Nel Lazio sono in crescita anoressia e bulimia tra i giovanissimi. Si registra un vero e proprio aumento di casi di disturbi alimentari tra i più giovani. Secondo i dati del Bambino Gesù, le diagnosi sono aumentate del 60% rispetto al periodo pre-Covid.
Nel 2024, sono stati registrati 230 nuovi casi, con un incremento del 64% rispetto al 2019. Particolarmente preoccupante il calo dell’età di insorgenza: i primi sintomi compaiono già a 8-9 anni. L’anoressia resta il disturbo più diffuso, ma cresce anche l’Arfid, il disturbo evitante-restrittivo dell’assunzione del cibo. Nel Lazio, la rete di assistenza è carente e spesso i tempi di attesa sono lunghissimi. Gli specialisti chiedono più risorse e un piano di prevenzione per affrontare un problema sempre più diffuso. Il nuovo modello della Rete regionale prevede l’istituzione di almeno un ambulatorio multidisciplinare in ogni Azienda sanitaria locale nei quali sono programmati percorsi specifici sia per i minori sia per gli adulti. Tra le varie misure innovative introdotte nella Rete regionale, in ogni ambulatorio saranno erogati i programmi di riabilitazione psico-nutrizionale mediante il cosiddetto “pasto assistito”.