RAGUSA (ITALPRESS) - Tecniche di monitoraggio intensivo avanzato, cure individualizzate e lavoro di squadra multidisciplinare: questi i principali strumenti che hanno permesso all'Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, diretta da Vincenzo Salvo, di raggiungere negli ultimi anni tassi di mortalità neonatale prossimi allo zero, anche per gli estremamente prematuri, e buoni esiti neurologici a distanza. fsc/gtr
00:00Tecniche di monitoraggio intensivo avanzato, cure individualizzate e lavoro di squadra multidisciplinare, questi principali strumenti che hanno permesso all'unità di terapia intensiva neonatale dell'ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, diretta da Vincenzo Salvo, di raggiungere negli ultimi anni tassi di mortalità neonatale prossimi allo zero, anche per gli estremamente prematuri e buoni esiti neurologici a distanza.
00:25I reparti di terapia intensiva neonatale sono oggi dei reparti ad alta tecnologia, tecnologia che utilizziamo per fornire delle cure avanzate, ventilazione meccanica invasiva, ventilazione oscillatoria ad alta frequenza, la ventilazione non invasiva, l'ipotermia terapeutica e tecnologia che possiamo utilizzare anche per i sistemi di monitoraggio, per misurare dei parametri vitali.
00:49Tra questi anche per esempio l'utilizzo quotidiano dell'ecografia polmonare, dell'ecografia cardiaca funzionale ha cambiato gli outcome per i neonati anche estremamente critici.
01:01Accanto ovviamente alle cure ad alta tecnologia non dobbiamo dimenticare l'aspetto di umanizzazione delle cure, ponendo sempre la famiglia al centro dei nostri percorsi assistenziali.