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https://www.pupia.tv - Bacoli (NA) - Soprintendenza ABAP - Conferenza stampa recupero reperti
Conferenza stampa recupero reperti archeologici subacquei a Miseno - Bacoli
Mariano Nuzzo
Simona Formola
Josi Gerardo Della Ragione
Comune di Bacoli(24.06.25)

#pupia

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08:00figlie della piccola Roma, come veniva definita Baia, come veniva definita in generale questa
08:04città e quindi aumenta i servizi. Noi come comune proviamo a fare questo e aver chiudo
08:10su questo, trovato un comune in grande difficoltà economica, oggi ci troviamo nel parco ambitiale
08:15che è una società partecipata del comune di Bacoli che era in liquidazione, quindi
08:20era fallita, il comune che era in stato di dissesto, i comuni non possono fallire ma
08:24che era un debito importante, in una città che non poteva permettersi neanche con fondi
08:30comunali di rattoppare le strade, oggi noi troviamo economie per finanziare la ricerca, per finanziare
08:36il recupero di beni archeologici e farle sinergia con la subintendenza con cui abbiamo stretto
08:41un protocollo che ci porterà di qui alle prossime settimane ad aprire un nuovo faro di bellezza
08:47e di meraviglia in quella che è un bene confiscato alla Camorra come Villa Ferretti, ma di questo
08:51parleremo in un altro momento, ci racconta come a Bacoli i beni archeologici non sono
08:57più pietre vecchie che ostacolano l'espansionismo abusivo edilizio del nostro territorio, ma sono
09:05parte di un contesto urbano che valorizza l'archeologia e la cultura perché crede che sia il principale
09:10volano lo sviluppo sostenibile del nostro territorio. Grazie alla subintendenza, grazie a tutte le
09:15forse e l'ultime. Grazie a tutti.
09:16Ok, ora non so se prima il subintendente voleva fare un'introduzione diciamo anche a quello
09:29che poi vedremo come immagini proiettate qui, a tutte le immagini di stamane e anche poi
09:36tecnicamente come si è svolta l'operazione con il funzionario Simona Portola. Quindi
09:41do la parola al subintendente Guizzi.
09:55Buongiorno, buongiorno e benvenuti a tutti. Ho il dovere innanzitutto di ringraziare il
10:02sindaco della ragione che ha accorto l'invito della soprintendenza a partecipare attivamente
10:12alle attività che sono state messe in campo con la collaborazione grazie all'arma dei
10:21carabinieri rappresentate al nostro tavolo dal nucleo tutela patrimonio culturale e in mare
10:28dal nucleo subalco dei carabinieri coadiuvati dalla guardia di finanza. Quindi sono davvero
10:38grato alle forze di polizia per averci dato la possibilità ancora una volta di rendere
10:45concrete le nostre attività in mare. Il sindaco ha già ringraziato la società Naumacos
10:54che ci affianca nelle attività di ricerca e di studio del territorio, lo fa con grande
11:01passione, quindi a loro la mia grande gratitudine per queste giornate così intense di lavoro
11:14ma anche di passione. La giornata di oggi è una giornata importante perché dà un nuovo
11:21impulso alle attività di ricerche a mare, di ricerche archeologiche a mare, noi ci siamo
11:29dotati ormai già da un anno di un ufficio di archeologia subalquea che ci consente di
11:38essere presenti nei nostri territori, nel nostro territorio, nella nostra costa dell'area metropolitana
11:45di Napoli è molto ampia e oltretutto anche ricca di strutture archeologiche, quindi necessita
11:53una continua attività della soprintendenza che insieme alle forze di polizia prova, lasciatemi
12:04passare il termine, perché davvero noi siamo costantemente a lottare con ormeggi spesso
12:10abusivi anche su strutture archeologiche e quindi proviamo con grande tenacia ad allontanare
12:19da strutture così sensibili gli ormeggi turistici. Questa è un'attività che riguarda il mare,
12:27anche un appello che faccio affinché anche gli altri enti e le altre istituzioni si rendano
12:37disponibili a cooperare proprio per la tutela di una costa così sensibile. In questa giornata
12:47così significativa l'attività ha riguardato il prelievo di materiali archeologici in realtà
12:55già noti da diversi anni, ma non c'è stata possibilità in questi anni, ovvero è stato opportuno
13:04non prelevarli perché era necessario arrivare ad un quadro di conoscenza più avanzato, è
13:11stato necessario così grazie anche a un protocollo d'intesa che abbiamo sottoscritto col Comune
13:17di Bagoli, è stato necessario, siamo riusciti ad avere delle prospezioni che ci hanno consentito
13:24di conoscere l'esatta collocazione dei materiali archeologici in modo da poterli prelevare conservando
13:32uno stato di conoscenza appropriato. I materiali che stiamo estraendo dal mare sono elementi
13:44architettonici, probabilmente si tratta di scene di un teatro, così come ipotizzati in recenti
13:53studi ho di enormi serie pubbliche, queste sono chiaramente delle ipotesi che possono essere
14:01supportate da studi più approfonditi dei materiali quando ne avremo la concreta conoscenza, quindi
14:09estrarre man mano materiali dal cumulo diventa necessario perché ci consente di conoscere anche
14:16i reperti che sono collocati nei piani inferiori. È chiaro che si tratta di un'operazione che
14:23va condotta con grande cura, attenzione, le prospezioni devono continuare perché man mano
14:30che si estraggono materiali sarà opportuno e necessario eseguire nuovi levie e così man mano
14:37procedere con l'estrazione per poterne ipotizzare una collocazione storica. In questo momento
14:48sappiamo che si tratta di materiali di epoca imperiale e quindi collocati tra il primo e il
14:55terzo secolo d.C. e probabilmente vanno a integrare quei materiali che sono già estratti, collocati
15:02presso il parco archeologico dei campi flegrei. Insomma questa è la dinamica delle operazioni
15:12che sono state condotte a mano. Voglio sinteticamente anche puntare l'attenzione su un aspetto molto
15:23importante, sul fatto che ci si è attivati cooperando insieme quindi vari pezzi di Stato
15:31dalla soprintendenza, quindi il ministero della cultura, le forze di polizia, gli antilocali,
15:38le associazioni. Insieme siamo riusciti a mettere, a costruire un team, un gruppo che non è fatto
15:47solo di competenze ma anche di persone appassionate e questo voglio dire la spinta ulteriore che
15:58consente al nostro lavoro di arrivare a un esito, un esito in questo caso è da ritenersi positivo
16:06proprio perché i materiali sono stati estratti con grande cura dando oltretutto anche una
16:14risposta pubblica perché naturalmente le operazioni sono state condotte in direct streaming e quindi
16:21stiamo continuando su questa scelta è un'informazione attuale, attuale, delle operazioni che ci
16:31non sono più precisi sulle esperienze conosciuti e non è un caso appunto che, lo dicevamo prima,
16:42è soltanto un anno, poco più di un anno che è nato questo ufficio di archeologia subacqua
16:48della nostra soprintendenza ed è soltanto appunto grazie a questa sua visione, consentitemi il termine,
16:54pionieristica che ha in qualche modo battuto delle strade inusitate che oggi siamo qui a ragionare
17:04su un'esperienza che per me è stata tale, una grandissima esperienza oltre che un'attività di tutela
17:15e di valorizzazione veramente ad ampio spettro e ovviamente un ringraziamento anche per il sindaco
17:21che si è lasciato trasportare dalla passione e ha investito risorse ed energie in questo progetto.
17:28Ma per chi come me ha lavorato materialmente al recupero non posso fare a meno e lasciatemi passare
17:38un po' l'elencazione che adesso vi farò di nomi di ringraziare le persone che hanno lavorato a stretto
17:44contatto con me e che sono sicuramente i carabinieri del nucleo subacqua, quindi Sandro Bucalo,
17:52Santi Scolaro, Marco Panico, Gennaro Attore, Fabio Vittori, Giovanni Falco, Pierluigi Chiocca
17:59che vigilano e vegliano sulla mia attività subacqua e li fanno praticamente da maestro,
18:07così come l'assistente tecnico subacqua Carlo Leggeri che è un mio validissimo collaboratore,
18:14il mio angelo custode, mi piace di chiamarlo così, e poi appunto i collaboratori esterni,
18:21i professionisti che ci hanno accompagnato in questa avventura, Gabriele Gomez di Ayala
18:26e il fenomeno Luci, ma ancora di più voglio ringraziare anche il Parco archeologico dei Campi Flegrei
18:33perché spesso mette a disposizione risorse, mezzi di uomini, logistica che veramente per noi sono
18:42veramente molto importanti e non ultimo il mio collega e anche amico Luca Di Franco
18:46con il quale abbiamo passato notti insonni ad immaginare questo momento e soprattutto le prospettive
18:53della ricerca, perché appunto l'idea che deve passare oggi è che il recupero non è fine a se stesso,
19:00non sono stati semplicemente recuperati tre reperti archeologici in mare, ma c'è tutta un'attività
19:09che viene da lontano, ci stiamo lavorando da più di un anno e mezzo, come già vi ha anticipato
19:13il soprintendente, sono stati fatti i rievi 3D, prospezioni, sezioni, mappe di profondità
19:22proprio per arrivare ad avere una conoscenza globale di tutto quanto il fondale e di questo
19:27comune archeologico sul quale appunto si imposta su questo fondale. Si tratta di materiale,
19:34un sito archeologico già noto, già risoluto fin dagli anni Ottanta, grazie appunto a dei recuperi
19:44fortunati e da alcuni scavi archeologici mirati appunto anche negli anni 90, ce ne ha dato
19:51notizia del professore Zeli, Paolo Caputo, la dottoressa Miniero, Gian Frotta, però appunto
19:59oggi noi riusciamo ad avere una documentazione globale, una geolocalizzazione di tutti quanti
20:06i reperti e anche una visione forse che ci porta un po' oltre appunto il semplice recupero
20:16ma a recuperare quello che è il dato archeologico e storico perché la cosa interessante di questa
20:25attività è che noi siamo in una zona ricca di storia, inutile dirlo, inutile ribadirlo,
20:33però siamo in un punto nevralgico dell'impero romano nel momento di maggior splendore e il porto
20:43di miseno era un faro di civiltà, un faro di storia del quale paradossalmente noi oggi
20:50non conosciamo i dati essenziali che sono quelli del foro, dei monumenti pubblici, di
20:55come si sviluppava la cittadina intorno appunto a quelli che erano i suoi monumenti pubblici.
21:00Il fatto di saper, cioè di immaginare prima ma di sapere adesso che sotto quel fondale giacciono
21:06le risposte a tutte le nostre domande all'archeologo, al ricercatore voglio dire e allo storico
21:13ci spinge diciamo oltre anche i nostri limiti personali e ci rendiamo conto che appunto
21:21l'istanza della tutela è assolutamente urgente e bisogna appunto andare avanti su questa strada
21:31noi speriamo appunto che sia il primo di una lunga serie di interventi nell'aria.
21:40Molto brevemente si tratta appunto di un cumulo archeologico che si stende da Punta Terone
21:45a Punta Pennata, 90 metri di lunghezza, 20-22 metri di larghezza e su, diciamo, troviamo
21:52la superficie di questo cumulo che va dal meno 5 al meno 7 metri sotto il livello del mare,
22:00quindi veramente a bassissime profondità e costituisce una messe di reperti archeologici
22:10che vanno dagli architravi alle statue, alle basi di colonna, alle colonne stesse, veramente
22:17un tesoro, un tesoro sommerso che aspetta soltanto di essere riportato alla luce.
22:24La cosa bella secondo me che è accaduta oggi e che è già valorizzato anche il sovrintendente
22:31Luzzo è il termine sinergia, un termine di cui si è abusato spesso in questi ultimi
22:38tempi, ma veramente vedendo le forze che oggi sono state messe in campo e che hanno partecipato
22:43e quindi vediamo come quando si parla di cultura e di tutela, nessuno si tira indietro, non ci sono
22:53protagonisti, ci sono soltanto persone che lavorano ad un obiettivo comune e la cosa interessante
23:01appunto è di essere riusciti a ricostruire, secondo me, anche il dato storico perché noi
23:07stiamo cercando di agganciare questi materiali a quelli che sono stati già recuperati e sono
23:13stati posizionati nel giardino del castello di Baia, abbiamo preso le misure, abbiamo fatto
23:18i rilievi tridimensionali, i pezzi collimano, quindi significa che noi sotto questo fondale
23:23abbiamo dei monumenti pubblici, forse un unico gigantesco monumento pubblico che conserva
23:29per noi tutte quante le risposte e oggi vuole essere per noi un primo tassello per la ricostruzione
23:35storica e archeologica e io credo che i ricercatori che ci affiancano, che verranno dopo di noi,
23:43non potranno fare altro che partire da questa giornata per andare avanti.
23:48ovviamente i pezzi saranno portati qui all'interno del palco borbonico, anche i visitatori
24:11potranno assistere a queste operazioni di lavaggio che verranno, tecnicamente si chiama così,
24:19per un periodo credo di 2-3 settimane e poi la notizia è che comunque una delle sale del palazzo
24:27e lo strichino al piano terra verrà allestita, musealizzata con la colonna delle due architrave
24:35e poi chissà il futuro, se andiamo avanti con altre operazioni di recupero potremmo arricchire.
24:40Sì perché in realtà l'idea era proprio questa, dallo scavo alla valorizzazione, cioè l'idea è che
24:46tutta l'operazione doveva essere finalizzata alla restituzione, non soltanto al patrimonio dello Stato
24:53ma anche alla comunità per far capire appunto i tesori che ancora giacciono sotto i fondali
25:00e che hanno necessità di essere tutelati.
25:04Va bene, grazie a tutti, buona giornata.

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