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Si è svolta a Milano l’Assemblea Pubblica di Assolavoro Formazione, un incontro che ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca “Il mercato dei servizi per la formazione in Italia” condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro. Un’indagine che fa da apripista alla possibilità di mappare il fenomeno della formazione professionale e che evidenzia criticità e punti di forza di un settore che può rappresentare il vero volano della crescita del Paese.

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Transcript
00:00Solo il 35,7% degli adulti tra i 25 e 64 anni prende parte a percorsi di istruzione o formazione
00:12formale o non formale. I giovani tra i 18 e i 24 anni partecipano meno dei coetanei europei
00:18e solo l'11,9% dei disoccupati accede a percorsi legati al lavoro, contro il 28,9% della Francia.
00:25Dall'altro lato il 76,8% delle aziende utilizza risorse proprie per formare dipendenti,
00:32mentre i fondi europei strutturali e le agevolazioni fiscali restano strumenti poco sfruttati a causa
00:38della scarsa informazione e della complessità burocratica. Sono solo alcuni dei dati emersi
00:44dalla ricerca e il mercato dei servizi per la formazione in Italia, condotta da Asso Lavoro
00:49Data Lab, l'osservatorio dell'Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro, presentata a Milano
00:55nel corso dell'Assemblea Pubblica di Asso Lavoro Formazione.
00:59Si formano meno le donne che gli uomini, i giovani piuttosto che gli adulti, le persone
01:03meno qualificate rispetto a quelle più qualificate, le persone meno istruite rispetto a quelle
01:08più istruite. Quindi questo è un dato interessante, innanzitutto perché iniziamo a mappare questo
01:14fenomeno e individuare le criticità per contrastarle. Però la formazione dovrebbe servire a compensare
01:20le disuguaglianze e quindi in qualche modo aumentare le opportunità paradossalmente
01:24va a favorire o comunque toccare le persone che paradossalmente ne hanno meno bisogno nel
01:31mercato del lavoro.
01:32La cultura della formazione è indispensabile per restare al passo con l'innovazione tecnologica,
01:38la capacità di adeguare le risorse umane è decisiva per rafforzare anche il sistema
01:43degli investimenti.
01:44Però bisogna diversificare l'offerta formativa, non basta quella scolastica, non basta quella
01:50universitaria, servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento
01:55delle competenze. Quindi servono più attori che producono offerta formativa a partire dalle
02:01imprese, gli enti bilaterali, da coloro che intermediano l'incontro, domande, offerte
02:07del lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli
02:12sforzi notevoli per migliorare.
02:14Il sistema della formazione professionale resta però ancora largamente sottoutilizzato
02:19dalle persone e dalle imprese e sul territorio italiano è largamente frammentato.
02:23C'è sostanzialmente una perdita di grandi opportunità sia economiche sia di implementazione
02:28del capitale umano delle aziende. Un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a
02:33fattore comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici.
02:37Purtroppo abbiamo una impostazione costituzionale che nell'attribuire alle regioni la competenza
02:42esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali
02:48sul territorio nazionale. Su questo noi lavoriamo proficuamente con molte regioni, cerchiamo
02:53anche di condividere le buone pratiche, ma è un lavoro molto faticoso che potrebbe essere
02:58anche come dire svolto con più efficacia.

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