https://www.pupia.tv - Roma - SANITÀ. "NON CI SMANTELLATE", IL GRIDO DI ALLARME DELLE 20 UNITÀ SPINALI ITALIANE Roma, 4 apr. - "Non ci smantellate". È questo il grido di allarme che oggi lanciano venti Unità Spinali e venti Centri specializzati per il trattamento delle persone con lesioni al midollo spinale di tutta Italia "che stanno soffrendo azioni di depauperamento. Questi professionisti lavorano con coraggio e convinzione per consentire un rilancio delle nostre Unità Spinali. Oggi è la Giornata nazionale delle persone con lesioni al midollo spinale e la celebriamo con un appello: 'Corriamo insieme per salvare le Unita Spinali italiane e il Codice 28 (Alta Specialità Riabilitativa)'". Così Vincenzo Falabella, presidente della Faip (Federazione delle associazioni italiane delle persone con lesione al midollo spinale), apre l'iniziativa nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei ministri insieme a tutte le Unita Spinali italiane, alla Società italia midollo spinale (Sims), al Comitato italiano paralimpico (Cip) e alla Fondazione Serena-Olivi. "Oggi lanciamo una forte denuncia, ma lo facciamo in maniera elegante- continua Falabella- perché chiediamo di 'correre insieme' e di fare rete per un Ssn all'altezza dei bisogni dei cittadini". Dal mare alla montagna, dalle Isole, da nord a sud del Paese, tutte le Unità Spinali e tutti i Centri specializzati si sono riuniti per chiedere alle istituzioni di fare rete per aumentare il numero dei posti letto e per rafforzare la formazione e l'implementazione del personale, perché le professionalità non devono essere depotenziate. Anche i pazienti sono scesi in campo a difesa del Codice 28: "Le Unita Spinali sono un presidio di supporto e un riferimento costante per noi persone con lesioni al midollo spinale- dicono- Ci permettono di definire un nuovo progetto di vita, ci aiutano a diventare autonomi e a rientrare nella società e nel mondo del lavoro. Dobbiamo crescere senza arretrare di un passo". In particolare, il direttore dall'Unita Spinale di Savona, Stefano Porcile, ricorda che "questo decadimento risponde a una scelta economica, ma togliere specialisti non farà risparmiare. Una lesione midollare richiede un approccio specializzato che solo un team specialistico può garantire. Senza centri di eccellenza in Italia le persone andranno all'estero e lo Stato spenderà molto di più di quanto costerebbe garantire il servizio in Italia. E' una scelta insensata e alla ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, chiediamo di aiutarci". Ogni anno, infatti, le Unità Spinali, "a causa del numero insufficiente di posti letto- sottolinea il presidente di Faip- sono costrette a non poter garantire il ricovero sia a pazienti in fase acuta che cronica con complicanze". La presa in cura delle Unità Spinali e dei Centri specializzati va "dalla fase acuta al reinserimento della persona- precisa Adriana Cassinis, presidente della Sims- perché il problema è proprio il far rientrare la persona con lesion