Skip to playerSkip to main contentSkip to footer
  • 6/18/2025
“Penso che l’intelligenza artificiale dia tantissime opportunità alle nostre industrie e alla nostra pubblica amministrazione. Oggi ancora non c’è piena consapevolezza di questo”. Sono le parole di Edoardo Raffiotta, professore di Diritto dell'innovazione e dell'intelligenza artificiale, università Milano-Bicocca; membro del Comitato di coordinamento per le strategie nazionali sull’intelligenza artificiale, presidenza del Consiglio dei Ministri, durante la tavola rotonda dal titolo “Ai Governance tra innovazione e regole: una sfida europea” organizzata da Meta e Adnkronos in collaborazione con Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale

Category

🗞
News
Transcript
00:00Io penso che questa tecnologia dia grandissime opportunità alle nostre industrie, lo vediamo e
00:11direi anche aggiungerei nella nostra pubblica amministrazione. Oggi non c'è piena consapevolezza
00:18delle tante opportunità che questa tecnologia può dare alle varie industrie e alla nostra
00:23pubblica amministrazione. Il tema della compliance è qualcosa che comunque lo si deve tenere
00:28presente. Sicuramente sono degli oneri ma allo stesso tempo assicurano una certezza nell'uso
00:36della tecnologia all'interno dell'azienda perché l'azienda deve sapere quanta tecnologia c'è
00:42e cosa la tecnologia fa per evitare che la tecnologia sia utilizzata a danno dei dipendenti o dei
00:49consumatori. Una tecnologia affidabile è una tecnologia sicura che ha un maggiore valore
00:55sul mercato. Queste regole però devono essere, come ci siamo detti anche oggi, delle regole
00:59chiare, semplificate e certe. Le aziende non vogliono un contesto senza regole, vogliono
01:04un contesto con regole chiare e quanto più possibile certe. Il problema che oggi abbiamo
01:10non è tanto l'EI Act, come ho messo in evidenza nel mio intervento. Il problema vero oggi è
01:15la overregulation, cioè il fatto che tante altre discipline incidono sull'intelligenza
01:20artificiale. A partire dal GDPR che è stato pensato e applicato nel 2016, che poi è entrato
01:27in vigore nel 2018, quindi è una disposizione, è una disciplina molto complessa che risale
01:32a un periodo antecedente rispetto all'intelligenza artificiale come oggi la conosciamo. Quindi
01:37la sfida dell'Unione Europea è implementare nel modo corretto l'EI Act, ma soprattutto semplificare
01:44l'ordinamento giuridico europeo, semplificando le tante discipline che oggi impattano sul fenomeno
01:49digitale.

Recommended