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  • 18/05/2025
https://www.pupia.tv - Torino - LAVORO. BRASCHI (INAIL TOSCANA): VALUTARE RISCHI IN OTTICA GENERE
Torino, 18 maggio. - Basta un attimo per subire un infortunio. Una distrazione può mettere a rischio la vita delle persone. E i pericoli sono tanti, ma non sono sempre gli stessi per gli uomini e per le donne, ne' rispondono sempre allo stesso modo. "È una sfida continua. La monografia che si presenta oggi su 'La valutazione dei rischi in ottica di genere. Aspetti tecnici', analizza proprio le tematiche del genere. Il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (dlgs 81/2008) chiede di valutare le differenze di genere e questo testo dà delle indicazioni mirate. Non si parla di rischio di genere, perché il genere non è un rischio, ma di una chiave di lettura da dare in tutti i contesti di vita per valutare il rischio. Quello che si deve fare è integrare la valutazione del rischio esistente secondo una lettura di genere". Lo afferma Chiara Braschi, chimico della Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza (Ctss) della direzione regionale Inail Toscana, al Salone del libro di Torino in occasione del seminario "Equità, rispetto e sicurezza al tempo delle transizioni". Si tratta di numerosi rischi specifici legati alle "caratteristiche antropometriche, fisiologiche, di natura organizzativa e psicosociale. Ci sono i rischi ergonomici a cui afferisce, ad esempio, tutto il discorso dei dispositivi di protezione individuale. Poi ci sono i rischi connessi a rumore, vibrazioni e microclima severo (dove bisogna fare attenzione alle donne in gravidanza e in allattamento), il rischio chimico (gli organi bersaglio sono diversi per uomini e donne), il rischio biologico (bisogna fare attenzione alle donne in gravidanza e in allattamento, c'è anche una diversa suscettibilità tra uomini e donne a incorrere in infezioni), e ancora il rischio organizzativo (su promozioni e conciliazione lavoro-famiglia). Noi abbiamo prodotto- precisa l'esperta- 12 schede di supporto per la comprensione e l'approfondimento di questi rischi". Braschi fa parte del Comitato unico di Garanzia (Cug) dell'Inail, nato nel 2011 dalla fusione dei vecchi comitati pari opportunità con quelli di sorveglianza sul mobbing. "Il Cug è una struttura tipica degli enti pubblici e ha come finalità la promozione di attività, processi e prodotti che promuovono le pari opportunità nei luoghi di lavoro per rimuovere ogni discriminazione (legate a genere, età, provenienza e forma contrattuale). Il nostro Cug- aggiunge Braschi- ha prodotto dei documenti liberamente scaricabili, perché questo è un percorso lungo e complesso. L'accesso alla formazione, agli incarichi e alle promozioni di carriera non è uguale per tutti. Noi dobbiamo fornire strumenti diversi, ma appropriati, per permettere a tutti di raggiungere lo stesso obiettivo. Il progetto Inail Tiscana 'Salute e sicurezza sul lavoro, una questione di genere' ha prodotto già 4 monografie". Ma non solo. "Abbiamo organizzato un corso sulla cultura del rispetto sul

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Trascrizione
00:00Come consulenza tecnica salute e sicurezza dell'INA e consulenza statistico attuariale abbiamo voluto fornire uno strumento, una proposta anche metodologica ai datori di lavoro ma anche a tutti gli attori della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e ai lavoratori e alle lavoratrici per declinare in ottica di genere la salute e sicurezza sul lavoro.
00:25Questo perché a fronte di un dettato normativo che chiede di valutare i rischi anche relativi alle differenze di genere non esistono in letteratura, non ci sono a disposizione dei datori di lavoro dei metodi efficaci e idonei per declinare questi rischi.
00:54Un aspetto importante di questa monografia è che non chiediamo, non proponiamo ai datori di lavoro di gettare tutto quello che a livello di documentazione hanno già i loro documenti di valutazione dei rischi ma di andarli a integrare in un'ottica di genere.
01:13La finalità qual è? È quella di oltre a ottemperare all'obbligo normativo ma anche di fornire degli strumenti, delle soluzioni, delle misure di prevenzione e protezione in modo che possano essere garantite
01:29pari opportunità di accesso a tutte le manzioni dei lavoratori e delle lavoratrici e che questi non vengano esclusi ma integrati in un'ottica di equità sul luogo di lavoro.
01:44Conoscere bene il rischio e soprattutto identificare i possibili danni anche diversificati uomo-donna che possono essere causati
01:59e quindi favoriscono poi l'individuazione di misure di protezione e prevenzione in materia di salute, quindi in termini di riduzione di esposizione a determinati agenti.
02:11In termini di sicurezza, anche in questo caso, magari con delle soluzioni organizzative che possono favorire il benessere del lavoratore, quindi pensiamo allo stress e lavoro correlato,
02:25alle problematiche relative alla conciliazione, tempi di vita, tempi di lavoro, ci sono delle proposte organizzative che possono favorire questi aspetti di conciliazione
02:39e quindi pensiamo ad esempio agli infortuni in itinere, possono essere ridotti con magari un discorso di flessibilità in ingresso e in uscita
02:49e quindi con una particolare attenzione a chi, magari in questo caso le donne, ancora sono più dedicate, hanno gli obblighi di cura della famiglia
03:00e quindi questo può contribuire a ridurre il fenomeno degli infortuni in itinere che comunque in Italia è ancora significativo.
03:09Grazie

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