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SportTrascrizione
00:00Grazie all'entusiasmante ribaltone concretizzato sul colle delle finestre e con la complicità
00:16di Wout van Aert nel finale della penultima tappa, Simon Yates è riuscito a mettere le
00:21mani sul Giro d'Italia 2025, una gara che, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate
00:26al termine dell'ultima tappa a Roma, il britannico sognava da tempo di conquistare.
00:31«Il Giro d'Italia è una corsa che ho sempre amato. Non mi aspettavo di vivere un'esperienza
00:35del genere. Sono onorato e orgoglioso per quello che ho fatto», ha affermato a Roma l'alfiere
00:39del team Wisma Elisabaic. «Non so se la mia carriera possa cambiare con questa vittoria,
00:44ma di sicuro penso di aver toccato il punto più alto. Non so quanto meglio di così possa
00:49andare in futuro. Partendo da qui», ha proseguito Yates, al secondo successo in una grande corsa
00:53tappe dopo quello ottenuto alla Welte Spagna del 2018. «La sensazione di essere il vincitore
00:59del Giro è splendida. Pian piano sto capendo cosa sia successo. Ho iniziato a rendermene
01:03conto quando gli altri corritori del gruppo venivano a farmi complimenti. Essere sul podio
01:08insieme alla squadra e avere qui con me la mia compagna è bellissimo. Ho sempre fatto
01:12il massimo per arrivare al meglio a questa corsa. Negli altri anni non era andata nella mia
01:16direzione. Questa volta sì», ha detto entusiasta il classe 92 di Burry, chiamato ora ad agire
01:22da Gregario, alla prossima Gran Bucle. «Adesso ho in programma il Tour de France e ci andrò
01:26come Gregario per Jonas Vingego. Nessun dubbio su questo. Lui è uno dei grandi favoriti. Io
01:32spero di essere al meglio per riuscire a sostenerlo nella lotta per la vittoria».
01:35Non solo il Giro d'Italia nell'ultimo weekend a cavallo tra fine maggio e inizio giugno.
01:43Sabato e domenica, infatti, sia gli uomini che le donne sono scesi in strada per le frazioni
01:48decisive del Tour of Norway e del primo storico Tour of Norway Women, regalando incertezze
01:53e spettacolo fino alla fine. Ad aggiudicarsi la corsa in campo maschile è stata la rivelazione
01:58della stagione Matthew Brennan che, dopo aver vestito la maglia di leader grazie alla vittoria
02:02nella seconda frazione, ha chiuso definitivamente i conti imponendosi allo sprint anche nella
02:07tappa conclusiva, sul classico traguardo di Stavanger. «È fantastico», ha dichiarato
02:11il britannico del team Wismaly's Bike una volta conclusa la corsa. «Devo ancora una volta
02:16a ringraziare profondamente tutta la squadra. Senza di loro tutto ciò non sarebbe stato
02:20possibile. Negli ultimi giorni abbiamo corso come un gruppo davvero affiatato e abbiamo
02:25fatto vedere ottime cose», ha proseguito Brennan. «Questa è la mia prima vittoria in classifica
02:29generale da professionista ed è qualcosa che non dimenticherò mai», ha sottolineato
02:33il classe 2005 di Darlington, diventato, grazie a trionfi norvegesi, «il corridore più
02:38prolifico della stagione». «A proposito di prolificità, anche Mia ho testata in campo femminile,
02:43non scherza affatto. La campionessa norvegese della 1X Mobility è salita a quota a quattro
02:48affermazioni stagionali, aggiudicandosi all'ultimo respiro tappa e classifica generale della corsa
02:53di casa, un risultato questo frutto di una coraggiosa e caparbia condotta di gara nel
02:57finale verso Stavanger. «Significa molto per me vincere questa gara sul suolo
03:02di casa e farlo in questo modo. Sapevo che i distacchi erano ridotti e che non avevo nulla
03:06da perdere se avessi provato a vincere», ha dichiarato dopo il traguardo la nativa di Oslo,
03:10ad oggi tra le atlete più vincenti e sorprendenti dell'intera annata.
03:17Si è disputata ad Andorra, nella prima domenica di giugno, la seconda tappa della Hero UCI
03:22Cross Country Marathon World Cup. A primeggiare sul tecnico tracciato di Naturland lungo 60
03:27chilometri e caratterizzato da ben 1984 metri di dislivello, sono stati Hector Leonardo Paes
03:33Leon tra gli uomini e l'olandese Rosa Van Doerr tra le donne. Il colombiano, secondo in classifica
03:38generale l'anno scorso, ha prevalso sul tedesco Andreas Seewald e sull'attuale leader del circuito
03:44Wout Alleman, seguendo il piano tattico, elaborato prima del via. «Ho gestito la gara con una
03:49precisa strategia, non forzare troppo nella discesa iniziale per non prendermi dei rischi
03:53e attaccare sulle salite dove sapevo di poter fare la differenza», ha rivelato il colombiano
03:58dopo il traguardo. In campo femminile, la vincitrice del primo round andato in scena a Capoliveri
04:02ha concesso il bis, imponendosi nettamente sull'altotesina Sandra Mayrofer e sulla namibiana
04:08Vera Loser. «Sono un po' sorpresa della vittoria, perché se è vero che all'isola
04:11d'Elba ho vinto una gara all'altezza del mare, qui abbiamo gareggiato 2000 metri di quota
04:16e non sapevo come poteva reagire il mio corpo, e devo dire che ho davvero dato tutto quello
04:21che avevo», ha affermato la portacolori del buff Megamo Team, pronta ora a concentrarsi
04:25sulla Iro sul Tirol Dolomites di sabato 14 giugno in Val Gardena, dove potrebbe infilare
04:30un fantastico tris.