Milano, 19 giu. (askanews) - Dal 28 giugno 2025, lo European Accessibility Act estenderà in tutta Europa gli standard per l'accessibilità digitale, imponendo che prodotti e servizi siano fruibili da tutti, senza barriere. In Italia, la normativa si affianca alla Legge Stanca e al D.Lgs 82/2022, già attivi per garantire inclusione digitale. Le aziende dovranno adottare un approccio olistico, che includa usabilità, robustezza e coerenza su tutto l'ecosistema digitale.Capgemini è in prima linea su questo fronte: è impegnata a rendere accessibili i propri strumenti interni e supporta i clienti nella progettazione di esperienze digitali inclusive, trasformando l'accessibilità in un vantaggio competitivo. "Aiutiamo le aziende a costruire un ecosistema accessibile e adattivo, non solo conforme, ma progettato per essere inclusivo fin dall'inizio", afferma Alfredo Politano, Chief Accessibility Officer di Capgemini Italia. L'obiettivo è rendere l'accessibilità una pratica continua, integrata nella cultura aziendale e monitorata nel tempo, non un intervento una tantum.
00:00Dal 28 giugno 2025 lo European Accessibility Act estenderà in tutta Europa gli standard per l'accessibilità digitale, imponendo che prodotti e servizi siano fruibili da tutti, senza barriere.
00:13In Italia la normativa si affianca alla legge stanca e al decreto legislativo 82 del 2022, già attivi per garantire inclusione digitale. Le aziende dovranno adottare un approccio olistico che includa usabilità, robustezza e coerenza su tutto l'ecosistema digitale.
00:30Capgemini è in prima linea su questo fronte. È impegnata a rendere accessibili i propri strumenti interni e supporti clienti nella progettazione di esperienze digitali inclusive, trasformando l'accessibilità in un vantaggio competitivo.
00:42L'accessibilità digitale oggi, come negli ultimi anni, è sempre più un modo superandi, è sempre più quello che è il soddisfacimento di un diritto fondamentale dell'uomo, sia a livello comunitario che a livello internazionale.
00:55È una modalità di servire le persone, di servire i diritti fondamentali, ma anche i fabbisogni quotidiani della popolazione.
01:01Le aziende devono proiettarsi in avanti, le aziende devono far sì che l'inclusività non sia soltanto uno slogan, non sia soltanto un modo di rispondere alla normativa vigente, ma sia anche e soprattutto un modo di proporsi verso l'esterno.
01:15Dovranno sicuramente attraversare dei programmi trasformativi, un programma di innovazione, un programma di tecnologia e volendo anche un programma di riprogettazione del proprio ecosistema digitale.
01:26Non tanto per rendersi più attrattivi soltanto da un punto di vista commerciale, ma per far sì che la spinta innovativa, voluta anche dalla comunità europea, sia poi un diritto alla portata di tutti.
01:36La parola esatta è proprio way of work, è un cambio culturale sia interno che esterno in termini di proposizione, è uno shift in avanti che abbraccia ovviamente la popolazione, che abbraccia le persone che hanno in questo momento più difficoltà e più bisogno di accedere a prodotti e servizi digitali.
01:52Non è soltanto il cavalcare e ovviamente rispondere a quello che è un obbligo normativo, la comunità europea tra pochi giorni emanerà di diritto quello che è una direttiva a livello comunitario,
02:02entrerà in vigore il 28 giugno, anche se l'Italia ovviamente in uno slancio anche giuridico di un certo livello ha anticipato di qualche anno questo tipo di normativa,
02:13è importante far diventare l'accessibilità non soltanto un requirement o un obbligo normativo, quindi soddisfare quello che è un requisito, ma anche avere un proprio cambiamento,
02:21un percorso trasformativo, un percorso innovativo e se vogliamo anche tecnologico.
02:26Le parole sono di Alfredo Politano, Chief Accessibility Officer di Capgemin Italia.
02:31L'obiettivo è rendere l'accessibilità una pratica continua, integrata nella cultura aziendale e monitorata nel tempo, non un intervento una tantum.