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  • 21/06/2025
Sergio Castellitto, ospite del Filming Italy Sardegna Festival, parla della sua grande passione calcistica la Roma, dalla gratitudine per Claudio Ranieri alle aspettative per il nuovo allenatore Gian Piero Gasperini.

Categoria

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Sport
Trascrizione
00:00Siamo in Sardegna al Filming Italy, riceverai un premio ma noi vogliamo parlare di Roma, ci devi dire la tua su Gasperini, come hai vissuto questo arrivo?
00:16Ma io prima di parlare di Gasperini vorrei parlare del miracolo di Claudio Ranieri, che ha dimostrato ancora una volta di aver preso una squadra che stava sotto il tavolo, per dirla in maniera gentile, e l'ha riportata al centro del tavolo, sopra al tavolo.
00:39Per cui non ha bisogno certo dei miei complimenti Ranieri, però mi fa piacere partecipare a questa ondata di ammirazione e di stima nei suoi confronti, ma da tifoso, perché è stato veramente straordinario quello che è accaduto.
01:00Che ha ridato fiducia a tutto l'ambiente, che ha ridato fiducia alla curva, che ha ridato fiducia a tutti quanti.
01:07La stessa scelta di Gasperini credo che sia un capolavoro di Claudio Ranieri in qualche misura, perché poi c'era stato all'inizio che si eserza Gasperini, poi probabilmente non sarà Gasperini, però quelle sono le politiche dei rapporti.
01:23Gasperini è un grandissimo allenatore che ha fatto quello che sappiamo tutti con l'Atalanta, Roma è diversa, Roma è meno asburgica, è più mediterranea, però penso che Gasperini ha un'anima calda,
01:45un'anima ruvida nel senso migliore della parola. Io ci credo molto a quel progetto e ci credo anche ai miei figli che sono particolarmente tifosi da curva sud.
02:01Ti aspettavi anche che Claudio Ranieri rinunciasse alla Nazionale per la Roma?
02:06Io credo che lui lo abbia fatto con rammarico, perché Ranieri avrebbe avuto grande piacere di coronare questa carriera maestosa con la firma come direttore, come si chiama direttore tecnico?
02:22Direttore tecnico della Nazionale.
02:24Forse quando uscì la notizia il popolo giallorosso rimase un po' non dico a libido ma perlomeno sorpreso, diceva come hai detto che smettevi, abbiamo fatto pure la festa, arrivederci, sarai sempre con noi.
02:44Non lo so se questo ha pesato nella sua scelta di tornare indietro da quel progetto lì, sarebbe stata una grande scelta anche per la Nazionale, sebbene io penso che Gattuso è un'ottima idea, perché noi abbiamo bisogno di tornare agli eroi.
03:00Noi abbiamo bisogno di eroi e Gattuso fa parte di quei 300 che hanno fatto la battaglia e ci hanno fatto alzare ancora sugli spalti e quindi gli dobbiamo essere comunque riconoscenti, al di là delle sue qualità o limiti come allenatore o quant'altro.
03:26Per cui io ho deciso di essere ottimista nella vita.
03:31Ecco dopo l'annuncio di Gasperini, dopo Ragnieri che è rimasto, che cosa ti aspetti adesso dalla nuova Roma?
03:41Lo scudetto, perché i numeristi sono così, lo scudetto, poi Gasperini, noi vogliamo lo scudetto, il progetto triennale, ma che è un'industria.
03:53Lo scudetto, così ragionano a Roma, per quello che è una piazza particolare, ma è anche una piazza che per un allenatore è anche così esperto e così importante, è comunque una bella sfida.
04:04E che cosa ti dico? Il progetto, quello, poi la UEFA, poi lo scudetto, sarà quello che sarà.
04:13Secondo te qual è la cosa più difficile che dovrà fare Gasperini?
04:18Sostituire i Ranieri, sostituire i Ranieri dal punto di vista umano e delle relazioni e così via.
04:27Poi se vogliamo Ranieri ha una plomb anche nordico, spesso lui quasi sempre in panchina ci va in cravatta, c'è un atteggiamento in qualche misura più nordico che romano, nel senso più affettuoso della parola.
04:46Per cui, ripeto, ho deciso di crederci.
04:50L'ultima cosa, quando tuo figlio si è messo a fare il ruolo di Totti nella serie, come l'hai preso?
05:00Io ho potuto dire finalmente che non ero il papà di Pietro, io ero il papà di Totti, ti pare poco.

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