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  • 2 days ago
“Lo studio Amplify è uno degli studi che sta portando all’approvazione di una nuova combinazione di farmaci innovativi, nuovi e non chemioterapici per la leucemia linfatica cronica (Llc). Amplify ha analizzato la combinazione di acalabrutinib e venetoclax dimostrando che è molto più efficace dell’immunochemioterapia. Un altro vantaggio è che finalmente le terapie sono date per un periodo limitato, pari a 14 mesi, e poi paziente il paziente smette”. Sono le parole di Paolo Ghia, direttore del programma di ricerca strategica sulla Leucemia linfatica cronica dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano e professore di Oncologia medica dell’università Vita-Salute San Raffaele, in occasione del congresso EHA di Milano.

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00:00Lo studio Amplify è proprio uno di quelli che sta portando all'approvazione di una nuova combinazione
00:10di farmaci innovativi, nuovi, non chemioterapici e lo studio Amplify ha paragonato proprio la
00:16combinazione di due farmaci che conosciamo ormai fortunatamente da qualche anno, che usiamo anche
00:23con i nostri pazienti come singole terapie, quindi stiamo parlando a Calabrutinib e Venetoclax,
00:28e le abbiamo messe insieme. Soprattutto il grosso vantaggio è che finalmente le terapie sono date
00:34per un periodo limitato, 14 mesi e poi il paziente smette. Abbiamo dimostrato che questa combinazione
00:40è molto più efficace che non l'immunochemioterapia, per cui non ci sono più scuse per usare ancora
00:46l'immunochemioterapia nei nostri pazienti. Abbiamo anche fatto un passo ulteriore, oltre a Calabrutinib e
00:53Venetoclax abbiamo aggiunto un terzo farmaco che è l'obinotuzumab, un anticorpo monoclonale,
00:57anche questo usato da molti anni alla leucemia di patria cronica, e la tripletta, come la
01:02chiamiamo, risultate addirittura essere ancora meglio nel controllo della malattia. Ovviamente
01:07come sempre incrementando il numero, la quantità di farmaci, possiamo avere anche più difficoltà
01:13a somministrare la terapia, per cui è verosimilmente una terapia più per i nostri pazienti giovani
01:18con meno anni.

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