La maturità? Un «misto di preoccupazione e incoscienza, di studio e di gioco», ma anche di «fifa, paura». È il ricordo dell'arcivescovo di Bologna e presidente della Cei Matteo Zuppi, che oggi in città ha salutato i giovani e gli animatori delle parrocchie che partecipano a Estate ragazzi nel parco del seminario di piazzale Bacchelli. Ammette di «non ricordare» le tracce che ha sostenuto, «d'altronde ho finito nel 1973, sono passati più di 50 anni», scherza il cardinale, ma comunque di aver mantenuto «molto legame con i compagni di classe, tanto che ci continuiamo a vedere».
00:00Ricordi così, un misto di preoccupazione e inconscienza, di studio e di gioco, di molto legame con i compagni di classe,
00:13tanto che ci continuiamo a vedere ormai a distanza fino al 73, quindi sono passati più di 50 anni,
00:21e poi ovviamente di FIFA, di paura, un momento importante, di grande consapevolezza, di scelte, di cambiamento,
00:38la fine di un mondo, forse questo è ancora più forte allora, la fine di un mondo, un passaggio al grande sfida dell'università.
00:47Lo stare insieme è bellissimo, non roviniamolo mai, li chiederemo ma dobbiamo far subito pace,
00:54e poi essere diversi è un motivo per essere ancora più contenti, mentre se siamo diversi e ci inventiamo gli uni contro gli altri, roviniamo il gioco.
01:08Questo vale non per i ragazzi, vale più per i grandi, i ragazzi questo lo sanno fare molto meglio dei grandi,
01:14sono i grandi che hanno dimenticato quanto si sta bene a giocare insieme e anche di superare gli inevitabili litigi.