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  • 6 giorni fa
https://www.pupia.tv - Arpa Campania - Convegno "Pompei e il Suo Territorio: gli Scavi, il Santuario, la Città", l'intervento del DG Arpac
L'intervento del direttore generale Arpac Stefano Sorvino al convegno "Pompei e il Suo Territorio: gli Scavi, il Santuario, la Città", organizzato dalla testata giornalistica Gente e Territorio con la collaborazione del Parco Archeologico di Pompei. (17.06.25)

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Trascrizione
00:00Innanzitutto ringrazio gli organizzatori, l'amico Flavio Cioffi di Gente e Territorio, il quale è sempre un animatore di dibattito e quindi costruisce delle occasioni di riflessione con acume critico non banale ma seguendo dei percorsi ricostruttivi.
00:20E quindi lo ringrazio per aver organizzato questa riflessione peraltro con una ambientazione, una location particolarmente interessante nell'ambito del parco archeologico che ci consente forse di superare il disagio della calura estiva con un pubblico ancora a quest'ora attentissimo e qualificato su questo tema abbastanza originale ed affascinante
00:48che è le tre Pompei, la triade, gli scavi, il santuario che sono i due grandi attrattori di flussi di milioni di visitatori, la città. Io però aggiungerei un quarto elemento che è il territorio, il territorio del comune di Pompei e il territorio circostante.
01:11E quindi parliamo della valle del Sarno, del bacino idrografico del fiume Sarno, nella sua prospettiva storica ma soprattutto nella sua prospettiva attuale.
01:25Nel percorso evolutivo che c'è stato nel corso dei secoli, un po' come ovunque, quindi il rapporto tra fiume e territorio, tra fiume e città, un rapporto potrebbe dirsi in origine estremamente importante e positivo,
01:46oggi è un rapporto che potrebbe essere altrettanto positivo ma è un rapporto sicuramente problematico allo Stato.
01:55E naturalmente la riflessione sull'ambiente potrebbe a prima vista apparire lontana rispetto alle tematiche del convegno,
02:04invece l'ambiente costituisce oggi una dimensione così pervasiva, orizzontale e trasversale che integra, deve necessariamente integrare tutte le altre valutazioni.
02:17E quindi in un territorio come questo, a forte vocazione turistica, lo sviluppo turistico e produttivo, la valorizzazione dei beni culturali,
02:27paesaggistici, monumentali, archeologici, deve coniugarsi naturalmente col risanamento ambientale del territorio,
02:37ricomponendo il divario tra un valore ambientale originario altissimo e una condizione idegrado che è andata maturando nel tempo.
02:48Ho ascoltato una serie di relazioni interessantissime, tutte interessantissime,
02:53che mi hanno anche arricchito di conoscenze stimolanti da approfondire, ma stamattina ne cito alcune,
03:00naturalmente l'intervento del direttore del Parco archeologico, l'intervento di Sua Eccellenza il Vescovo Monsignor Caputo,
03:11peraltro sono giornate di particolare rilievo anche per la vita religiosa di questa città,
03:17nell'attesa della canonizzazione di Bartolo Longo, l'intervento del sindaco che rappresenta il territorio,
03:24un'istituzione locale fondamentale, l'intervento del generale Capasso come unità di progetto nazionale Unesco,
03:34l'intervento interessantissimo dell'ingegner Angelo Antonio Orlando, al quale rivolgiamo anche gli auguri di buononomastico,
03:41che è una figura di assoluto valore e che è stato, prima di svolgere l'attuale ruolo di direttore generale del PNRR,
03:51del Ministero dei Beni Culturali, l'anima tecnica del commissariato straordinario di governo
03:58per il risanamento del bacino idrografico del Sarno, in sostanza il braccio destro del generale Iucci,
04:06che ha una profonda conoscenza anche delle problematiche ambientali e idraulico-idrogeologiche di questo territorio.
04:14Quindi tutti questi aspetti naturalmente sono stati integrati anche nelle presenze.
04:20Dicevamo che siamo sul territorio di Pompei, un luogo di enorme potenza evocativa, di suggestione internazionale,
04:30con grandi attrattori, gli scavi, i santuari. Io ricordo molti anni fa, tra le mie tantissime esperienze,
04:39di aver maturato quella di componente del Comitato regionale del Giubileo del 2000
04:46e in quella sede appresi da significativi prelati che lo componivano che Pompei,
04:53già all'epoca ovviamente, era il primo dei quattro santuari della campagna,
04:58che avevano più di un milione di visitatori là, penso che oggi le cifre si siano moltiplicate,
05:04in testa Pompei, seguito in campagna da Montevergine, dalla Madonna dell'Arco a Santa Anastasia
05:11e da San Gerardo a Materdomini in provincia di Avellino a Caposile.
05:14Ed era anche uno dei cinque principali a livello nazionale assieme, se ricordo bene,
05:20a Sant'Antonio da Padova, Loreto, Nelle Marche, San Giovanni Rotondo e Assisi.
05:27Quindi un luogo di assoluto rilievo negli itinerari giubilari.
05:31Siamo quindi nel territorio di Pompei, media valle del Sarno, medio Sarno verso Fuce Sarno,
05:43bacino idrografico, quello del Sarno, non di enorme estensione, 450 km2 interprovinciale,
05:52tra il corso principale del Sarno, che è un fiume relativamente breve, 24 km,
05:58però col sistema degli affluenti, solo Frano e Cavaiola per l'Alto Sarno,
06:04Alveo, Canale, Nocerino, Conte di Sarno, Bottaro a Pompei.
06:11Naturalmente il Sarno è evocativo di una serie di gravi problematiche
06:17che hanno costituito delle emergenze vere e proprie, che per ora stanno rientrando nell'ordinario
06:22perché noi parliamo di Sarno di Sesto idrogeologico, la frana del comune di Sarno
06:29del 5 maggio 1998, 137 morti, il Sarno problematica idraulica con continue alluvioni e desondazioni
06:41che riguardano anche questo territorio, la via Riguaria, il Sarno problematica ambientale
06:46di inquinamento di un fiume che pur avendo un corso breve, attraversa un territorio
06:54ad altissima intensità e pressione residenziale antropica produttiva e in particolare le attività
07:02produttive, le industrie conserviere. Quindi il Sarno definito il fiume più inquinato
07:08d'Europa, causa dell'inquinamento del Golfo di Napoli, problematica storica. Il Sarno
07:18viceversa nelle sue origini ha avuto un ruolo fondamentale anche per Pompei, si dice che poi
07:24la eruzione del 79 ne abbia probabilmente modificato il corso. Non ho avuto tempo, mi riprometto
07:34di fare delle letture molto interessanti anche sulla storia del corso del Sarno, ma sicuramente
07:41il fiume in origine navigabile, centro e motore di sviluppo economico per la sua navigabilità,
07:51regolatore microclimatico, apportatore di risorse, naturalmente terreni fertilissimi di questa
07:58valle del Sarno, quindi il Sarno è stato un elemento fondamentale dello sviluppo di questo
08:04territorio. Poi naturalmente lo scenario è cambiato e quindi si sono determinate delle
08:10situazioni di degrado. Ma ovviamente rispetto a questo non siamo all'anno zero, al contrario.
08:17In questi anni sono stati programmati in larga parte, attuati e realizzati programmi importanti
08:25con investimenti e risorse pubbliche sia per la problematica idraulica, per la problematica
08:32del risanamento ambientale, che è in fase avanzata. Noi come Agenzia regionale per la
08:40protezione dell'ambiente ovviamente non ci occupiamo della parte relativa alle opere e
08:46agli interventi strutturali, sui quali naturalmente esprimiamo dei fondamentali pareri di compatibilità,
08:53ma ci occupiamo del monitoraggio, quindi del monitoraggio delle risorse idriche con una
08:59rete fatta di stazioni di rilevamento delle acque superficiali e sotterranee, anche su questo
09:05territorio. Quindi ci occupiamo indirettamente o direttamente della problematica del Sarno,
09:12anche attraverso le attività di controllo. Devo dire, per citare una cosa attualissima,
09:17che questo territorio è al centro di un'azione investigativa e repressiva, particolarmente significativa,
09:26di cui ha merito la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che anche coordinando le procure
09:32collegate sul corso del fiume, che sono quella di Nocera e quella di Avellino, sta svolgendo
09:38da alcuni anni sotto la direzione del Procuratore Dottor Nunzio Fragliasso, che forse sarebbe stato
09:44giusto invitare a questo convegno un'azione particolarmente incisiva, perché poi, realizzata la gran parte
09:51delle opere e degli interventi di risanamento, i collettamenti fognari, la depurazione e via
09:56dicendo, che sono in fase avanzata, al di là di alcuni sospesi, resta il problema di comportamenti
10:04abusivi, di violatori, di inquinatori delle norme ambientali e quindi c'è un'attività di controllo
10:10molto intensa. Anche sul territorio di Pompei, naturalmente rivolta soprattutto nei confronti
10:17di attività produttive di aziende, anche importanti, dove sono stati effettuati sequestri,
10:24sono state elevate imputazioni, diciamo, per gravi violazioni ambientali, sono state adottate
10:29anche dei provvedimenti cautelari reali e quindi c'è in atto questa azione incisiva, peraltro
10:36si sta ulteriormente intensificando con l'inizio della stagione del pomodoro. Naturalmente c'è
10:42una problematica, al di là della questione fondamentale del sarno, che resta diciamo
10:47un problema centrale, quindi il sarno inteso anche come difesa e sicurezza idraulica, come
10:55sistemazione del corso d'acqua, come attività di dragaggio dei sedimenti, come attività di
11:01risanamento, ma poi naturalmente c'è la problematica più complessiva, che non è solo di Pompei,
11:08ma anche, ad esempio, della città di Napoli, vi faceva riferimento nel suo intervento il
11:14professor Bianchi, parlando della rigenerazione urbana, quando poi ha distinto tra i piccoli
11:20centri minori, a rischio di spopolamento e desertificazioni, centri intermedi come Pompei,
11:27le città di sopra dei 50.000 abitanti, dell'over turismo e quindi del grande afflusso turistico
11:34che naturalmente ha i suoi riflessi sulla condizione ambientale, perché si pensi ad esempio all'incremento
11:42della produzione di rifiuti, all'incremento degli scarichi e delle emissioni, al traffico
11:48della circolazione, che naturalmente è fonte di inquinamento atmosferico, quindi è una problematica
11:53generale. Il grande afflusso turistico ovviamente va gestito, va disciplinato, va regolamentato
12:00e va governato anche nei suoi aspetti e nelle sue conseguenze ambientali. Quindi sono problemi
12:07complessi. Pompei e il suo territorio è l'esempio di un'area, non solo di un'area comunale, di
12:15un'area vasta con un'altissima complessità strutturale e naturalmente dove vi è complessità
12:22vi è anche la necessità di coordinamento, di sinergie e di integrazione. Devo dire che
12:28su questo territorio, naturalmente, proprio in ragione della pluralità di problematiche
12:35e di interessi, ha operato ed opera un reticolo istituzionale particolarmente fitto. Appunto,
12:43organi ordinari e straordinari, gli enti territoriali, la regione, i comuni, la città metropolitana,
12:49organi straordinari come era il commissariato per il bacino del Sarno, la unità di progetto
12:56per il progetto Unesco, l'autorità di bacino, l'ente parco, il consorzio di bonifica, le
13:04agenzie regionali, ha operato l'Arcadis che seguì l'attività del commissario straordinario
13:11poi riassorbito in regione. Quindi è un territorio che richiede una capacità di governo fatta
13:18necessariamente di momenti di coordinamento, di sinergie, di integrazione, di collaborazione.
13:24Quindi un modello di gestione integrata di un territorio ad alta complessità. Quindi io
13:31ritengo che questa riflessione sia utile, che la dimensione ambientale sia una componente
13:36necessaria di questa valutazione complessiva sullo stato di questo territorio che vada sviluppata,
13:43che ci sono naturalmente grandi problematiche che alcuni anni fa avevano spessore emergenziale,
13:49che oggi però sono in fase avanzata di soluzione. Quindi non soltanto una concentrazione di criticità,
13:56ma anche un laboratorio di soluzioni sperimentali significative ed avanzate. Bisogna guardare
14:03al futuro con fiducia, ma con impegno e quindi siamo in presenza di un confronto, di una valutazione
14:13tra Pompei nella sua grande dimensione storica che naturalmente l'archeologia ci ha restituito
14:20e una prospettiva importantissima di ulteriore sviluppo, la cui precondizione è però costituita
14:26dalla sicurezza ambientale del territorio. Grazie.
14:36Mi chiedevano per la balneazione, ho dimenticato.
14:41Un altro degli aspetti ovviamente di fondamentale rilievo in questo periodo, a maggior ragione
14:47che il periodo estivo, è la qualità delle acque di balneazione, che sono naturalmente
14:51collegate anche alla condizione dell'ecosistema terrestre, perché ovviamente quello che si
14:57rileva a mare è il frutto di quello che atterre. Devo dire che la balneazione fortunatamente
15:04è una delle poche matrici ambientali che sul nostro territorio segnala un graduale e progressivo
15:14miglioramento fino a livelli ottimali, perché sostanzialmente al di là delle aree di foce
15:22che sono per definizione interdette alla balneazione e di alcuni punti critici c'è un complessivo
15:30miglioramento su tutto il litorale. Noi lo monitoriamo, abbiamo 328 punti di balneazione
15:36e mentre ad esempio il Cilento costituisce da sempre una realtà di qualità consolidata,
15:44abbiamo registrato dei grandi passi avanti sul litorale di Omizio Flegreo, ma anche qui
15:48Torre Annunziata, Torre del Greco, opere di collettamento portate a termine dal soggetto
15:54gestore, finanziamenti realizzati, opere, il depuratore comprensoriale di Punta Gradelle
15:59in penisola sorrentina che da alcuni anni a questa parte ha consentito un notevole salto
16:06in avanti. Attenzione però che in materia ambientale
16:10quando si conseguono dei risultati elevati e delle performance ottimali è più difficile
16:16il lavoro di mantenimento e a volte poi bastano eventi occasionali come le grandi piogge
16:21che col fenomeno del troppo pieno e che trasportando materiali sporchi a mare determinano delle
16:29situazioni sia pure occasionali e contingenti di sporcizia. Comunque devo dire che quindi
16:35la qualità delle acque di balneazione è in netto miglioramento, rappresenta un dato
16:40positivo, abbiamo il 97% delle acque campane balneabili, quindi con una percentuale del 3%
16:48di acque scarse, a Castellammare tutti i punti di prelievo sono balneabili, c'è quello
16:53della villa comunale di nuova classificazione, c'è solo l'area ex cartiera che risulta
16:58di qualità scarsa e naturalmente c'è un'azione di vigilanza costante sul mare e in particolare
17:07poi nella stagione della balneazione anche per offrire agli utenti, ai cittadini residenti,
17:13ai turisti delle notizie puntuali e attendibili in tempo reale, anche a beneficio ovviamente
17:21della fruizione turistico balneare.

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