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  • 26/05/2025

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Trascrizione
00:00Benvenuti da Claudio Brachino a questa nuova puntata di Primo Piano, rubrica d'Italpest
00:15che vi racconta l'attualità attraverso un'intervista a un protagonista medesimo dell'attualità.
00:21In tanti campi del sociale, spesso soprattutto la politica, oggi la politica perché c'è
00:26Piero Fassino che vuole trovarci, grazie di aver accettato il nostro invito, è la prima
00:30volta che viene nei nostri studi, insomma io leggo prima le qualifiche attuali che sono
00:35quelle complesse, poi insomma lo dico già, firma storica della sinistra italiana, è stato
00:40segretario del partito, si chiamava in un altro mondo.
00:44Partito Democratico di Sinistra.
00:46PDS, è stato Ministro della Giustizia, è stato Sindaco di Torino e comunque adesso è Vice
00:52Presidente della Commissione di Difesa della Camera dei Deputati, il Presidente del Comitato
00:56Medio Oriente verso il Consiglio d'Europa.
00:59Lo diciamo sempre che, io dico sempre, l'Europa, noi ci stiamo, guardi, la donata prima, sto
01:04scrivendo un format qui per l'Italpest dove voglio andare a Bruxelles a raccontare come
01:07funziona l'Europa, la gente ancora non ha capito, lei prende un microfono qui sotto
01:11in via via Montarone e dice ma che cosa è il Consiglio d'Europa?
01:13Ma che fa il Parlamento? Ma che fa la Commissione?
01:15Non lo sa, però questo è un problema nostro, insomma.
01:18Il Consiglio d'Europa è un organo importante, ci sono seduti i capi di governo di Stato,
01:23quindi rappresenterebbe il summit, no?
01:25Senta, con lei parliamo molto di politica estera oggi, no?
01:28Perché ci interessa, c'è dei grandi temi urgenti, apriamo un giornale, no?
01:34Io quando ero giovane, se mi permette questo ricordo, i miei capi mi dicono la politica
01:38estera, mettiamolo nel Tg, facciamo le riunioni.
01:41È cambiato.
01:42È cambiato.
01:42Oggi nei sondaggi che ci mandano i grandi istituti, gli italiani vogliono sapere, i tassisti
01:48siciliani, il dottor Scoppio della guerra?
01:50La prima domanda che le faccio è a che punto è, secondo lei, questa trattativa complicata
01:55di pace sull'Ucraina?
01:56Ci crede, non ci crede?
01:57Come va a fare?
01:58La vedo da sempre più difficile di quello che si crede.
02:02Per una ragione semplice, io ho detto più volte in questi anni, Putin ha messo in campo
02:10questa aggressione all'Ucraina e vuole una cosa, vuole almeno un pezzo di Ucraina, in
02:17particolare i territori che ha già occupato.
02:21E non solo li vuole, l'anno scorso lui li ha annessi, cioè sono già oggi parte della
02:30federazione russa.
02:32Allora è chiaro che quando tu occupi un territorio in una guerra, poi in una trattativa poi anche
02:37decide di ritirarti, ma se annetti dici no, questo è mio e non se ne parla più.
02:43Tanto è vero che in tutte le dichiarazioni, anche delle ultime ore, di Lavrov, di Putin,
02:49di Peskov, cioè di tutta la dirigenza russa, la dichiarazione è a noi pronti a discutere
02:55a partire dallo stato di fatto, che tradotto in italiano vuol dire a partire dal fatto che
02:59quello che abbiamo preso ce lo teniamo e adesso discutiamo.
03:05Naturalmente questo vede però per ora una resistenza molto forte Ucraina che non capisce
03:09perché dopo essere stata aggredita deve anche andare ad una pace in cui perde un pezzo
03:14del suo territorio.
03:16Quindi io dico dall'inizio, attenzione, che questo è il punto più delicato e più difficile
03:21perché la rivendicazione territoriale per Putin è irrinunciabile, per gli altri anche
03:28è complicata.
03:29Ma la ragione è che io qui lavorano nei format facciamo di estere, molti esponenti importanti,
03:34Gio Bolivia, l'ambasciatore Segui, l'ambasciatore Massolo, che lei conoscerà, che fa per noi
03:39una rubrica realpolitica che è la stessa che fa il Corriere della Sera, ma soprattutto
03:43Segui sostiene che il fattore tempo è a favore di Putin che non ha fretta.
03:47Trump affretta perché vuole una medaglia del suo successo in politica estera e poi
03:53veniamo a noi europei.
03:54Prima voglio chiudere la parte Trump-Putin, ma c'è anche il rischio che però con questa
03:59melina di Putin, poi Trump oggi i giornali dicono disinteresse, disimpegno americano.
04:05Se fosse che succederebbe?
04:07Ma dunque naturalmente è chiaro che il tempo lavora di più per Putin per ragioni anche
04:14solo dimensionali. Non dimentichiamo che in tutte le guerre la Russia poi ha vinto
04:20grazie al decorrere del tempo, perché la forza che esprime, pensiamo soltanto al numero
04:26di soldati che è in grado di mettere in campo, è tale per cui può resistere e può
04:31andare avanti in un tempo lungo. L'Unione Sovietica ha vinto la guerra con 25 milioni di morti.
04:39Ce ne sono tanti anche adesso?
04:42Ce ne sono tanti adesso, ma rispetto a quelli che Putin ha avuto fin qui, Putin può continuare
04:47perché anche se, attenzione, si sottovaluta che nell'opinione pubblica russa soprattutto
04:54c'è un segmento che in Russia conta, sono le mamme dei caduti e siccome i caduti sono
05:02tanti, sono più di 100 mila i soldati che sono russi caduti, comincia ad esserci un movimento
05:07di pressione delle famiglie per dire basta che è un elemento. Naturalmente invece gli
05:16ucraini, proprio perché in termini di rapporti di forza sono più deboli, tendono ad accelerare
05:22i tempi per arrivare ad un accordo, però consapevoli anche che l'accordo non è semplice per la regione
05:29che abbiamo detto. Difatti mi pare che ci sia un gioco interessante sulle proposte.
05:37Gli ucraini dicono cessate il fuoco, poi vediamo. Putin dice no cessate il fuoco, accordo subito.
05:45Oppure trattiamo mentre combattiamo.
05:48Esatto, perché cessate il fuoco congela una situazione e rinvia la definizione della territorialità.
05:55L'accordo subito no, perché i territori da una parte o dall'altra devono andare. Io la
06:02vedo molto complicata, molto difficile. La cosa che lei paventa e cioè che a un certo
06:07punto gli americani non riuscendo a sbloccarla dicono vabbè è un problema europeo vostro.
06:14È una guerra fra europei ha detto Trump.
06:15Questo rischio c'è, anche se non è un rischio che non ha conseguenze anche per gli americani.
06:22Certo, ma anche perché c'è ancora la Nato.
06:25Eh, appunto.
06:25Ma che non c'è, però ora al di là della Nato, se noi mettiamo troppa roba, la gente non capisce.
06:30L'Europa per ora è in mano, io ho fatto una metafora ciclistica, non so se le piace,
06:34una truppa in fuga, i volenterosi, che non sono la posizione istituzionale di tutta la politica europea,
06:40perché dentro c'è anche la Gran Bretagna che formalmente è Brexit, no? Anche se si sono
06:45riavvicinati grazie alla geopolitica.
06:47Certo.
06:47Però questi volenterosi, a me il termine non piace, non so se a lei le piace, hanno fatto
06:52un passino avanti serio. All'inizio confuso, hanno parlato di uomini sul campo, ora non
06:57più, però sono andati a Kiev, stanno spingendo, poi dopo veniamo alla posizione del nostro governo
07:03e per ultimo lasciamo le politiche nazionali, se lei è d'accordo, no? Ma questa truppa di volenterosi
07:09possono rappresentare un elemento che entra in questa trattativa di pace, venendo preso
07:15in considerazione da Putin o no? Allora, Putin tende ad ignorare l'Europa, Trump mi pare
07:24non sia particolarmente sostenitorio di un ruolo europeo e tuttavia questa guerra si svolge
07:31in Europa. E lo stesso Trump, che all'inizio aveva la posizione di dire ce la vediamo io
07:38e Putin e l'Europa non ha ruolo, poi però ha dovuto dire sì però l'accordo che si farà
07:44dovrà essere garantito nei suoi aspetti di sicurezza dall'Europa e allora il tema dell'Europa
07:51c'è. Coalizione dei Volonterosi, al di là del nome, è perché muovere in modo organico
07:59tutti e 27 paesi dell'Unione Europea su una linea non era realistico, una serie di paesi
08:05hanno detto fin dall'inizio noi non ci stiamo, quindi fai quella che in inglese si dice appunto
08:10coalition of willing che è tradotto in italiano è la coalizione dei Volonterosi, cioè quelli
08:14che decidono insieme di starci. Che ci sia anche la Gran Bretagna è importante, perché
08:21la Gran Bretagna è un paese, ancorché non membro dell'Unione Europea, però europeo fondamentale
08:27dal punto di vista militare, è l'unico paese insieme alla Francia che possiede armamento
08:34nucleare, è membro del Consiglio di Sicurezza, è paese fondamentale da tutti i punti di vista
08:41degli equilibri politici, quindi che la coalizione delle Volonterosi veda Gran Bretagna e Francia
08:48essere la guida di questa coalizione è importante. Naturalmente più paesi coinvolge meglio è.
08:56Che cosa dovranno fare? Ora qui si è aperto un dibattito anche in Italia, un po' surreale,
09:01perché che cosa dovranno fare dipende se ci sarà la pace e quale pace. Io ho trovato,
09:08lo dico senza nessuna forma di polemica, imprudente e un po' surreale la posizione
09:14della nostra Presidente del Consiglio che a priori ha detto noi non mandiamo soldati.
09:21Io dico dipende, perché se bisogna andare a fare una guerra è una cosa, è chiaro che
09:26ha un senso dire non mandiamo soldati, ma se per caso si fa un accordo di pace che va garantito
09:33con una presenza internazionale. Esattamente come siamo con i caschi blu in Libano, piuttosto
09:38che in Bosnia, piuttosto che in altri posti, non capisco perché non possiamo...
09:42Cioè quindi il problema è che cosa vogliono fare?
09:45Lei lo anticipa la domanda, però tradotto tutto questo in Italia e in italiano in senso
09:50politico, c'è stata, poi io penso così, forse mi sbaglio, dico che in politica estera
09:56maggioranza e opposizione debbano dialogare, perché è il paese che conta, la posizione
10:00unitaria, possono avere opinioni diversi, idee diverse, ma poi dopo, al di là del dibattito
10:07democratico devono andare su una posizione, perché la politica estera è di un paese,
10:11non dei fratelli di Italia, di Giorgio Peroni, in generale la politica estera è mai partita.
10:14Certo, allora lei d'accordo con me. Invece è stata l'ennesima divisione, soprattutto
10:19la segretaria del suo partito, Schlein, ha accusato a meno di essere fuori, se questo
10:24tema l'Italia è isolata o meno, poi c'è la photo opportunity con l'assenza, la photo
10:28opportunity con la presenza con von der Leyen e Vance, ma lei che cosa ne pensa di questo?
10:34Adesso onestamente che il problema l'ha causato la Meloni, perché fin dall'inizio lei ha avuto
10:41un atteggiamento infastidito, reticente, che non guardava con simpatia a un'azione europea
10:55condivisa, perché lei ha coltivato questa idea, anche prima di queste ultime vicende,
11:01di avere un rapporto privilegiato con Trump e di essere il ponte tra l'Europa e Trump,
11:06che a me è sembrata fin dall'inizio un po' velleitaria, perché è bene avere rapporti
11:12con gli Stati Uniti e con chi la dirige, quindi anche con Trump, però adesso onestamente,
11:18ma lei pensa che Macron o Starmer o il cancelliere tedesco Merz per parlare con Trump hanno bisogno
11:24della mediazione della Meloni, mi pare un po' un provincialismo, Macron alza il telefono,
11:31Starmer alza il telefono, Merz al telefono e parlano con Trump esattamente come fa la Meloni,
11:35non è che gli altri hanno bisogno della Meloni, non hanno bisogno della mediazione, non tanto
11:42il dialogo, il parlarsi, ma l'idea politica, no?
11:45Sì, però io dico questo, che proprio perché siamo in una fase cruciale, in fasi come questa,
11:53in cui sono in gioco grandi cose, la pace, la guerra, il futuro dell'Europa, la sua sicurezza,
11:59non ti tiri fuori, secondo me l'errore da Meloni è di aver pensato che poteva tirarsi fuori,
12:05io penso che questo sia stato un errore, tanto è vero che poi dopo non essere andata a Kiev,
12:10il giorno dopo ha però partecipato alle telefonate che si sono fatte tra i leader europei e Trump,
12:17eccetera, a dimostrazione del fatto che se vuoi contare devi stare lì, non ti tiri fuori.
12:21E questa è la telefonata a Meloni e Vaticano per coinvolgere?
12:25Ma io, guardi, tutti in questo momento, anche perché il Papa è appena stato nominato,
12:33guardano un grande interesse, la disponibilità del Vaticano è una cosa importante,
12:37se Zelensky ha detto di essere disponibile, se Putin sia o non sia disponibile, questo non si è ancora capito.
12:48Io l'ho chiamata la geopolitica di San Pietro, tutto quello è successo in questo mese scarso,
12:53la morte improvvisa e drammatica, anche se non stava bene di Francesco,
12:58e l'elezione rapida di Leone XIV, quindi da Bergoglio a Prevost per usare i loro nomi secolari,
13:05poi abbiamo scritto centinaia di righe, tutti quanti noi giornalisti sulla foto,
13:10io poi lo faccio da giornalista televisivo, dico che un'immagine non ha solo un contenuto, ha un senso.
13:14Vabbè certo, soprattutto nella società di oggi.
13:17I due che si guardano hanno dato un significato al mondo, al di là di quello che si sono detti,
13:22o che fatto che si esca, come dice lei, veletariamente, se abbiamo la pace due ore dopo.
13:27Questa geopolitica c'è stata, però al di là di questo, nel fatto che ci sono stati tanti incontri,
13:31tanti occasioni di incontro, come nella messa di inaugurazione del pontificato di domenica scorsa,
13:37incrociati fra il nostro governo, altri leader europei, americani, Trump, poi Vance, von der Leyen,
13:44io l'ho chiamata la geopolitica di San Pietro, ma la geopolitica di questo nuovo Papa,
13:49che è americano ma anche dell'America Latina, che mi sembra molto più pragmatico e concreto
13:56delle frasi retoriche della Chiesa generica.
14:00Pensa che potrà incidere, almeno sulla questione ucraina?
14:03A me fino ad oggi tutte le dichiarazioni, le esternazioni che ha fatto, le ho trovate tutte molto puntuali,
14:10puntuali sui temi e puntuali anche nel linguaggio, di grande attenzione e equilibrio,
14:16non c'era mai una parola fuori posto.
14:17Quindi da questo punto di vista naturalmente c'è alle spalle la grande esperienza e storia della diplomazia vaticana.
14:27Sì perché Prevost è anche uomo di Iuguria, non è solo spirito sociale e terzo mondo.
14:35Lui ha questa caratteristica che tutti hanno messo in rilievo, cioè americano,
14:39quindi conosce bene il modo di ragionare e di pensare dell'America, degli americani,
14:43al tempo stesso questa sua lunga permanenza in Peru gli ha messo in contatto con l'America Latina,
14:51con un altro mondo, con un'altra società.
14:53La sua esperienza romana, perché da alcuni anni lui era qui,
14:58prima come generale degli Agostiniani, poi come una delle autorità più importanti della Curia romana,
15:07gli consente di avere una visione.
15:08Tra l'altro lui aveva, e questo ha contato nella sua elezione,
15:13lui aveva come responsabilità il di Castero che si occupa di tutti i rapporti con tutti i vescovi.
15:20Sì certo, così è a capo dei vescovi.
15:21Esatto, quindi conosceva il mondo ed era conosciuto, il che è appesato anche nella sua elezione.
15:27Quindi è un uomo di esperienza certamente molto larga,
15:31fin qui si è dimostrato essere attento, prudente, peronetto quando parla.
15:36Vediamo, speriamo che la sua determinazione possa contribuire a favorire i processi di pace,
15:48sia in Ucraina e sia in Medio Oriente.
15:50Tra l'altro una dichiarazione importante che lui ha fatto immediatamente è stata quella
15:54del rapporto tra la Chiesa e l'ebraismo, che è stata molto importante.
15:58Senta, però si è in Medio Oriente, ricordo lei è presidente del Comitato Medio Oriente
16:02verso il Consiglio d'Europa.
16:05Insomma, l'altro grande tema della geopolitica di questo periodo è quello che sta succedendo a Gaza.
16:10Poi si sembra tutto il Medio Oriente, l'Iran, l'Arabia su di adesso, però ci concentriamo,
16:14ci facciamo interviste di sei ore.
16:16Io qui è venuto qualche giorno fa l'ambasciatore di Israele in Italia, no?
16:20Con delicatezza, con diplomazia, essendo diplomatico, abbiamo affrontato il tema.
16:24Prima c'era la narrazione del 7 ottobre, che poi scomparsa subito, quindi Israele vittima
16:29degli ostaggi, che è un tema importante.
16:31Poi ora è rimasta solo la narrazione delle distruzioni di Gaza.
16:35Questa reazione di Israele, soprattutto a Guida Netanyahu, che non è tutta l'opinione
16:39pubblica israeliana, concorde, sta mettendo Israele da una posizione di protezione, di simpatia,
16:44di alleanza col mondo occidentale, perché è l'unica democrazia in quella cosa,
16:48in una situazione di grande imbarazzo per tutto l'Occidente, di delicatezza per l'opinione
16:52pubblica, che ci sono troppi morti, troppi bambini, una crisi umanitaria, non si capisce
16:57perché nella lotta legittima ad Hamas si siano arrivati a questi accessi.
17:01Ma io questo l'ho ancora dichiarato oggi in una dichiarazione che ho fatto, nel senso
17:05che all'indomani del massacro del 7 ottobre tutto il mondo non solo ha espresso solidarietà,
17:12condanna di Hamas e solidarietà, ma ha riconosciuto che Israele è un diritto di autodifesa.
17:18E' soltanto che il diritto di autodifesa non può diventare la giustificazione di qualsiasi
17:24azione. E noi oggi a Gaza, ormai da mesi, abbiamo un'azione israeliana che va molto oltre
17:32il diritto di autodifesa, perché bloccare l'inolto di tutti gli aiuti sia alimentari che
17:37sanitari per quasi due mesi, continuamente bombardare la stessa di Gaza distruggendo
17:46l'ira di Dio, provocando un numero di vittime enorme nella popolazione civile. Tutto questo
17:54al mondo tu non lo giustifichi dicendo faccio la lotta a Hamas, perché la lotta a Hamas
17:59è giusta, Hamas ha delle responsabilità anche in tutto questo, perché non dimentichiamoci
18:04che Hamas non solo ha fatto il massacro.
18:06Si è integrata strutturalmente con la popolazione, quindi ha trasformato Gaza...
18:09Io bombardo con l'ospedale perché lì sotto ci sono quelli...
18:13Esatto, ha trasformato Gaza Hamas in un gigantesco scudo umano, esponendo la popolazione...
18:19È giusto ricordarlo.
18:20Quindi le responsabilità di Hamas sono gravissime e non vanno taciute, però questo non può
18:25giustificare qualsiasi tipo di intervento o di azione, perché questo sta isolando Israele
18:32nel mondo, cioè l'8 ottobre il giorno dopo il mondo era della parte di Israele, oggi quasi
18:39tutto il mondo non è con Israele, anzi lo critica fortemente e io credo che questa sia
18:45una responsabilità grave di Netanyahu, al punto che, cosa è importante, dentro la
18:50società israeliana c'è un pezzo ormai largo di società israeliana che dice no, così
18:55non si può andare avanti.
18:57Visto che lei lavora al Consiglio d'Europa, è sufficiente la posizione europea in questo
19:03momento, Italia compresa, o bisogna fare di più e che cosa?
19:06Se è scritto in questi giorni che il vento è cambiato, le prese di posizione...
19:10Bisogna aumentare la pressione su tutti e due i contendenti, aumentare la pressione
19:16su Netanyahu perché si fermi, interrompa tutte queste operazioni militari indiscriminate,
19:25garantisca all'inoltro degli aiuti in dimensione adeguata e non un camion ogni tanto, perché
19:31sono due milioni di persone da far vivere, no? E quindi a Netanyahu bisognava chiedere
19:37questo, fermarsi e garantire l'inoltro che allevi le sofferenze della popolazione.
19:44A Damasio bisognava chiedere una cosa netta, precisa, due cose nette e precise. La prima,
19:49deve liberare gli ostaggi. Io ricordo, e questo mi ha colpito in questi anni e mezzo che questa
19:56cosa sia stata messa quasi nell'angolo, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU quando approvò
20:00nel luglio dell'anno scorso, una risoluzione dopo una lunga discussione tra i Paesi membri,
20:06scrisse, chiese la libertà incondizionata degli ostaggi. Gli ostaggi continuano ad essere
20:13oggetto di un condizionamento e di un negoziato, allora noi dobbiamo chiedere che gli ostaggi
20:18siano liberati. E secondo, dobbiamo chiedere ad Hamas di cessare le attività militari, così
20:24come chiediamo a Netanyahu di fermarsi, Hamas deve cessare le sue attività militari e
20:30non impedire che si formi, come chiede Abu Mazen e come ormai chiedono anche una parte
20:36dei gazaui, cioè dei cittadini di Gaza, che si formi un governo di Gaza indipendente,
20:41che avvii una vita, progressivamente avvii Gaza su una condizione di vita dignitosa.
20:49Queste ultime due domande. Questo viaggio di Trump in Medio Oriente, questo accordo importante
20:55con l'Arabia Saudita, con il contrapenso all'Iran, ma anche come possibile mediatore
21:01di questa crisi con Israele, le dà speranza di arrivare a questi due popoli e due stati.
21:10Io ho sempre sostenuto.
21:11Sempre il punto d'arrivo giusto di questa crisi.
21:13Sì, la prospettiva, l'obiettivo dei due popoli e stati non è facile.
21:17No, certo.
21:18No, perché il massacro prima, la guerra poi ha scavato un solco di sfiducia tra le parti,
21:23di rancore, di odio, di desiderio, di vendetta. Tutto questo non aiuta.
21:29Allora, in questo contesto è decisivo quello che fanno alcuni attori e secondo me tra gli
21:35attori principali c'è l'Arabia Saudita, perché è il paese più importante del mondo sunnita,
21:41perché ha un rapporto con gli Stati Uniti storicamente forte, perché è l'unico paese
21:49che forse è il soggetto che può garantire, ottenere che finalmente i palestinesi possano
21:58avere uno Stato e garantire però a Israele che quello Stato palestinese non metterà in
22:03discussione la sicurezza di Israele. C'è un precedente analogo.
22:08Io l'ho nominata subito. C'è un precedente analogo. Nel 1977, Presidente dell'Egitto,
22:31Sadat, è stato ucciso nell'81.
22:33Sadat è bravo. Sadat, e fu ucciso anche proprio per questo di cui sto parlando, Sadat
22:39fece una scelta. Prese l'aereo, andò in Israele, incontrò Begin e Golda Meir e fece
22:45l'accordo con gli israeliani. Cambiò la situazione, perché da quel momento l'Egitto, che fino
22:51a quel momento l'Egitto era stato il capofila della lotta a Israele, si determinò una situazione
22:56diversa. Oggi io penso che Salman è l'uomo che può fare la stessa operazione.
23:00essere in grado di ottenere che i palestinesi abbiano uno Stato, perché se non ottiene
23:08questo non riesce neanche a fermare la sua leadership nel mondo arabo. Però ha la forza
23:15per dire a Israele, tranquillo, io ti garantisco che questo Stato palestinese non ti metterà
23:22in discussione.
23:22Allora, ultima domanda. Abbiamo parlato prima del Papa e della cultura ebraica. Quando
23:29ci sono queste continue manifestazioni in Italia, che poi anche lì si dividono ideologicamente,
23:34e quindi la difesa dei diritti dei palestinesi, giusta, poi diventa pro-Gaza, poi diventa pro-Amas,
23:40si bruciano le bandiere e non succede solo nella nostra democrazia. Io ho un'altra intervistato
23:45intellettuale egiziana. Abbiamo detto, guardate che l'antisemilismo è un problema di voi
23:49europei, non nostro. Magari qui c'è il discorso dell'annientare politicamente del tutto un avversario,
23:56ma non siamo antisemili. Un problema culturale vostro e politico. Lei ha paura di un rigurgio
24:02di questo tipo?
24:03Io ho paura di due cose.
24:05Ci sono a Roma, ma come a Parigi, ma come in Germania, ma come in Inghilterra.
24:08Io mi batto ogni giorno contro due estremismi manichei che sono pericolosissimi. Il primo
24:16è non distinguere tra governo Netanyahu e società israeliana, che sono due cose diverse.
24:22Tu puoi, e io lo faccio, criticare il governo Netanyahu per le scelte che fa, non puoi identificare
24:29Tukur, Israele, con il suo governo, addebitando a ogni cittadino israeliano le responsabilità
24:36che è il governo. Questa è una distinzione fondamentale che tra l'altro noi facciamo
24:40per ogni paese. Quando critichiamo Erdogan per dirne uno, non è che ce la pigliamo con
24:46tutti i turchi per fare un esempio, no? E via di questo passo. E la seconda cosa ancora
24:52più grave, che poi porta alle manifestazioni antisemite, è di considerare che ogni ebreo
24:59dovunque viva nel mondo è certamente un complice di Netanyahu e bisogna chiedergli conto di quello
25:06che Netanyahu fa. E' una cosa inaccettabile. Quindi io penso che sia corretto e legittimo
25:14e giusto, se uno lo pensa, esprimere una critica molto forte a come Netanyahu conduce le cose.
25:20Io l'ho fatto e lo faccio e non dimentico una cosa che viene ricordarsi. Quando Rabin
25:26fu assassinato, tanti anni fa, la prima cosa che disse Netanyahu fu, che era allora l'emergente
25:34del Likud, con la morte di Rabin e morto Oslo. E dal suo punto di vista è stato coerente,
25:39ha fatto di tutto per impedire una soluzione della questione palestinese. Quindi ha una
25:44responsabilità grave Netanyahu, non solo per cosa succede oggi a Gaza.
25:48Come storia politica.
25:49Non solo per quello che si aggancia. Quindi giusto, legittimo criticarlo e io lo critico.
25:55Assolutamente inaccettabile che si stabilisca un'equivalenza. Israele uguale al suo governo,
26:01sono due cose diverse. Tanto è vero che le città israeliane sono piene di gente che
26:05protesta contro Netanyahu. È assolutamente inaccettabile che si chieda a un cittadino
26:12ebreo, a Liliana Segre, piuttosto che un altro ebreo, conto di quello che succederà.
26:16Perché questo è una cosa che non hai accettato.
26:19È stato molto chiaro e io sono contento di ribadirlo. Vi anche agenzie alla stampa, perché
26:25insomma questo è un elemento di comunicazione etico-politica molto importante e bisogna tenere
26:31chiare le cose e avere i focus. Perché se no se non siano dei focus, la storia ci insegna
26:35che in assenza di memoria e di consapevolezza si ricade.
26:39Lei ha detto un'espressione giusta. In assenza di memoria uno dei problemi che noi abbiamo
26:43oggi, soprattutto tra i giovani, è che spesso questi giovani che manifestano non hanno assolutamente
26:52a memoria della complessità della vicenda medio orientale.
26:55Non c'è dubbio. Senti, io la ringrazio.
26:58Io che ringrazio lei.
26:59Quando vuole venire a trovarci su queste tematiche, ma anche su altre, facciamo il punto. Noi abbiamo
27:04pure un format di diplomazia. Quindi insomma, quando vuole è sempre il nostro ospite gradito.
27:09Bene. Insomma, insieme ai nostri segui e massolo.
27:12Che sono due amici tra l'altro.
27:13Insomma, che ci danno anche un contributo intellettuale di comprensione.
27:16Due diplomatici di grande esperienza.
27:19Oltre che in ogni puntata facciamo un'analisi dei singoli paesi. Quindi è venuto qui l'ambasciatore
27:23di Israele. Insomma, è importante che sia venuto. Abbiamo parlato con il nostro ambasciatore
27:28a Tel Aviv. Facciamo sempre le due prospettive. Abbiamo fatto anche i paesi dell'est, faremo
27:33l'Azerbaijan. Quindi quando vuole venire, insomma, è sempre ben accetto. Vice Presidente
27:38della Commissione di Difesa della Camera e Presidente del Comitato Medio Oriente del Consiglio
27:42europeo. Oltre ad essere, insomma, lo ripeto, una firma storica. Di punto di vista politico
27:47della sinistra italiana, PDS, ora PD, insomma, insomma, tutte le sigle attraversate tutto.
27:53Tutta, dal piccino.
27:54Sì, quindi lei, insomma, attenzione, come disse una volta il mio amico De Filippo, con cui
27:59ho scritto una commedia da giovane, che a non finire, come si dice, la bacheca.
28:03Attenzione, insomma, lo dico simpaticamente.
28:07Grazie ancora, mi sembra ben attivo intellettualmente e ben agguerrito e consapevole.
28:11Su temi che dico, insomma, stanno sfondando il muro dell'insensibilità collettiva. Non
28:17è vero che parliamo solo di cronaca nera, di costumi, di gossip e di calcio, sono temi
28:21che ora interessano finalmente a tutti i cittadini. Dobbiamo parlarle e spiegare, perché
28:25la gente non sa.
28:27E la gente vuole sapere.
28:28La gente vuole sapere. Questo è importante. Grazie ancora di essere stato con noi.
28:32Grazie.
28:32E grazie a voi che ci avete seguito. Appuntamento alla prossima puntata di Primo Piano. Arrivederci.
28:37Grazie.

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