https://www.pupia.tv - Napoli - CARCERE. GARANTE CAMPANIA: QUALITÀ PENA PASSA ANCHE PER DIRITTO A SPORT Napoli, 29 mag. - "Accanto alla certezza della pena deve esserci la qualità della pena, che passa attraverso il diritto alla salute, al lavoro, il diritto alla cultura, il diritto all'inclusione sociale attraverso le attività sportive, ricreative". Lo ha detto Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania, a margine dell'inaugurazione all'interno del centro penitenziario Pasquale Mandato di Secondigliano, a Napoli, della più grande cittadella sportiva penitenziaria d'Italia. "Abbiamo quasi in ogni carcere - ha aggiunto - il campo sportivo, le palestre. Bisogna utilizzarli. Chi è padrone del proprio corpo riesce anche a comprendere meglio il valore dell'emozione, dell'istinto, di vivere con meno aggressività tutto quello che si muove. Ben vengano iniziative di questo genere, ma Secondigliano è ai primi posti per tutti questi diritti. Il diritto allo sport è fondamentale. Mi auguro che possano essere sviluppate queste iniziative per rimettersi in gioco, che è molto importante, per sentirsi responsabili di quello che uno ha fatto e per vivere anche le mura del carcere diversamente". (29.05.25)
00:00Accanto alla certezza della pena ci deve stare la qualità della pena che passa attraverso il diritto alla salute, al lavoro, il diritto alla cultura, il diritto all'inclusione sociale attraverso le attività sportive, ricreative.
00:14Abbiamo quasi in ogni carcere il campo sportivo, le palestre, bisogna utilizzarle.
00:19Chi è patrone del proprio corpo riesce anche a comprendere meglio il valore dell'emozione, dell'istinto, di vivere con meno aggressività tutto quello che si muove.
00:30Benvengono iniziative di questo genere, ma Secondigliano è in aste di partenza, ai primi posti, per tutti questi diritti.
00:40Il diritto allo sport è fondamentale. Mi auguro che, come devo dire, possono essere sviluppate queste misure, queste iniziative per rimettersi in gioco,
00:50che è molto importante, per sentirsi responsabili di quello che uno ha fatto e per vivere anche le mura del carcere diversamente.