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  • 20/05/2025
https://www.pupia.tv - Roma -​ ​Presentazione libro "L'ossessione del centro" - Conferenza stampa di Manfred Schullian (20.05.25)

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Trascrizione
00:00Grazie per la vostra cortese presenza e per l'attenzione che, merci anche alcuni sollecitatori
00:10di cui è presente anche uno, si chiama Andrea, mi seguite in queste esperienze saggistiche.
00:21Io questo poveriggio ho il piacere di presentare, a coloro i quali non lo conoscono, il professor
00:30Ciro Sbailò, un mio amico Ciro, collega, un professor ordinario di diritto pubblico
00:36comparato e peraltro grande e curioso della politica, avendola praticata in gioventù.
00:47Lui farà una breve introduzione, poi dirò qualcosa di molto sintetico io e infine se
00:57ci saranno delle domande saremo disponibili a dare delle risposte e se invece non ci saranno
01:04ci saluteremo e ognuno tornerà a questa meravigliosa pioggia che ci sta, come dire, rinfrescando
01:12quest'oggi, un caldo che si muore.
01:16Va bene, allora Ciro, a te la parola.
01:25Allora cercherò di restare nei tempi, allora intanto grazie Pino che è un caro collega
01:33costituzionalista comparatista col quale condividiamo tante battaglie per garantire la qualità
01:39della formazione e della ricerca scientifica nell'ambito del diritto comparato e del diritto
01:45costituzionale.
01:46Sono molto contento di presentare questo libro sulla ricerca del centro e quindi cercherò
01:54di svolgere il mio compitino nei sei minuti assegnati, cercherò di dare l'idea diciamo
01:59che mi ha, che mi spinge tuttora a incoraggiare Pino sulla strada della saggistica politica.
02:08Allora, innanzitutto qui emergono, mi si chiede, esiste ancora il centro nella politica italiana?
02:14Il centro esiste per definizione, se non c'è il centro non c'è tutto il resto, perché
02:18tutto il resto si definisce, questo non c'è bisogno di essere matematici, rispetto all'idea
02:23di centro, quindi inconsciamente il centro ce l'hanno tutti, chiunque si definisce si
02:27definisce inconsciamente rispetto al centro, perché nel centro c'è l'idea, l'essenza
02:32stessa dell'autonomia e della dignità della politica, come cura della comunità, cura
02:39della persona, attenzione ai valori e equilibrio tra realismo politico, concretezza, che tiene
02:47conto dell'umano e della sua imperfezione e quindi non va nelle astrattezze ideologiche
02:53omicide e al tempo stesso però garanzia di alcuni valori fondamentali dentro.
02:59Allora volevo soffermarmi su questo, innanzitutto il centro è il custode per diversi aspetti
03:06della stessa identità politica italiana e della nostra vicenda costituzionale, parliamo
03:12della economia sociale di mercato che sta tornando anche di attualità, visti i riferimenti
03:21espliciti fatti sia nella scelta del nome sia in quello che ha detto il nuovo pontefice.
03:27Economia sociale di mercato, atlantismo che non è un'adesione indiscussa e acritica naturalmente
03:39ai valori originari dell'alleanza atlantica, ma è un'adesione attiva che tende anche a
03:48integrare l'alleanza occidentale con la forza della nostra tradizione culturale e religiosa,
03:57mi riferisco alla necessità di garantire sempre e comunque un equilibrio tra concretezza,
04:04realismo politico e valori fondamentali, atlantismo, antitotalitarismo, quindi contro la presunzione
04:14tipicamente novecentesca di portare, di realizzare il paradiso in terra, paradossalmente qui
04:21l'elemento cristiano è fondamentale, è un elemento di laicità che disinnesca il meccanismo
04:26ideologico. Quindi in questo senso tutti ci definiamo rispetto al centro e il fatto
04:32che non vi sia una rappresentanza politica adeguata, ma vi sia una frammentazione, non
04:37vuol dire che non esista il centro di gravità politica, non esiste la gravità politica,
04:46in qualche modo è una massa, diciamo così, il centro fa massa culturale, fa massa di
04:53opinione, fa massa di interessi e valori e questa massa a instaneamente provoca una
04:58certa curvatura dello spazio politico italiano, come sappiamo, e bene o male ci si legittima
05:04rispetto a questo. Parlavamo prima della questione sociale, che è questione costituzionale,
05:11e questo lo capì benissimo Alexis de Tocqueville quando scrisse la democrazia a Nameric, perché
05:17senza la classe media non c'è democrazia, una politica centrista, dice Fisichio, pone
05:25al centro la classe media, perché la classe media è la classe che garantisce la mobilità
05:34sociale, senza mobilità sociale non c'è democrazia e la soppressione, la crisi della
05:42classe media, l'abbiamo visto anche negli Stati Uniti in parte, è uno degli elementi
05:50di maggiore fragilità e attenzione di maggiore esposizione ai totalitarismi, perché la classe
05:57media è quella che resiste meglio alle fake news, alla manipolazione e alle altre forme
06:02di guerra ibrida. Quindi la penalizzazione della classe media è un elemento costituzionale,
06:11quindi questione sociale, e un'altra questione importante è la capacità di gestire il cambiamento,
06:24noi viviamo in un'epoca nella quale esiste un gap esponenziale tra sviluppo della tecnologia,
06:31che è un andamento esponenziale per l'appunto, e lo sviluppo della tecnica, della politica
06:37che è lineare, non c'è bisogno di una laurea in matematica, come per fortuna il
06:42nostro Pontefice, ho molto piacere che si diffonda, io sono un sostenitore degli studi
06:48matematici, non c'è bisogno di una laurea in matematica per capire che questo gap ci
06:55rende sempre più esposti, basti vedere i problemi che abbiamo nel gestire la disinformazione.
07:01Il libro di Pisicchio ci fa capire la forza e la cultura del centro capace di gestire
07:08questo gap perché non rincorre la tecnica, perché da noi non ci arriviamo mai, è una
07:15funzione asintotica, non arriveremo mai, la risposta alla tecnica non può essere tecnocratica,
07:25perché la tecnica in fondo vuole la politica, vuole la discrezionalità, la capacità di
07:29assumersi le responsabilità, l'apertura a posizioni diverse, la capacità di mediare,
07:36la fluidità, l'accountability, l'efficienza vuole questo e questo lo può garantire una
07:43cultura del centro, una politica del centro, lasciatemi fare un piccolo riferimento perché
07:49leggendo il libro di Pisicchio mi sono reso conto di quanto sia importante oggi studiare
07:54la storia della scienza per capire la politica, perché cento anni fa un giovane fisico andò
08:00su un'isola, El Goland, perché soffriva di allergie, lì è nata la fisica quantistica
08:05praticamente, e cosa ci insegna, che la scienza ha superato tanti pregiudizi e tanti schematismi,
08:15tanti modi di ragionare meccanici, newtoniani diciamo noi, che oggi si sono rivelati inadatti
08:22perché non riesci a capire i fenomeni più importanti a livello subatomico e a livello
08:26astronomico, non li capisci con la fisica di una volta, la politica invece è rimasta
08:31forse meccanica, rigida, il centro è così come il diritto, il centro risponde a queste
08:40esigenze di fluidificazione, di comprensione, di interpretazione, di gestione dei conflitti
08:48proattiva, dove l'osservazione e il modo di raccontare le cose non è qualcosa di puramente
08:54esterno ma interagisce con quello che accade, qui c'è il politico, qui c'è il giornalista,
08:59c'è il costituzionalista che sa che quando parla sta contribuendo a cambiare le cose
09:04e la cultura del centro oggi è la cultura maggiormente all'avanguardia nel panorama
09:08politico italiano. Grazie Vino. Grazie a te Ciro, grazie anch'io mi unisco al battimano
09:18perché hai detto cose molto dense e condensandole, hai fatto anche tu un'operazione fisica quantistica,
09:28io ho fatto il giornalista, non ti dimenticare, ma ti sei spostato nella scienza militante,
09:35io voglio salutare, ho invitato prima a sedersi qui perché peraltro siamo qui ospiti suoi,
09:43il presidente del gruppo Misto, l'onorevole Schullian, che invece desidera collocarsi
09:53in una posizione diversa, lo saluto, lo saluto con affetto e sempre con grande amicizia.
10:00Pochissime cose, recuperando le intuizioni veramente assai valide che il collega e amico
10:11caro Ciro ci ha proposto, io comincerei con una considerazione di carattere aritmetico,
10:19vi do dei numeri e rispetto ai quali poi magari qualcuno, se vuole, può fare una considerazione.
10:29L'ultima elezione generale è stata quella delle europee in Italia. L'elezione europea,
10:35la destra che gli si può dire tutto, ma non che non abbia al suo interno un centro,
10:42l'ha messo in piedi, magari prima quando Berlusconi ha inventato la destra,
10:48ha inventato il centro-destra, non poteva essere conteggiato come esterno a quell'area che prima
10:55non esisteva. Adesso sì, perché l'Egemon è diventata la Melone. E comunque la destra nel
11:01suo insieme ha fatto il 47,6%. La sinistra italiana, comprendendovi ovviamente il PD,
11:12i verdi e la sinistra di Fratoianni, ha fatto il 30,5%, mettiamoci dentro i 5 stelle,
11:23mettiamoci dentro, arriva a 40,5%, mettiamoci dentro anche i due centristi di quell'area che
11:35hanno fatto il 7,1%, non prendendo manco un seggio alle elezioni europee, insomma questo è un dato
11:41su cui forse dovrebbero riflettere loro, arriva a un risultato che fa 47,6%, esattamente uguale.
11:50Per carità l'aritmetica, ho fatto per troppi anni attività politica, quindi non è che mi
11:59innamori dei numeretti e dell'algebra, però qualcosa la dice, oggi la sinistra non ha nessuna
12:08possibilità di vedere contendibile il governo del Paese, non c'è questa possibilità di contesa,
12:18non ci siamo proprio coi numeri, in questo caso almeno teoricamente ci saremmo. E' un gioco di
12:26numeri, se vogliamo rimanere ancora sui giochetti dei numeri ve ne do ancora altri, nel 1994 per la
12:34prima volta è stato introdotto il sistema maggioritario del nostro Paese e per la prima
12:38volta è scomparso il centro, quasi, almeno politicamente, in quel periodo fece quasi
12:47il 18% l'area centrista, formata all'epoca dal Partito Popolare di Martino Azzoli e da
12:56Segni e ebbe un risultato per via del sistema elettorale che regalò alla Camera 33 seggi
13:04invece dei 104 che avrebbe avuto se fosse andato il sistema proporzionale, poi ditemi
13:09che i sistemi elettorali non c'entrano niente. Comunque dal 1994 ad oggi ad ogni elezione
13:17generale politica o anche europea il centro mettendoci dentro i cespugli della destra
13:26e i cespugli della sinistra ha fatto qualcosa vicino al 17-18%. Anche qui stiamo a giocare
13:35con numeri teorici, abbiamo visto che neanche coloro i quali si ispirano al medesimo partito
13:41in Europa riescono a diventare un soggetto che si proponga come unitario, però sono
13:50giochetti che forse sono anche lesciti da un punto di vista della lettura di quello
13:55che accade in questo Paese. Allora la domanda è, visto che in Europa abbiamo un centro
14:03che funziona, possiamo criticarlo come volete voi, insomma, Macron, però lo sforzo l'ha
14:12fatto, ha creato un centro, addirittura ha messo un Presidente democristiano, Beirut
14:16è un Premier democristiano. Abbiamo Merz in Germania che possiamo dire è un centro
14:24che si sposta verso la destra, non c'è dubbio, però è un centro. Abbiamo addirittura Stammer
14:31in un sistema che è bipolare, gli inglesi hanno inventato il maggioritario e in quello
14:40stesso sistema noi abbiamo un centrista Premier al capo del governo. In Italia no, in Italia
14:48è scomparso. Perché è scomparso il centro d'Italia? Io in questo libro qualche risposta
14:55cerco di darle. Innanzitutto perché noi abbiamo negli anni tra i 6 e il 7 cento c'era un personaggio
15:05che si aggirava per le corti europee, si chiamava Mesmer, che ipnotizzava, parlava del fluido
15:16animale che lui riusciva a tirar fuori per aggiustare tutte le cose, per far stare bene
15:21la gente e mesmerizzava la gente. Ecco avere di fronte il modello democrazia cristiana
15:28significa farsi mesmerizzare perché è un modello che non è più proponibile, lo dice
15:33un vecchio democristiano, sono stato eletto, ero il dirigente dei giovani democristiani
15:37e poi non più dei giovani, sono stato eletto sempre con la democrazia cristiana, quando
15:43c'era e però è una pura follia, ogni tanto vedo nostalgie che si muovono, tentativi
15:51magari di campare su un simbolo, per favore chiudiamola lì, ridiamo dignità, lasciamo
15:58la dignità a questo grande partito democratico d'Italia ma non ne parliamo più e l'idea
16:05che il centro dovesse in qualche modo corrispondere a quella realtà ha deviato, ha fatto in modo
16:13che questo centro non venisse mai fuori. Che cosa è avvenuto? È avvenuto che nello stesso
16:21periodo si affermasse il cesarismo, il partito personale, diceva il grande politologo napoletano,
16:30il cesarismo è diventato lo strumento attraverso il quale si fanno i partiti, c'è un cesare
16:36attorno a questo si fanno i partiti, è uno schema che stravolge e tutta un'altra cosa
16:43lo schema della foma partito a cui deriva per esempio il centro nella cosiddetta prima
16:50repubblica, c'era un primus inter pares, c'erano meccanismi che si chiamavano, sembrava strano
16:55soprattutto ai colleghi giornalisti più giovani, si chiamavano congressi, la gente si iscrive
17:02a un partito, negli anni, fino alla fine degli anni 80 4 milioni e mezzo di italiani su 45
17:10milioni di iscritti alle liste elettorali andavano a iscriversi ad un partito politico,
17:17eravamo il paese nel mondo, a parte quelli comunisti che dovevano iscriversi per forza
17:23a partito, eravamo il paese democratico più politicizzato del mondo, ecco che quella modalità
17:31non c'è stata più con l'avvento del sistema maggioritario che privilegiava l'uomo il leader
17:38piuttosto che l'idealità partitica, i partiti cominciarono ad avere i nomi delle persone,
17:45non avevano più i nomi delle idee, ma anche l'affermarsi via via che si andava avanti
17:53di una sorta di bipolarismo muscolare molto sopra la linea della condivisione almeno
18:05sulle questioni di fondo, che poi ha preso un'accelerazione pazzesca da quando il digitale
18:13è diventato lo strumento principe della comunicazione, anche della comunicazione politica, quindi
18:20lunga vita ai giornalisti, gli ultimi mediatori tra la fonte, tra l'informazione, così come
18:28viene, l'evento così come viene a realizzarsi e la sua mediazione avendo riguardo alla verità
18:39sostanziale dei fatti, lunga vita a questa stirpe nobile che invece rischia di morire
18:47dentro lo schema dell'attingo direttamente da questa roba qui, una botta feroce è stata
18:55data anche da questa modalità di comunicazione, ma direi anche è l'affermazione delle leggi
19:02elettorali che hanno sostanzialmente sostenuto questa modalità del cesarismo, leggi elettorali
19:09a liste bloccate, non è che scopriamo cose, qualche amica, qualche amico che mi conosce
19:17da più tempo sa che questo è un po' un leitmotiv delle mie argomentazioni, ma devo
19:24dire perdonatemi, ma ho l'impressione che tutto questo rappresenti una verità, allora
19:32se volete ci aggiungiamo anche un altro elemento, il retaggio ideologico, noi siamo un paese
19:41un po' particolare, il centro ha una storia culturale enorme, ma il centro della politica
19:48in Italia è stato, deve una forte delegittimazione a Norberto Bobbio, che è un punto di riferimento
19:56per carità di Dio, scienziato della politica, un filosofo, lo nomino sempre con molto rispetto,
20:06però lui il centro non lo concepiva come realtà possibile da un punto di vista culturale
20:11ed ideologico, quindi divideva tutto o di qua o di là, o sinistra o destra e il centro
20:16è una roba che è un po' sta di qua, un po' sta di là, non ha la dignità di una cultura,
20:23di un'identità culturale autonoma, in che invece la storia si è incaricata di raccontare,
20:30non è così. Allora, e arrivo alle conclusioni, che cosa dice Biolibro per non essere, per
20:38tentare di non essere del tutto inutile, perché lavori di questo genere, diciamo in passato
20:43oggi un po' meno, ce ne sono stati. Io ritengo che sia possibile immaginare come
20:53che uno spazio di questo genere possa rinascere, innanzitutto per evitare la guerra totale,
21:02continua e quotidiana in un Paese che ha bisogno di, forse, di ritrovarsi in un'identità condivisa,
21:11non è possibile, la sinistra dichiara del tutto delegittimata la destra, qualsiasi cosa
21:16faccia la destra, la destra lo stesso, devo dire, ho apprezzato la scelta di Biolibro
21:23che ha compiuto per il prossimo referendum l'Upi, quando ha detto andiamo a votare, voteremo
21:31o no, ma andiamo a votare. Io credo che così si debba fare, cioè tu non condividi, va
21:39bene, mantieni la tua posizione, ma non è che dici no, non andiamo a votare. L'ultima
21:44volta che uno disse non andate a votare, ci rimise partito, storia, personale, dovete
21:50scappare via, il povero Craxi quando disse non andate a votare al referendum sulla preferenza
21:56unica e passò alla grande, non se ne era accorto nessuno che c'era quel referendum e invece
22:01passò, ecco, la delegittimazione deve finire, questa delegittimazione reciproca deve finire
22:11e poi si deve immaginare uno spazio intermedio, una terra di mezzo che tenga dentro più culture,
22:18non è il centro della democrazia cristiana fatto di cattolici democratici, fatto appunto
22:26di democristiani, qui ci sono varie culture, certo c'è la cultura dei cattolici democratici,
22:34importante, l'anno scorso la CEI quando celebrava le settimane sociali, che sono stato un momento
22:42molto importante, per la prima volta la Chiesa è tornata a parlare di politica e l'ha fatto
22:47anche con parole importanti contro per esempio anche l'autonomia differenziata, fece questo
22:59sondaggio e venne fuori che su 6 milioni, su 12 milioni quanti sono più o meno i cattolici
23:06praticanti, 6 milioni, la metà non va più a votare perché non si ritrova in uno dei
23:13partiti che sono in giro, naturalmente ci va l'altra metà, quindi l'altra metà si immagina
23:19che abbia già trovato, che abbia trovato una sua dimensione, però c'è una parte cospicua
23:26di cattolici democratici che non vota, forse si troverebbe bene in un centro, c'è la cultura
23:33liberale che oggi diciamo diventa un'espressione così lungamente adoperata fino all'usurdo
23:43della cultura, chi è che non si dice liberale in questo nostro Paese? Menomale, però bisogna
23:51capire che cosa ci mettiamo dentro, pure Trump si dice liberale, non so fino a quale punto
23:59può considerarsi tale, la cultura repubblicana, la cultura socialdemocratica, una cultura
24:05laica, la cultura ambientalista, tutto questo fa parte della terra di mezzo e fa parte di
24:13mezzo, forse faremmo bene a capire che cosa si può fare per raggiungere questo obiettivo,
24:21le modalità sono due e concludo, ho la modalità di un partito solo, un partito che tenga dentro
24:29tutti, tutta la nebulosa, le nebulose di centro e forse sarebbe una cosa un po' acerba in
24:37questo momento, io guardo con attenzione anche le cose che accadono in casa centrodestra,
24:44dove un centro si identifica con Forza Italia e vedo anche che la signora Marina Berlusconi
24:56talvolta dice cose non affatto banali, non affatto ordinari, non affatto conformiste
25:04all'interno dello schema del centrodestra. A sinistra poi c'è una cosa un pochino più
25:11complicata, più complicata da decrittare, Renzi e Calenda, due persone straordinarie,
25:16di grande intelligenza, di grande capacità, di grande sensibilità, ma così straordinarie
25:22da non rendersi conto che a non stare insieme ci perdono tutte e due, ho fatto prima l'esempio,
25:29c'erano le elezioni europee e nessuno ha superato la soglia, se fossero stati insieme
25:34avrebbero preso il 7,1% dei voti, pari a 7 eseggi in Europa, uno li butta così, siamo
25:42degli sciuponi. C'è la Bonino, naturalmente che in questo spazio ci può stare pure, ci
25:50sono gli eredi della Margherita nel PD e anche questo spazio, per esempio i sindaci che fanno
25:58riferimento alle settimane sociali che si stanno organizzando in Italia, quindi non
26:04è che non ci sia tutto questo e che non dobbiamo più guardare al leader che coagula e sta
26:13su tutti gli altri perché se cerchiamo questo non che non se ne trovino, ne troviamo troppi,
26:20dovremmo trovare qualcosa di meno ma qualcosa di condiviso, soprattutto dobbiamo immaginare
26:33che questo bisogno di centro trovi riscontro anche in una buona regge elettorale perché
26:41questo è l'inizio dal quale si ricostruisce anche una forma partito in cui lo spazio per
26:51questa formidabilmente importante componente della politica italiana possa rimettersi in
26:59campo. Io mi fermo qua, perdonatemi sono andato oltre il tempo che mi ero dato ma c'è sempre
27:07l'infervoro del centro oltre che l'ossessione, quindi mi taccio e se ci sono delle domande
27:12sono ovviamente ben felice di dare risposte.
27:36Domanda giornalista
28:06Ma intanto noi abbiamo un'esuberanza di leadership piuttosto che una carenza, questa è il limite di questo spazio politico, allora lei fa riferimento giustamente anche a dei segnali, il mio libro dedicato a questo
28:36spazio è un libro che mi è rimasto con un spazio abbastanza importante alla morte del
28:44cetomedio che è un po' peraltro non è solo italiana, vediamo che si diventa sempre più
28:55forte la frangia dei super ricchi e sempre più piccola quella di quelle che una volta
29:02l'espandersi di una forma culturale della piccola borghesia, quella che veniva odiata
29:07da Pasolini, da Roland Barthes, da tutti quanti, la piccola borghesia che in Germania aveva,
29:19metteva il pizzo alle finestre e poi era d'accordo con Hitler per, vabbè. Questa realtà però
29:30trova una, visto che stiamo parlando di sociologie, di indagini sociologiche, trova cozza con
29:40tutti i sondaggi che invece raccontano un'altra cosa, che di questo spazio non conflittuale,
29:49che usa un tono, un modo di parlare persino, perché le parole sono importanti, forse diciamo
29:57Trump ci dovrebbe raccontare qualche cosa sull'uso delle parole non a misura. Tutto questo ci
30:09fa capire che questo spazio c'è, quindi parliamo di che cosa? Parliamo di, per buttarla da
30:16un punto di vista della misura anche elettorale di questa possibilità, parliamo di quello
30:28del ceto, di questa cosa immensa della pubblica amministrazione, che oggi vive una condizione
30:37frustrata, pensiamo per esempio alla condizione in cui vivono i nostri insegnanti, che sono
30:45i peggio pagati d'Europa e che non si sentono particolarmente considerati dalla politica,
30:53e anche i professori universitariani che stanno molto meglio. Parliamo di segmenti della società
31:04italiana che non riescono più a vivere, come giustamente diceva prima Ciro, una dimensione
31:13di ascensore sociale plausibile, cioè a questo popolo ci si deve rivolgere, a questo popolo
31:19deve arrivare il messaggio. Certo, se la sinistra oggi è incarnata, quest'area è incarnata
31:28dalla segretaria del PD, dai due segretari Cosme e Damiano della sinistra e da quel grande
31:41affabulatore di Conte, non credo che riuscirà a fare grandi risultati in quell'anno, ma
31:50chi deve parlare con quell'area e con quel segmento è un'area centrista che sia nelle
31:58condizioni di stare in quella parte di popolo. Naturalmente io non escludo che un domani,
32:10poi ritrovandosi su alcuni temi, per esempio l'europeismo, tutti quanti ne parlano, ma
32:18in realtà non è vissuto nello stesso modo da tutti. Io vedo che nonostante gli sforzi
32:26della Meloni, anche nella sua area c'è una qualche difficoltà, mentre vedo una netta
32:35declinazione di europeismo fatta da Forza Italia, dall'altra parte invece i centristi
32:41sono tutti europeisti, quindi l'Europa non è cosa di poco conto, è una dimensione fondamentale,
32:51direi di ribete. Legge elettorale, miga stiamo parlando di cose di secondo momento, possono
32:58trovare un'occasione di considerazione condivisa su questi percorsi, ma ce ne possiamo trovarne
33:05moltissimi, quindi il popolo c'è. Volevo fare una riflessione sulla parte finale
33:16di quello che diceva Bisicchio e il professor Sbailò sul tema della legge elettorale, perché
33:24è di rimente, noi possiamo dire fino allo sfinimento che serve un centro, poi si va
33:29a votare con il sapiente mix di maggioritario e proporzionale, listini bloccati dalle segreterie
33:35e dunque il centro scompare nelle urne, non ha modo di emergere in nessun modo. Voi da
33:43dove vedete possibile il ritorno di un ragionamento aperto in senso proporzionale, perché i comitati
33:52che sono stati fatti non stanno portando a nulla, non mi sembra di poter leggere nella
33:57tensione sociale una tensione in questo senso. Tantomeno conviene ai segretari dei partiti
34:06e a Giorgia Meloni in particolare, a meno che non la si convinca che col proporzionale
34:10può fare a meno di Salvini, forse quello può essere un argomento, però io vedo questo
34:17blocco che impedisce di fatto a qualunque centro di esistere.
34:22Dico una cosa, poi siccome la domanda l'hai fatta a tutte e due, passiamo a Ciro. Io sono
34:31convinto, anche io sono abbastanza dubbioso sul fatto che i titolari della corda, i parlamentari,
34:39decidano di impiccarsi con una legge elettorale che li muova. Però, dato che oggi i parlamentari
34:54sono tutti quanti eletti attraverso questo sistema e dunque devono stare alle indicazioni
35:02dei loro capi, non dimenticate, cari colleghi e giornalisti, che questo Parlamento di prima,
35:11che c'era prima, si è votato il taglio, che non era proprio una di quelle cose che...
35:18Un modesto costituzionalista, ma il mio collega la pensa come me, lo so, non c'è nessuna
35:25ragione, se non quella esibita dal Movimento 5 Stelle di tipo economico, che veniva risolta
35:35togliendo 5 mila Euro al mese per ogni parlamentare e alla fine dell'anno uscire a avere lo stesso
35:40risparmio che potevi immaginare di fare nel momento nel quale hai fatto il taglio dei
35:46parlamentari. Cosa voglio dire? Voglio dire che non è che questo Parlamento abbia dei
35:55elementi che hanno dentro di sé una capacità d'autonomia per cui se il capo decide una
36:00cosa, questa cosa non si fa perché c'è una resistenza. Attenzione. Cosa potrebbe accadere?
36:09Certo, il proporzionale in un passaggio storico come questo rappresenterebbe una buona scelta,
36:17perché ridarrebbe ad ognuno la propria dimensione, senza dover creare artifici particolari. Ma
36:30una cosa è proporzionale, una cosa è il voto di preferenza. Il voto di preferenza rappresenterebbe
36:35invece, come dire, la chiusura del cerchio in un ordinamento elettorale dove a livello
36:43comunale si vota con la preferenza, a livello regionale si vota con la preferenza, a livello
36:50europeo si vota con la preferenza, arrivi alla Camera e al Senato e dici no, là c'è
36:55il voto di scambio e dall'altra parte cosa c'è? Insomma, è veramente una cosa abbastanza
37:01difficile da capire e da mandare giù. Però, ripeto, questo percorso di riforma non è
37:13ineluttabile, perché se vuole fare la riforma, il Presidente Meloni, se vuole portare a casa
37:19la riforma del Premierato, deve fare pure una legge elettorale adeguata. Ed essendo
37:24ineluttabile, forse in questo momento storico il voto di preferenza, insieme con il sistema
37:33proporzionale, può essere molto d'aiuto.
37:37Grazie Pino, non spenderò altre parole a favore del proporzionale, voglio solo evidenziare
37:45questo aspetto. Il sistema proporzionale è un elemento di legittimazione del sistema,
37:50è stato sempre così in tutte le grandi crisi storiche, a cominciare da quella italiana
37:55dopo la Prima Guerra Mondiale, ma anche in Germania, dove poi il sistema non ha retto
38:02all'urto del nazismo, ma non era il sistema elettorale in sé stesso, ma la combinazione
38:11con il presidenzialismo e una delegittimazione della classe dirigente, ma il sistema proporzionale
38:17è sempre un elemento di rilegittimazione del sistema. Per quanto riguarda l'Italia, dopo
38:25la sciagurata riforma del taglio dei parlamentari, che non ha prodotto, a quanto mi risulta, neanche
38:34grandi risparmi da questo punto di vista, dopo quella riforma abbiamo un problema per
38:42elementari e ragioni matematiche, abbassando il numero dei parlamentari si è abbassata
38:48la possibilità, diciamo così, di trovare elementi di rappresentanza nel voto, il sistema
38:57è diventato più rigido, meno oscillante, meno capace di interagire e quindi di adattarsi,
39:02quindi meno moderno da questo punto di vista, perché oggi ci vuole la capacità di adattarsi.
39:07Detto questo, dopo questa sciagurata riforma il sistema proporzionale diventa fondamentale
39:13per una rilegittimazione, nessuno taglia l'albero sul quale è seduto, ma attenzione, siamo
39:20nella politica delle grandi leadership, siamo nella politica delle grandi personalità,
39:25e cosa vuole un grande leader, una grande leadership? Vuole passare alla storia, no?
39:33Ecco, per passare alla storia, in questi casi non segui l'interesse immediato contingente,
39:38perché quello si esaurisce in un orizzonte molto ristretto, in questo momento c'è un
39:43problema di rilegittimazione della politica, di rafforzamento della legittimità della
39:48politica, il sintomo importante dell'allontanamento della legittimazione della politica è il
39:53risparmio, il risparmio della legittimazione della politica, il risparmio della legittimazione
39:58della politica, il sintomo importante dell'allontanamento di una parte dei cattolici, esiste un grande
40:05strettissimo legame tra primato della politica e cattolicesimo, storia del cattolicesimo,
40:12il primato del politico è una parte importante della dottrina cattolica, e quindi la rilegittimazione
40:22o il rafforzamento della legittimità del sistema può essere una scelta che consente
40:27poi ai grandi leader, visto che siamo nell'epoca delle leadership, penso che potrebbe essere
40:33una scelta vincente e pagante, non dimentichiamo questo, che il sistema americano è fatto
40:39apposta per stimolare la vanità storica dei presidenti, come sapete, perché il fatto
40:45che tu a un certo momento non puoi più diventare presidente e anzi vieni indebolito nell'ultima
40:51parte del tuo mandato, perché dopo il secondo mandato, e non credo che questa cosa riusciranno
40:57a riformarla, l'obiettivo del secondo mandato è passare alla storia, non vincere le elezioni,
41:06quindi se abbiamo un minimo di ambizione, lavoriamo anche per rafforzare la legittimità
41:12del sistema, il proporzionale è uno strumento fondamentale, la storia lo conferma.
41:18Ma tu sei sempre con me, quindi non c'è problema.
41:29Il proporzionale è puro, è che una formazione nel centro prenda il 18-20, anche se a base
41:39ai miei calcoli il centro nella seconda repubblica ha preso al massimo il 12 con Monti, 12 massimo 15.
41:48Devi fare la somma però.
41:51E se facciamo la somma anche di forze età?
41:53Ti do il libro e poi te la leggi.
41:55Se arriva al 30 se si conta forze età.
41:58No tranquillo, c'è proprio un dato.
42:02Immaginiamo che adesso prende il 20, al di là del passato.
42:07Con il 20 è un proporzionale puro, non si governa.
42:12A quel punto il centro, che è forza governista, rimane all'opposizione o sceglie tra Svain
42:22e il duo Menoni e Salvini, che fa a quel punto?
42:26Cioè è mera testimonianza oppure come fa a diventare forza di governo?
42:35Altra osservazione.
42:37Siamo sicuri che il proporzionale sia la soluzione di tutti i mali o non generi mostri?
42:48Perché basta pensare alla Spagna, dove il Partito Popolare è arrivato primo e sta all'opposizione.
42:56E Sanchez è rimasto al governo mettendo insieme tutti e dando l'amnistia a uno che era tipo Bossi,
43:07che ha voluto fare la rivoluzione in Cataluña.
43:10In Germania anche la Merkel, anche quando ha preso il 40-45%, si è dovuta alleare con i suoi nemici storici.
43:21Che senso ha andare a votare se poi devi governare con quelli che dovrebbero essere all'opposizione,
43:28con quelli che hanno perso le elezioni?
43:32Posso?
43:34Allora cominciamo con la tua prima domanda.
43:48Intanto il proporzionale puro non esiste.
43:51Anche il proporzionale che abbiamo avuto in Italia, che veniva considerato il proporzionale puro, di fatto era sporco.
43:57Era un proporzionale che nei fatti non ti dava nessuna rappresentanza, non hai superato una certa soglia.
44:04Che era variabile, ma il proporzionale puro esiste soltanto nei libri, come un algoritmo che va considerato.
44:14E ne io sono per il proporzionale puro, per carità di Dio.
44:18E ne io sono per anche sporcarlo con un premio di maggioranza adeguato.
44:26Quindi non si discute.
44:28Che quindi si muove nella logica di organizzare una proposta di governo.
44:32Tanto per essere chiaro.
44:34Ci ho detto, tu arrivi subito, fai un salto e arrivi subito a dopo.
44:40E ne io sono per un centro egemone, che quindi è so stesso a diventare punto di riferimento di tutti gli altri.
44:48Che è ovvio, se li metti tutti insieme va ben oltre quella realtà.
44:52Ma siccome sono anche persona che tende di essere pratica, spera che in una fase come quella che stiamo vivendo oggi, che è ancora acerba,
45:05si possano costituire due realtà che rendano contendibili, due centri che rendano contendibile l'obiettivo finale.
45:14Ma che al tempo stesso riescano ad evitare questo scontro frontale quotidiano.
45:20Perché converrai con me, non fa bene al Paese uno scontro quotidiano.
45:24Questo avviene soltanto con due centri.
45:27Uno che si allea con la destra e l'altro che si allea con la sinistra.
45:32La destra un centro bene o male ce l'ha, la sinistra francamente non me lo vedo.
45:37Questo è tutto.
45:39E credo che ci siam capiti.
45:41Io devo ringraziare tutti quanti.
45:47Poi magari se dobbiamo fare qualche battuta la possiamo fare anche fuori.
45:53Così lasciamo questa magnifica aula.
45:59E ringraziamo anche per la cortesia di averci tollerato ancora per due minuti oltre la fine.
46:07Grazie a tutte e a tutti.
46:10Grazie al Presidente del Gruppo Bisto, l'Onorevole Schullian, che non si è espresso sul centro, nel centro-sinistra e nel centro-destra.
46:20Tra l'altro lui che viene da quelle terre meravigliose che io amo molto.
46:26Credo che starà spiegando alla sindaca di Merano che tutto sommato il tricolore se lo può pure tenere.
46:36Ma poi ha fatto anche una dichiarazione dicendo che il tricolore se lo mette sempre solo in quella circostanza.
46:44Perché glielo stanno mettendo a forza.
46:46Va bene.
46:47Grazie.
46:48Grazie ancora.
46:49Arrivederci.

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