Si è svolta questa mattina, 27 luglio, la commemorazione per i 32 anni dalla Strage di via Palestro, l'attentato mafioso del 27 luglio del 1993 in cui persero la vita tre vigili del fuoco, un agente della polizia locale e un cittadino senza dimora. Presente alla cerimonia l'assessore all'Edilizia Residenziale Pubblica Fabio Bottero. Il ricordo è arrivato anche via social, con il presidente del Senato Ignazio La Russa che ha scritto: «Rendiamo un deferente omaggio alle vittime e rinnoviamo il comune impegno contro la criminalità organizzata. Le bombe di quella sera fecero parte di una strategia eversiva ben più ampia, che portò anche agli attentati di via dei Georgofili a Firenze, alla Basilica di San Giovanni in Laterano e alla Chiesa di San Giorgio al Velabro a Roma e all'uccisione di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La mafia voleva intimidire lo Stato, e lo fece colpendo i luoghi della nostra storia, della nostra cultura, dell'identità religiosa, della magistratura. Ma quello stesso Stato non ebbe paura e non si piegò davanti al pericolo. Oggi come allora, istituzioni e cittadini sono chiamati a custodire la memoria di quegli attentati e la convivenza civile, con la stessa responsabilità e la stessa determinazione».
01:32Oggi ricorre il 32esimo anniversario della strage di Via Palestro, una delle ferite più dolorose della città di Milano.
01:38Qui di fronte al padiglione d'arte contemporanea, alle 23.14 del 27 luglio 1993, un'autobomba esplose e uccise i tre vigili del fuoco Carlo Lacatena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno.
01:55L'agente della polizia locale, Alessandro Ferrari e Driss Moussafir, cittadino senza fissa dimora di origine marocchina che si trovava nelle vicinanze.
02:08Solo l'anno prima, nel 1992, si consumavano le stragi di Capaci e di Via D'Amelio.