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  • 18/05/2025
L'amministrazione prova a dare un futuro al pilone che domina lo stretto di Messina. Per questioni legate alle autorizzazione sarebbe per il momento accantonato l'ambizioso progetto con museo e ristorante a due piani, per puntare su uno con una struttura più leggera e realizzabile in un anno insieme alla manutenzione.

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Trascrizione
00:00C'è un cambio di rotta nel futuro del pilone, uno dei simboli più riconoscibili della città,
00:05il guardiano dello stretto, l'incarnazione del mito di Cariddi da troppo tempo e senza
00:09una prospettiva. È sicuramente uno degli ambiti in cui meno questa amministrazione,
00:14intesa nella sua continuità di quasi sette anni, ha inciso. I legacci burocratici hanno
00:19sempre frenato ogni tipo di progettualità e di investimento, un po' per questioni legate
00:24alla proprietà, un po' per i vincoli ambientalisti che la splendida collocazione impone. Non è
00:28stato facile per nessuno poter realmente impegnarsi per dare un futuro attivo a questa torre di 235
00:34metri. A dargli lustro internazionale ci ha pensato l'atleta estone Jan Rose l'anno scorso che ha
00:39attraversato a piedi lo stretto di Messina su una corda tesa fra il pilone siciliano e quello
00:44calabrese. Adesso è tornata la piena volontà di poterlo sfruttare sotto il profilo turistico,
00:49di poterlo visitare, di poterlo scalare, di poter godere dello spettacolo che solo una vista
00:55dalla cima può regalare. L'ultima direzione intrapresa dall'amministrazione e dall'assessore
01:00Francesco Caminiti in particolare non prevedrebbe, almeno per il momento, di dare seguito al progetto
01:05realizzato ormai diversi anni fa dallo studio De Cola, piuttosto di realizzare una funzionalità
01:10più leggera e rapida. Il motivo portante è presto detto. Una recente riunione con tutti
01:15gli enti incaricati di dare il benestare a qualsiasi tipo di intervento e sfruttamento
01:19dell'area ha dato delle coordinate che riducono i margini di intervento. Infatti, in base a
01:25quanto ad oggi disposto dal demanio marittimo, non può essere realizzata nessuna struttura
01:29fissa, anche solo nella grande base a 10 metri d'altezza alla quale è ancorato il traliccio.
01:35Niente cemento, ma solo strutture per così dire sicure ma leggere, amovibili, un po' come
01:40quelle dei Lidi, per intenderci. Questa costruzione potrebbe essere ancorata al basamento e a rendere
01:45comunque visitabile il pilone. Questo tipo di intervento sarebbe inserito in un più ampio
01:49contesto di manutenzione generale dell'opera, che a settembre compirà 70 anni. Un milione
01:54di euro e un anno di opere sarebbero sufficienti per poter sanare le parti arrugginite e altre
02:00da sistemare. In attesa di poter collocare anche un ascensore, anche la scalata alla vetta
02:04del pilone sarebbe a quel punto riaperta, rendendo una vera e propria avventura, pur se
02:09un po' faticosa, la visita all'ultimo lembo della Sicilia.

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