I guai con la giustizia partono da lontano per Roberto Guarano. L'uomo, oggi 64 anni, in passato era stato accusato di far parte di un'organizzazione vicina alle Brigate Rosse. Ma non è per questo che ieri è stato accompagnato nella prima aula del tribunale monocratico di Roma. Motivo della visita, l'accusa di aver preso a calci e pugni al torace la sorella. I fatti sarebbero accaduti l'8 marzo, quando l'uomo - tornato da un pranzo "con qualche bicchiere di troppo", come lo stesso ha ammesso in aula - ha cominciato ad aggredire la donna, con la quale da tempo convive. È stata la stessa 59enne a chiamare le forze dell'ordine: ma anche una volta ammanettato, l'uomo ha continuato a cercare di colpire la vittima. Guarano, che ha ammesso in aula le proprie responsabilità, è quindi comparso davanti ai giudici di piazzale Clodio che hanno convalidato l'arresto. Applicata anche la misura cautelare richiesta dal pm Giovanni Nostro: allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla sorella e ai luoghi da lei frequentati, almeno 500 i metri di distanza.