Il progetto di riforestazione di Monte Antenne, avviato nel 2022 dal Campidoglio, si sta trasformando in un pesante fallimento ambientale. L’Osservatorio Sherwood denuncia che oltre 240 alberi su 1.000, tra pini e lecci, sono già morti a causa delle condizioni climatiche avverse e della scarsa manutenzione. L’iniziativa, presentata come un passo importante verso la sostenibilità, rischia di rivelarsi un danno ecologico ed economico. Secondo gli ambientalisti, il tasso di mancato attecchimento ha raggiunto quasi il 25%, superando di gran lunga la soglia fisiologica del 10% prevista dal Campidoglio. "Le prime segnalazioni di sofferenza delle piante risalgono già ai mesi successivi alla piantumazione", spiegano dall’Osservatorio. Le alte temperature estive del 2023 e 2024, unite alla mancanza di un adeguato sistema di irrigazione, hanno reso impossibile la sopravvivenza di molti esemplari. Inizialmente, l’amministrazione comunale aveva garantito il rimpiazzo delle piante morte da parte delle ditte private incaricate, ma ora il timore è che il progetto venga abbandonato e che l’area resti degradata. Gli esperti chiedono un monitoraggio più attento e misure urgenti per evitare ulteriori perdite. Gli attivisti chiedono maggiore trasparenza e un impegno concreto per garantire la reale efficacia della riforestazione urbana. Servirà un piano più strutturato, con criteri più stringenti nella scelta delle specie arboree e una gestione attiva delle nuove piantagioni, per evitare che Monte Antenne diventi il simbolo di una politica ambientale fallimentare.