Ruoppolo Teleacras - Scricchiola la "Nuova Cupola"

  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 3 agosto 2012.
Ancora scarcerazioni per carenza di gravi indizi di colpevolezza nell' ambito della maxi inchiesta antimafia cosiddetta "Nuova Cupola". I provvedimenti del Riesame.
Ecco il testo :
La cupola della "Nuova Cupola" subisce le scosse telluriche dei giudici del Tribunale del Riesame. Crepe e danni. Si' perche' l' ondata delle scarcerazioni si manifesta sempre piu' inarrestabile, al pari della raffica di arresti che il 26 giugno scorso ha imperversato in provincia di Agrigento, e non solo, contro la presunta costituzione dell' ottavo mandamento mafioso agrigentino, la "Nuova Cupola". Infatti, ieri sono stati scarcerati gli empedoclini Alfonso Tuttolomondo, al braccio dell'avvocato Pennica, e Giorgio Traina, aggrappato all'avvocato Castronovo. L' ordinanza di custodia cautelare in carcere e' stata annullata per carenza di gravi indizi di colpevolezza. Adesso il Tribunale della Liberta' ha liberato Francesco Paolo Cioffi, 36 anni, di Agrigento, difeso dagli avvocati Daniela Posante e Maurizio Salvatore Buggea, e poi Stefano Mangione, 49 anni, di Raffadali, Filippo Azzarello, 48 anni, di Ventimiglia di Sicilia, in provincia di Palermo, dove si sarebbe trapiantata una colonia mafiosa da Palma di Montechiaro, ed Ettore Allegro, 49 anni, di Caltanissetta. Anche a loro favore i magistrati di scalino superiore al piano del Gip hanno rilevato la non sussistenza della gravita' degli indizi di colpevolezza, tanto da provocare l'emissione della misura carceraria. Gia' il Gip, il giudice di primo grado, per le indagini preliminari, lo scorso 29 giugno, tre giorni dopo i fermi, che hanno anticipato gli arresti perche' si e' paventato il pericolo di fuga degli indagati, ha assestato i primi colpi di scalpello alla statua dell' impianto accusatorio dell' inchiesta "Nuova Cupola". Infatti, il Gip non ha convalidato il fermo e ha ordinato la liberazione dei raffadalesi Rosario Mangione, 26 anni, e Salvino Mangione, 39 anni, di Giovanni Rampello, 25 anni, di Agrigento, di Pasquale Vetro, 54 anni, di Sciacca, e di Vincenzo Cipolla, 50 anni, di San Biagio Platani. Lo stesso Gip concesse i domiciliari a Giuseppe Lo Mascolo, 75 anni, di Siculiana, ricoverato in ospedale subito dopo la cattura, e poi morto il 2 luglio.