Nella nuova puntata della video rubrica «Palomar» di Antonio Polito la vicenda accaduta al professor Stefano Ceccanti, costituzionalista più volte parlamentare del Pd, a un congresso del partito in Toscana: «Giunto da Roma a Pisa, l’assemblea è stata prima rinviata – spiega -, salvo poi scoprire da una chat del circolo che un gruppo di autoconvocati ha votato in assenza dei competitori». Ceccanti e la segretaria del circolo hanno fatto ricorso ai garanti provinciali, ma la vicenda getta intanto un’ombra sul partito: «Tutto fa sospettare che una minoranza organizzata nel Pd non esista più e che sia stata lasciata alla segreteria Schlein la libertà di far fuori politicamente chi non è dalla sua parte – commenta Polito - Pare che da Roma, non potendo liberarsi del governatore Giani, si punti a disfarsi di una serie di figure prominenti dell'area riformista della regione e in particolare del pisano Antonio Mazzeo, capo della agguerrita minoranza locale e presidente del Consiglio regionale della Toscana uscente». «Una vicenda locale, dunque, ma rivelatrice del fatto che il Pd appare sempre più un partito monolitico e perfino monocratico», conclude.