Dopo i crolli dei giorni scorsi, proseguono le attività di monitoraggio su Cima Falkner, nel Gruppo di Brenta. Nelle scorse ore un team tecnico composto dal Nucleo droni del Corpo permanente dei vigili del fuoco di Trento, il Servizio geologico della Provincia autonoma di Trento e il soccorso alpino ha effettuato nuovi rilievi in vetta, con il supporto logistico del Nucleo elicotteri. Grazie all’utilizzo di speciali scanner applicati ai droni, è stato acquisito un modello in alta risoluzione dell’intera cima, che sarà ora confrontato con i rilievi precedenti. Le prime immagini raccolte mostrano un’evidente evoluzione delle fratture: in particolare, sono stati documentati allargamenti significativi, a conferma di una situazione ancora in movimento. Le fratture, in precedenza riempite da ghiaccio, ora risultano in parte vuote, segno di un cambiamento della morfologia della cima. Si tratta di un’evoluzione legata anche alla degradazione del permafrost, elemento che in quota svolge un importante ruolo di «collante» per la massa rocciosa. Alla luce dell’instabilità della roccia, i tecnici stanno elaborando una simulazione tridimensionale in caso di ulteriori crolli. «I modelli - spiegano gli esperti della Provincia - sono indicativi e utili per comprendere il possibile comportamento futuro della vetta».In via precauzionale, restano chiusi i sentieri e le vie alpinistiche che interessano l’area sotto osservazione, secondo quanto previsto dalle ordinanze firmate dai sindaci dei Comuni di Tre Ville e Ville d’Anaunia. Nello specifico, resta in vigore il divieto di accesso alla via ferrata delle Bocchette “Alfredo e Rodolfo Benini” (sentiero Sat n. 305), così come ai sentieri n. 315 (via ferrata Bruno Dallagiacoma), n. 316 (da Passo Grostè ai rifugi Tuckett e Sella) e n. 331 (dal bivio del 316 al bivio con il 305). Il rifugio Tuckett rimane raggiungibile esclusivamente dal Vallesinella-Casinei.