Analisi dei risultati del VI Rapporto Censis-Eudaimon
  • anno scorso
Milano, 3 apr. (askanews) - È stato presentato a Milano, a Palazzo Turati, il 6° rapporto Censis-Eudaimon, che mette in luce i dispositivi e gli strumenti del welfare aziendale. Un appuntamento molto importante, in cui è stata rimarcata l'evidenza che solo un lavoratore su cinque conosca a fondo gli strumenti messi a disposizione dal welfare.Il rapporto ha poi posto l'accento sulla necessità, per le aziende, di conquistare nuovi lavoratori o trattenere i già assunti e per contrastare la mobilità sempre più alta dei lavoratori da un'azienda all'altra. Qualcosa che, però, può divenire possibile solo migliorando il welfare aziendale.Ha preso parte all'appuntamento Francesco Maietta - Responsabile Area Consumer, Mercati privati, Istituzioni - Censis che ha sottolineato le novità del mondo del lavoro e i motivi dell'insoddisfazione: "C'è un'insoddisfazione di fondo che riguarda aspetti fondamentali del proprio lavoro: la retribuzione, le possibilità di carriera, la paura di perdere il lavoro nel tempo. Quindi vediamo un approccio molto più strumentale con il lavoro. Non possiamo rinunciare al lavoro, ma cerchiamo di ridimensionarne l'importanza e la portata". Ha preso parola anche Andrea Peduto - Human Resources & Organization - Organization Development, Digital HR & Welfare - Edison in merito alle strategie messe in atto per migliorare il benessere delle persone: "Edison prova a far sentire le persone a casa loro in un contesto piacevole e stimolante. Lo si crea facendo welfare". Infine, per spiegare con concretezza cosa sia questo welfare inclusivo e abilitante ai dipendenti delle aziende italiane, è stato argomento di discussione l'esistenza di strumenti innovativi che vanno incontro alle singole esigenze di ogni lavoratore. Un percorso che le aziende, oggi, devono percorrere, per non disperdere il proprio patrimonio umano.
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