Dopo un anno e mezzo di lavori e un investimento di 18 milioni di euro, Roma ritrova uno dei suoi simboli storici, il Ponte dell’Industria, noto ai cittadini come il “Ponte di Ferro”. Distrutto da un incendio nel 2021, il ponte è stato inaugurato ufficialmente dal sindaco Roberto Gualtieri, affiancato dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e dai vertici di Anas e FS.
L’opera, che si inserisce nel piano infrastrutturale per il Giubileo, è stata realizzata con tecnologie avanzate per garantire sicurezza e durata. Ora la struttura può sostenere fino a 26 tonnellate, consentendo il passaggio degli autobus e migliorando notevolmente la viabilità tra i quartieri Ostiense e Portuense. Un intervento che ha richiesto soluzioni ingegneristiche sofisticate per evitare impatti eccessivi sul fiume Tevere.
A sottolineare l’importanza storica dell’opera è l’assessora ai Lavori Pubblici, Ornella Segnalini: “Questo ponte, risalente al 1860, - ha sottolineato - è parte del nostro patrimonio archeologico industriale e abbiamo lavorato a stretto contatto con la Soprintendenza per preservarne gli elementi distintivi”. Gli storici arconi e capitelli verranno restaurati e riposizionati, mentre sono state realizzate passerelle pedonali e ciclabili per garantire un utilizzo più moderno e sostenibile della struttura.
La riapertura rappresenta un traguardo importante anche per la mobilità cittadina: la linea 780 tornerà a passare sul ponte prolungando il percorso fino alla metro Piramide, mentre sarà attivata una nuova linea, la 096. Dopo anni di disagi, il Ponte dell’Industria torna ad essere un collegamento strategico per la Capitale.