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Tutte abbiamo sognato, almeno una volta, di essere come Carrie Bradshaw: vestiti mozzafiato, amori da film e New York ai nostri piedi. Ma per Sarah Jessica Parker interpretare quel ruolo iconico non è sempre stato semplice. «Non ero preparata ai commenti del pubblico, e a volte è stato davvero spiacevole», ha raccontato l'attrice in un’intervista del podcast Call Her Daddy. Sarah Jessica Parker ha raccontato il lato più doloroso della popolarità raggiunta con Sex and the City. Se da un lato accettava le critiche allo show, dall’altro ammette: «Erano le cose personali a ferirmi». 

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La parodia di Carrie al Saturday Night Live
Alla domanda su quali fossero i commenti più dolorosi, Sarah Jessica Parker ha preferito non entrare nei dettagli. Ha spiegato che si trattava di «critiche al mio aspetto fisico.» A quel tempo, infatti, si parlava molto del suo naso. Tanto che il Saturday Night Live arrivò a fare una parodia offensiva del personaggio di Carrie usando una protesi nasale. «Siamo più forti dopo esperienze del genere, ma non tutti siamo capaci di gestirle subito», ha detto l’attrice.

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«Mi sembrava tutto intenzionale, fatto per ferirmi»
Sarah Jessica Parker ha raccontato il disagio di quel periodo. La nascita delle insicurezze dopo i continui attacchi personali ad aspetti estetici che «non potevo cambiare, non avrei cambiato e non avevo mai pensato di cambiare». Pur senza fare nomi, Sarah Jessica Parker ha ricordato l’articolo di una rivista che fu particolarmente difficile da mandare giù. «Mi fecero notare che una testata aveva scritto qualcosa di davvero cattivo su di me. È stato come se mi avessero colpito dove più mi faceva male. Ho pensato: “ Perché lo fanno? Perchè vale la pena dedicarci del tempo». Quel giorno, ha confessato l’attrice, finì per chiamare due amici e scoppiò in lacrime: «Piangevo perché sembrava tutto così intenzionale, fatto per ferirmi». I commenti sul suo aspetto non si sono mai del tutto placati, ma Sarah Jessica Parker rivela che quello è stato l’unico momento in cui «ho davvero pianto per questo». 

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