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  • 16/06/2025
Domenica 15 giugno è stata trasmessa una nuova puntata del programma “Next”, in onda su Radio Roma News. L’appuntamento, reso possibile grazie alla collaborazione di Assodigit, 1Life e Nexus Edizioni, ha visto al timone Davide G. Porro, che ha guidato un dibattito ricco e articolato incentrato sull’Unione Europea e sulle sue implicazioni politiche ed economiche.

Durante la trasmissione, ampio spazio è stato dedicato a una riflessione critica sulle principali sfide che attraversano il progetto europeo. Tra i temi analizzati, anche il ruolo crescente delle lobby all’interno delle istituzioni di Bruxelles, oltre all’impatto che l’adozione dell’euro ha avuto sulle economie dei singoli Stati membri. Il conduttore, assieme ai suoi ospiti, ha discusso le fragilità strutturali dell’Unione, portando l’attenzione su dinamiche spesso trascurate nel dibattito pubblico.

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Trascrizione
00:00Next, sguardo al futuro.
00:03Siamo nello scenario del, ecco, il nemico, la federazione russa, dobbiamo armarci contro.
00:10Tra l'altro prevedendo un'invasione da qui a cinque anni.
00:16Sì, tra l'altro per rispondere anche all'obiezione che faceva all'inizio Andrea Zoc,
00:24è vero che nella storia, come divulgatore storico, insomma,
00:28non era ineluttabile, però è pure vero che l'Europa è uno dei forse pochi casi
00:34nella storia in cui il frutto non è caduto lontano dall'albero.
00:38Cioè le premesse, Matteo lo diceva perfettamente, le premesse dell'Europa
00:43sia dal punto di vista dei padri fondatori, padri nobili dell'Europa,
00:48sia poi i servizi segreti americani che c'erano dietro,
00:51che hanno molto condito questo sogno, creato questo sogno europeo,
00:57le premesse erano quelle e noi a 80 anni di distanza il frutto appunto non è caduto lontano.
01:03Oggi finalmente, nella loro ottica ovviamente,
01:08sono riusciti a ottenere quello che spesso e volentieri è stato un sogno bagnato.
01:13In tutto questo io ci vedo anche un residuo della foga imperiale della Gran Bretagna,
01:22perché oggi la guerra con l'Ucraina, la Gran Bretagna essenzialmente è il principale fomentatore di questo scontro
01:30ed è uno scontro che, se ci pensiamo, l'idea stessa di Ucraina come una parte di Russia
01:37che può essere separata dalla grande Russia, è un'idea geopolitica che nasce in Inghilterra
01:44nella seconda metà dell'Ottocento, al tempo del Big Game,
01:47cioè quando la Russia era considerata, l'Hertland, la potenza continentale
01:51e l'Inghilterra invece la potenza del Rimland, la potenza della talassocrazia.
01:57E quindi Inghilterra e Russia erano rivali per il controllo dell'Asia centrale.
02:01In quel periodo, alla fine dell'Ottocento, primi del Novecento,
02:04nasce l'idea di un'Ucraina come entità separabile dalla Russia.
02:09Tant'è che l'Ucraina letteralmente si traduce come terra di confine,
02:14noi in italiano abbiamo le Marche, la Marca, la terra di confine.
02:18È una terra di confine, ma è un confine che la Russia ha eroso agli stati ottomani e tatari
02:24e che però ha inglobato, per cui immaginarla separabile dalla Russia
02:29è un vecchio sogno bagnato dell'impero britannico
02:32che poi si concretizza con la rivoluzione boscevica,
02:35io scusate con gli accenti, il trattato di Brest-Litovsk, Lenin
02:40che cede questo pezzo di Russia alla Germania, all'Austria-Ungheria, moribonde peraltro,
02:46e a quel punto si crea questa entità.
02:50E lì anche le potenze europee non è che finanziano soltanto
02:56l'eventuale ritorno dei bianchi sul trono di San Pietroburgo
03:01o Pietrogrado, come era già diventata, in chiave anticomunista,
03:05ma iniziano a finanziare anche l'Ucraina,
03:07perché comunque nell'ottica britannica di vite timpera è sempre funzionale.
03:12Oggi ci ritroviamo con un'Europa che cerca in questa guerra
03:17una sorta di mito autofondativo
03:20e l'Inghilterra che si riprende i suoi vecchi sogni imperiali,
03:25oramai è qualcosa di pirandelliano,
03:28cioè proprio un'Inghilterra con le pezze al sedere,
03:31scusate la franchezza,
03:33che gioca ancora questo 25% di crosta terrestre,
03:39rule Britannia,
03:40però sono secondo me dei residui che si portano avanti,
03:44probabilmente, non so.

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