Vai al lettorePassa al contenuto principaleVai a piè di pagina
  • l’altro ieri
Trascrizione
00:00Buonasera bambini. Vi va di fare come sabato scorso? Io avrei un'altra favoletta da raccontarvi.
00:07Pochi minuti, vedrete che i vostri genitori vi accontenteranno.
00:11D'altra parte, i grandi hanno ottenuto la settimana corta.
00:14Voi bambini potete ben chiedere il sabato lungo.
00:17A papà dite sabato lungo, alla mamma dite maxi sabato, così capiranno bene.
00:21Ora, venite, venite su, venite a vedermi.
00:24Buonasera.
00:25Buonasera.
00:26Come state?
00:27Bene.
00:27Siete portati le seggioline, siete bravi.
00:30Sentite, allora, cosa ve ne pare di sentire un'altra favoletta del pollo a pelle?
00:36Eh?
00:37Sì.
00:37Vi va? Vi piace?
00:39Sì.
00:39Allora andiamo?
00:40Siete pronti?
00:41Credo che sarà una storia di...
00:43Maddison.
00:46Seconda storia del pollo a pelle, caro rampollo del gallo a pollo,
00:50che portava le bretelle con il maglione a giro collo.
00:54Di romanzi, di avventure, era a pelle non mai senzio,
00:58e sognando di viaggiare nello spazio.
01:013, 2, 1, zero.
01:05Sapete cosa pensò?
01:25Ah, belle figlio da pollo, fece una capsula in pelle di pollo,
01:29tutti i polli amici di a pelle se ne andavano verso le stelle,
01:33con quella capsula in pelle di pollo, fatta da pelle e figlio da pollo.
01:39Si vedevano negli intorni, polli in orbita tutti i giorni,
01:43galli in orbita di parcheggio e galline in atterraggio.
01:46E dal sorgere al tramonto, figuratevi che ambascia,
02:07era tutto quanto un conto alla rovescia,
02:11un guaio succederà.
02:14Venne un giorno il tempo brutto,
02:16e il raccolto andò distrutto,
02:18e il padrone ormai rovina, suo malgrado una mattina,
02:22si apprestò a tirare il collo, sia da pelle che ad a pollo,
02:25per averne un ricavato sul mercato.
02:29Che cosa li salverà?
02:31Belle figlio da pollo, va sulla luna col missile a pollo,
02:34e dalle notizie vennero a galla,
02:36e ovunque si accalca la polla,
02:38per vedere la capsula in pelle, fatta da pelle e figlio da pollo.
02:44C'è chi paga somma a lauta, per vedere il pollo nauta,
02:48e scrittura in carosello, tanto a pelle quanto a pollo.
02:52Ogni uovo di gallina viene pagato una sterlina,
03:05e il padrone è andato a picco, torna ricco,
03:09e i polli non toccano, e da quel giorno,
03:12polli e pulcini, galli e capponi,
03:13oghe e tacchini, senza paura, senza tormenti,
03:16vissero tutti felici e contenti,
03:18Grazie da pelle figlio da pollo,
03:20e la sua palla di pelle di pollo,
03:21grazie da pelle figlio da pollo,
03:23e la sua palla di pelle di pollo.
03:34Grazie.
03:36Grazie.
03:37Vi è piaciuta?
03:38Sì!
03:39Divertente, eh?
03:40Sì!
03:41Allora, cosa ne dite?
03:42Ci rivediamo, non sabato prossimo,
03:44ma sabato dopo Pasqua,
03:45e ve ne racconto ancora un'altra,
03:47chissà che strana avventura gli capiterà,
03:48va bene?
03:49Sì!
03:50E adesso è ora di andare a nanna,
03:51via, ciao!
03:52Ciao!
03:53Sì, ciao, ciao, ciao!
03:53Via, via, via!
03:55Ciao bambini, ciao!
03:56Grazie a tutti!
04:26Sì, ciao, ciao, ciao!
04:56Sì, ciao, ciao, ciao!
05:26Grazie, grazie di avermi incoraggiato con questo applauso,
05:52perché anche se cerco di dominarmi sono emozionatissimo.
05:55Forse dall'aspetto non si vede, ma ho il cuore in gola.
05:58Vieni qui, giraffa.
06:01Sentite?
06:04Ecco, sono riuscito a mandarlo al suo posto.
06:06Dunque, ho cercato di indagare sulle preferenze dei telespettatori italiani.
06:11I gusti sono svariati e così le tendenze, ma un punto d'accordo sembra che esista.
06:17Nel vasto campionario dei programmi televisivi, gli italiani sono tutti d'accordo sui gialli.
06:22Parlo dei gialli come romanzi e come spettacoli, perché sugli altri gialli, i cinesi, esistono talune divergenze, peraltro appianabili.
06:30Quindi, per andare incontro al gusto della maggioranza, ho pensato di dare una spruzzatina di giallo, tipo giallo spray, anche a questo programma.
06:40Per esempio, ho convinto il maestro Simonetti a dirigere l'orchestra vestito da gangster.
06:45Molto meglio, no?
07:03Io credo che su questa strada si potrebbero migliorare tanti programmi utili, ma, diciamo la verità, un pochino barbosi.
07:10Per esempio, dare una carica trilling al bollettino meteorologico.
07:17Ricominciamo.
07:18Colonnello.
07:21Basta, ce la faccio più.
07:24Posso fumare?
07:27Colonnello, questo ciclone è proveniente dalle Azzorre.
07:30Dove si troverà la sera del 22 marzo, cioè domani sera?
07:34Che cosa le fa pensare che non posso saperlo?
07:36Lei non si rende conto che la sua posizione è molto grave.
07:39Avanti, risponda.
07:39Dove si troverà il ciclone?
07:42Sulla Normandia.
07:43Ah, lei mente!
07:44Basta, fanno un avvento!
07:45Silenzio!
07:46E le ricordo che qualunque temperatura di rap potrà essere usata contro di lei.
07:50Sono innocente, no!
07:52No, innocente, vero colonnello.
07:54E se le dicessi che il ciclone, proveniente dalle Azzorre, domani si troverà sull'Italia meridionale?
08:01Basta, basta, dirò tutto, confesso.
08:03Avanti!
08:05Il ciclone proveniente dalle Azzorre interesserà l'Italia meridionale.
08:08E poi?
08:09Sul versante adriatico.
08:10E poi?
08:11Sulle isole.
08:12E poi?
08:13C'era un poco nivoloso!
08:15Lei non ha detto tutto, lei nasconde ancora qualche cosa.
08:17Avanti!
08:18Nebbia!
08:19Dove?
08:20Nebbia!
08:20Dove?
08:21Nebbia!
08:22Dove?
08:22In Val Badana!
08:35Bene, saziato l'appetito dei giallofili, facciamo ora il punto sulla mia vicenda con Agata.
08:40Eh, non è un amore facile.
08:41Agata è una fanciulla nata e cresciuta in un canzoniere, quindi posso farle solo una corte musicale.
08:48Chega!
08:54Un amore!
08:55Grazie a tutti.
09:25Grazie a tutti.
09:55Grazie a tutti.
10:25Grazie a tutti.
10:55Grazie a tutti.
11:25Grazie a tutti.
11:55Grazie a tutti.
12:25Grazie a tutti.
12:55A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N, O, P, Q, R, M, S, G, U, V, Z.
13:11Con tutte queste lettere dovrei dirti che ti amo.
13:16Dovrei dirti che ti amo, ma il mio amore è tanto grande che le lettere non bastano e allora voglio dirtelo così, così, così.
13:41Grazie a tutti.
14:11A, B, A, B, C, G, I, L, M, N, O, P, R, M, N, O, P, R, M, N, O, P, R, M, N, O, P, R, M, N, O, P, R, M, N, O, P, R, M, G, U, V, Z, A.
14:29Queste lettere, dovrei dirti che ti amo, ma il mio amore è tanto grande, che le lettere non bastano, e allora voglio dirtelo così, così, così.
14:59Grazie a tutti.
15:29Oh mia filetta, come mai questo affanno?
15:47Eh, perché mi sono cambiata in pochi secondi.
15:50Raffaella, questo fiore è per dirvi che siete la regina del mio cuore.
15:54Oh.
15:55Dio salvi la regina.
15:57Oh, ma come siete romanticamente britannico.
15:59Sì, sono così britannico che invece di Raffaella vorrei chiamarvi Raff.
16:03Royal Air Force?
16:04No, diminutivo di Raffaella, prego.
16:06Grazie.
16:08Voi non conoscete l'amore che vi porto, sappiate che ogni mattina appena alzato il mio primo pensiero è per voi.
16:15Ma questo me lo dice sempre anche il maestro Simonetti.
16:17Ah, sì, però io mi alzo prima.
16:19Ah, beh.
16:20Raffaella, vi amo.
16:23No, io non credo che voi siate l'uomo per me.
16:27Io viaggerò, per dimenticarvi.
16:29Ma no, non fatelo, anche perché non crediate sia facile viaggiare al giorno d'oggi.
16:33Buongiorno.
16:39Ah, buongiorno.
16:40Vorrei passare 15 giorni all'estero.
16:42Ah, giusto.
16:43L'Italia è tutta bella, però sempre i soliti posti, insomma, qua, là, eccetera.
16:49E per dove le faccio il biglietto?
16:52Kirchenbruggenburg.
16:53Ah, è un bel posto.
16:57Vuol ripetere per cortesia?
16:59Sì, Kirchenbruggenburg.
17:01Come si scrive, scusi?
17:05K iniziale, la prima u senza dieresi, la seconda u con la dieresi,
17:09l'h fra la c e la o di schön, mentre non va fra la g e la e di geburg.
17:14Ah, allora vediamo.
17:16K con la dieresi.
17:18No, ma cosa dice?
17:21La dieresi va sulla u, ma non sulla prima, bensì sulla seconda.
17:26Vero.
17:27Allora, Kirchenbruggenburg.
17:29No, Kirchenbruggenburg.
17:31Kirchenbruggenburg.
17:32Ah, d'accordo.
17:35E dove ha detto che va l'h?
17:37L'h va fra la c e la o di schön, mentre non va fra la g e la e di geburg.
17:42Ah, ho capito.
17:44Dunque, ursch...
17:46No.
17:48Kurtbusch...
17:51Krubusch...
17:51Senta, signora, perché non va a fare una bella settimana a Vercelli?
17:57Forse il mio viaggio mancato è un segno del destino.
18:05Resterò con voi.
18:07Sarò una donna dolce, docile, sottomessa.
18:11Ah, sì, ma non troppo, eh?
18:12Perché io lo so come va a finire con le mogli troppo premolose.
18:15Caro, caro, svegliati.
18:30Eh, cosa c'è?
18:32Caro, svegliati, su.
18:33È l'ora di prendere il sonnifero.
18:35Ah, spettacolo.
18:36Visto, Raffaella, ha troppa premura a uccidere l'amore.
18:42A me basta che siate dolce, una dolce donna e soprattutto una dolce mammina.
18:47Oh, no.
18:48Se io avrò un bambino, lo educherò con la giusta severità.
18:52Mamma!
18:55Ti compri un altro gelato di fragola?
18:58Oh, oh, oh, oh, come ti ho insegnato?
19:00Come si dice?
19:01Per piacere.
19:03E basta?
19:04Per piacere chi?
19:05Per piacere mammina.
19:06Mammina come?
19:07Mammina cara.
19:08Bravo, allora ripeti tutto da capo, su.
19:11Per piacere mammina cara, mi compri un altro gelato di fragola?
19:15No.
19:21Mi state bene anche così.
19:23Non anello che una casetta illuminata dal vostro sorriso.
19:26Oh, sì?
19:28Sarò una brava mammina e cercherò di rendere felice il mio marito e il mio bambino.
19:33Tutte le mamme vogliono che i loro figli sorridano sempre.
19:36È vero, Raffaella, ma oggi come oggi non è facile sorridere.
19:40La mia mamma vuole sempre che io sorrida il lunedì, il lunedì, ma il lunedì c'ho la cambiale alla banca nazionale.
19:52Cara mamma, come diavolo sorrido, questo mamma non lo sa.
19:58La mia mamma vuole allora che io sorrida il martedì, il martedì, ma il lunedì c'ho la cambiale.
20:06Martedì vado al mercato, trovo l'olio rinchiarato.
20:09Cara mamma, eh!
20:11E figurati che voglia di sorridere che c'ho, non ce l'ho.
20:17Si accontenta la mia mamma che io sorrida il mercoledì, il mercoledì.
20:21Ma il lunedì c'ho la cambiale, martedì l'olio aumentato.
20:24Mercoledì c'è il pizzardone che mi fa contravvenzione.
20:28Cara mamma, eh!
20:30E il sorriso al pizzardone ovviamente non lo fa.
20:34La mia mamma chiede allora che io sorrida il giovedì, il giovedì.
20:39Ma il lunedì c'ho la cambiale, martedì l'olio aumentato.
20:43Mercoledì c'ho la transvenzione, giovedì c'ho l'influenza senza mutua né assistenza.
20:48Cara mamma, eh!
20:50E il sorriso sulle labbra mi si smorza là per là, là per là.
20:56La mia mamma preme e insiste che io sorrida il venerdì.
20:59Il venerdì.
21:00Ma il lunedì c'ho la cambiale, martedì l'olio aumentato.
21:03Mercoledì c'ho la transvenzione, giovedì c'ho l'influenza.
21:07Venerdì non c'è benzina, quindi a piedi si cammina.
21:10Cara mamma, eh!
21:12E arrancando per la strada il sorriso non ce l'ho.
21:16Non ce l'ho.
21:17Anche il sabato la mamma che io sorrida chiede a me.
21:21Chiede a me.
21:22Ma il lunedì c'ho la cambiale, martedì l'olio aumentato.
21:25Mercoledì c'ho la transvenzione, giovedì c'ho l'influenza.
21:28Venerdì non c'è benzina.
21:30E se il sabato vai al mare, metti un giorno ad arrivare.
21:34Cara mamma, eh!
21:36E bloccata nell'ingorgo il sorriso non lo fa.
21:39Non lo fa.
21:40E la domenica, sì lo ammetto, potrei farmi un sorrisetto.
21:47Cara mamma, ma mentre mangio la pasta e ceci sette voci, l'appetito fa passare.
21:55La sera, pisucco il suo pupazzo che mi rende paonazzo, cara mamma.
22:04Poveraccio!
22:05Poveraccio!
22:06Sono straccio!
22:07Sono straccio!
22:07Come faccio?
22:08Sono più triste di un Pierrot!
22:11E provaci!
22:12Sì, ma no!
22:24Senti, ma tu ti fai solamente canzoni così allegre, scatenate e divertenti?
22:29Quello è quello che crede la gente.
22:31Invece io scrivo, perché le mie canzoni me le scrivo da me, lo sapevi?
22:34Questo lo sapevo, sì.
22:35Io scrivo canzoni di ogni tipo e ne ho fatte anche certe che sono piuttosto malinconiche.
22:42Ce n'è una, te la faccio sentire, che è doppiamente malinconica.
22:46La storia in se stesso, perché mi è successo, e poi perché l'avevo presentata a Sanremo l'anno scorso, me l'hanno scartata.
22:51Si chiama Un giorno come un altro.
23:05C'è un po' di nebbia, di febbraio, fuori non c'è quasi nessuno.
23:20E' un giorno triste, lungo e freddo, che tira avanti come può.
23:29E' un giorno come un altro.
23:59Il primo giorno senza te.
24:06In casa è tutto come sempre
24:24e suona il disco che tu sai
24:30e brucia il fuoco nel camino
24:35e il cane dorme accanto a me.
24:43Fuori fa freddo ed è febbraio
24:46Solo le sette fa già scuro
24:52Fra poco è l'ora di mangiare
24:57Ho messo il posto anche per te
25:02E sembra un giorno come un altro
25:09Il primo giorno senza te
25:16E sembra un giorno come un altro
25:31Agatha, guarda, stupisce.
25:55Ah, cominciamo, eh no, lasciami parlare, no?
25:59La sto salutando.
26:00Agatha, come stai, amore?
26:02Bien, monsieur Taranto.
26:04C'ha fatto? Bien, monsieur Taranto?
26:07Ma che, monsieur Taranto adesso mi parla in francese?
26:09Ah, mannaggia a te, mannaggia.
26:12Mostro che non sei altro, ma io ti rovino, sai.
26:15Ma l'hai rovinata, me l'hai, non bastava, no?
26:17L'hai fatta cambiare colore perché ti piaceva l'amorettina.
26:20Adesso me l'hai cambiata pure la lingua.
26:21Non parla più in napoletana, parla francese, guardate.
26:25Agatha, amore mio, di qualche parolina in napoletano, ti prego.
26:29Ma che ti ha già detto?
26:30No, no, no, lascia sta, lascia sta, lascia sta, per carità, è meglio che non parli napoletano, lascia sta.
26:35Me l'hai rovinata, me l'hai.
26:37Ma no.
26:37Te la faccio pagare, sai.
26:38Ma non si arrabbi, monsieur Taranto.
26:41Eh, allora, pure tu come monsieur Taranto.
26:43Che cosa c'è che non va? Che cosa ha contro il francese?
26:45No, non ho niente contro il francese, no, non ho niente contro, ma vuoi mettere come quando parlava in napoletano, una bella lingua, quella sì che è una lingua bella napoletana.
26:53Derivata, derivata dal francese.
26:55Che ha fatto, che ha fatto, non l'ho capito.
26:57Derivata dal francese.
26:58Ah, mi fai ridere, ma che sai tanti numeri adesso.
27:02Glielo dimostro.
27:03Ma vai, il napoletano deriva dal francese, ma voi lo sentite.
27:07Glielo dimostro.
27:08Eh beh, dimostro, ma l'avanti.
27:09Qual è il vostro prodotto più pregiato?
27:11Il pomodoro.
27:12Ah beh?
27:13A pummarola in coppa.
27:15Ah beh, non lo dire, non lo dire, andate, dillo in francese, lo dico io in napoletano.
27:18Come lo chiamate a Napoli il pomodoro in scatola?
27:20Il pomodoro in scatola?
27:22A pummarola in da buatta.
27:24In buatta, dal francese buatta a buatta.
27:26Ah, perché il buatta si dice in francese?
27:28Eh.
27:28Abbiamo copiato a buio, allora abbiamo copiato.
27:30E non è tutto, non è tutto.
27:33Quando fate un brindisi e che dovete stappare una bottiglia, come dite alla cameriera?
27:37Oh, facilissima, questa non è che l'avete potuto copiare.
27:42Carmerì, fammi la cortesia, portami un tirabucho.
27:44Il tirabucho!
27:46Puro un tirabucho, dillo in francese.
27:48Eh, a questi parlano come sopra, da pazzi, sapete?
27:50Avete persino la canzonetta?
27:52Beh.
27:53Ho scelto un nome centricone, il tirabucho.
27:56Oh, oh, oh.
27:59Hai capito?
27:59Eh, no, guarda, eh, no, guarda Agostino Ferra, Agostino Ferra, fammi la cortesia.
28:05Non sfrogoliare il pasticciotto, te l'ho detto pure l'altra volta, eh.
28:09Te l'ho detto non prendermi in giro perché cos'nò finisce come diciamo a Napoli al cinematografo.
28:13Ah!
28:14Cinematografo non lo potete fare senza il permesso della Francia.
28:17Perché?
28:17Chi ha inventato il cinema?
28:19Come, come, chi ha inventato?
28:19I fratelli Lumière.
28:20Lei sa Lumière?
28:22Sì, sono pizzicanola.
28:23Qua sa Lumière.
28:24Ah, no, no.
28:24Guarda come parla, se io sono un artista non per offendere te.
28:27Salumière, chi è Salumière?
28:28Ma no, non ha capito, io dicevo Lumière che è l'inventore del cinema.
28:32Ah, l'inventore del cinema, io credevo che fosse Misiano, ma guarda, Misiano.
28:36All'inventore del cinema è Lumière.
28:38È Lumière.
28:38Hai capito.
28:40Beh, va bene, va bene, lasciamo bene.
28:42Comunque, guardo, non ti permettere di prendere in giro Niniti Rambuccio.
28:46E là il nome è francese, ma è una canzone napoletana.
28:50E non mi dirai che anche le canzoni adesso derivano dal francese.
28:53Ma questo non lo so.
28:55A Parigi o a Napoli gli argomenti delle canzoni sono gli stessi.
28:58Beh, che significa?
28:59È il primo chi sarà stato.
29:00Ah, sì, il primo chi è stato.
29:02Eh, bravo.
29:03E adesso qua ti volevo, a questo punto ti volevo, no, caro Nino, no, no, no, qua tu non fai carta.
29:11L'amore, sì, l'amore si cantò nella tua terra fin da quando voi altri e buona parte pensavate come si fa la guerra.
29:20Posso farti sentire, se mi aspetti, la musica di un certo donizzeo.
29:28D'accordo, d'accordo.
29:52Ma sul suolo questo amore è monotono, è uno solo.
29:55Ogni paese ha le usanze sue.
29:58Noi, di amori, ne abbiamo due.
30:00Ah, e siete superati.
30:02E' il deux amour, mon pays et Paris, par eux toujours, mon coeur est ravis.
30:18Bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo, bravo.
30:22Vedete, sono inutili i litigi, anche senza pennelli né colori, i cantanti diventano pittori se vogliono descrivere Parigi.
30:29Ah, e siete amore, a Paris, quand un amour fleurit, ça fait pendant des semaines,
30:36de coeur qui se sourient, tout c'est parce qu'ils s'aiment à Paris.
30:42Au printemps, sur l'étoile, les girouettes, tournent des fonds, les coquettes,
30:48avec le premier vent qui passe indifférent, nonchalant.
30:59Sono spiacente, non siete convincente.
31:02La vostra canzonetta ha origine francese.
31:05Persino la paglietta è nata in quel paese.
31:08Delle pagliette il re è Maurice Chevalier.
31:11Ah, sì.
31:16Elle a fait de tout petit dons, Valentine, Valentine.
31:24Elle a fait de tout petit dons, Duda, Teresa, Tadon.
31:30Elle a fait un tout petit mandon, Valentine, Valentine.
31:37Outre ses petits dons, ses petits dons sont du mandon.
31:42Elle a fait de tout petit, elle est frisée comme un mouton.
31:45Sì, eh?
31:47Bravo, si osa presentarmi una paglietta.
31:51Ma questo è un chiaro invito alla maglietta,
31:54binato solo con la paglietta in testa.
31:57Vuoi la maglietta?
31:59Eh beh, piglia di questo.
32:00Maggiaculà, maggiaculà.
32:06Mietta sta capa una cosa pesanta, pesanta, pesenta.
32:09Mi fermo qua, mi fermo là.
32:11E a squarcia colma metto a contare da uno a trecento.
32:14E pazzo via, e pazzo via.
32:16Accendo, dice, fui, tu fui.
32:17Il viso del folle l'ho fatto per te.
32:20La faccia del pazzo la tengo per te.
32:23Mamma mangia una sardine, una pizza,
32:25la scamorza e la capi morruzzo.
32:26Un pranzo lo pazzo, lo faccio per te.
32:30Ah, come me pesa sta capa, ne?
32:31Come me pesa sta capa, ne?
32:33Aizze, aizze, a capa, ma bevi su, wei.
32:37Hai capito?
32:39Eh?
32:40Che mi dici?
32:42Delle macchiette abbiamo fatto scempio.
32:45Ma quanto agli altri scherzi musicali,
32:47la vecchia Douce France non ha uguali.
32:51Il cancan varicino, per esempio.
32:53All'arma della palla che hai sparato,
33:00ma questo fatto chi ti ha raccontato?
33:06Questo cancan è vostro, è una follia,
33:10sono 70 anni che sta a casa mia.
33:13Iadevenne, iadevenne, iadevenne,
33:15è casa vostra, iadevenne, iadevenne,
33:17dall'opera e fermata.
33:18Però, questa in fondo è una traduzione,
33:31non c'è nulla di straordinario.
33:33Ma provate a fare il contrario.
33:35Prendete una vostra canzone
33:36e siate tanto cortese da presentarla in francese.
33:40Eh, no.
33:42No, piccate lo zoppo.
33:44Adesso mi chiedi un po' troppo.
33:46A Napoli le canzoni sono fatte d'aria,
33:48di suoni, di sentimenti improvvisi,
33:50di lacrime, di sorrisi
33:51e di rossori di guancia.
33:53Che fa?
33:54Li esportiamo in Francia?
33:57No, no, vi voglio bene.
33:59Mi manca proprio il coraggio
34:00di pensare a che cosa avviene
34:02al povero ciccio formaggio.
34:05Di Pisano e Cioffi
34:07vi canterò ciccio formaggio,
34:10ovvero
34:10François le Fromage.
34:16Ti incontrai, ti guardai
34:27e mi innamorai di te.
34:32Guardasti, mi dicesti,
34:36mi piaccette pure a me.
34:37Ma tutto bene
34:39che hai detto
34:40sempre
34:41e mi volete
34:42è una bugia
34:43che uscì
34:44da sopra
34:45un naso a te.
34:47Si tu cheri m'aimè
34:51vraiment, vraiment
34:53tu le sembi a plus doux
34:55comportament
34:56tu n'irai pas trancher
34:58con la lametta
35:00tutta la circonferenza
35:02di ma paillette
35:03e tu ne creerai pas
35:05avec le crayon
35:07François tu es imbecile
35:09sur mon veston
35:10Si la m'aim va, si la m'aim va,
35:11si la m'aim va,
35:12te la pousse, te la pousse,
35:14te la pousse
35:15che ciccio formaggio,
35:16non ti re le coraggio
35:17ne m'aimè n'ai par là.
35:18Tu es crede, tu es crede, tu es crede,
35:20tu es crede, tu es crede.
35:21Tu t'abuse, tu t'abuse, tu t'abuse,
35:22tu t'abuse
35:23che François le Formage
35:23n'a pas le courage.
35:25N'ai un mot de parler,
35:26n'ai un mot de parler,
35:28ne m'aimè n'ai par là.
35:30Tu es mé chante, tu es mé chante, tu es mé chante.
35:35Cochion de la misoire.
35:42Che cosa hai detto?
35:44Cosa ho detto?
35:45Sei cattiva, tu sei cattiva, tu sei cattiva.
35:48Cochion de la misoire.
35:49Come?
35:51Cochion de la misoire, porca la miseria.
35:54Ma cosa vuol dire, cochion de la misoire?
35:56Come cosa vuol dire?
35:57Te l'ho detto, porca la miseria.
35:58Ma non si dice in francese questo.
36:00Ma chi l'ha detto che l'ha detto?
36:01Lo dico io, non si dice.
36:02Ah, come si dice?
36:03Non si dice.
36:04No, voglio sentire come si dice.
36:05Si dice...
36:06Non si dice.
36:07Lo vedi che non lo dite, non lo dite,
36:09perché non avete trovato la frase adatte.
36:11Ne abbiamo altre.
36:12Cochion de la misoire.
36:14Ma non si dice.
36:15Cochion de la misoire.
36:16Non si dice.
36:17E' una traduzione letterale.
36:20E' una traduzione letterale mia.
36:24Lei ha sbagliato.
36:25Io non ho sbagliato.
36:26Io le dico che lei ha sbagliato
36:28e io non lasco sia.
36:29E' una traduzione letterale.
36:30E' una traduzione letterale.
36:31No, non si dice.
36:32E' una traduzione letterale.
36:33Ma chi dice.
36:34Ma chi dice.
36:35E' una traduzione letterale.

Consigliato