Il fenomeno della dispersione scolastica continua a preoccupare le autorità. In un’indagine condotta dai carabinieri, sono stati scoperti 122 minori che, pur essendo regolarmente iscritti, non hanno mai messo piede in classe. L’indagine ha portato alla denuncia di 124 genitori per violazione dell’obbligo scolastico, che in Italia prevede la frequenza obbligatoria fino ai 16 anni.
I controlli, effettuati tra Ostia, Roma Nord e la provincia, hanno fatto emergere situazioni familiari molto diverse: alcune caratterizzate da degrado e difficoltà economiche, altre apparentemente normali ma con gravi irregolarità. Nel corso dell’indagine, durata un mese, sono stati analizzati i dati di 141 istituti scolastici, registrando un totale di 4.939 assenze ingiustificate. Questo significa che, sommando le giornate perse, si sono accumulate oltre 24 annualità scolastiche mancanti.
Secondo gli esperti, il problema della dispersione scolastica non è solo un segnale di disagio sociale, ma ha anche conseguenze pesanti sul futuro dei ragazzi e sulla loro integrazione nella società. La scuola è spesso il primo passo per uscire da condizioni di svantaggio, e l’assenza di un’istruzione regolare rischia di alimentare disuguaglianze e marginalizzazione. Le autorità promettono nuove misure di controllo per contrastare il fenomeno e sensibilizzare le famiglie sull’importanza della frequenza scolastica.