21come staff, ma che non avevano riconosciuto la loro qualifica, anche se magari portata avanti
30:29con percorso universitario. Quindi è anche bello, dall'esperienza concreta, arrivare poi
30:37a capire cosa era necessario e in maniera trasversale, e questo è stato, come è stato sottolineato,
30:44sicuramente un risultato importante e positivo alla definizione dell'SM e del DM come figure
30:54professionali. Come è stato detto al Professore, la legge 150 del 2000 rappresentò all'epoca
31:01una pietra miliare dell'innovazione nella regolamentazione della comunicazione pubblica.
31:07Tuttavia, in questi 25 anni, e su questo pure sono d'accordo, noi abbiamo un'evoluzione
31:14che prima era proporzionale, adesso è diventata esponenziale. Per cui già, non dico che, per
31:21rispondere anche alla domanda, che già queste due qualifiche sono superate, ma ci sono comunque
31:29nell'ambito della rivoluzione digitale che stiamo affrontando e anche, ovviamente, dell'avvento,
31:37più che dell'avvento dell'affermazione dell'intelligenza artificiale, c'è necessità sicuramente di,
31:45secondo me, costruire più che andare a riconoscere ulteriori ruoli nella formazione e anche nella
31:54PIA, andare a capire quale può essere un aggiornamento periodico, dare sostanzialmente
32:02una delega al Governo, perché ci sia un aggiornamento periodico normativo su una sorta, quella che
32:10potremmo definire obsolescenza normativa. Come avviene con la produzione tecnologica, così
32:19dovremmo fare anche con quella normativa. Per cui creare un meccanismo, e su questo possiamo
32:24lavorare insieme, come Commissione, quindi trasversalmente, con un atto che preveda un
32:31automatico aggiornamento, anche consultate le università, in questo settore, su queste
32:38figure. Perché, realmente, è stato fatto l'esempio di chi rispondeva a un account Facebook
32:44ai cittadini, adesso già questo non avviene più, perché in genere sono chatbox o intelligenze
32:49artificiali direttamente, e quindi anche qui c'è un'evoluzione concreta su questo settore.
32:56Quindi, mi viene da rispondere, pensiamo insieme, un provvedimento, insieme anche alla fondazione,
33:03insieme a tutte le categorie, un provvedimento di tecnica normativa che si auto-aggiorna, come
33:11fosse un sistema operativo evoluto. Perché è l'unico modo per stare al passo con l'evoluzione
33:20esponenziale dell'innovazione. Io penso, in conclusione, che questa riforma rappresenti
33:30anche una risposta concreta nell'approccio del Parlamento alle sfide della contemporaneità.
33:37Quindi, sicuramente, abbiamo dato un segnale di reattività istituzionale grazie alla buona
33:46lobby. Sapete, chi mi conosce sa che io sono un sostenitore del lobbismo positivo, anzi, per me
33:52il lobbismo è positivo, fatto salvo appunto quando ci sono delle deviazioni. E quindi penso che
34:02possiamo lavorare insieme per creare questo meccanismo. Nelle nostre amministrazioni è
34:08stato detto che ci sono circa 20.000 dipendenti che già si dedicano alla comunicazione digitale
34:13e spesso lo fanno senza un inquadramento formale o un riconoscimento della funzione, che nella
34:18PIA è ovviamente un diminuzio importante. Con questa riforma, come sappiamo, finalmente
34:24queste professionalità potranno essere riconosciute, avranno un quadro di chiarezza e quindi
34:28andiamo anche a sanare un vulnus che c'era nella PIA. Per concludere davvero sulle prospettive
34:36future, penso che l'obiettivo sia quello di arrivare a controllare, immagino anche figure
34:49di controllo e di gestione dell'intelligenza artificiale. E mi spiego, ci sono già ormai
34:56l'intelligenza artificiale dilaga in ogni servizio, in ogni app, in ogni appunto rapporto
35:04diretto con gli utenti, però ci sono ancora delle distorsioni evidenti, eclatanti, quindi
35:11sicuramente la figura di uno specifico esperto di gestione dell'intelligenza artificiale potrebbe
35:20andare incontro anche a quello che è la visione etica del controllo dell'uso dell'intelligenza
35:26artificiale applicata. Questo è solo un esempio. In conclusione, davvero penso che questo importante
35:34passo per la comunicazione pubblica non sia soltanto un punto di partenza, in realtà
35:41però, appunto, come abbiamo visto, è anche oggettivamente un punto d'arrivo rispetto
35:47a un vuoto normativo che c'era e che finalmente adesso riconosce, inquadra e aiuta le università
35:54a formare delle figure che hanno poi una corrispondenza sociale e nel pubblico impiego, oltre che in
36:03quello privato. Io mi fermerei qui, ma ripeto, la sfida l'ho raccolta e rilanciata, cioè facciamo
36:11insieme su questo un approfondimento per creare questo meccanismo automatico, normativo, perché
36:19non si debba ricorrere ogni volta a un emendamento d'aula che deve essere segnalato e deve trovare
36:26il sostegno della maggioranza e quindi del governo, ma un meccanismo nella PIA che permetta
36:33l'autoaggiornamento di queste figure. Grazie.
36:37Grazie a lei onorevole, grazie a tutti.
36:43Grazie a tutti.

Consigliato