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Roma, 4 giu. (askanews) - "In questi anni abbiamo investito moltissimo sul territorio, con numerosi cantieri digitali e una regia pubblica forte: basti pensare al progetto del 5G neutrale. L'ultimo pilastro su cui stiamo lavorando è la riduzione delle disuguaglianze tecnologiche, a partire dalla formazione di tutte le generazioni. Auspichiamo che l'educazione digitale cominci sin dalle scuole elementari e medie. A Roma abbiamo sviluppato Julia, un'applicazione che si distingue dalle app commerciali: non fa pubblicità, non vende dati, e si basa esclusivamente su fonti istituzionali. Julia ha accesso diretto alle banche dati pubbliche e consente, ad esempio, di sapere quante persone ci sono in fila in tempo reale al pronto soccorso, ma prossimamente sarà in grado di dirci quanto pagare la retta o la mensa all'Asilo nido. Le istituzioni non devono solo regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale, ma devono anche interpretarla e guidarla, mettendola al servizio dell'interesse pubblico. Un esempio concreto di questa visione è il 5G gratuito sulle linee A e B della metropolitana di Roma: sarà possibile navigare senza abbonamento, sfruttando la rete pubblica". Lo ha dichiarato Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica dell'Assemblea Capitolina (PD), intervenendo a Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv.

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00:00Credo che da questo punto di vista alle istituzioni spetti un compito che però non è soltanto
00:04di regolamentazione, spesso la regolamentazione peraltro se pensiamo al commercio, al libero
00:09mercato e all'Unione Europea è anche fallita negli ultimi decenni, producendo delle disuguaglianze
00:16che ancora oggi abbiamo ereditate e dobbiamo risolvere, dobbiamo cominciare a interpretare
00:20come utilizzare la potenza dell'intelligenza artificiale, di tutto quello che c'è intorno
00:25di corollario per costruire qualcosa di positivo per la società, non qualcosa che contribuisca
00:32a continuare a produrre nuove disuguaglianze. Per fare questo secondo me, a ragione corretti,
00:38ci vogliono ovviamente delle politiche un po' più illuminate, ci vuole la capacità di tenere
00:44insieme interesse privato perché ovviamente tutto si muove per sviluppo economico e per
00:50posti di lavoro, ma anche l'interesse pubblico, quindi la parola pubblica deve tornare come
00:55principale motore di investimento, ma anche di organizzazione di questa trasformazione.

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