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  • 06/07/2025
(l.mar.) Tante bandiere palestinesi al Pride di Napoli e partono contestazioni contro il palco quando un'associazione ebraica della galassia Pride partecipa ad una sessione di “microfono aperto” e non si esprime sulle vittime civili della guerra a Gaza o sul governo Netanyahu: quando il relatore incespica e ferma l'intervento quando sembrava volesse riferirsi al “massacro” dei civili gazani, ma invece nomina con fatica il «conflitto israelo palestinese», partono le proteste in una piazza che non sembra affatto quella che avrebbe voluto il presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino. Il movimento Pride si era spaccato nei mesi scorsi quando Sannino ha partecipato ad una visita in Israele con una delegazione italiana invitata dal ministero degli Affari Esteri dello Stato Ebraico e aveva detto poi, in un'intervista, che Israele «è l’unica democrazia del Medio Oriente». La rottura da parte di un paio di associazioni storiche, Atn e IKen, era poi diventata ufficiale quando il coordinamento Pride aveva deciso di non ammettere bandiere palestinesi alla manifestazione di Napoli ed entrambe le associazioni "dissidenti" avevano aderito al Pride alternativo (“Arrevutammo Pride”, Capovolgiamo Pride) promosso da diversi collettivi indipendenti e pro Pal, sempre in polemica col coordinamento. Atn che successivamente è restata fuori dal coordinamento che organizza la manifestazione col Comune di Napoli ha comunque sfilato al Pride, ma in coda al corteo, per poi fare un intervento molto polemico su Gaza dal palco. E così pure la Cgil. 

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Trascrizione
00:00È paradossale che in tanti anni di lavoro nel movimento
00:05ora ci chiedono solamente di dare una spiegazione
00:12su quello che è l'Italia.
00:21Allora, ebbene, la nostra posizione sul conflitto israelo-palestinese
00:32non esistono le olimpiadi del dolore.
00:43Vergognatevi voi!
00:44Basta, basta, basta, basta!
00:46Non c'è la nostra posizione!
00:46Non c'è la nostra posizione!
00:47Non c'è la nostra posizione!
00:48Non c'è la nostra posizione!
00:51Open League è uno spazio aperto in cui si esprimono tutti e tutti
01:03hanno la possibilità di iscriversi a parlare.
01:07Siamo calmi, ragazzi!
01:09Le violenze, quelle da vivo, quelle verbali, quelle sui social
01:16contro tutto ciò che provoca dell'odio.
01:20Io sono contro tutto ciò che provoca odio.
01:24Tornate nelle foglie!
01:26Fascisti, violisti!
01:28Tornate nelle foglie!
01:31Fascisti, violisti!
01:33Tornate nelle seccote!
01:35Palestina libera dal fiume fino al mare!
01:40Non sanno, dalle parte e spalle!
01:44Palestina libera dal fiume fino al mare!
01:48Oggi o stai con la Palestina o sei un nostro nemico!
02:04O stai con la Palestina o non è vero che combatti per i diritti umani!
02:18O stai con la Palestina o non è vero che stai lottando per l'autodeterminazione delle persone
02:27LGBTIQVI a più!
02:32Non avrei avuto problemi ad ascoltare l'associazione Keshet.
02:40Non avrei avuto problemi.
02:41Ma se avessero condannato nettamente il governo Netanyahu e il genocidio che sta completando contro le nostre sorelle e i nostri fratelli palestinesi!
02:5760.000 palestinesi uccisi da Netanyahu, tra i quali 20.000 bambini, 13.000 donne!
03:12E immaginerete che tra queste donne, bambini e uomini ci sono tante e tanti compagni omosessuali, lesbiche, trans!
03:23Hanno distrutto tutto il sistema sanitario, chiudono le condutture di acqua, non c'è energia elettrica, ci sono un milione e mezzo di spollati!
03:37Ma quanto cazzo vi permettete di salire su questo palco?
03:43Senza condannare Netanyahu, dovevate condannare Netanyahu e poi potevate salire su questo palco!
03:5743.000 orfani, 2.900 professionisti sanitari uccisi, i miei colleghi e le mie colleghe, 218 giornalisti uccisi,
04:12115 operatori umanitari massacrati, umanitari, cioè significa che stanno andando là a salvare gente e quei pezzi di merda
04:25sparano sulla folla, mentre prendono un pacco di farina, mentre prendono un po' di acqua,
04:36si vergognassero a salire qui senza condannare Netanyahu.
04:43Mario scusaci, purtroppo abbiamo il tempo molto limitato, abbiamo altre persone che dovrebbero da fare, grazie.
04:48Ma sto concludendo, non mi preoccupate, da settembre, compagni e compagni, amiche e amici,
05:00o stiamo tutti insieme, o quelli prendono il sopravvento.
05:04E allora siamo nel movimento Queer Against Genocide e diciamo No Pride in Genocide.
05:14Se lo sai, grazie Mario, grazie per me.
05:16Palestina libera! Palestina libera! Palestina libera! Palestina libera!
05:26Questo è il primo anno dopo 25 anni di attivismo che faccio.
05:31È il primo anno che ne sono uscito nel Comitato Pride.
05:34Il Pride è nato grazie a un tacco di 2 femminelli, Silvia Rivera e Misha.
05:43Oggi la comunità qui, le trans, è sotto attacco, lo sappiamo bene.
05:49Guardate in America con Trump, in Ungaria con Orbán,
05:54qua te li mandano loro, e purtroppo la stagione ce la mandano da ancora.
05:59Non potevamo stare, le guinni, non potevano stare vicino agli ultimi del popolo palestinese,
06:08un popolo che non ha esercito.
06:11Oggi stanno commettendo un genocidio.
06:1420.000 bambini morti, le mie mani non sono sporca di sangue,
06:21perché io mi ribello e formanelle se li taglio.
06:2560.000 morti morti morti, è una vergogna,
06:32fanno i schifo tutti i mondi che ci governano.
06:36Grazie mille, grazie mille.
06:38E quindi io dico, free, free Palestine, free, free Palestine,
06:48i diritti, l'umanità alla Palestina, basta fare massacro,
06:56i uomini e donne campini ne danni a, tu e il tuo governo,
07:00ad avere ammora, grazie mille, grazie mille, grazie mille.
07:06Grazie a Lorena Rossi, grazie a Lorena Rossi.

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