Grave incidente sul lavoro per un bracciante indiano di 46 anni, ricoverato in condizioni critiche presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dopo l’amputazione di una gamba in necrosi. Secondo la CGIL, la causa potrebbe essere una prolungata esposizione a sostanze chimiche impiegate nei campi agricoli, aggravata dalla totale assenza di dispositivi di protezione individuale. Il lavoratore presenta lesioni anche all’altra gamba e alle braccia, e i medici stanno facendo il possibile per evitare ulteriori amputazioni.
L’uomo è arrivato in ospedale lamentando forti bruciori agli arti e dolori diffusi. I medici, inizialmente incerti sulla diagnosi, hanno assistito a un rapido peggioramento della sua condizione, fino a rendere inevitabile l’operazione chirurgica. Attualmente è ricoverato in terapia intensiva, mentre si indaga sulle reali cause della necrosi.
La CGIL ha denunciato l’accaduto come un ennesimo caso di sfruttamento della manodopera agricola, settore già segnato da episodi drammatici come la morte di Satnam Singh, il bracciante indiano morto dissanguato dopo essere stato mutilato da un macchinario. Il sindacato chiede controlli più rigorosi e l’applicazione concreta delle norme di sicurezza, spesso disattese nelle campagne dell’Agro Pontino.
Le autorità locali hanno aperto un’indagine per accertare se il datore di lavoro abbia rispettato le normative vigenti. Il tema delle condizioni dei lavoratori agricoli stranieri torna così prepotentemente all’attenzione pubblica, evidenziando una realtà di sfruttamento e carenze nelle tutele.