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  • 15/06/2025
SALINA (MESSINA) (ITALPRESS) - "Massimo Troisi per me rappresenta l’animazione della commedia, una di quelle figure leggendarie, già da quando ero piccolo lo ammiravo con spensieratezza, lo imitavo, aveva una grande capacità di scrittura autoriale, ideologico-politica, sardonica, irriverente e provocatoria, il massimo della leggerezza e dell’intrattenimento". Alessandro Preziosi immortala il grande attore e regista, conterraneo napoletano, in occasione della consegna del Premio Troisi alla carriera nel suggestivo scenario di Salina, durante la XIV edizione del Marefestival Salina, diretto dal giornalista Massimiliano Cavaleri. "Ricordo benissimo quando è morto... si è rotto quell’incanto, come se si fosse chiuso un capitolo e aperto un altro, ho sofferto con lui, mi sono sentito come un vicino di casa, come se fossi il figlio del medico che lo andava a visitare, che lo ascoltava nei suoi racconti e gli sussurrava 'come stai Massimo?'; Troisi con 'Il Postino' ha aperto i confini del cinema italiano, ha allargato la forbice del comèdien, dell’affabulatore italiano". vbo

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Trascrizione
00:00Alessandro Preziosi riceve il premio Massimo Truisi. Cosa significa per te Massimo Truisi?
00:09Per me Massimo Truisi rappresenta sicuramente un presidio da spettatore, nel senso che non ho mai
00:22pensato minimamente nella mia vita a che cosa volesse dire fare l'attore guardando Massimo
00:29Truisi anche adesso che faccio l'attore. Il premio Massimo Truisi rappresenta l'animazione della
00:35commedia, rappresenta quelle figure leggendarie come possono essere stati Mazinger Zeta o Daitan
00:423 quando ero piccolo, cioè delle figure che rimanevano lì nel mio immaginario, appartengono
00:47alla mia adolescenza. Oggi che faccio l'attore, perché da piccolo lo imitavo. Lo continuo a
00:57vedere con una leggerezza e con una spensieratezza, è uno dei pochi attori che quando vedo non
01:05penso mamma mia ma com'è bravo Massimo Truisi. No, rido e basta, non mi faccio nessun tipo
01:10di domanda, è l'intrattenimento più puro. Poi ho scoperto, conoscendolo, vedendo i documentari,
01:17della sua grande capacità di scrittura autoriale, ideologico-politica, sardonica, irriverente e provocatoria
01:25che aveva nel suo modo di fare. Però questo è arrivato dopo, quindi per me
01:29Troisi rappresenta proprio il massimo della leggerezza e dell'intrattenimento.
01:35Ti ricordi quando hai visto il Postino la prima volta?
01:37Sì, come? Ho scritto anche un lunghissimo articolo su un libro che è stato presentato.
01:43Eh sì, sì, lo ricordo benissimo quel film, ricordo che però appunto quella marmoricità
01:53che aveva Troisi nel suo avermi accompagnato nei miei anni di leggerezza della vita e anche
02:03di comprensione di certe cose, lì un po' si è rotto l'incanto e se n'è aperto un altro.
02:09Non so come dire, mi commuove parlarne perché comunque ho sofferto con lui, mi sono sentito
02:20molto più vicino a lui, mi sono sentito un suo vicino di casa, mi sono sentito il figlio del medico
02:26che lo andava a visitare, che si sentiva i racconti del medico, allora come sta Massimo?
02:32Eh Massimo, ancora credo che non ce la faccia, ma come papà non ce la fa?
02:36Eh, non lo vedo tanto buona, sai, a Napoli poi non diciamo mai niente che possa portare male.
02:42Quindi per me è stato un film che credo abbia aperto molto i confini al cinema italiano.
02:53Credo che nonostante la regia fosse di Bagalof, quindi un regista non italiano, le musiche fossero
02:59di Bagalof e di quel famoso, importantissimo regista, di Maria Grazia Cucinotta, comunque sia,
03:04credo che abbia in qualche modo aperto un po' di più la forbice del Comedian, dell'affaboratore italiano.
03:13Grazie.
03:14Grazie.

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