La Ferrari 12Cilindri Spider è una GT dalle dimensioni importanti ma il lavoro sul telaio e sull’elettronica ha trasformato la mole in agilità. Jacopo Canestri, responsabile dinamica veicolo, ha lavorato su tre aree chiave: sterzo posteriore, impianto frenante e sistema Abs. Il primo elemento (le ruote posteriori sterzanti indipendenti) consente alla vettura di reagire con prontezza ai cambi di direzione, gestendo in modo separato ruota destra e sinistra. A differenza delle soluzioni parallele, il sistema indipendente adatta l’angolo in base al carico della ruota, rendendo l’inserimento più diretto e riducendo la dispersione dinamica. La seconda innovazione riguarda il sistema Brake by Wire, che elimina il legame meccanico tra pedale e servofreno. Questo consente una calibrazione libera della risposta sul pedale, migliorando la precisione e permettendo modulazioni più fluide anche in condizioni di Abs attivo. È una soluzione che amplia le possibilità ma richiede anche rigore in fase di sviluppo: infinite regolazioni significano anche infinite possibilità di sbagliare. Terzo punto: l’Abs evoluto, condiviso con il resto della gamma. Grazie a un nuovo sensore montato al centro della vettura, il sistema riceve il doppio delle informazioni rispetto ai sensori convenzionali. Questo permette di adattarsi a molteplici condizioni di aderenza, mantenendo sempre la coerenza nella risposta e nella sensazione percepita dal guidatore. Tecnologia avanzata, certo. Ma dietro ogni scelta c’è una logica semplice: rendere una GT estrema più intuitiva, sincera e sfruttabile. Anche per chi non ha un volante Ferrari nel curriculum.